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Messaggi - InVerno

#4246
Attualità / Re:Migranti
22 Febbraio 2017, 23:20:01 PM
Fra una decina di anni quando le maggiori multinazionali del mondo avranno riportato la produzione nel vecchio continente robotizzandola, si capirà veramente il significato di "invasione". I numeri di oggi sono ridicoli rispetto a quelli che i modelli più ottimistici danno per probabili nel prossimo ventennio. Poi ovviamente la soluzione c'è: pagare i propri furti di plusvalore. Ad un governo attento al presente e senza alcuna lungimiranza conviene pagare una tantum lager in Libia e in Turchia per detenere i migranti temporaneamente, ma la detenzione non risolve il problema di fondo lo posticipa e affolla le persone sul confine creando ulteriori zone di disgregazione sociale e barbarie. L'unica speranza per fermare i flussi migratori è che prima o poi converrà (perchè non voglio nemmeno immaginare una motivazione più nobile della convenienza per i nostri lungimirantissimi politici) istituire un reddito minimo universale anzichè centinaia di pagamenti una tantum (indirizzati a governi lacchè e corrotti). Quale organo\consesso di stati lo istituirà ? Chiedere ai nazionalisti!
#4247
No la mia non è un interpretazione di liberazione, anzi nego il fatto che sia mai avvenuta una liberazione ma affermo invece che sia preesistente all'apertura di qualsiasi vaso o la raccolta di qualsiasi frutto, fatto che altrimenti non sarebbe mai accaduto, affermo sia connaturata alla nostra esistenza. L'interpretazione a cui aderisco io e che ho già detto è quella degli stati nascenti di Alberoni, l'individuazione dell'anno zero nel mito serve per dare origine ad un identità culturale antagonista dell'ipotetica corruzione (essendo nascente, è riottosa verso l'ordine costituito), serve ad individuare il nemico e l'amico, come dice donquixote a distinguere il bene dal male. Per me si possono citare tutte le mitologie dell'anno zero che si vogliono, ce ne sono a vagoni, sono solo strumenti linguistici per offrire autorità alle proprie idee, e per agire ancora una volta, come giudici universali. Evidententemente anche i più critici, non riescono a sfuggire alla tentazione di sentirsi homo deus, compreso te, perchè è nella tua natura.
#4248
Citazione di: acquario69 il 22 Febbraio 2017, 04:33:14 AM
Sgiombo l'individualismo e' venuto fuori dopo il medioevo e si e' progressivamente radicato,fino ad arrivare ai nostri giorni all'individuo atomo e assoluto.
L'individuo non era e non si sentiva "separato" dai suoi simili o da tutto cio che lo circondava...la sua concezione era di tipo organico e/o olistico.
L'individualismo( non la solitudine o l'esistenzialismo) non è un incidente di percorso, come essere umano hai la possibilità di coltivare relazioni personali significative al massimo con cento-centocinquanta persone, ma più probabilmente le mantieni con un numero molto più basso che corrisponde alla tua cerchia familiare, o ti attieni al galateo di Kant che non voleva ci fossero più di 13 persone a tavola per giusti e ovvi motivi. I miti e le ideologie hanno costruito identità più ampie ma sempre settarie e legate a confini ideologici o nazionali o religiosi. Se oggi le persone non legassero con il "tutto", con il loro "essere tutti umani" non si spiegherebbe come da qualche anno il numero di suicidi ha superato il numero di morti in guerra, e come invece i guerrafondai medievali fossero cosi legati con il tutto da massacrare le persone oltre ad un determinato e arbitriario confine e farne dell'atto in se motivo di gloria e successo. La violenza imperante del mondo premoderno non si sposa esattamente con la visione di "stare tutti sulla stessa barca", e non mi addentro riguardo ai vari "Tutto" trascendentali perchè in ogni caso hanno fallito nel fungere da collante sociale. Se l'unico argomento contro la storia è la supposta capacità di "immedesimarsi nella mente del contadino medievale" e da li trarre conclusioni riguardo il suo individualismo, stiamo freschi?
#4249
Attualità / Re:Migranti
21 Febbraio 2017, 22:16:36 PM
Citazione di: Fharenight il 20 Febbraio 2017, 21:33:00 PMSolo in Gran Bretagna ci sono tanti italiani che vorrebbero tornare in patria ma sono talmente indigenti che non riescono a pagarsi il viaggio di ritorno, non ricordo quale associazione (invece dello Stato)  si occupa di loro allertata dall'ambasciata inglese. Sono verità che vengono mantenute nascoste grazie a quelli che la pensano come te.
Cioè non hanno 30€ per pagarsi un biglietto? Business, mi metto a fare lo scafista di Italiani
#4250
Attualità / Re:Legge anti bufale
21 Febbraio 2017, 22:10:04 PM
Se vuoi facciamo un bel topic di antiamericanismo puro e sfegatato e alla fine ti offro pure una birra, ma sei d'accordo o no del fatto che vi sia una distinzione sostanziale e non solo gergale tra bufala e propaganda?
#4251
Se il mito è rappresentativo dell'umanità e per questo ha un qualche valore assoluto che senso ha limitarlo ad un tempo definito, non c'è motivo di credere che nella contemporaneità le cose possano o debbano andare diversamente, come non lo sono andate ai tempi. Se le Pandora di oggi si troveranno davanti ad un vaso, perchè dovrebbero non aprirlo quando è nella loro natura farlo, furono create per farlo? Esiodo che da buon elleno non si tirava indietro da responsabilizzare i propri dei, non lascia la colpa alla povera e sola Eva, ma tira in ballo come tu ben ricordi i doni di tutti gli dei e in special modo di Ermes, Pandora era destinata e destinati erano altrettanto tutti i suoi figli, non perchè il vaso era stato aperto (una questione teodicea) ma perchè cosi erano stati creati innanzitutto.
#4252
A parte il fatto che io penso che la condanna della donna Eva\Pandora sia solo un elaborazione successiva di un filone mitologico nato in società matrilineari e matriarcali, dove la donna aveva il potere di fare questa decisione (a differenza dell'uomo, che successivamente non si è dato pace). La mitologia in se è abbastanza chiara, Eva coglie il frutto prima che il peccato originale la contamini, Pandora è curiosa ben prima che il vaso si apra. L'uomo era già "macchiato" prima di macchiarsi, altrimenti non avrebbe avuto alcun motivo per commettere il gesto in se. Poco soddisfacente pensare che "solo la donna" fosse impura, il femminino non è alienabile a piacimento, e che la curiosità sia femmina è una questione ridicola. Se poi andiamo a cercare la più plausibile spiegazione storica del mito Adamitico, un tempio a una quindicina di chilometri dalla supposta casa di Abramo, scopriamo infatti che la costruzione del tempio stesso costrinse i cacciatori\raccoglitori a fermarsi in loco per quasi cinque secoli e a "piegare la natura" per sopravvivere sedentariamente. E' nata prima la necessità del tempio nel cuore dell'uomo, o il peccato agricolo che poi verrà maledetto seppellendo il tempio stesso per vergogna? Questo non mi sembra un dilemma alla uovo\gallina, mi sembra chiaro in entrambi i casi. Queste mitologie vengono citate sempre ad evidenziare che "poteva andare diversamente". Ma poteva?
#4253
In linea di massima quello che posso dirti è che la tua idea sta all'interno di un movimento più grande e articolato, che tende a trasformare i freddi prodotti in "esperienze" e che sta sconvolgendo i paradigmi di diversi spazi dell'economia, io stesso ho viaggiato molto per imparare e fare percorsi attraverso alcune di queste realtà e viceversa. Le possibilità che un progetto simile venga trasportato dalla stessa corrente sono elevate, sopratutto se dopo la semplice redazione di contenuti si passerà anche ad una fase di contatto personale (digitale, ma anche il semplice 4 occhi funziona meglio di quanto si creda). Cominciare da soli un progetto simile significa prendersi un grosso rischio economico, purtroppo per la natura enciclopedica del tuo progetto i partner a cui potresti appoggiarti sono relativamente pochi quindi a questo saresti praticamente costretto, ma ne va dell'unicità del progetto. Io fossi in te e avessi una certa disponibilità economica da poter mettere a rischio ci crederei, a patto di avere a fianco persone altamente qualificate.
#4254
Citazione di: donquixote il 20 Febbraio 2017, 22:09:16 PM
Citazione di: InVerno il 20 Febbraio 2017, 18:50:01 PMsenza la globalizzazione quelle poche realtà agricole sarebbero morte in una maniera ancora più rapida a seguito dell'industrializzazione

poichè l'industrializzazione (stiamo sempre parlando dei paesi "in via di sviluppo") è avvenuta proprio a seguito della globalizzazione e quindi senza di questa l'industrializzazione non sarebbe esplosa, non è questione di esaltazione della purezza, non c'è niente di assolutamente puro nel mondo del divenire, ma è una questione di dinamiche e di equilibri. L'obiettivo di una cultura sensata dovrebbe tendere all'adeguamento alle dinamiche naturali e trovare (e mantenere) un proprio equilibrio interno, e una cultura basata sullo sfruttamento indiscriminato di risorse non rinnovabili nei medesimi tempi che si impiega a consumarle, sulla crescita economica progressiva e sulla competizione permanente sia una cultura totalmente squilibrata in cui prevalgono dinamiche distruttive.
Certo che non avevo inteso i paesi in via di sviluppo, questo è supposto essere un topic sull'occidente. Tutto sta sul cosa intendi per "interno", perchè nel momento in cui per "interno" intendi "nazionale" intendi un entità originata da istanze storico-culturali che non hanno nulla a che fare con un ipotetico equilibrio interno di risorse (e anche se fosse, la natura mutevole della necessità di risorse renderebbe la validità di queste divisioni estemporanea) e da qui il fallimento sistematico di qualsiasi autarchia. Oggi abbiamo a che fare con squilibri di ordine globale, chiunque si chiuda nel proprio recinto a pensare i fatti propri dovrebbe essere additato come parassita, perchè nella pratica le conseguenze delle sue azioni sono globali, ma nella teoria si interessa solamente del suo giardino (Vedi Cina). Sono proprio questi sovranismi i maggiori devastatori di qualsiasi equilibrio. Poi del furto della parola globalizzazione ho già parlato e non mi voglio ripetere, sta di fatto che non vedo molte soluzioni, prima ragionamo a livello planetario meglio è per tutti, i curatori di giardini nazionali (li elenco?) sono nei fatti una disgrazia a cielo aperto, oppure si indichi un modello virtuoso tra essi.
#4255
Attualità / Re:Legge anti bufale
21 Febbraio 2017, 10:14:44 AM
Io posso essere d'accordo con te riguardo alla propaganda, ma continuo a non volerla confondere con le bufale, sfruttano meccanismi completamente diversi, se ne può fare un analisi sommaria dei principi.
Quando Powell disse delle armi chimiche di Saddam
a) Sfruttava la sua autorità per creare un fatto e per renderlo difficilmente controvertibile
b) I giornali non hanno "creato" la notizia, l'hanno riportata
c) Se uno degli stessi giornalisti avesse avuto i mezzi per provare che si trattava di una false flag avrebbe vinto il Pulitzer per sei anni di seguito (e anche se con drammatico ritardo, oggi quasi tutti i giornali riferiscono a quell'evento per quello che era)
I bufalari al contrario
a) sfruttano la loro "non-autorità" (variamente chiamata "indipendenza" "controinformazione") per rendere appetibile una notizia
b) non riportano fatti ma li creano dal nulla
c) non sottostanno al benchè minimo obbligo di rettifica\verifica o di deontologia giornalistica, e nessuno vincerà mai niente per dimostrare la banalità delle loro assurdità.

Poi si può parlare per giorni della fabbrica del consenso, sta di fatto che è un meccanismo volutamente implicito in cui la maggior parte dei giornalisti sono solamente pedine (a differenza dei bufalari che sono i protagonisti), e che peraltro è fisiologico (entro certi limiti) in qualsiasi cultura\identità. Le notizie non sono "opinioni" e i giornali non sono composti da 15pagine di editoriali, l'editoriale infatti è quasi sempre lasciato al giornalista più prestigioso e retorico, non al primo frustrato che vuole raccimolare qualche click sparando boiate. Poi che internet sia un sistema che si "autoregola" è forse vero (sperando non sia come il capitalismo), se si prende per assioma che tutti lo sappiano usare in modo corretto, questo attualmente è molto lontano dal vero. E a quanto pare non è vero per il nostro leader pro-tempore, tale Trump. La frequenza con la quale le sue dichiarazioni seguono quasi istantaneamente i titoli di noti siti di giornalismo-bufalino come infowars e breitbart è preoccupante, perchè denota che la echo chamber a cui appartiene è tristemente fake. Sicuri di essere d'accordo che l'uomo che gira con la valigetta coi codici nucleari sempre a minimo 100metri da lui, legga siti di notizie false? L'ultima volta che sono andato su Breitbart (di cui Bannon è fondatore) ho letto "Piano segreto nazista dietro al controllo delle nascite", speriamo la prossima notizia non sia "L'italia segreta fascista pianifica invasione degli USA".
#4256
Citazione di: donquixote il 19 Febbraio 2017, 05:39:01 AM
Citazione di: InVerno il 19 Febbraio 2017, 00:59:47 AMNon c'è bisogno di aspettare l'armageddon per farlo, io lo faccio, ma non sono un autarchico, sono uno stronzo. La tecnologia necessaria per questo tipo di progetto è interamente dovuta a quel malevolo e meschino ambiente di "movimenti finanziari". Suvvia, credete che solo il trattore? Pannelli fotovoltaici.. già, sotto le foglie d'autunno. Stalle.. già, crescono se bagnate il terreno. Ed i Mormoni sono fintamente autarchici nella stessa maniera. Ah, l'economia calcola con avidità anche l'orto. L'invito è quello di provare invece di bagnarvi di sogni notturni, i terreni e i fabbricati in zona rurale si svendono in questo momento, vi posso tranquillamente indicare una decina di terreni e fabbricati che potete portarvi a casa con una decina di mensilità.. Ma poi? Le teorie di Massimo Fini "vorrei essere un morto di fame del Sudan" e poi non trova mai il biglietto per partire..

Ognuno utilizza le armi dialettiche che ha a disposizione, e questa supponenza denota probabilmente una carenza di argomentazioni più convincenti. Quando con Paul si parlava di queste cose lo si faceva citando coloro che esaltano la globalizzazione affermando che questa ha "fatto uscire dalla povertà" milioni di persone nei cosiddetti paesi in via di sviluppo. Nei fatti però lungi dal fare questo la globalizzazione ha solamente "urbanizzato" milioni di contadini che campavano con l'economia di sussistenza inserendoli in una economia di mercato che si misura con il movimento di denaro e quindi fornisce solo l'apparenza di una maggiore ricchezza e di un maggiore "benessere" (e non può peraltro quantificare ciò che è andato perduto in termini di rapporti umani, distruzione dell'humus culturale, aumento della solitudine, incremento di stress e malattie psicosomatiche e così via) poichè li renderà dipendenti dal volere di altri uomini (siano essi datori di lavoro o clienti) che non potranno mai rendere più sicura e serena la vita di qualcuno poiché tenderanno sempre ad approfittarsi di loro e a sfruttarli per i loro scopi, e si sa che gli uomini non sono certo affidabili e sinceri come la natura. Una volta che è stato perso l'equilibrio precedente legato ai cicli della terra e delle stagioni si entra letteralmente in un altro mondo, nella spirale della crescita esponenziale dei bisogni, delle speranze e dei desideri da cui poi non si riesce ad uscire. Se in campagna più o meno tutti vivono allo stesso modo nelle metropoli si "tocca con mano" l'american dream (e le sue distorsioni), si vive fianco a fianco con uno che guadagna (e spende) in un mese quello che tu non riusciresti a guadagnare in una vita e inevitabilmente viene da pensare "ma se ce l'ha fatta lui che magari è anche un po' cretino perché mai non dovrei farcela io che sono anche più intelligente?". Così si rimane schiavi dell'idea che "prima o poi" verrà anche il tuo momento, e ogni sia pur piccolo progresso nel tenore di vita illude che ve ne siano sempre di più non essendo previsto un limite (che invece in natura esiste e lo si può verificare vivendoci). Si crea quindi una dipendenza pari a quella delle droghe da cui è molto difficile uscire: l'orto ti fornisce frutta e verdura e la stalla latte, formaggi e carne, e questi beni sono indispensabili per sopravvivere e deperiscono se non utilizzati; il lavoro invece fornisce un reddito, ovvero un bene non deperibile che può essere accumulato indefinitamente ed essere scambiato con beni non indispensabili alla sopravvivenza. Questo fatto ingenera l'idea del futuro, ovvero di un tempo lontano in cui con tutto il reddito accumulato oggi si potrà in seguito vivere bene senza lavorare, o si potrà trasferirlo ai figli per permettere a loro di non lavorare. Ma anche questa idea si sta perdendo perché il sistema si regge solo se continua a correre, come una bicicletta che se si ferma perde l'equilibrio, e quindi si è costretti a procrastinare "il futuro" sempre più in là fino ad annullarlo. Si vive dunque nell'illusione di un futuro sereno che non vi sarà mai mentre il presente viene sacrificato sull'altare di questa illusione. Solo pochissimi si rendono conto dell'assurdità di questa condizione che a detta dei loro sostenitori dovrebbe generare "benessere" per tutti (o per il maggior numero) e tenteranno quindi di perseguire un equilibrio e mantenerlo (che certo non si può fare all'interno di questo sistema in cui "chi si ferma è perduto") mentre la stragrande maggioranza si roderà il fegato tentendo di "vendersi" come schiavi a ogni sorta di padrone che si servirà di loro finché questo gli garberà e poi li eliminerà come scarpe vecchie. La stragrande maggioranza degli uomini occidentali (o occidentalizzati) e urbanizzati sono come animali che avendo perso ogni capacità di procurarsi il cibo da sé sono costretti ad elemosinare il cibo dalla "generosità" altrui (e, come dicono gli inglesi, "non esiste un pasto gratis") perdendo dunque la propria indipendenza, la propria libertà, il proprio onore, la propria dignità, la propria cultura e quindi, tutto sommato, la propria umanità.
Io sono d'accordo in via generale con il sentimento delle vostre opinioni (non riguardo all'urbanizzazione dei contadini, avvenuta molto prima della globalizzazione). Detto questo, il paradosso è che se qualcuno come me riesce a farcela oggi giorno.. è proprio per la globalizzazione. Paradosso ancora più grande, è che il tema del ritorno al naturale nasce proprio nel substrato dell'american dream (Thoreau etc). Vorrei andare nei dettagli di questo tipo di argomentazione, ma sarebbe probabilmente  un altro offtopic quindi evito. Io ho una passione nella vita, demolire le "idealizzazioni" come fonti di ideologie, tentare di mostrare la contaminazione insita in ogni storia, la merda sotto gli stivali di ogni generale sceso da cavallo. E' una missione satirica in un certo senso, ma una missione che ha come unico nemico il puritanesimo, inteso non come movimento religioso, ma ideologia della purezza. Se c'è una cosa che il contatto con la natura insegna è che non esistono binomi, non esistono categorie perfette, e sopratutto come diceva il poeta (Dylan ha sdoganato?) "Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori". Ho prurito per i cercatori di diamanti, perchè spendono la loro  vita a cercare terreni asettici e infertili, terreni di fobia e repressione, deserti di morte. Se voglio un mondo in cui vivere, deve essere pieno di letame, e parte di questo lezzo fecale è anche il fatto che senza la globalizzazione quelle poche realtà agricole sarebbero morte in una maniera ancora più rapida a seguito dell'industrializzazione. La parte meno nota, è che oggi grazie a quel letamaio della globalizzazione, i pochi e fortunati che riescono a gestirsi un microscopico regno agricolo, vivono di una qualità della vita nettamente superiore, e potete voi fantasticare sull'installazione di pannelli solari. Per questo mi definisco stronzo, nel senso di parassita, ma a buon rendere, anche il mio modello ha qualcosa da offrire, e molti se ne stanno accorgendo. Tempo al tempo, senza fretta, come dici tu "ritornare a seguire il ritmo delle stagioni", ne fa parte anche l'aspettare che i corsi e ricorsi storici degli uomini si compiano.
#4257
Per conto mio è un idea interessante, anche se non capisco come la intendi di preciso. Non è originale nella sostanza, ma lo è nella forma, l'enciclopedia per sua natura ha una struttura "a cascata" rigida e indicizzata. Idee simili esistono ma seguono strutture del tutto diverse e il risultato sembra quasi non comparabile. Per esempio i siti di domanda\risposta, dove un utente vuole approfondire un argomento e un altro utente variamente qualificato risponde mettendo in mostra un percorso di "risposta" soggettivo. Questo tipo di struttura funziona e ha funzionato, la struttura enciclopedica invece non mi sovviene sia stata provata e onestamente non ho nemmeno ben chiaro come tu la intenda. Intendi che alla ricerca di un argomento corrispondano diverse pagine "soggettive" sviluppate da diversi utenti e magari indicizzate sulla base di votazioni etc?
#4258
Attualità / Re:Legge anti bufale
20 Febbraio 2017, 17:05:39 PM
Non capisco cosa stai dicendo, io ho usato i lager come esempio estremo, perchè penso che la difesa delle libertà di parola non si faccia con le opinioni che concordano con la tua, ma con quelle totalmente opposte. Uno poi potrebbe aprire parentesi gigantesche a riguardo, anche storiche, per esempio il peso della Russia nella liberazione dai nazisti da sempre minimizzato. Ma queste sono questioni di altro ordine, non si può paragonare la propaganda di stato di qualsiasi tipo, con le bufale online. Almeno per quello che intendo io: persone che aprono siti internet cammuffati da giornali online, che sistematicamente diffondono notizie false, citando fonti false, e fatti deliberatamente falsi, per scopo di lucro (click). Il fatto stesso di essere false è il "valore aggiunto" della notizia, non è un "incidente di percorso" o parte di un agenda politica, il raggiro a scopo di lucro dell'utente è lo scopo. Questo è paragonabile con la prospettiva americocentrica della storia? Per conto mio, ma non sono un giurista, io parlerei più chiaramente di truffe. Poi io sono proprio la persona sbagliata per avvocare questo tipo di causa, mi sento proprio l'avvocato del diavolo in questo caso, ma qualcuno deve pur farlo.

Ps. Occhio a invocare la fine delle sovvenzioni statali, si corre il rischio di finire come Di Battista che nella stessa frase riesce a criticare i finanziamenti pubblici all'editoria e i "finanziatori oscuri del corriere". O una o l'altra, i giornali non vanno a vapore acqueo.

P.s.s. poi siamo contro la censura solo quando ci pare a noi. Per esempio: La moderazione di un forum è censura, perchè nessuno chiede l'abolizione dei moderatori?
#4259
Citazione di: paul11 il 19 Febbraio 2017, 00:16:10 AM
Come ci dicemmo tempo fa con Donquixote, se sparisse l'industria, le banche, finanza e ognuno di noi fosse autosufficiente con un orto e una stalla, energia fotovoltaica o eloica, quindi dipendessimo poco o niente dall'esterno, una forma autarchica personalizzata, la nostra economia secondo loro è a reddito zero.Eppure campiamo tranquillamente lavorando orto e stalla,autosufficienti.Quindi gli economisti si interessano dei beni non autosufficienti che si aprono al commercio esterno, il trattore, le macchine agricole, automobili.
Ma ad esempio le comunità dei Mormoni e simili cercano allora come comunità di dividersi  i compiti interni e di scambiare il meno possible con l'esterno.
Ed è così che non possono quantificare una comunità  primitiva, africana, amazzonica, aborigeni australiani, sono totalmente fuori dai nostri schemi culturali.
Non c'è bisogno di aspettare l'armageddon per farlo, io lo faccio, ma non sono un autarchico, sono uno stronzo. La tecnologia necessaria per questo tipo di progetto è interamente dovuta a quel malevolo e meschino ambiente di "movimenti finanziari". Suvvia, credete che solo il trattore? Pannelli fotovoltaici.. già, sotto le foglie d'autunno. Stalle.. già, crescono se bagnate il terreno. Ed i Mormoni sono fintamente autarchici nella stessa maniera. Ah, l'economia calcola con avidità anche l'orto. L'invito è quello di provare invece di bagnarvi di sogni notturni, i terreni e i fabbricati in zona rurale si svendono in questo momento, vi posso tranquillamente indicare una decina di terreni e fabbricati che potete portarvi a casa con una decina di mensilità.. Ma poi? Le teorie di Massimo Fini "vorrei essere un morto di fame del Sudan" e poi non trova mai il biglietto per partire..
#4260
Attualità / Re:Legge anti bufale
18 Febbraio 2017, 21:32:02 PM
Citazione di: sgiombo il 17 Febbraio 2017, 21:28:39 PM
Citazione di: InVerno il 17 Febbraio 2017, 15:46:03 PM
Il fatto che il secondo in carica negli states fosse a capo di un sito di bufale dovrebbe dare un idea dell'urgenza.
CitazioneA si?

A me invece da l' idea dell' emergenza in cui ci troviamo il fatto che la megabufala delle "armi chimiche di Saddam" ("la madre di tutte le bufale") sia stata propalata dall' intero governo USA di allora, e prontamente imposta massicciamente all' unanimità nei giornali e televisioni; e sputtanata unicamente in alcuni siti Internet! guarda caso...).

Ma potrei fare infiniti altri esempi.
I primi che mi vengono in mente sono la "strage dell obitorio di Timisoara" e quella "del mercato di Seraievo".

Su Internet si possono almeno leggere notizie e opinioni (di diversissima attendibilità e fondatezza) diverse, e chi ha cultura e senso critico può almeno cercare di discernere le bufale dalle notizie vere.

Invece giornali e TV ciò che vorrebbero fare di Internet diffondono solo ed unicamente il falso al servizio delle sempre più esigue minoranze superpivilegiate al potere!
In passato ho difeso a spada tratta un signore che aveva scritto un libro negando l'esistenza dei lager, perchè pensavo che fosse suo diritto al di la della cazzata che fosse, ma con internet le cose stanno scappando di mano onestamente. Ideologicamente continua a farmi ribrezzo una legge del genere e istintivamente avrei voglia di dire quello che dici tu, tuttavia, se venisse varata non potrei che fare spallucce, ce lo siamo meritati, se lo sono meritati.