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Messaggi - anthonyi

#4246
Citazione di: InVerno il 01 Ottobre 2020, 15:36:58 PM
Siete sicuri che questa storia del sesso senza orgasmo sia in topic? Si parlava del maligno (M?) e delle motivazioni di un assassino (A?).. mi sono un pò perso su come siete arrivati all'eiaculazione, ma confido che abbia qualcosa a che farci.



Ciao Inverno, ci sono anche le vittime, cioè una coppia di ragazzi che si amavano, che insieme erano felici, e che sono stati uccisi per questo. Direi che amore e sessualità, comunque possono essere considerati in topic.
E poi io aspetto la risposta da viator su questa storia dell'orgasmo senza sesso.
#4247
Citazione di: viator il 01 Ottobre 2020, 13:23:14 PM



Ma spiegami solo una cosa, riguardo al fatto che il fare del sesso per puro piacere possa rappresentare un pervertimento dello scopo natural-divino della doverosa tendenza alla riproduzione :

Permetti ora a me, viator, di essere pedante, queste sono tue interpretazioni delle mie parole. Io ho parlato di distorsioni della sessualità, e il fare sesso per piacere non è una distorsione quando è in relazione con un legame d'amore, quando fai sesso con una persona e quella persona è più importante  di ogni altra cosa, insomma quando all'unione dei corpi si associa l'unione delle anime.
Poi avrei una curiosità: Ma esattamente l'orgasmo senza sesso in cosa consisterebbe ?
#4248

Io poi non capisco, viator, perché tu hai sempre bisogno, amichevolmente, di insinuare l'idea che gli altri siano confusi. Io ho parlato in maniera così lineare. Certo è vero che il rapporto sessuale non sempre produce l'orgasmo, ma sono particolari, e poi sei tu che hai parlato di sessualità, se per te l'orgasmo è così distante dal rapporto sessuale, come ci arrivi alla sessualità ?
E quale sarebbe la mia confusione, non è forse vero che è l'attrazione sessuale che produce l'innamoramento.
Riguardo poi al sottinteso, che chiaramente ho evidenziato io, ma con il quasi perché io non lo so con esattezza cosa volevi dire.
Diciamo che potevi rispondere in maniera più elegante, dicendo che tu non hai pregiudizi negativi sulle potenzialità razionali di coloro che affermano di avere una fede
#4249
Citazione di: Jacopus il 30 Settembre 2020, 19:28:39 PM

La simpatia sarebbe letteralmente una esperienza di passioni uguali, sym-pathos, dove non c'è né una esperienza empatica, né una esperienza di condivisione profonda come nella compassione. La simpatia però ha mantenuto un significato più quotidiano, senza essere inserito fra quelle parole più tecniche che si usano nei discorsi psicologici. Si può dire che definisce una affinità fra due persone che emerge spontaneamente e immediatamente.

In realtà, nelle scienze sociali, è proprio il concetto di simpatia che va per la maggiore, sarà anche perché c'è una tradizione antica visto che fu Adamo Smith ad utilizzarlo più di due secoli fa. Comunque come fai a dire che la simpatia non implica una conoscenza empatica ? Per vivere la stessa emozione di un altro io devo conoscere quella emozione in qualche modo.
#4250
Citazione di: Phil il 30 Settembre 2020, 14:56:53 PM

Sull'empatia non sono sicuro della tua fonte: non credo essa possa essere intesa come desiderio che l'altro sia felice o meno; l'empatia, correggimi pure, non è un desiderare, ma un provare ciò che l'altro prova, è quasi un immedesimarsi, non un desiderare qualcosa per lui. Su empatia negativa e positiva mi permetto di rimandarti, tanto per cambiare, a Wikipedia.

Ciao Phil, con empatia si intende la coscienza di quello che prova l'altro, il provare come tu dici implica che quello che l'altro vive lo viva emotivamente anch'io, per cui in tal caso la sua felicità sarà la mia, e siccome io desidero essere felice, allora desidero la sua felicità.
Lo so che nel linguaggio corrente empatia si traduce quasi sempre nel senso positivo, e anche nel pensiero teorico c'è una certa confusione, soprattutto tra i termini di empatia e simpatia, che hanno interpretazioni che si differenziano tra psicologia cognitiva, psicologia comportamentale e scienze sociali.
Il punto è che se noi definiamo l'empatia già nel senso positivo non abbiamo più un concetto per definirne la componente neutra, cioè quella appunto della semplice presa di coscienza razionale dell'altrui felicità/infelicità senza partecipazione emotiva
#4251
Citazione di: viator il 30 Settembre 2020, 16:47:00 PM
Salve anthonyi. Citandoti : "il maligno odia la felicità umana e quindi laddove la vede cerca di eliminarla,............................................".


Spettacolare concetto ! Ad esempio, visto che l'orgasmo è circostanza decisamente felice (mi risulta che accostandosi ad esso ci si dimentichi ogni pena) il Maligno (ma si tratta di una persona o di uno spirito ?) dovrebbe essere nemico della sessualità.

Scusatemi, ma talvolta mi viene rimproverato di risultare lesivo delle sensibilità di certe categorie di utenti i quali nutrono credenze che non condivido. Qualcuno mi spieghi in che modo si può tutelare la normale sensibilità mentale di una persona normalmente razionale che non creda alla contemporanea esistenza di un Benigno e di un Maligno.

Grazie per l'assist, viator, che mi permette di sottolineare la differenza tra piacere e felicità. Se il rapporto sessuale desse la felicità sempre e comunque, allora avresti ragione. Ma in tal caso allora basterebbe la prostituzione (Cioè il mercato libero) a risolvere il problema della felicità, meglio ancora le bambole di gomma, ancora meno costose e problematiche.
Purtroppo le cose non stanno così, la felicità, Eleonora e Daniele(I due giovani uccisi), l'avevano tra di loro, per effetto dell'amore che li legava, sia quando il sesso lo facevano, sia quando non lo facevano.
E' importante fare differenza tra la felicità, e quella promessa di felicità definita seduzione che il maligno propone.
In realtà, comunque, hai ragione, il maligno è nemico della sessualità, che cerca in ogni modo di distorcere rispetto alle sue funzioni fondamentali: cioè il favorire relazioni d'amore e la nascita di nuova vita.
Riguardo alla tua sensibilità mentale facci sapere quali sono i valori ai quali tieni, e che non vuoi vedere offesi, e faremo il possibile per non farli offendere.
Certo non potrai dire che se qualcuno sostiene l'esistenza del maligno questo ti offenda, perché tu non ci credi. Allo stesso modo, infatti, chi crede nella sua esistenza dovrebbe sentirsi offeso perché tu dichiari di non crederci ?
L'offesa morale è un'altra cosa, e se mi permetti una forma di offesa nelle tue parole io la colgo quando tu parli di una "persona normalmente razionale che non creda", quasi a sottintendere che colui che invece crede non sia normalmente razionale. Comunque io, in ogni caso, non mi offendo !
#4252
Citazione di: Phil il 30 Settembre 2020, 12:48:46 PM


@anthonyi
Tra la razionalità (e l'empatia) umana e la razionalità (e la malignità) diabolica, riscontrerei anche un tertium: l'irrazionalità e l'aggressività umana, addomesticate dal (quieto) vivere sociale, sebbene, morale della favola, non sia sempre un addomesticare con il lieto fine.
Essendo nella sezione di spiritualità, forse è sconveniente far notare che ipostatizzare il male come un'entità fuori di noi può attivare un meccanismo di potenziale (auto)assoluzione, proiettando ed imputando al sovraumano la causa di comportamenti psicologicamente spiegabili

Ciao Phil, l'irrazionalità è un comodo espediente per risolvere certe questioni teoriche. Si afferma che l'omicida di Lecce era un pazzo ed è tutto spiegato. Però quello stesso omicida ha compiuto tanti atti razionali: Ha studiato il percorso da fare, si è procurato gli strumenti per la tortura (Poi non concretizzata per la reazione delle vittime) , per l'uccisione, ed anche per fare scomparire le prove.
Sull'uso del concetto di empatia devo correggerti, perché tu presupponi l'empatia a priori come positiva. In realtà l'empatia definisce solo la presa di coscienza dell'altrui stato interiore e può determinare empatia positiva, cioè desiderio che l'altro sia felice, o empatia negativa (Quella che tu definisci malignità) cioè desiderio che l'altro non sia felice.
#4253
Citazione di: Aumkaara il 30 Settembre 2020, 09:07:25 AM

E, guardandomi appunto dentro, magari rannicchiato in un angolo, attualmente zitto zitto cercando di non farsi vedere, anche se in passato magari ha cercato di alzare la testa per un attimo, subito frenato dai suoi compagni più nobili (pare che alla fine abbia personalizzato fantasiosamente anche io le forze che ci animano...), posso trovare una spinta che non vuole la felicità altrui. Nonostante tutta la mia empatia, che di continuo gli altri mi elogiano anche se cerco di non mostrarla troppo (sia per non dare l'impressione di essere invadente, sia per non farla diventare una qualità che esalta l'ego, e sia per difesa: l'empatico può essere visto come debole), si trova in me anche il fastidio che altri possano essere felici. Credo che non ci sia niente di soprannaturale,

Ciao Aum, tu provi invidia, anch'io, l'invidia è un sentimento che gli esseri umani sentono. Tu dici che secondo te l'invidia (Attenzione, invidia per la felicità altrui, cioè per quello che gli altri sentono interiormente, non per quello che posseggono) non ha origini soprannaturali, quindi ha origini naturali, è un sentimento che ci ha dato la natura per qualche ragione biologica, e io sarei curioso di conoscerla, quella ragione. Nel frattempo mi accontento della mia spiegazione razionale che in qualche modo dovrò chiamare, io l'ho chiamata maligno, più impersonalmente lo si potrebbe definire "male".
non ha origini soprannaturali, ma allora è un fenomeno naturale
#4254

L'oggetto del topic riporta la frase detta dal giovane che ha assassinato una coppia sua ex convivente a Lecce. E' una frase detta per spiegare la ragione di questo crimine agli inquirenti, una frase che è difficile dire se sia razionale o meno.
L'uomo può uccidere per un motivo razionale, se per lui c'è un motivo vitale, questo fa parte del nostro essere biologico umano.
Uccidere invece una persona perché è felice, cioè per una cosa che riguarda solo la sua realtà interiore, e che eventualmente, data la natura empatica positiva dell'essere umano, generalmente trasmette felicità anche a quelli che sono attorno, è contrario a qualsiasi razionalità umana biologicamente spiegabile.
Vi è però una razionalità che può spiegare questo, ed è la razionalità diabolica, il maligno odia la felicità umana e quindi laddove la vede cerca di eliminarla, anche uccidendo coloro che ne sono portatori (Naturalmente utilizzando a tale scopo sempre un essere umano che si lasci condizionare).
Per questa ragione io vedo il duplice omicidio di Lecce come un segno importante dell'azione diabolica, ed essendo il maligno puro spirito, l'ho voluto riportare tra le tematiche spirituali.
#4255
Attualità / Re:presidente INPS
29 Settembre 2020, 17:36:11 PM

Ciao sapa, la narrazione sull'inefficienza di Tridico è legata in gran parte al meccanismo propagandistico della lega, e della destra, che deve trovare qualcuno da additare come nemico. Si chiede all'Inps di realizzare, in condizioni eccezionali come quelle del Covid, quello che l'Inps non riusciva a realizzare in condizioni ordinarie. Ed è probabile che il ritardo con il quale è stata messa in atto la riforma del CdA sia dovuta anche alla considerazione che questo meccanismo comunque si sarebbe messo all'opera una volta che il suo stipendio sarebbe stato minimamente allineato a quello dei suoi equivalenti.
Io avrei voluto vederlo qualcuno degli scagnozzi di Salvini a gestire l'Inps in questo periodo.
#4256
Attualità / Re:presidente INPS
27 Settembre 2020, 17:26:39 PM

Sul Web circolano le liste dei dirigenti INPS, circa 300, che hanno uno stipendio superiore a quello attuale di Tridico nonostante l'aumento. Qualcuno faceva notare che Mastrapasqua, ai suoi tempi, guadagnava ben un milione duecentomila Euro lordi, contro i 150 mila attuali di Tridico.
La differenza con Boeri sarebbe il risultato del fatto che oggi le due cariche: Presidente del CdA e direttore generale sono riunite in una sola persona, e in effetti tecnicamente l'aumento sarebbe il cumulo dei due incarichi differenti, operante dal 15 aprile, cioè da quando si è reinsediato il CdA, le cui funzioni erano sospese da un po' di tempo.
Al di là delle critiche personali sulle posizioni politiche di Tridico, direi che lo stesso sarebbe da lodare per essersi accontentato, fino ad aprile scorso, di appena 72mila Euro lordi l'anno, addirittura meno di quello che guadagnava precedentemente per il molto più semplice lavoro di docente universitario.
#4257
Benvenuto Aum, comunque sul mainstream degli argomenti valuteremo. Essere poco "mainstream" va tanto di moda !
#4258
Tematiche Spirituali / Re:Vi capita mai di piangere?
21 Settembre 2020, 13:22:45 PM
Citazione di: viator il 21 Settembre 2020, 11:58:47 AM
Salve anthonyi. Perchè Cristo doveva morire in croce per la salvezza degli uomini ? (Sessismo invlontario, il tuo : meglio sarebbe statoi il dire : "per la salvezza del genere umano").

Semplice : il mito del Cristo immolantesi servì e serve a creare e mantenere uno dei potentissimi strumenti psicologici creati dalla Chiesa per avvincere a sè i fedeli : il senso di colpa. In un certo senso esiste anche la triade della psicofilosofia sacrificale cristiana :



       
  • PECCATO ORIGINALE : tutti colpevoli, incriminabili, processabili, condannabili........costretti a vivere sotto la spada di Damocle della punizione divina (mediata dalla gerarchia vaticana).
  • SACRIFICIO DEL CRISTO : esempio vivente (anzi morente) della completa sottomissione ad una Autorità Superiore (il Pafre per il Figlio, la Chiesa per il fedele) attraverso una forma di abnegazione non necessaria e certo non richiesta dai suoi spettatori (i convertendi al cristianesimo).
  • CONTINUA MORTIFICAZIONE DELLA CARNALITA' E DEL PIACERE attraverso la dottrina sessuale ed altri strumenti dottrinari e sacramentali (confessione etc.).
So che non sarai d'accordo, ma spero che qualcuno trovi comunque il tempo per riflettere su tali consoderazioni. Saluti.

Perché non dovrei essere d'accordo, viator, si tratta di una rappresentazione teologicamente corretta, anche se il costrutto logico alla base di questa rappresentazione è poco intuitivo.
Questa scarsa intuitività è proprio quello che volevo sottolineare con la mia domanda, è un messaggio buono per teologi e filosofi, quando invece gran parte delle cose che dice Gesù sono comprensibili da tutto il popolo.
#4259
Tematiche Spirituali / Re:Vi capita mai di piangere?
20 Settembre 2020, 22:36:16 PM
Citazione di: Jacopus il 20 Settembre 2020, 20:28:24 PM
CitazioneMa quel peso non è il nostro, a nessuno di noi è chiesto di salvare l'umanità, basta salvare noi stessi e qualcuno di quelli che ci sono attorno.


Proprio perché siamo in spiritualità, credo che sia molto spirituale la posizione di Socrate, perché in essa, echeggia il nostro essere tutti connessi, il nostro intimo senso di giustizia. Nella frase di Anthony, invece, trovo un sano senso pratico, materiale, pesante, che si armonizza con quanto scritto prima. È lo status quo del potere, eventualmente da condividere con i propri famuli. La Res latina, in tutta la sua evidenza.
Sulla citazione di Gesù si potrebbero opporre decine di citazioni contrarie, fino a richiamare il fondamento teleologico del sacrificio, compiuto per tutti gli uomini in vista della loro salvezza. Un messaggio contemporaneamente storico, proiettato nel futuro ed universale.

E' Fromm che ci fa conoscere la particolarità del messaggio: "Ama il prossimo tuo". Singolare e riferito al più piccolo orizzonte umano possibile. Certamente carico di senso pratico, come d'altronde di praticità sono piene le parole di Gesù che parla per un popolo che, nella quasi totalità, non è fatto di intellettuali.
La teleologia del sacrificio, invece, forse qualcuno ha cominciato a capirla dopo la Risurrezione, e ancora oggi ci sarebbe da discutere sul suo significato. Perché Cristo doveva morire in croce per la salvezza degli uomini ?
#4260
Tematiche Spirituali / Re:Vi capita mai di piangere?
20 Settembre 2020, 17:23:20 PM

Ciao Socrate, a me non capita mai, almeno negli ultimi anni. Comunque hai fatto bene a mettere il post tra le tematiche spirituali, perché di una cosa spirituale si tratta. Diciamo che l'essere esente dai problemi dei quali parli è parte degli obiettivi di una vera fede religiosa.
Quando Gesù dice: "Non preoccupatevi del domani, pensate all'oggi" intende liberare gli uomini da tensioni inutili legate a realtà sulle quali noi non possiamo intervenire, come il futuro, o anche il passato.
Tutti noi corriamo il rischio di essere aggrediti da pensieri che ci fanno soffrire inutilmente, caricandoci del peso di tutta la storia e di tutta l'umanità. Ma quel peso non è il nostro, a nessuno di noi è chiesto di salvare l'umanità, basta salvare noi stessi e qualcuno di quelli che ci sono attorno.