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Messaggi - iano

#4321
Citazione di: viator il 11 Giugno 2021, 17:49:53 PM


Tale mia definizione risulta in "la condizione per la quale le cause producono i loro effetti", ed a qualcuno apparirà criptica od involuta solamente perchè costui sarà abituato alla analisi masturbatoria del pensiero e non alla semplice, banale sintesi fondata sui significati di poche semplicissime parole.

Non ho mai letto di qualcuno che commentasse la mia definizione, oppure mi facesse presente che essa è giusta piuttosto che sbagliata, ovvia perchè già arcinota nel passato della storia della filosofia......piuttosto che originale benchè espressa da un asino incolto.

Già che predichi sintesi, non vorresti meglio dire " A causa B ".
Perché dobbiamo aggiungere prodotti e condizioni?
Vedi bene che da questa sintetica formulazione non può nascere alcuna questione se l'essere è causa oppure effetto.
Abbiamo due cose che esistono nel tempo e sono legati da una relazione. Punto.
Cosa altro dobbiamo dire?
A me sembra che cadi nello stesso errore che agli altri imputi come  un vizio mentale masturbatorio..
La differenza è che tu riesci a masturbarti sinteticamente.
Magari poi arriveremo a capire che abbiamo perfetta identità di vedute, se capissi cosa vuoi dire.
Perché non è che la sintesi in se' sia sinonimo di comprensibilità.
Hai usato infatti poche parole di chiaro significato, ma che sembrano assemblate a caso.
Non ci trovo un senso.

#4322
Citazione di: viator il 11 Giugno 2021, 20:45:29 PM
Citazione di: iano il 11 Giugno 2021, 19:38:22 PM
Citazione di: viator il 11 Giugno 2021, 17:49:53 PM
[size=78%]Ovvero, delle due l'una : l'essere e UNA CAUSA OPPURE E' UN EFFETTO..........poichè si potrà benissimo non replicarmi.....ma se lo si farà OCCORRERA' ASSENTIRE AD UNA DELLE DUE OPZIONI SOPRASTANTI........diversamente si starà sostenendo CHE L'ESSERE NON E'. Salutoni.[/size]
Ma se al posto di "delle due una" ci mettiamo "entrambi" ciò equivale a "l'essere non è "?
Non credo possa sostenersi ciò in quanto l'effetto è a sua volta causa nella catena deterministica.



Save iano : provo come dici tu :Ovvero, entrambi : l'essere e UNA CAUSA OPPURE E' UN EFFETTO..........poichè si potrà benissimo non replicarmi.....ma se lo si farà OCCORRERA' ASSENTIRE AD UNA DELLE DUE OPZIONI SOPRASTANTI........diversamente si starà sostenendo CHE L'ESSERE NON E'.xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxNon capisco. Puoi rispiegarmi cosa - secondo te - cosa implicherebbe la sostituzione di "delle due l'una" con "entrambi" ?. Saluti.
Spiegami invece tu, sempre ammesso che qualcuno ti risponda come tu intimi, che l'essere sia solo causa o, in alternativa solo effetto, una volta stilata questa improbabile statistica poi che conclusioni ne traiamo?
Saresti così gentile da anticiparcelo?
Io ho detto entrambi e mi hai fulminato.
Phil ha detto , anche nessuno dei due, e l'ha passata liscia.
Ipazia parimenti ha risposto contravvenendo al tuo diktat, e anche lei una tiratina d'orecchi se la meriterebbe, o no?
Daniele non saprei perché , proprio come succede a te , non lo capisco.
Aspettiamo dunque una risposta fra quelle ammesse, se mai arrivasse.
Non credi che a noi interessi conoscere il tuo pensiero invece di apprendere una sterile statistica?
Oppure tu credi che con questa tua nuova formulazione della questione, tentata perché lamenti che le precedenti non hanno avuto audience, la avrai con certezza, come sembri mostrare.
Da dove trai questa certezza che tutti l'abbiano compresa questa volta da pretendere una risposta secca?
Non avremmo il diritto di criticare questa formulazione come pure le precedenti ?
Non avresti dovuto meglio sollecitare una risposta al perché non hai avuto finora risposte per le tue precedenti formulazioni, invece di proporcene una che, chissà perché, questa volta tu sei certo essere quella giusta.
Per me è sbagliata esattamente come le precedenti .
Sono sicuro, vista la tua insistenza sulla questione, che hai una precisa idea in testa.
Si, ma quale?


#4323
Citazione di: viator il 11 Giugno 2021, 17:49:53 PM
[size=78%]Ovvero, delle due l'una : l'essere e UNA CAUSA OPPURE E' UN EFFETTO..........poichè si potrà benissimo non replicarmi.....ma se lo si farà OCCORRERA' ASSENTIRE AD UNA DELLE DUE OPZIONI SOPRASTANTI........diversamente si starà sostenendo CHE L'ESSERE NON E'. Salutoni.[/size]
Ma se al posto di "delle due una" ci mettiamo "entrambi" ciò equivale a "l'essere non è "?
Non credo possa sostenersi ciò in quanto l'effetto è a sua volta causa nella catena deterministica.





#4324
Grazie Eutidemo. Interessante come ogni tuo post.
Mi rimane un dubbio però.
Perché non si sono messi a fare ricerche di petrolio in Libia in proprio, da padroni, arricchendosi così molto di più che accettando  l'elemosina di una tangente o una compartecipazione ?
Non avevano le tecnologie per farlo e sono stati costretti a quelle condizioni?
O forse non credevano nell'affare?
Io, nella mia ignoranza, condividevo ancora la vulgata secondo cui avevamo il petrolio sotto i piedi e non lo sapevamo.
Abbiamo conquistato la Libia perché ambivamo al suo petrolio?
Non mi risulta, però...
Certo dipende dall'entità della compatercipazione.
Se consistente, non è certo l'elemosina incassata dalla famiglia Mussolini ad essere significativa, ma il favore del re ottenuto col silenzio.
Così il re concedeva al contempo agli americani il diritto di governare il sottosuolo patrio e a Mussolini di governare la patria superficie.
Allora i conti tornano.
Però anche così, insiste nella mia mente l'immagine del re nei panni del principe De Curtis,  mentre vende la fontana di Trevi.
#4325
Tematiche Filosofiche / Esistenza e Conoscenza
10 Giugno 2021, 22:42:24 PM
Citazione di: Ipazia il 10 Giugno 2021, 22:28:31 PM
La conoscenza si coniuga con l'esistenza per ogni specie vivente. È banale questione di sopravvivenza conoscere le proprie prede e i propri predatori.

La conoscenza approfondita si attua su esistenze non limitate ad interessi naturalistici di base, ma è comunque sempre legata al rapporto funzionale che si instaura tra soggetto e oggetto di conoscenza.
O Daniele, quanti cassetti avrà riempito la nostra Ipazia per giungere a tale banale semplicità, col senno di poi?
E quanti ne dovremo ancora riempire noi?

Ben detto Ipazia.
#4326
Tematiche Filosofiche / Esistenza e Conoscenza
10 Giugno 2021, 22:02:05 PM
Comunque Daniele, se hai ancora tante di queste carte ammucchiate nel cassetto, io le lascerei lì dove sono, come un post dall'invio fallito.
Esternaci invece il tuo pensiero di oggi,per quel che sei adesso, e che quelle carte certo non hanno mancato di informare.
Nessun pensiero si perde davvero, anche quando non si riesce più a ritrovare, e i cassetti sono fatti secondo me per restare chiusi, una volta pieni, come vecchi post che nessuno rileggerà più, ma che ci hanno portato fin qua, ad essere quel che siamo, più o meno dimentichi di quel che scriviamo.
Siamo un accumulo di dimenticanze di ciò che esperiamo e che sappiamo.
L'essere è un cassetto chiusoP


P.S. : capisco che mimetizzato in tanta verbosità il tuo pensiero naviga libero in piena anarchia, e non occorre neanche che consulti le carte nautiche per giungere a coerenza.
Per approdare poi dove?
Qualunque terra d'approdo va' bene, e prima o poi, che tu lo voglia o no andrai coerentemente a sbatterci, e allora sarai sorpreso che noi saremo proprio lì ad aspettarti.

#4327
Tematiche Filosofiche / Re:Esistenza e Conoscenza
10 Giugno 2021, 21:27:13 PM
Ciao Daniele.
A tutto e al contrario di tutto si può rispondere qualunque cosa restando in tema. ;D
Non facile setacciare tanta ghiaia per separare le pagliuzze d'oro che pure sembrano luccicarvi.
I miei migliori post sono quelli che per motivi tecnici non riesco a inviare e che mi tocca riscrivere
Solo in quei casi sono così brevi chiari e  coincisi che perfino io stesso lì comprendo. :D


In generale comunque credo che sarebbe un peccato rinunciare a ciò cui il forum ben si presta, e cioè illustrare i pensieri mentre nascono. Con il cartaceo non si deve e/o non si può fare.
Però a immergersi nei tuoi pensieri c'è il serio rischio che la corrente ti porti via.
Ma comunque , giunto al fine del periglioso pelago , ancora vivo, siccome nelle stesse acque ho imparato a nuotare, mi ci trovo abbastanza ... a galleggiare.
Salvo dunque, ancora sono,, e senza neppure aver applicato il principio di Archimede, che pure conoscevo.
Che poi è un caso particolare , se non sbaglio, del principio di azione e reazione.
Ripeto, se non sbaglio, dato che il fatto che lo sia è una lampadina che mi si è accesa adesso in diretta , mentre scrivo.
Finalmente l'ho capito sto principio di Archimede. Eureka!
Dunque ,dopo l'immersione in questo pelago ,mi toccherà anche a me adesso correre fuori nudo a gridare? :P
#4328
La butto lì, ma mi pare che la difficoltà stia nell'accettare la scienza come cosa pienamente umana.
La riflessione filosofica non può non ripartire dalla scienza, e sarà tanto più proficua quanto riusciremo a sentire questa ultima come nostra.
Occorre però  rassegnarsi al lato metafisico, a nostro completamento, seppur non immutabile, perché certo la scienza non ci esaurisce.
Il nostro lato metafisico potrebbe svolgere una funzione insostituibile.
Il,fatto è che noi vediamo con più chiarezza la funzione svolta dall'altro lato, e giudicandola cosa buona, vorremmo ridurre tutto ad essa.
Non ci sono comunque punti fermi ne' steccati assoluti far essi , ne' in fisica ne' in metafisica.
Non conosciamo tutto ciò che agisce in noi, ma questo non dovrebbe essere motivo di discriminazione.
Però il nocciolo duro della metafisica non emerge, fin tanto che confusamente riusciamo a parlarne, segno di un superamento dello steccato.
Non si può ad esempio superare la cosa in se' finché non si trovano le parole per dirla, meglio ancora se , confuse per confuse, usando attraente poesia.
L'importante è restare pienamente umani, senza escludere alcuna parte di noi.
#4329
Tematiche Filosofiche / La comprensione delle cose.
09 Giugno 2021, 13:31:17 PM
Per quanto riguarda lo strano caso del colore rosa non sembra che via sia convergenza di vedute, salvo  sul fatto che il rosa in qualche modo faccia eccezione, ma questo succede sempre quando abbiamo a che fare con la percezione, e gli strani casi in verità abbondano, mettendo sempre  in crisi ognuno "la nostra visione ingenua delle cose" , per quanto ancora ci sembrava di averne fatto l'ultimo aggiornamento...che speravamo come definitivo .
Tutti questi strani casi comunque gettano luce sul come noi elaboriamo i dati, e in genere su come funzioniamo, al di là del fatto di essere animali coscienti, cosa che ci piace sottolineare, ma che non ci descrive compiutamente, risultando anzi fuorviante.
Semplicemente l'uso della coscienza è variamente distribuito nel regno animale, e il salto che pure noi rappresentiamo, non spezza la continuità diffusa del suo uso.
Questo salto ha generato la "scienza delle cose" che quindi non nasce in discontinuità.
Per gli altri animali la realtà è fatta di altre cose funzionali al loro essere, che ne facciano scienza o meno, o che ne facciano fede, o ancora altro  che non sappiamo.
#4330
Tematiche Filosofiche / La comprensione delle cose.
09 Giugno 2021, 12:47:22 PM
Ciao Viator.
Al di là' della spiegazione che possiamo dare del fenomeno, a prima vista sorprendente, ciò che ne ricaviamo è che le cose nascono dall'elaborazione di dati ricavati dall'interazione con la realtà, che perciò quelle cose non contiene in se', se non in potenza.
Sono il possibile esito di una particolare interazione, e il "caso del colore rosa" ci conferma, se c'è ne fosse bisogno, che le nostre elaborazioni, proprio perché nostre, non vanno a senso unico, anche quando non conosciamo il motivo per cui nascono.
Si è cercato di aggirare l'ostacolo promuovendo la scienza come indagatore privilegiato delle cose in se', ma è solo un nostro diverso modo di interagire con la realtà, non sostanzialmente diverso.


Ciò che abbiamo ottenuto da questo goffo tentativo è sotto gli occhi di tutti.
Il più imbecille degli ignoranti cercherà di farsi le sue ragioni appellandosi alla scienza : "Lo ha detto il virologo tal dei tali, quindi è vero".
Che dire?
Sia  sempre fata la volontà di Dio...e pure della scienza, dei quali uno non sappiamo chi sia, e l'altra crediamo di sapere, come fosse un Cristo sceso in terra a portarci la rivelazione , e invece siamo sempre i  noi.
#4331
Tematiche Filosofiche / La comprensione delle cose.
09 Giugno 2021, 10:34:25 AM
Citazione di: Ipazia il 09 Giugno 2021, 07:25:30 AM
Citazione di: iano il 08 Giugno 2021, 23:05:32 PM
Il rosa non esiste...
...nel fantastico mondo della cosa-in-sè. Nel mondo reale esiste perchè l'evoluzione ha fatto sì che una animale possedesse un'architettura visiva in grado di predicarlo e riprodurlo con sufficiente condivisione di giudizio tra i membri della sua specie.
Certamente il rosa in tal senso condivide la sorte degli altri colori, ma sembra fare eccezione perché ad esso non corrisponde alcuna frequenza.
#4332
Tematiche Filosofiche / La comprensione delle cose.
08 Giugno 2021, 23:05:32 PM
Il rosa non esiste.
#4333
Citazione di: niko il 08 Giugno 2021, 15:59:20 PM
Il limite posto dal principio di indeterminazione non è solo strumentale, ma teorico, ovvero alcune grandezzenonhanno significato simultaneo proprio perché alcuni eventi reciprocamente escludentisi su un piano macroscopico a livello microscopico si verificano simultaneamente.



È un limite di principio. Non dipende cioè ne' dalla bontà degli strumenti ne' dalla perizia dello sperimentatore.
Vale inoltre a qualunque scala dimensionale.
Infatti il principio non esclude la possibilità di misurare con precisione a piacere , metodo di misurazione permettendo, la posizione , oppure parimenti la QM, ma non le due cose contemporaneamente.
Il principio mette in crisi il determinismo nel definire completamente lo stato di un sistema non potendolo riferire a un preciso istante , o in alternativa perché, a scelta, si dovrà accettare un limite alla precisione delle misure che definiscono lo stato del sistema.
Su scala macroscopica il principio possiamo trascurarlo, ma continua a valere.
Quindi a livello macroscopico possiamo continuare ad assumere il determinismo come valido senza conseguenze dal punto di vista pratico.
Possiamo continuare a mandare razzi sulla luna con successo, come se il principio non esistesse.


#4334
Tematiche Filosofiche / La comprensione delle cose.
08 Giugno 2021, 21:43:20 PM
Ciao Viator.
Digita su google , il rosa non esiste.
#4335
Tematiche Filosofiche / Un'umile teoria
08 Giugno 2021, 11:13:17 AM
Proviamo a ragionare.
Il voler assiomatizzare nasce dalla consapevolezza che cose nate potenzialmente in modo indipendente potrebbero non essere tali.
Quindi l'assiomatizzaziome raggiunge il suo scopo quando in qualche modo riesce a compattare quelle cose, per quanto ciò si mostra essere possibile.
L'operazione si può dire che abbia un possibile successo perché ammette gia' un limite a priori, che alcune cose possano davvero avere avuto una genesi indipendente.
Lo stesso discorso rimane valido quando riguardiamo l'insieme di quelle cose come un insieme di assiomi, in un processo inverso rispetto al precedente , che non sembra invece avere però un senso ben preciso, per cui possiamo attenderci problemi di ogni tipo non previsti a priori.
Nel sistema della geometria euclidea mi pare che questo senso sia evidente.

Questa operazione inversa potrebbe avere in effetti il senso di verificare a posteriori la validità delle nostre intuizioni provando ad esplicitarle descrivendole attraverso un sistema di assiomi.