Una risata li seppellirà (più micidiale del virus):
Come diventare virologi in 5 minuti e andare in televisione
Questa sezione ti permette di visualizzare tutti i messaggi inviati da questo utente. Nota: puoi vedere solo i messaggi inviati nelle aree dove hai l'accesso.
Mostra messaggi MenuCitazione di: InVerno il 09 Agosto 2021, 06:44:47 AM
...Non dubito che in un futuro molto distante possa esistere una società adatta all'homeschooling, ma innestarle questa pratica in questo occidente, mi pare una toppa peggio del buco, ho come la netta impressione che diventerebbe un rifugio per figli di antivaccinisti, che può anche andar bene, ma non mi pare un gran risultato.
Soprattutto ora con questi "vaccini del raffreddore" spacciati come Santo Graal. E una deriva politica verso il peggio
Citazione di: PhyroSphera il 05 Agosto 2021, 13:22:53 PM
SCOMMETTERE ANCORA, CONTRO IL NULLA
Senza dubbio la tesi della eternità dell'essente è un'astrazione la quale — per quanto nobile sia — non aggiunge nulla di veramente nuovo ai risultati raggiunti durante l'Evo Antico dalla Scuola di Elea. Difatti sarebbe una novità se essa fosse concretizzabile entro una prospettiva realista ma la coincidenza di essere e pensiero vieta proprio di estenderne l'astrazione alla intuizione concreta della realtà. In tal senso Parmenide ed Eraclito non furono mai in conflitto perché il primo restò entro l'ambito della intellezione ed il secondo entro l'ambito della intuizione.
A che si deve, dunque, il costante tentativo — lo stesso attuato ossessivamente dal suo autore E. Severino — di applicare quella tesi alla interpretazione diretta della realtà, se non a una forzatura intellettuale, insomma a quella prepotenza ontologica abilmente identificata da Levinas quale prevalere e far prevalere il pensiero della totalità sulla intuizione dell'infinito? In tal senso il postmodernismo si mostra superiore al modernismo, cioè quest'ultimo se ne dimostra giudicato secondo parametri storici, oltre che intellettuali, superiori.
È proprio così: nella intuizione dell'infinito non è l'essente dicibile eterno ma lo è il suo divenire. Il divenire è un termine di riferimento più originario dell'essere; e ha senso l'eternità dell'essere per l'esistere sospesi tra due nullità, nel nascere per dover morire ma nel divenire sempre, anche morendo, qualcos'altro, da anima e corpo ad anima (e — lo dico per chi vi ponesse mente — di nuovo al corpo pure, nelle rinascite).
Si perde la scommessa contro il nulla se vi si attribuisce un potere cui contrapporre concretamente un intero sistema filosofico.
MAURO PASTORE
Citazione di: Jacopus il 05 Agosto 2021, 20:57:47 PM
Sono sempre stato favorevole al vaccino ma state a sentire cosa mi sta accadendo. Ho avuto il COVID a febbraio, marzo, di media intensità. Primo tampone ero già negativo, ma il primo anticorpale a marzo segnalava un livello di 2500 IgG e il secondo a luglio di 1500. Per fare il vaccino le linee guida stimano che il livello debba scendere a 100. Fatto sta che, ora, se voglio avere il green pass devo fare il vaccino, non esiste alcuna esenzione per chi si è ammalato. Da tenere presente che con il vaccino raramente si raggiunge il livello di IgG di 1000. Inoltre non sono chiari gli effetti del vaccino su chi ha già gli anticorpi. Nella migliore delle ipotesi è inutile ma non si escludono patologie. Nessuno però agisce in questo limbo e non capisco se per ignavia o secondo un piano prestabilito. Fatto sta che la mia posizione vaccinista non è più così ferma. Il dubbio che vi siano interessi economici che se ne fregano delle nostre vite mi sta attraversando.
Citazione di: Kobayashi il 05 Agosto 2021, 11:00:38 AM
Mi sembra un discorso abbastanza ipocrita quello di Fusaro. Sì certo, filosoficamente ineccepibile...
Mette insieme una corretta sintesi di fenomeni economici e sociali con un discorso teoretico su identità e differenza che si dimentica, guarda un po', di sottolineare che la relazione tra persone non significa solo dialogo sulle rispettive culture ma anche cura, e quindi assunzione di responsabilità nelle cose da fare affinché l'altro sia libero di manifestarsi per quello che è. Cioè la rinuncia, se ciò è necessario, di qualcosa di se'. Che è doloroso, ovviamente, soprattutto per le persone del nostro tempo che non intendono mollare nulla. Ma senza la consapevolezza di questa possibilità non si va da nessuna parte.
Ma probabilmente l'interesse di Fusaro è quello di valorizzare il concetto di confine in modo da offrire materiale filosofico agli ossessionati dalla questione dell'immigrazione...
Citazione di: paul11 il 04 Agosto 2021, 23:41:25 PM
Quello che penso, già espresso in altre discussioni, è che nella "regola della terra" vince il più forte ,non il più saggio....fisicamente. E questo è da sempre stato perseguito ,con la differenza che nelle culture antiche il saggio contrastava il potente, sparito il saggio e sostituito dallo scienziato questo è un prezzolato pagato dal potente per avere sempre più potere. Un tempo la cultura del saggio faceva da contraltare, oggi la cultura soggiace al volere del potente.
Quindi questa è la cultura più nichilista apparsa nella storia umana.
Citazione di: iano il 04 Agosto 2021, 19:51:42 PM
Già mi pare Ipazia abbia fatto notare a Paul 11 che parlare di materia senza parlare di energia sia inattuale, e quindi un materialismo che si riferisca alla materia non sembra essere aggiornato, quantomeno.
Non è l'energia la sostanza che cerchiamo, e adire il vero, nonostante quanto abbia scritto,in verità io non cerco nessuna sostanza.
Quindi mi sono espresso in modo impreciso.
Non la cerco non perché escludo che ci sia.
Anzi io la ipotizzo come una necessità.
Io la chiamo realtà, altri in altro modo...
Citazione di: Kobayashi il 04 Agosto 2021, 17:24:30 PM
Su alcuni punti dell'elenco proposto da paul:
1) la questione della morale: ci sono sempre dei valori, magari impliciti, alla base delle scelte delle persone. Ma questi valori, per quanto arbitrari, per essere sentiti veri si devono basare su un'ontologia. L'ontologia implicita del nostro tempo è quella offerta dal materialismo: esistono solo le cose materiali e la tecnica ci permette una manipolazione di esse. L'obiettivo della manipolazione è ottenere un aumento di se'. Da qui la maggior parte dei comportamenti del nostro tempo.
Sul fatto che non si possa costruire un'ontologia alternativa, che l'uomo non determina la concezione dell'essere del proprio tempo, io sono d'accordo con Heidegger. Il pensiero può iniziare a "scovare" qualcosa di diverso, ma non può fondare alcunché.
condivisione della responsabilità di fronte al nulla. Pur sempre edificabile. Anche per superare la debolezza di cui al punto 4 e per accettare con spirito maturo quanto di seguito bene esposto:Citazione di: Kobayashi il 04 Agosto 2021, 17:24:30 PM2) la mancanza di un pensiero totale non è, secondo me, un sintomo del nichilismo, piuttosto direi che la sua impossibilità (indipendentemente dalle scelte soggettive dei singoli pensatori) è la causa del disorientamento che possiamo definire come nichilismo.
Questo disorientamento si esprime bene nel non saper rispondere alla domanda: a che serve l'uomo?
Manca cioè un fine.
I riferimenti della tradizione (Dio, anima, redenzione, progresso etc.) si sono indeboliti e non possono più servire a dirci quale sia il fine dell'uomo.
3) società del narcisismo: mancando un fine, si ricade nelle ristrettezze del proprio microscopico ambiente, ridotto in alcuni casi ai limiti del proprio corpo.
Va notato che la filosofia ha spesso descritto l'inizio della propria pratica come distacco, come anticipazione della morte nel senso di un movimento di allontanamento da ciò in cui siamo immersi (i nostri desideri, le nostre attività, i nostri impegni, etc.) in modo da avere uno sguardo d'insieme, un ricongiungersi alla propria vita in quanto fatta di indefinite possibilità, e non inchiodati ad una sola di esse. Il valore positivo della trascendenza, insomma, nel senso di un elevarsi al di sopra di ciò che ci circonda nell'immediato.
Dunque la pratica filosofica potrebbe essere vista come una terapia a questa deriva culturale.
Citazione di: Kobayashi il 04 Agosto 2021, 17:24:30 PM5) la comunità: in essa c'è sempre qualcosa di distruttivo e se i singoli non ne sono consapevoli e non sanno tenere a bada queste forze, è meglio l'isolamento. Persino gli scimpanzé possono scegliere di fare vita solitaria quando la presenza di un maschio dominante troppo aggressivo rende la loro situazione troppo stressante.
La sua decadenza, oltre a essere stato l'obiettivo di un progetto politico specifico che ha avuto successo, rimanda più che al nichilismo, al semplice calcolo costo-benefici di ciascuno.
Citazione di: paul11 il 02 Agosto 2021, 13:34:04 PM
Il mio elenco dei sintomi, che or ora mi passano per la coscienza e per me determinano il nichilismo culturale attuale sono:
1) la morale
Citazione2) mancanza di un pensiero filosofico "totale", nel senso che comprenda un' interpretazione di chi,come, qualcosa abbia costituito l'universo
Citazione3) egocentrismo e individualismo promossi a livello di cultura, prima ancora che come atteggiamenti pratici
Citazione4) debolezza della parte intima umana
Citazione5) scienze e quindi conoscenza quantitativa e non qualitativa
Citazione6) è più una conseguenza che un sintomo: perdita del senso di comunità.
Citazione di: SenofaneGli Etiopi dicono che i loro dèi sono camusi e neri, i Traci che sono cerulei di occhi e rossi di capelli.