Citazione di: paul11 il 27 Gennaio 2017, 22:42:07 PMIl capitalismo è la metafora culturale dello stato brado di natura.Adatto che l'occidentale è impigrito e rincoglionito dal suo stesso" benessere" da paese della cuccagna che lo ha alienato, educato al "signorsì" in cambio di uno status passato come sicurezza, vincerà alla lunga l'astuzia, la determinazione e il coraggio di popoli e individui ancora capaci di un minimo di dignità che conoscono ancora il limite oltre il quale ci si ribella e non si sopporta più,proprio perchè capaci di percepirsi ancora come coscienza individuale e sociale.Nella prima parte della tua argomentazione (non citata) c'è un sentore di incenso riguardo alle "società identitarie\primitive" quasi Rousseiano, salvo poi dire che il capitalismo è una metafora dello stato brado. Come stanno insieme queste due cose? Detto questo, allo stato brado il "capitalismo" (darwinismo sociale?) regola la vita di tutti gli aderenti alla comunità, il capitalismo moderno si applica solamente alla base della piramide, più si sale verso la punta dei "sacerdoti del capitalismo" più incontri il più forte protezionismo e corportativismo. I plutocrati son capitalisti solo a parole, d'altro canto senza l'illusione dell'ascensore sociale (a che serve se sei già in cima) il capitalismo a che serve? Conviene bloccare l'ascensore. Se questo ha un precedente è invece nelle società statuali dove è già sviluppata una forte aristrocrazia. Quella che Walter Lippmann intuì e poi venne chiamata "la spirale del silenzio" è parte integrante di qualsiasi sistema capitalistico, le alternative sono "fallite" per il semplice fatto che rappresentavano versioni annacquate e meno competitive di quello che vediamo oggi che è "il miglior capitalismo possibile" (per parafrasare Leibniz). Ma cosa abbiamo da aspettarci? L'organizzazione sociale è sempre stata piramidale, di riflesso, i sistemi economici non possono essere che piramidali. E nelle piramidi funziona così, la base è cosi numericamente eccedente che per forza di cose essa deve essere anestetizzata in qualche misura. Finchè non avremo il coraggio di rivedere i rapporti di forza sociali, umani, basati sull'autorità (e quindi sulla gerarchia) quale speranza di vedere un sistema economico di diversa forma? Siamo sicuri che la cultura che tentiamo cosi avidamente di conservare, non sia invece l'ostacolo principale allo sviluppo di sistemi economici diversi e che non prevedano l'anestetizzazione fino all'irrigidimento? Per ora si impara dagli errori, dal collasso per irrigidimento, sperando di non fare una botta "troppo grossa" da non poter recuperare.

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