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Messaggi - Ipazia

#4276

Una risata li seppellirà (più micidiale del virus):

Come diventare virologi in 5 minuti e andare in televisione
#4277
Citazione di: InVerno il 09 Agosto 2021, 06:44:47 AM
...Non dubito che in un futuro molto distante possa esistere una società adatta all'homeschooling, ma innestarle questa pratica in questo occidente, mi pare una toppa peggio del buco, ho come la netta impressione che diventerebbe un rifugio per figli di antivaccinisti, che può anche andar bene, ma non mi pare un gran risultato.

Per i bambini senz'altro: sai quanta paranoia e fanatismo in meno  :)  Soprattutto ora con questi "vaccini del raffreddore" spacciati come Santo Graal. E una deriva politica verso il peggio  :(
#4278
Come diceva un saggio cinese è sufficiente sedersi sulla riva del fiume (Verità) ed attendere il passaggio dei nemici travolti dalla corrente. Già in Israele il "vaccino per il raffreddore" dimostra la sua truffaldina natura e dubito passerà alla storia della scienza medica, restando confinato in quello della malascienza politico-economica.

L'ultima scialuppa prima che il Titanic Covidemia affondi è la fede nella riduzione degli effetti gravi del virus rna denominato sars cov 2. Cosa facilmente ottenibile taroccando le statistiche. Finalmente, dopo che non si moriva più di altre patologie, si tornerà a morire di cancro, ictus, infarto, vecchiaia e complicazioni respiratorie. Da vaccinati.

Solo iI non vaccinati continueranno a morire di covid, e così il regime Covidemia potrà sopravvivere con la sua retorica statistica fino a quando non ci si risveglierà dal sonno della ragione.
#4279
Citazione di: PhyroSphera il 05 Agosto 2021, 13:22:53 PM
SCOMMETTERE ANCORA, CONTRO IL NULLA

Senza dubbio la tesi della eternità dell'essente è un'astrazione la quale — per quanto nobile sia — non aggiunge nulla di veramente nuovo ai risultati raggiunti durante l'Evo Antico dalla Scuola di Elea. Difatti sarebbe una novità se essa fosse concretizzabile entro una prospettiva realista ma la coincidenza di essere e pensiero vieta proprio di estenderne l'astrazione alla intuizione concreta della realtà. In tal senso Parmenide ed Eraclito non furono mai in conflitto perché il primo restò entro l'ambito della intellezione ed il secondo entro l'ambito della intuizione.
A che si deve, dunque, il costante tentativo — lo stesso attuato ossessivamente dal suo autore E. Severino — di applicare quella tesi alla interpretazione diretta della realtà, se non a una forzatura intellettuale, insomma a quella prepotenza ontologica abilmente identificata da Levinas quale prevalere e far prevalere il pensiero della totalità sulla intuizione dell'infinito? In tal senso il postmodernismo si mostra superiore al modernismo, cioè quest'ultimo se ne dimostra giudicato secondo parametri storici, oltre che intellettuali, superiori.
È proprio così: nella intuizione dell'infinito non è l'essente dicibile eterno ma lo è il suo divenire. Il divenire è un termine di riferimento più originario dell'essere; e ha senso l'eternità dell'essere per l'esistere sospesi tra due nullità, nel nascere per dover morire ma nel divenire sempre, anche morendo, qualcos'altro, da anima e corpo ad anima (e — lo dico per chi vi ponesse mente — di nuovo al corpo pure, nelle rinascite).
Si perde la scommessa contro il nulla se vi si attribuisce un potere cui contrapporre concretamente un intero sistema filosofico.

MAURO PASTORE

Bisogna pur dar lavoro ai metafisici, costruttori di interi sistemi filosofici.

#4280
Citazione di: Jacopus il 05 Agosto 2021, 20:57:47 PM
Sono sempre stato favorevole al vaccino ma state a sentire cosa mi sta accadendo. Ho avuto il COVID a febbraio, marzo, di media intensità. Primo tampone ero già negativo, ma il primo anticorpale a marzo segnalava un livello di 2500 IgG e il secondo a luglio di 1500. Per fare il vaccino le linee guida stimano che il livello debba scendere a 100. Fatto sta che, ora, se voglio avere il green pass devo fare il vaccino, non esiste alcuna esenzione per chi si è ammalato. Da tenere presente che con il vaccino raramente si raggiunge il livello di IgG di 1000. Inoltre non sono chiari gli effetti del vaccino su chi ha già gli anticorpi. Nella migliore delle ipotesi è inutile ma non si escludono patologie. Nessuno però agisce in questo limbo e non capisco se per ignavia o secondo un piano prestabilito. Fatto sta che la mia posizione vaccinista non è più così ferma. Il dubbio che vi siano interessi economici che se ne fregano delle nostre vite mi sta attraversando.

Benvenuto tra chi comincia ad averne le scatole piene della paranoia covidemica che ha prostituito ogni barlume di verità scientifica agli interessi di bigpharma e alla propria funzione di guardiano del bispensiero dominante. Oltre agli interessi economici, non sottovaluterei l'ignoranza abissale che si ancora fideisticamente a postverità che, come in 1984, cambiano e si contraddicono di giorno in giorno.

Ogni dialettica, che è l'ossigeno della scienza, è stata soppressa, demonizzata, criminalizzata, esclusa, per cui per avere un minimo di informazione indipendente bisogna infilarsi nell'hunderground della rete sperando di non incappare nelle ennesime bufale che fanno il paio con le bufale di regime.

Che vuoi che ti dica jacopus ?: Adda passa' 'a nuttata. (Se non hai la fregola da greenpass rimanda la vaccinazione fino a quando il sierologico cala. Ma anche allora potresti essere ugualmente protetto perchè il sistema immunitario ha memorizzato l'intruso e appena lo rivede si rimette a fabbricare anticorpi. Sistema decisamente più plausibile e affidabile della tossina artificiale. Studia, ne va della tua pelle di cui il regime se ne fotte: sei solo un numero statistico e un consumatore di bigpharma).

#4281
Tematiche Filosofiche / Re:CONTRO IL NICHILISMO
05 Agosto 2021, 21:47:22 PM
Citazione di: Kobayashi il 05 Agosto 2021, 11:00:38 AM
Mi sembra un discorso abbastanza ipocrita quello di Fusaro. Sì certo, filosoficamente ineccepibile...
Mette insieme una corretta sintesi di fenomeni economici e sociali con un discorso teoretico su identità e differenza che si dimentica, guarda un po', di sottolineare che la relazione tra persone non significa solo dialogo sulle rispettive culture ma anche cura, e quindi assunzione di responsabilità nelle cose da fare affinché l'altro sia libero di manifestarsi per quello che è. Cioè la rinuncia, se ciò è necessario, di qualcosa di se'. Che è doloroso, ovviamente, soprattutto per le persone del nostro tempo che non intendono mollare nulla. Ma senza la consapevolezza di questa possibilità non si va da nessuna parte.

Ma probabilmente l'interesse di Fusaro è quello di valorizzare il concetto di confine in modo da offrire materiale filosofico agli ossessionati dalla questione dell'immigrazione...

Più che ipocrita direi che Fusaro è molto realistico su questo punto. Realistico a partire dalle differenze storicamente determinate (ne parla a lungo) che non hanno mai visto una razza umana omogenea, ma distinta in credenze, stili di vita, valori. Che cura dovrei prendermi di una famiglia pachistana che uccide la figlia che non vuole il matrimonio combinato ? I confini non interessano solo la politica, ma pure l'etica/morale e per quel che mi riguarda sono sacrosanti e prima di dismetterli voglio serie garanzie di non trovarmi i cannibali in casa. Garanzia che oggi nessuno ti può dare e che alcune culture/religioni ti negano a priori.

Funzione del confine secondo Fusaro (ed anche secondo me) è garantire che i valori di un gruppo etnico non siano massacrati da orde di invasori che non li riconoscono. I nativi americani furono per lungo tempo protetti dal confine naturale Oceano Atlantico. Non è che fra loro si facessero i complimenti, ma dopo Colombo conobbero un genocidio epocale e non poterono che rimpiangere quel confine. La cura funziona solo laddove vi siano affinità elettive limate da secoli di convivenza e tolleranza civile.
#4282
Tematiche Filosofiche / CONTRO IL NICHILISMO
05 Agosto 2021, 08:28:37 AM
Citazione di: paul11 il 04 Agosto 2021, 23:41:25 PM

Quello che penso, già espresso in altre discussioni, è che nella "regola della terra" vince il più forte ,non il più saggio....fisicamente. E questo è da sempre stato perseguito ,con la differenza che nelle culture antiche il saggio contrastava il potente, sparito il saggio e sostituito dallo scienziato questo è un prezzolato pagato dal potente per avere sempre più potere. Un tempo la cultura del saggio faceva da contraltare, oggi la cultura soggiace al volere del potente.
Quindi questa è la cultura più nichilista apparsa nella storia umana.

Quello che pensi è un pregiudizio infondato e indimostrabile. Come disse un saggio vero, consapevole pure dei limiti del suo pensiero, in ogni epoca "il pensiero dominante è quello della classe dominante". Altrimenti non si spiegherebbe la nonchalance con cui Aristotele liquida "metafisicamente" la questione schiavitù. Nummus ha sempre regolato non solo la vita sociale ma pure l'evoluzione culturale delle società umane e semmai la differenza tra l'epoca moderna e il passato è che la cultura e l'attività cortigiana omologative si sono estese alle classi plebee, mentre nel passato la classe dominante faceva tutto in casa, filosofia compresa.

Quando un meme si radica, la sua estrazione è faticosa anche quando ha smesso di dare frutti. Da tale difficoltà non sono immuni i sapienti immersi nei miasmi del morto. Il peggior nichilismo è quello che si nutre di quei miasmi e si rifiuta, come Giovanna la Pazza, di seppellire il morto. Mentre la vita continua a scorrere e germogliare in forme incomprensibili agli antichi testi, ma pur sempre reali. Ed in quanto tali aperte alla razionalità dei saggi, signori del loro tempo.
#4283
Tematiche Filosofiche / CONTRO IL NICHILISMO
04 Agosto 2021, 22:30:15 PM
Citazione di: iano il 04 Agosto 2021, 19:51:42 PM
Già mi pare Ipazia abbia fatto notare a Paul 11 che parlare di materia senza parlare di energia sia inattuale, e quindi un materialismo che si riferisca alla materia non sembra essere aggiornato, quantomeno.
Non è l'energia la sostanza che cerchiamo, e adire il vero, nonostante quanto abbia scritto,in verità  io non cerco nessuna sostanza.
Quindi mi sono espresso in modo impreciso.
Non la cerco non perché escludo che ci sia.
Anzi io la ipotizzo come una necessità.
Io la chiamo realtà, altri in altro modo...

Io la chiamo spirito, psiche. E non la confondo con l'energia che, viator non me ne voglia, filosoficamente è materia. Come ho già più volte detto la natura umana è dualista: materica nella sua somaticità regolata dalla genetica e psichica/spirituale nella sua riproduzione storica regolata dalla cultura.
#4284
Tematiche Filosofiche / CONTRO IL NICHILISMO
04 Agosto 2021, 22:08:30 PM
Citazione di: Kobayashi il 04 Agosto 2021, 17:24:30 PM
Su alcuni punti dell'elenco proposto da paul:

1) la questione della morale: ci sono sempre dei valori, magari impliciti, alla base delle scelte delle persone. Ma questi valori, per quanto arbitrari, per essere sentiti veri si devono basare su un'ontologia. L'ontologia implicita del nostro tempo è quella offerta dal materialismo: esistono solo le cose materiali e la tecnica ci permette una manipolazione di esse. L'obiettivo della manipolazione è ottenere un aumento di se'. Da qui la maggior parte dei comportamenti del nostro tempo.
Sul fatto che non si possa costruire un'ontologia alternativa, che l'uomo non determina la concezione dell'essere del proprio tempo, io sono d'accordo con Heidegger. Il pensiero può iniziare a "scovare" qualcosa di diverso, ma non può fondare alcunché.

E  quindi non si può ipostatizzare una tripartizione corpo-anima-spirito, quando già la dimensione "trascendentale" è di ardua de-finizione, pur avendone prove inequivocabili degli effetti nei manufatti umani e nelle astrazioni che li hanno pensati prima di crearli. Direi che il dualismo psico-somatico ha "scovato" tutto l'ontologico scovabile nella "natura" umana. Se togliamo al "materialismo" l'aura sulfurea della reificazione capitalistica e lo pensiamo nella sua dialettica  natura-pensiero-natura, qualcosa di spirituale, e profondamente morale, si scova anche nel mondo orfano dei numi e felicemente libero da padri padroni.

Specie antropologica che dagli antichi padri-padroni divini si è evoluta nella divinità dominante attuale con differenze di spirito trascurabili.  E pure di retorica e filosofia palingenetica come dimostra il padre-padrone della Covidemia, tutelato dai suoi pargoli politici targati Rockfeller e Goldman-Sachs ai vertici statali,  col loro guai ai vinti e il mantra mediatico full-time no-stop che, con parole decisamante più alate, il nostro sommo poeta riferì al padre-padrone caro a Paul: "vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole, e più non dimandare".

Quale esempio più cristallino di padre-padrone, legittimo erede di quello divino, il weberianamente santificato imprenditore capitalista, con la sua salvifica scienza (extra scientiam nulla salus reincarnata nello specifico contingente in "extra vaccinum nulla salus") ?

Ci andrei cauta a restaurare l'etica sul paradigma padre-padrone. Meglio una sana, "virile" ;D condivisione della responsabilità di fronte al nulla. Pur sempre edificabile. Anche per superare la debolezza di cui al punto 4 e per accettare con spirito maturo quanto di seguito bene esposto:

Citazione di: Kobayashi il 04 Agosto 2021, 17:24:30 PM2) la mancanza di un pensiero totale non è, secondo me, un sintomo del nichilismo, piuttosto direi che la sua impossibilità (indipendentemente dalle scelte soggettive dei singoli pensatori) è la causa del disorientamento che possiamo definire come nichilismo.
Questo disorientamento si esprime bene nel non saper rispondere alla domanda: a che serve l'uomo?
Manca cioè un fine.
I riferimenti della tradizione (Dio, anima, redenzione, progresso etc.) si sono indeboliti e non possono più servire a dirci quale sia il fine dell'uomo.

3) società del narcisismo: mancando un fine, si ricade nelle ristrettezze del proprio microscopico ambiente, ridotto in alcuni casi ai limiti del proprio corpo.
Va notato che la filosofia ha spesso descritto l'inizio della propria pratica come distacco, come anticipazione della morte nel senso di un movimento di allontanamento da ciò in cui siamo immersi (i nostri desideri, le nostre attività, i nostri impegni, etc.) in modo da avere uno sguardo d'insieme, un ricongiungersi alla propria vita in quanto fatta di indefinite possibilità, e non inchiodati ad una sola di esse. Il valore positivo della trascendenza, insomma, nel senso di un elevarsi al di sopra di ciò che ci circonda nell'immediato.
Dunque la pratica filosofica potrebbe essere vista come una terapia a questa deriva culturale.

Pratica filosofica che trascende i luoghi comuni imposti dal nomos dominante del padre-padrone del momento. Com'è avvento nei secoli dei secoli da parte degli spiriti più saggi.

Citazione di: Kobayashi il 04 Agosto 2021, 17:24:30 PM5) la comunità: in essa c'è sempre qualcosa di distruttivo e se i singoli non ne sono consapevoli e non sanno tenere a bada queste forze, è meglio l'isolamento. Persino gli scimpanzé possono scegliere di fare vita solitaria quando la presenza di un maschio dominante troppo aggressivo rende la loro situazione troppo stressante.
La sua decadenza, oltre a essere stato l'obiettivo di un progetto politico specifico che ha avuto successo, rimanda più che al nichilismo, al semplice calcolo costo-benefici di ciascuno.

Più confacente alla visione di Paul11 sulla comunità è forse questo recentissimo video di Diego Fusaro. Pieno di contenuti, con qualche angolo grigio che il bravo Fusaro riesce ad evitare forte della sua cultura e visione totale della società. Argomento che meriterebbe una discussione dedicata. Apprezzo comunque il suo tentativo di non appiattirsi sui manicheismi di un Roberto Pecchioli, lancia in resta nel suo "Volontà d'impotenza" (che sto leggendo) con impresso nei vessilli rossobruni il mantra immortale della reazione: "Dio, patria e famiglia".
#4285
La privatizzazione dei profitti è evidente in tutti i grandi affari in cui il know how sociale viene incorporato gratis et amore dei (il dio Capitale) nei profitti aziendali: da internet, alle tecnologie green, alle infrastrutture, alla farmaceutica, alla medicina.

La socializzazione delle perdite è intrinseca al modello capitalistico tanto nel salvataggio dei too big to fail che nella fiscalizzazione degli sfracelli, ambientali e sociali, dell'impresa privata. La quale è un valore sociale solo per chi ne trae profitti, non certo per lavoratori e consumatori che potrebbero produrre e consumare le medesime cose anche in assenza dell'impresa capitalistica.

La vicenda covidemica è riuscita, con inedita novità, a socializzare, privatizzandola sulla pelle del malcapitato attraverso perverse procedure esplicitamente o implicitamente coattive, pure gli effetti avversi e le inefficienze di un vaccino sperimentale,  sicuro solo nei profitti. Garantiti dai rappresentanti del bene pubblico più falsi dell'intera storia umana.
#4286
I nostri candidati dittatori imparano in fretta. Già col lockdown hanno intravisto il paradiso dei dittatori. Ora lo stanno perfezionando grazie ai dottori Stranamore della virologia. Zappare la terra è salutare. Peggio essere agli arresti domiciliari in un mefitico alveare metropolitano.

Quante persone non sarebbero morte con un SSN vero ? La risposta stavolta non è nel vento, ma in Berlusconi, Briatore, Trump, Johnson,...

Anche il giovane pizzaiolo morto sarebbe ancora vivo con un SSN vero che non ti manda al plotone d'esecuzione con 5 minuti di anamnesi della mutua.
#4287
Tematiche Filosofiche / Re:CONTRO IL NICHILISMO
02 Agosto 2021, 15:38:42 PM
Citazione di: paul11 il 02 Agosto 2021, 13:34:04 PM
Il mio elenco dei sintomi, che or ora mi passano per la coscienza e per me determinano il nichilismo culturale attuale sono:

1) la morale

Ne avevo già parlato, ma ti sei guardato bene dal replicare: quanto è condivisibile e merita nostalgia la morale:

a) di uno che ha scritto 3 etiche e ispirato a fondo il pensiero filosofico cristiano (tomistica) stablendo che lo schiavo è equiparabile alla bestia da soma perchè è comandato da un padrone, senza porsi alcuna altra questione morale.

b) di un vescovo che dopo aver espugnato una città ove erano rifugiati alcuni eretici di fronte all'incertezza di un comandante su chi uccidere rispondeva: "uccideteli tutti, Dio riconoscerà i suoi"

c) di un'autorità morale che credeva così tanto ai suoi dogmi da mandare al rogo chi affermava, prove alla mano, che la terra gira intorno al sole e non viceversa.

d) ... meglio la postulata amoralità di oggi o quella di "quando c'era la morale" ?

Citazione2) mancanza di un pensiero filosofico "totale", nel senso che comprenda un' interpretazione di chi,come, qualcosa abbia costituito l'universo

Purtroppo la scienza ha i suoi limiti, e i dogmi hanna già fatto fin troppi danni. Il pensiero filosofico più "totale" di cui disponiamo è, fin dai tempi di Protagora, l'umanesimo.

Citazione3) egocentrismo e individualismo promossi a livello di cultura, prima ancora che come atteggiamenti pratici

Giudizio sommario su un'evoluzione et(olog)ica con molte sfumature e contraddizioni. Non mi pare che nei bei tempi andati altruismo e solidarietà sociale fossero molto praticati nei confronti di schiavi e plebe. Sono diventati un problema quando anche schiavi e plebe hanno potuto permettersi un minimo di cultura e riconoscimento sociale. Prima andava tutto bene ?

Citazione4) debolezza della parte intima umana

Animula vagula blandula
Hospes comesque corporis,
Quae nunc abibis in loca
Pallidula, rigida, nudula,
Nec, ut soles, dabis iocos...

Piccola anima smarrita e soave,
compagna e ospite del corpo,
ora t'appresti a scendere in luoghi
incolori, ardui e spogli,
ove non avrai più gli svaghi consueti...


(Adriano, imperatore romano tra 117 e il 138 d.C)

Una onesta presa d'atto della debolezza mortale della condizione umana rimane una virtù.

Citazione5) scienze e quindi conoscenza quantitativa e non qualitativa

Sapere come è fatto il sistema solare e come funziona la circolazione del sangue è qualitativo o quantitativo ?

Citazione6) è più una conseguenza che un sintomo: perdita del senso di comunità.

Senso di comunità del pane nero o delle brioches ? La modernità, pilotata dall'accumulazione capitalistica e dalla merce (umani inclusi) ha ulteriormente modificato il senso di comunità, ma non del tutto soppresso: privatizzazione dei profitti e socializzazione delle perdite. Qualcosa di sociale sopravvive anche nel mondo dove la plebe ha finalmente potuto gustare per un attimo brioche. E dove, come in ogni epoca precedente, con la sua cultura, filosofia, morale, ha dovuto sempre sfangarla per tutti. Non è mai esistita una comunità in nessuna società complessa in cui la stratificazione di classe ha sempre determinato la morale. E non certo il contrario. Neppure se ti chiami Platone o Aristotele.
#4288
... non fidarsi è meglio.

Ennesima vittima dell'anamnesi della mutua ? O del totalitarismo covidemico con lasciapassare vaccinale  (visto pure il lavoro del ragazzo deceduto) ?

Il quale totalitarismo esclude correlazioni. Ma, bontà sua, farà l'autopsia. Col che non è che mi senta più tranquilla: siamo sicuri che ci capiranno qualcosa ? E che, se la pistola fumante sarà evidente anche ad un cieco, ce lo verranno a dire ?

Qualcuno aveva pure qui ventilato la legittimità del segreto di Stato.

La Cina appare più vicina di quello che dicono le anime belle liberal nel video postato da Jacopus. Anche nei covidemicamente svalutati "valori democratici occidentali".
#4289
Tematiche Filosofiche / CONTRO IL NICHILISMO
01 Agosto 2021, 21:22:49 PM
Perfino gli antichi si resero conto di quanto antropomorfismo ci fosse nei miti.

Citazione di: SenofaneGli Etiopi dicono che i loro dèi sono camusi e neri, i Traci che sono cerulei di occhi e rossi di capelli.

Gli stessi greci avevano gli dei alle porte di casa, sull'Olimpo. E gli dei si comportavano esattamente come i greci, copulando, cornificando, guerreggiando, e tifando per greci e troiani nella lunga guerra narrata da Omero.

Gli ebrei pensavano il loro unico dio come un capopopolo che alfine li avrebbe reso vittoriosi nella terra promessa. Tremila anni dopo fanno di tutto perchè sia vero.

Finchè gli umani pensavano di essere creature elette al centro dell'universo grossi problemi non ce ne furono. Tete a tete col loro dio avrebbero alla fine raggiunto un qualche aldilà post mortem. I problemi - e il nichilismo secondo i teisti - sono cominciati quando la scienza ha dimostrato che lungi dall'essere al centro dell'universo eravamo sperduti in qualcosa le cui dimensioni non erano compatibili con i numi alle porte di casa.

Si dovettero riscrivere tutte le teologie alla luce delle nuove scoperte e questo la dice lunga su chi determina chi. Se il nichilismo è la fine delle favole, sia esso benvenuto. E tale era certamente per FN.

Semmai i conti oggi bisogna farli con il nichilismo degli orfani di Dio dal coltello e tritolo facile e col nuovo dio universale fondato sull'inumano, il Capitale.
#4290
Per demetafisicizzare il principio di causa-effetto e trasferirlo nella scienza è sufficiente porre i limiti del sistema indagato o di lavoro. Talvolta bisogna pure trovarli, come accade nella ricerca. La qual cosa è effettivamente più complessa, ma se le metodiche d'indagine sono accurate e ben collaudate per quello specifico enigma, quasi sempre se ne viene a capo.