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Messaggi - Eutidemo

#4336
Attualità / Re:APP IMMUNI - Aggiornarsi o morire!
08 Giugno 2020, 12:17:10 PM

Ciao Ipazia. :)


PRIMA AFFERMAZIONE
Non è vera.
Ed infatti, i medici hanno continuato a morire anche dopo; Ugo Milanese è l'ultimo nome aggiunto all"elenco dei medici caduti, nei primi di giugno.
Ovviamente, anche i medici adesso muoiono meno di prima, come tutti gli altri "non medici"; perchè, anche grazie a loro, il contagio è in remissione (almeno per ora)


SECONDA AFFERMAZIONE
E' palesemente pregiudiziale.
Ed infatti non si può sapere in anticipo se il sistema dei test e dei tamponi collegati all'APP IMMUNI  funzionerà adeguatamente o meno; a meno che tu non abbia la sfera di cristallo.


CONTRADDIZIONE TRA LA PRIMA E LA SECONDA AFFERMAZIONE.
Nella tua prima affermazione parti dal (corretto) presupposto che, col passare del tempo, la nostra reazione sanitaria al virus sia migliorata; con la seconda affermazione, invece, smentisci la prima, supponendo che la reazione sanitaria al virus non potrà ulteriormente migliorare.


Un saluto! ;)

#4337
Attualità / Re:APP IMMUNI - Aggiornarsi o morire!
08 Giugno 2020, 07:03:14 AM

Ciao Andrea :)
Se fosse vero che l'APP IMMUNI serve solo a mantenere alto il livello di ansia della gente, con la stessa logica bisognerebbe eliminare dai margini delle strade tutti i cartelli di "pericolo frane"; allo scopo di evitare che i guidatori psicolabili si lascino prendere dal panico!
<a href="http://www.imagevenue.com/ME123Q2S" target="_blank">FRANA.jpg
;D

***
E' invece indubbiamente vero che un APP del genere serve a procrastinare lo stato di emergenza nella mente delle persone abituandole a fare più affidamento sulla tecnologia che sulle loro irrazionali idiosincrasie; è una cosa che spero ed auspico vivamente!
Ed infatti:
- se è vero che grazie al "lock-down", ed alle misure di prevenzione che nel frattempo si è stati in grado di allestire, il contagio, almeno per ora, è in fortissimo calo e sempre più sotto controllo;
- è anche vero che il pericolo esiste ancora, e, soprattutto, il rischio che possa arrivare una "seconda ondata"!

***
Io l'APP IMMUNI l'ho scaricata, e:
- non mi crea la benchè minima ansia;
- so perfettamente cosa fare se dovessi venire allertato.
Come qualsiasi persona normale!
Allo stesso modo ho scaricato l'APP ANTI-JAMMER, che, di notte, mi "allerta" se c'è un ladro che ha attivato un JAMMER per entrarmi in casa; e, per due volte, mi è servito ad evitare un furto (una volta a casa mia, e una volta a casa del vicino).
Anche in questo caso:
- non mi crea la benchè minima ansia;
- so perfettamente cosa fare se dovessi venire allertato.
Tutto ciò non mi crea nessuna ansia, ma, anzi, mi tranquillizza il sapere di poter fruire di un qualsiasi sistema di allarme (da quello antifurto della vettura, a quello antigas della cucina).
;)

***
E' indubbiamente vero, invece, che, se sei uno che rispetta scrupolosamente distanziamento, mascherina (FFP, ovviamente), guanti, norme igieniche ecc., almeno "in teoria", non dovresti aver nulla da temere;  quindi l'App, "egoisticamente", almeno "in teoria" non ti servirebbe.
Però occorre considerare che, "altruisticamente", il tenerla attiva serve a consentire di monitorare il territorio, "mappando" tutti i soggetti a rischio che hai incontrato; se poi uno non lo capisce o se ne frega, è inutile stare a perdere tempo a lucidare il ghiaccio!
::)
In ogni caso, anche "egoisticamente" parlando, pur  rispettando scrupolosamente distanziamento, mascherina, guanti e norme igieniche, il rischio del contagio non può mai essere escluso al 100%; come il lunghissimo elenco dei medici morti in servizio, superattrezzati con tute, guanti e mascherine dimostra:
https://portale.fnomceo.it/elenco-dei-medici-caduti-nel-corso-dellepidemia-di-covid-19/
Una distrazione può capitare a tutti!
:(

***
Però riconosco che hai perfettamente ragione, quantomeno nel caso degli "stiliti"; ed infatti, salvo l'improbabile caso di angeli "asintomatici" che non rispettano le distanze, nel loro caso anche io, come te, ritengo assolutamente inutile l'utilizzo dell'APP IMMUNI.
<a href="http://www.imagevenue.com/ME123Q4O" target="_blank">STILITA.jpg
;D

***
Se, poi, uno se ne fotte di tutte le regole, e, quindi, se ne fotte anche della App, vuol dire che oltre che essere un cretino, è anche un ignorante; ed infatti ignora che l'APP non è affatto obbligatoria, per cui, se non la utilizza, non viola nessuna regola...ma rischia soltanto di fottere se stesso e il prossimo.
Se dovesse capitare con me, però, ho già spiegato altrove che mi riservo di citarlo in giudizio.
https://www.riflessioni.it/logos/attualita/covid19-chi-non-usa-l'app-immuni-puo-rischiare-una-causa-penale-o-civile/msg43578/#msg43578

***
In ogni caso, se si riceve una notifica, vige la responsabilità individuale dell'utente che dovrà seguire i comportamenti necessari (descritti nell'APP) al fine di prevenire il contagio: cioè richiedere un tampone o un altro tipo di test diagnostico al centro di riferimento più prossimo al proprio domicilio, cercando di limitare i contatti (anche se non si presentano sintomi evidenti).

***
Affermare "a priori" che nessun centro di riferimento diagnostico procederà a controlli, è soltanto un pregiudizio ideologico, che, almeno per ora, è indimostrato e indimostrabile; comunque, ammesso e non concesso che nessun centro di riferimento diagnostico "pubblico" procedesse a controlli (cosa ancora da dimostrare), in ogni caso, vicino casa, io ho un ambulatorio che fa sia i test che i tamponi, per cui, nella peggiore delle ipotesi, mi avvarrei senz'altro di quest'ultimo (se ricorrono determinate condizioni).

***
E' sicuramente vero, invece, che, se sei un "ipocondriaco", quando ricevi la notifica, sicuramente vai nel panico e somatizzi, ti fai venire dei sintomi e riesci a stare male per qualche giorno anche se, in effetti, non hai niente; e magari riesci anche a seminare un po' di terrore tra amici e parenti.
Ma gli "ipocondriaci" non hanno certo bisogno dell'APP IMMUNI per dare di matto e per provocare i guai e danni che tu dici; lo hanno sempre fatto, e continueranno a farlo in futuro, quando l'APP non sarà più in circolazione!
D'altronde, non si può mica abolire l'uso dei fornelli a gas, o murare tutte le finestre, perchè i "suicidi" ne fanno uso per togliersi la vita!
;D
Voglio dire che, criticare qualcosa solo perchè qualcuno la utilizza in modo patologico, è del tutto illogico e irrazionale.

***
Però mi accorgo di aver infranto la mia regola di non risponderti; ed infatti, giocare a carte con un mazzo di carte napoletane, mentre l'altro usa un mazzo di carte francesi, è una perdita di tempo per entrambi!

***
Un saluto! :)
#4338
Attualità / Re:APP IMMUNI - Aggiornarsi o morire!
08 Giugno 2020, 05:38:35 AM
Citazione di: Ipazia il 07 Giugno 2020, 13:59:21 PM
Col cavolo. Solo se mi mandano l'operatore che mi fa il tampone nel momento stesso in cui mi avvisano del contatto lo installerei. Il fallimento della gestione covid dove operatoi sanitari hanno assassinato anziani e colleghi col patrocinio dell'ISS (gli aspecifici al lavoro in corsia e medici di base senza alcuna formazione e dispositivi idonei di prevenzione) assevera che in questo paese non ci si può fidare di nessuno. Immuni sì, ma fai date, visto che lo stato è incapace e inesistente, aldilà delle bufale propagandistiche dei suoi politicanti ed espertoni che sono la causa, non la soluzione, del problema.

Questo è un comprensibile sfogo, ma che non ha niente a che vedere con la logica del mio intervento; è solo il solito "spostamento di senso" del discorso.
Se io tiro denari, tu non mi puoi rispondere a coppe; o, peggio ancora, a picche!
"Doesn't make any sense!" ::)
Cioè, è come se tu non avessi replicato affatto a quello che ho scritto io, ma a quello che ha scritto un altro! :)


#4339
Attualità / Re:APP IMMUNI - Aggiornarsi o morire!
07 Giugno 2020, 16:00:52 PM

Forse non avete tutti i torti, però:
a)
E' senz'altro "possibile", come voi dite, che, pur utilizzando l'APP IMMUNI, una volta avvisati del "contatto a rischio", tuttavia la nostra sanità non sarà in grado di intervenire subito con un tampone o qualche test.
b)
E' invece "certo", che, se non utilizziamo  l'APP IMMUNI, non saremo mai avvisati di un eventuale "contatto a rischio"; per cui, anche volendo e potendo,  la nostra sanità non sarà mai in grado di intervenire con un tampone o qualche test.
E' elementare, Watson ;)

***
La prima cosa, se non la proviamo, non possiamo saperla in anticipo con certezza; la seconda, invece, possiamo saperla senz'altro con certezza da subito.

***
Ne consegue che, razionalmente, la scelta più logica è una sola: installare l'APP!
Ed infatti a prescindere da ciò che riteniamo più o meno probabile, installando l'app:
- nella peggiore delle ipotesi, dal suo utilizzo non trarremo alcun vantaggio;
- nella migliore delle ipotesi, invece, dal suo utilizzo potremmo trarre un indiscutibile vantaggio;
-  però, sicuramente, dal suo utilizzo, non potremo mai comunque ricevere nessun danno (è gratis e prende poco spazio sul cellulare).

***
Non installando l'APP, invece, a prescindere da ciò che riteniamo più o meno probabile:
- nella migliore delle ipotesi, dal suo mancato utilizzo, non riceveremo alcun danno;
nella peggiore delle ipotesi, però, dal suo mancato utilizzo, potremmo ricevere un danno gravissimo.

***
Non ci vuole un grande sforzo di intelligenza, per capire "sine ira ac studio", nè pregiudiziali ideologiche, cosa convenga di più!
***

***
Quanto sopra, a voler considerare la faccenda solamente sotto il profilo meramente "egoistico", ignorando:
- l'utilità altruistica "individuale" (avvisare gli altri di una nostra eventuale contagiosità);
- l'utilità altruistica "collettiva" (per la mappatura generale del contagio).

***
Ma, ovviamente, ciascuno è libero di scegliere come più o meno razionalmente ritiene meglio!
;)
#4340

Ciao Inverno. :)

Grazie per aver apprezzato la scherzosità del mio TOPIC.
In effetti esistono parecchie "soluzioni antifurto" che molto probabilmente ledono più chi le usa di chi non lo fa; come, appunto, quella della "cassaforte vuota di cui hai dimenticato la combinazione"! ;D
Ma non solo!

***
Però ne esistono altre, meno pericolose, e, spesso (sebbene non sempre), un po' più valide.
Ad esempio:

a) Per non essere sorpresi nel sonno.
Se si usano porte blindate interne alla casa, magari per la camera da letto o per il primo piano (come nel mio caso), anche se il ladro riuscisse ad entrare in casa, è pressochè impossibile che vi sorprenda nel sonno; soprattutto se si usa una porta in "vetroblind" antiproiettile, sbarrata con una spranga d'acciaio, detto "catenaccio alla francescana" (perchè una volta si usava nei conventi).
Ed infatti, anche se il ladro riuscisse a forzare la serratura, non sarebbe comunque in grado di aprire la porta, poichè non può accedere in alcun modo alla "spranga" che il proprietario ha manualmente applicato dall'interno.
PORTA VETROBLIND.jpg


b) Per recuperare la refurtiva.
Come noto, esistono orologi da polso dotati di "localizzatore GPS" interno, studiati appositamente per rintracciare gli anziani malati di "alzheimer" che dovessero smarrirsi uscendo di casa e vagare senza meta nella città; all'apparenza, però, sono simili ad un qualsiasi altro orologio.
Per cui, qualora se ne lasci uno in bella vista, è molto probabile che il ladro se ne impossessi, arraffando anche quello assieme a tutta la refurtiva; e, se così facesse, sarebbe relativamente facile, per la polizia, rintracciare lui, la refurtiva, e, forse, anche il ricettatore.
Esistono poi, sempre in vendita su INTERNET, "localizzatori" microscopici, che possono essere "nascosti" dentro qualsiasi oggetto di valore, per poterlo rintracciare una volta rubato; però, in genere, costano molto di più degli "orologi per malati di "alzheimer".
OROLOGIO ANZIANI.jpg


c) Altri sistemi antifurto ed antirapina.
Non mi ci soffermo, perchè il discorso diventerebbe troppo lungo.


***
SCACCIACANI
Sparare al cielo dei "colpi di avvertimento", verso il cielo, con una scacciacani, forse, in teoria, potrebbe anche funzionare, perchè il rumore di una scacciacani è "quasi" simile a quello di una vera arma da fuoco; però, un orecchio allenato è perfettamente in grado di cogliere la differenza.


***
Ed infatti, mentre il rumore di una scacciani è "monosonico", quello di una vera arma da suono è "polisonico", in quanto è la risultante di tre (o eventualmente, quattro) componenti:
a) "l'onda di canna" (o "precorritrice"), causata dal fatto che il proiettile, viaggiando nella canna, accelera e comprime l'aria che vi si trova, così che il proiettile è preceduto da un'onda che raggiunge la pressione di parecchie atmosfere.
b) l'"onda di bocca" provocata dal repentino dislocamento della massa d'aria alla bocca dell'arma quando ne esce il proiettile.
c) l'"onda di volata", provocata dall'uscita dei gas caldi dell'esplosione, costituente il rumore dominante delle armi non silenziate.
d) Se, poi, il proiettile è supersonico, alle precedenti componenti si aggiunge la cosiddetta "onda balistica", che è quella prodotta da un proiettile che viaggia ad una velocità supersonica (detto pure "bang"sonico, come quello dei reattori).

***
Inoltre, ammesso che un "orecchio" non allenato possa essere ingannato, se il malvivente non è abbastanza lontano, è molto più difficile ingannarne l'"occhio"; ed infatti, le scacciacani, fanno una fiammata da un piccolo foro nella parte alta del carrello, e non dalla canna. ;)

***
Per cui, "tappo rosso" a parte, è difficile cascarci; soprattutto se, come è probabile, il malvivente sia abbastanza esperto di armi.
Bluffare con le armi, è MOLTO pericoloso!
***

***
In ogni caso:
1)
In casa propria, il tappo rosso non è minimamente obbligatorio.
2)
Inoltre, secondo la Cassazione, il semplice uso o porto fuori della propria abitazione di un giocattolo riproducente un'arma sprovvisto di tappo rosso non è previsto dalla legge come reato; ed infatti, l'uso o porto fuori della propria abitazione di un tale giocattolo assume rilevanza penale soltanto se mediante esso si realizzi un diverso reato del quale l'uso o porto di un'arma rappresenti elemento costitutivo o circostanza aggravante, come avviene quando il giocattolo riproducente un'arma, sprovvisto di tappo rosso, sia usato nei delitti di rapina aggravata.(Corte di Cassazione, sez. II Penale, sentenza 19 luglio – 16 ottobre 2018, n. 46946 Presidente Diotallevi – Relatore Verga)

***
ARCO BALISTICO
Quanto all'arco, ne possiedo uno anche io; e, al riguardo, non c'è dubbio alcuno che l'arco non sia un'"arma da sparo" ai sensi dell'art.30 del T.U.L.P.S. (Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza).
Potrebbe, però, essere dubbio se l'arco rientri o meno tra tutte le "altre armi la cui destinazione naturale è l'offesa alla persona" di cui al punto 1 del citato art.30 del T.U.L.P.S..
Al riguardo, in effetti, che io sappia, l'unica legge che menzioni l'arco è la Legge Quadro sulla caccia (L.11 febbraio 1992 n°157, art.13, comma 2); e tale legge, in effetti, include l'arco tra "i mezzi da caccia".
Per cui, secondo alcuni, l'inclusione dell'arco tra le armi da caccia lo classificherebbe arma a tutti gli effetti; ma, per me, è un assunto infondato,  perchè la rubrica dell'art.9 della L.968/77 classifica gli archi "mezzi" (e non "armi") di caccia; quindi, se accettassimo tale interpretazione, persino il falcone dovrebbe essere considerato arma, il che non è seriamente sostenibile.
;D
Per cui, secondo me, ai fini dell'art.45 Reg. del T.U.L.P.S., l'arco, in quanto tale, non è soggetto ad alcuna disciplina non essendo non solo un'"arma da sparo", ma nemmeno uno  "strumento da punta e da taglio"; però non è così per le frecce, che la punta invece la possiedono per definizione, per cui, a mio avviso esse rientrano nella previsione del comma 2 del citato art.45.
Cioè:
- quali oggetti da punta destinati ad uso sportivo, se ne hanno la classica forma;
- quali oggetti da punta destinati alla caccia, se ne hanno la classica forma.
E quelle frecce son indubbiamente in grado di ferire o di uccidere, se lanciate da un arco da 100 libbre; tempo fa, con un bersaglio di legno, ho fatto la prova sia con un revolver cal.38 SPECIAL, sia con un arco molto potente...il cui effetto è stato pressochè equivalente.
:o
Con un revolver cal. 357 MAGNUM, invece, la prova non l'ho fatta nemmeno, perchè neanche una balestra potrebbe eguagliare una potenza del genere.

Un saluto! :)
#4341
Attualità / Re:APP IMMUNI - Aggiornarsi o morire!
07 Giugno 2020, 12:52:57 PM

Ciao Molino
Visto che, altrove, applicazioni analoghe hanno funzionato egregiamente, non vedo perchè non dovrebbe funzionare anche in Italia; se non funzionerà, sarà per colpa di coloro che non la scaricheranno, se saranno in troppi. >:( 

***
In ogni caso, visto che si tratta di un'APP:
- gratuita;
- che non crea fastidi;
non vedo perchè non scaricarla ed installarla.
Male sicuramente non fa, mentre potrebbe fare molto bene! ;)

***
Quanto al fatto che il virus sia praticamente "introvabile", attualmente si riscontra, -almeno per ora- il rallentamento dell'epidemia, dovuto, soprattutto agli effetti:
- del lock down;
- delle misure anticovid (distanziamento, mascherine, guanti ecc.).
Ma che il virus sia praticamente "introvabile", è una balla così colossale, e così smentita dai dati, che non vale neanche la pena mettersi a discuterne. ::)

***
E' incredibile come una propaganda sciocca, e menzognera, sia riuscita a illudere  una parte rilevante della popolazione, al punto di non riuscire più ad usare il buon senso e capire che c'è ancora pericolo!

***
L'unico scopo per non usare questa applicazione, è quello di fare una stupida propaganda antigovernativa, ignorando quanto potrebbe essere utile per il bene collettivo, a prescindere dalla propria appartenenza politica.

***
Io l'ho installata ieri; per favore, installatela anche voi! ;)

***
Un saluto! :)





#4342
Attualità / Re:APP IMMUNI - Aggiornarsi o morire!
07 Giugno 2020, 12:33:58 PM
Citazione di: Jacopus il 06 Giugno 2020, 17:33:18 PM
A margine di questa vicenda ce n'è una parallela che merita di essere raccontata. In google store c'è anche l'app Immune system, del 2015, a scopo didattico. Molti italiani l'hanno scambiata per quella ministeriale, protestando ed insultando perché scritta in inglese.
Una vicenda tristemente buffa, sia perché gli utenti non sono stati in grado di distinguere l'app giusta (bastava vedere la data del rilascio), sia perché evidenzia un problema serio degli italiani, ovvero la scarsa conoscenza dell'inglese, sia perché nonostante questi buchi informatici, logici e linguistici, codesti italiani si buttano in contestazioni che evidenziano anche una scarsa conoscenza della stessa lingua madre.
Probabilmente a forza di sentirsi ripetere dalle trombe dell'establishment mediatico, che l'Italia è il paese più bello e importante del mondo, costoro credono che il resto del mondo debba adeguarsi al loro livello di ignoranza e magari inventare un nuovo codice-sorgente che permetta di programmare direttamente in bergamasco.


Questa mi mancava proprio ;D

Una cosa del genere, secondo me,  non evidenzia soltanto un problema di "scarsa conoscenza dell'inglese" da parte di molti  italiani, ma, soprattutto,  un problema di "scarsa materia grigia" da parte di alcuni di loro.
::)
Ed infatti, a parte la data del rilascio, mi sembra ovvio che l'APP IMMUNI distribuita a cura del governo italiano, non poteva certo essere scritta in lingua inglese!
;)



#4343
Attualità / Re:APP IMMUNI - Aggiornarsi o morire!
06 Giugno 2020, 14:58:03 PM
Citazione di: viator il 06 Giugno 2020, 13:49:20 PM
Salve Eutidemo. Classica situazione (in futura amplissima estensione) in cui la demenza viene scambiata per intelligenza. Saluti.


Honni soit qui mal y pense ;)
#4344
Attualità / APP IMMUNI - Aggiornarsi o morire!
06 Giugno 2020, 13:09:55 PM

Pare che non tutti riescano ad installare l'APP IMMUNI.
Ed infatti:
a)
Coloro che sono dotati di iPhone 6 e precedenti(e, alcuni amici, mi dicono anche il 7) non ci riescono perché iOS 13.5, fondamentale per il funzionamento dell'app, può essere installato solamente a partire dall'iPhone 6S.
b)
Coloro che sono dotati di smartphone Android, devono supportare almeno Android 6 e gli ultimi aggiornamenti ai Google Play Services.
c)
Oltrettutto, pare che l'app non funzioni sui telefoni Huawei.

Come mai?

***
Sembra che la ragione consista nel fatto che l'APP Immuni si basa sul nuovo sistema di notifiche di Apple e Google; cioè,  un'infrastruttura rilasciata poche settimane fa che consente alle applicazioni governative di tracciamento di funzionare senza problemi sui telefoni – che altrimenti limiterebbero alcune funzioni relative al bluetooth e al funzionamento in background – e di accedere alla funzione di notifiche di esposizione.
Cioè, se ho ben capito, per bypassare gli "sbarramenti di sicurezza" individuali, che è impossibile sbloccare sui telefoni meno aggiornati.

***
Però, se è vero che l'APP IMMUNI è compatibile solamente con i telefoni supportati da iOS 13.5 (nel caso degli iPhone) e da Android 6 e superiori con Google Play Services aggiornati (Android), questo significa che non pochi "smartphone" resteranno esclusi.
Quanti?
Non lo so, però sarebbe interessante che venisse pubblicata una statistica al riguardo.

***
Ma davvero il motivo è puramente tecnico?
In parte sì, perchè, per poter attivare il sistema di notifiche effettivamente serve un aggiornamento  che non può coinvolgere versioni ormai "abbandonate"dalle case produttrici; e, allo stesso tempo, l'app non può essere "retrocompatibile" con vecchi sistemi operativi perché, appunto, manca il supporto all'infrastruttura di notifiche.
Però non c'è dubbio che, in tal modo, le case produttrici ne trarranno comunque un vantaggio; ed infatti molti, per poter fruire dell'APP IMMUNI si compreranno una nuova versione.

***
Ma saranno davvero in molti?
Hmmm! ::)
***
#4345
Attualità / Re:COVID19 - Competenze specifiche.
05 Giugno 2020, 07:42:10 AM

ERRATA CORRIGE, da cui traggo spunto per ulteriori considerazioni sui BIAS cognitivi, da me trattati nel seguente TOPIC.
https://www.riflessioni.it/logos/tematiche-culturali-e-sociali/le-euristiche-ed-i-'bias'-cognitivi/

***
La mia citazione, a memoria, era scorretta.
Ed infatti, io avevo scritto: "Sutor, nec supra crepidam!", mentre invece, il testo esatto è "Sutor, ne ultra crepidam!"
Ne voglio trarre un ulteriore interessante spunto per ulteriori considerazioni circa i BIAS cognitivi, da me trattati nel TOPIC di sopra ho riportato il LINK.

***
Come avrete notato, infatti, io ho commesso un doppio errore:
- uno meramente "mnemonico";
- ed un altro, molto più grave, di carattere più strettamente "cognitivo".

***
Ed infatti:

a)
Io avevo scritto "supra" invece di "ultra";  che, invece, è il termine più corretto, come un mio accorto amico mi ha fatto notare ieri (sebbene in qualche sito INTERNET si trovi erroneamente riportato anche "supra").
L'errore in sè, però, non è poi tanto grave, se non fosse per il fatto che io avrei scommesso la testa sul fatto che "supra" era il termine giusto; ed infatti, come avevo rilevato nel TOPIC citato (in relazione ad un altro errore da me commesso): "...uno degli aspetti più negativi dei "bias", è che, in genere, si ha la tendenza ad intestardirvisi!"

b)
Poi avevo scritto "nec" invece di "ne", il che, come dicevo, secondo me è molto più grave, in quanto tale errore:
- non era un mero errore mnemonico;
- non era neanche attribuibile ad una mia ignoranza del latino.

***
Ed infatti io so benissimo che "nec", in latino, corrisponde al nostro "", mentre "ne" (nel caso di specie) corrisponde al nostro "non"; per cui la mia ostinazione sul "nec", a mio parere, è stato un vero proprio "corto circuito cerebrale"!
Ed infatti ero talmente convinto del "nec", che ho pure verificato su INTERNET; cosa razionalmente inspiegabile, visto che conoscevo benissimo il diverso significato delle due diverse locuzioni.

***
Per cui, sperando vivamente che non si tratti di un prodromo di Alzheimer, annovero tale esperienza come uno degli esempi di "bias" più rilevanti in cui mi sia mai capitato di incorrere; soprattutto per la mia pervicace ed ostinata convinzione circa il "nec", che, razionalmente, non ha alcuna spiegazione.

***
Forse non aveva del tutto torto il Marchese di Rochefocauld nel sostenere che "L'importante non è tanto ciò di cui si è convinti; l'importante è di non esserlo mai eccessivamente!"
Io sono convinto che questa volta la mia citazione a memoria sia corretta (o, almeno in suo senso, anche se non letteralmente); però, visto che non ne trovo conferma su GOOGLE, mi astengo dall'esserne troppo convinto!
;)
#4346

Ho personalmente sperimentato, offrendo le mie terga come bersaglio, gli effetti di un'arma "non letale" in cal.50, di cui, per non farle "pubblicità negativa", ho cancellato il marchio di fabbrica.
http://bayimg.com/fanJlaagP


***
Funziona?
Certamente sì; però per suicidarsi!
Credo, infatti, che sia stata finalmente inventata l'arma ideale per suicidarsi, che, a tale scopo, in assoluto, è:
- la più sicura;
- la più economica.


***
Ed infatti, come, non molti sanno, sparandosi in testa da soli con una vera pistola, non di rado il colpo fallisce; però, poi, difficilmente si è in condizione di poter sparare ancora, per ottenere il proprio scopo con un secondo colpo.
In ogni caso, anche se il primo va a segno, bisogna mettere in conto il costo della cartuccia; che, se di buona qualità, non costa poi tanto poco!


***
Diversamente, usando una delle tante "armi non letali" in libera vendita, come ho detto, ci si può suicidare più economicamente e con maggior sicurezza di ottenere il risultato desiderato!


***
A tal fine occorre:
1)
Non chiudere mai a chiave la porta di casa di notte, sperando che, prima o poi, qualche ladro o rapinatore venga a far visita.
2)
Lasciare in bella vista un'arma vera, in modo tale che, se il ladro o il rapinatore  ne fosse privo, possa dotarsene non appena entrato in casa.
3)
Non appena lo avrete sotto tiro con la vostra minacciosa "arma non letale", sparategli più colpi che potete, possibilmente nelle parti basse.
4)
Così facendo, potete essere certi che, pur non danneggiandolo minimamente, farete imbufalire il ladro più mite ed innocuo della terra; perchè le "palle" sparate sulle "palle" fanno molto male, pure se di gomma, e, in genere, suscitano un vivo disappunto nel bersaglio.
5)
Di conseguenza, in base alla "terza legge della dinamica" (ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria), potete essere certi che, di rimando, lui non esiterà ad imbottirvi di piombo con una pistola vera, fino ad essere certo di avervi fatto secchi per impedirvi di sparare ancora.


***
Ed ecco così ottenuto il risultato sperato!
Con l'ulteriore vantaggio che, se avete stipulato una assicurazione sulla vita (la quale non viene pagata in caso di suicidio), i vostri familiari potranno riscuoterla senza alcun problema.


***
A questo punto ci sarebbe da chiedersi se i produttori di tali "armi non letali" siano dei truffatori; voglio dire nel caso in cui qualcuno intendesse "veramente" avvalersene per legittima difesa, come scritto nella pubblicità.
Io direi di no!


***
Ed infatti tali armi, in genere, vengono "prodotte" all'estero con una potenza in "joule" sufficiente a mettere davvero fuori combattimento un aggressore, senza però ucciderlo o ferirlo (sebbene io non abbia verificato la cosa, e, quindi, non ne abbia la certezza); però, per poter essere "importate" in Italia, devono prima essere "castrate", strozzando la loro canna, in modo tale da non avere una energia superiore a 7,5 joule.
Potenza questa, che (forse), è sufficiente a respingere l'aggressione da parte di uno scoiattolo; a condizione, però, che non sia troppo grosso!


***
Discorso analogo vale per le cosiddette pistole "scacciacani", molte delle quali hanno un aspetto pressochè identico a quelle vere; ma, per evitare che i ladri si spaventino troppo vedendole, il nostro legislatore impone che abbiano un tappo rosso ben visibile sulla canna.
Così, di fatto, ammesso che ci caschino, possono fungere da deterrente solo nei confronti dei cani; d'altronde, non per niente all'estero si chiamano "blank pistol", ma da noi, appunto, "scacciacani".


***
Sembra quasi che, per eccessiva prudenza umanitaristica riguardo alle armi "finte", si voglia indirettamente indurre la gente a difendersi soltanto con armi "vere"; le quali, però, almeno secondo me, sono le più pericolose sia per sè che per gli altri (almeno se non si è diplomati al loro maneggio, e adeguatamente addestrati al loro uso).


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P.S.
L'obbligo del tappo rosso è previsto per evitare che tali armi vengano usate per le rapine.
Il che è assurdo, in quanto:
- a parte qualche deficiente, i rapinatori usano esclusivamente armi vere;
- se qualche deficiente vuole fare una rapina con armi da fuoco finte, basta che ricorra ad armi ad aria compressa cal.4,5, per le quali il tappo rosso non è obbligatorio (anche esse identiche a quelle vere)


#4347
Attualità / Re:L'omicidio di George Floyd
03 Giugno 2020, 11:03:44 AM

Per Inverno e Jacopus.
Non conosco abbastanza bene il tessuto sociale americano per poter esprimere un giudizio circa il suo attuale stato di crisi, mentre voi mi sembrate molto più addentro al tema; per cui, personalmente, non saprei proprio dire se si tratta soltanto di "strappi" di tale tessuto (cioè di "rivolte"), ovvero dell'inizio di una "lacerazione" del tessuto stesso (cioè del principio di una "rivoluzione" vera e propria).

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Sarei più propenso a pensare a delle semplici "rivolte", per quanto estese (come più volte avvenne in passato); però non c'è dubbio che la presidenza di Trump abbia estremamente "polarizzato" i due schieramenti; ovvero, se vogliamo giocare un po' con le parole, che abbia molto "estremizzato" i due poli.

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Ed infatti, a prescindere dal giudizio "politico" che si voglia dare su di lui,  a me sembra che Trump sia il Presidente più "sbagliato" che si potesse immaginare per gestire l'attuale situazione di crisi; sia sanitaria che politica.
Forse, in un altra situazione, sarebbe anche potuto andare bene, o, almeno, non troppo male (sebbene  personalmente ne dubiti molto); ma in questa, a mio avviso, sicuramente NO!

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Ed infatti:
- un presidente USA "sbruffone" in una situazione abbastanza "tranquilla", produce danni relativi, e, anzi, può dare un po' di colore al grigiore della politica interna ed internazionale;
- ma un presidente USA "buffone" in una situazione "seria", è più pericoloso di una sigaretta accesa gettata vicino ad una pompa di benzina che perde carburante.

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Dovremmo saggiamente trarne un proficuo insegnamento per le prossime elezioni politiche italiane; cioè, a prescindere dalle nostre diverse idee politiche, dovremmo però tenere molto conto della personalità dei  candidati che si presenteranno ad esse.
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Un saluto ad entrambi! :)
#4348

Ciao Iano. :)
I tuoi quattro assunti mi sembrano tutti sostanzialmente condivisibili.
Ed infatti:

1)
Una pulsione genericamente definibile "razzista" (nel senso di istintiva diffidenza ed ostilità verso il "diverso") è sicuramente "latente" in ognuno di noi , nessuno escluso; si annida nel nostro "cervello rettile", cioè, nell'amigdala.
Ma il fatto che tale fenomeno possa essere studiato sul piano neurobiologico é relativamente recente; ed infatti, in collaborazione con gli psicologi sociali, da alcuni anni i neuroscienziati stanno cercando di capire come gli esseri umani percepiscono e categorizzano le "alterità" etniche, religiose, sessuali, ecc.
Queste ricerche usano tecniche di "brain imaging" per esaminare come il nostro cervello processa, valuta e incorpora nei processi decisionaii, le categorie di razza e etnia; e, come appunto dicevo, sembrerebbe che l'amigdala (cioè l'area cerebrale implicata nella regolazione dei processi emotivi, in particolare quelli connessi alia paura) provochi reazioni "repulsive" verso gii elementi considerati estranei.
La risposta repulsiva sarebbe preceduta da una sensazione di disgusto, che ha una funzione adattiva nel processo evoluzionistico.

2)
Però non si tratta di una pulsione che agisce in tutti con la stessa intensità; ed infatti in alcuni è più tenue, in altri è più forte.
Dagli studi fatti, più una persona è equilibrata, colta, lucida e razionale, e più tale impulso risulta essere controllabile; sebbene mai del tutto assente.

3)
Penso anch'io che ciascuno di noi abbia avuto modo di vivere tale esperienza, sia come soggetto che come      oggetto di tale pulsione; sebbene, ritengo, con modalità molto diverse, da caso a caso.

4)
Infine non c'è dubbio alcuno che le pulsioni "razziste" (come tutte le altre forme di odio-paura che si annidano nel nostro sistema limbico), possano essere abilmente sfruttate da chi ne conosce bene il meccanismo, per perseguire determinati scopi, soprattutto politici; il trucco sta soprattutto nel "razionalizzarle", cioè nel dar loro una parvenza di ragionevolezza.

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Sono anche d'accordo nel ritenere che i praticanti  più zelanti del razzismo sono proprio quelli che rimuovono l'esserne stati vittima; o che, almeno, fingono di non esserne intimamente vittima.

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Un saluto! :)
#4349

Ciao Inverno :)
Il KKK non è mai arrivato al potere, pur essendo stato molto influente in alcune aree retrograde del SUD, per il semplice fatto che non è mai riuscito ad ottenere un sostegno diffuso nella popolazione degli USA; il Nazismo, invece, il 5 marzo 1933, ottenne la stragrande maggioranza dei voti nelle elezioni politiche (17.277.180), molto più dei socialdemocratici (7.516.243) e dei comunisti (4.848.058).

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Quanto al fatto che l'ideologia hitleriana aveva sviluppato delle "zone grigie" di razze  sicuramente etnicamente inferiori ma "germanizzabili" culturalmente (il cosidetto lebensraum), in effetti, almeno a quanto mi risulta, le cose non stanno esattamente così.
Il "Lebensraum", infatti, è il termine usato da Hitler nel Mein Kampf per indicare i vasti territori dell'Europa orientale verso cui riteneva dovesse espandersi la "razza eletta" formata esclusivamente dai Tedeschi "puri"; Hitler non aveva  alcuna intenzione di "germanizzare" polacchi e russi, voleva solo "schiavizzarli" politicamente ed economicamente, dopo aver occupato il loro territori.
Gli ebrei, invece, voleva semplicemente "eliminarli":
- all'inizio "espellendoli" dalla Germania:
- alla fine, non potendoli più "espellere" (essendo in guerra con quasi tutti i paesi confinanti), "trucidandoli".
Così come venne deciso nella conferenza di Wannsee del 20 gennaio 1942 in una villa sulla riva del lago Wannsee a Berlino.

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E' invece vero che il suprematismo tedesco era un complicato coacervo di teorie pseudoscientifiche storiche, genetiche e genealogiche, mentre un afroamericano (o un pellerossa) statunitense era facilmente riconoscibile dal colore della pelle ereditato dal padre; diversamente, riconoscere un "ariano" non era operazione altrettanto semplice.

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E' anche abbastanza ragionevole ritenere, come fai tu, che nel caso dello schiavismo dei neri e dello sterminio dei rossi,  anzichè di "razzismo" sarebbe meglio parlare di "suprematismo", nel senso che il baricentro della teoria necessaria a deumanizzare le vittime non era tanto e solo l'inferiorità dell'altro,  quanto, piuttosto, la superiorità di se stessi di fronte a tutti gli altri.
Però, forse, più che di "suprematismo bianco" (termine un po' troppo moderno per l'epoca), sarebbe meglio far riferimento al più antico e "specifico" concetto acronimo di WASP (White Anglo-Saxon Protestant); cioè della teoria, sebbene mai espressamente codificata,  la quale afferma(va) la superiorità culturale, etnica e religiosa dei discendenti dei Padri Pellegrini (Pilgrim Fathers in inglese), sia rispetto agli indigeni ed agli schiavi neri, sia rispetto ai successivi immigrati europei.
Soprattutto quelli provenienti dall'Italia.

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Saluti! :)
#4350

Ciao Inverno.
Condivido abbastanza quasi tutto quello che hai scritto, ma non: "...che forse  la distinzione più importante tra il razzismo americano e quello europeo, è che il razzismo americano si è sempre centrato sulla linea di sangue, non sulla cultura, per questo spesso e volentieri è risultato più efferato, perchè dalla genetica non vi è fuga."
Non c'è dubbio, infatti, che nel caso dei neonazisti USA, e del "Ku Klux Klan" sia come dici, però a me pare che, più in generale:
- lo sterminio dei pellerossa sia stato precipuamente dovuto a ragioni di sicurezza e di occupazione del territorio, e non ad odio "biologico" (come nel caso di Hitler);
- la schiavizzazione dei neri, sia stata precipuamente dovuta a ragioni di mero sfruttamento lavorativo, senza un particolare sadismo "biologico".


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Il razzismo europeo, invece, nelle sue manifestazioni storiche, a me pare che -lui sì-,  si sia sempre precipuamente incentrato sulla linea di sangue, e non sulla cultura; come nel caso del nazismo tedesco.
Sebbene non dobbiamo dimenticare il "razzismo" europeo di tipo religioso.

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Però, effettivamente, si tratta di una questione molto complessa ed intricata.