Citazione di: paul11 il 28 Gennaio 2017, 14:52:01 PMIl concetto di proprietà e possesso normificato nel diritto è molto antico.Ed appartiene proprio a quella "razza" che dal profondo Medio Oriente si coagulerà anche nei Greci, antesignani dei nostri pilastri culturali.No. Il ricorso alla mitologia dell'età dell'oro è antico quanto pleonastico e infantile, freudiano in un certo senso. Possibile (ma non lo darei per certo, che fine hanno fatto gli altri ceppi di ominidi?) che prima che le società diventassero sedentarie il nomadismo abbia contribuito a risolvere i contrasti intra-uomini, essendo che gli stessi potevano liberamente muoversi per evitare il conflitto. Arduo però a quel punto diventa parlare di "cultura" e "know-how"(e a questo punto sfuma il soggetto che si cerca di difendere). L'impennata culturare dell'uomo è nata con le società sedentarie, prima di esse ciò che sappiamo della cultura umana e del suo know-how sono graziose quanto primitive punte di lancia. Sebbene sia ancora in disputa chi abbia originato chi (se la cultura attraverso le prime forme religiose abbia costretto gli uomini a fermarsi, o il contrario) è chiaro e palese che ad ogni colonizzazione umana di nuovi territori, corrisponde un estinzione di massa di animali in quel territorio. La più famosa e limpida quella dei grandi mammiferi nord americani. Parliamo ancora di società nomadi, che cagionarono una tale disgrazia sul continente e una tale penuria di animali da costringere i propri successori al cannibalismo per secoli. Alla faccia dei "bonaccioni" che vivevano in comunione con la natura. Le società sedentarie da li in avanti, non faranno altro che amplificare questo processo ed estenderlo agli uomini stessi per mancanza di soggetti altri (per l'appunto, fino all'estremo del cannibalismo). Se proprio non ce ne frega niente dell'ambiente, possiamo dare per "terminata" l'età dell'oro con la fine delle terre vergini, altrimenti, non è mai esistita. Sono pronto (o forse dovrò prepararmi, ma c'è materiale sufficiente per chiunque voglia farlo) a demolire qualsiasi idea di "età dell'oro perduta" attraverso la descrizione delle più truci violenze avvenute sistemicamente in passato verso l'ambiente e verso l'uomo stesso, e poi e solo dopo avremo da fare simpatici paragoni con il capitalismo. Al contrario, non riuscirò mai a demolire il senso di colpa dell'uomo per ciò che commette quotidianamente, tale che ha sempre da inventarsi idilliache situazioni passate per riscattare la propria "morale traviata dal presente cattivo". E' una cosa che ha a che fare con il finto iddilio dell'infanzia, io non posso farci granchè.
Noi siamo belligeranti e conquistatori di natura, la nostra indole è avida e feroce.
Non lo sono affatto proprie quelle società tribali che non avendo motivi di andare oltre i propri confini e vivendo le regole di natura che sono anche crudeli a loro volta, vivono in pace e non sono stati spinti a cercarsi tecniche superiori.
Noi siamo avidi, feroci, problematici e costruttori di artefici sia culturali che tecnologici.
Ma perchè dobbiamo invadere e violentare altre culture?