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Messaggi - Alexander

#436
Tematiche Filosofiche / Il problema dei tre nani
17 Aprile 2021, 15:47:58 PM
Buon sabato a tutti



I nani ragionano da nani, mentre noi da esseri umani, per questo ci portano fuori strada.  Sappiamo che la turnazione ha permesso di portare in superficie il diamante senza che nessuno se ne senta il padrone. Il problema non dice come abbiano deciso, senza tirare a sorte, chi doveva portarlo per primo. Chi cioè ha dato inizio alla turnazione. La decisione al momento , non avendo ancora stabilito cosa farsene del diamante, non comportava infatti vantaggio per nessuno dei tre. Adesso si trovano nell'impasse di decidere ed escogitano una soluzione "nanesca", visto che ognuno teme di dare un vantaggio se non può scegliere per primo e sono discordi sul cosa fare del diamante.
Si fanno allora portare tre grossi contenitori della stessa misura. Poi si incappucciano nello stesso momento (Fili --> Chili-->Nili---> Fili). Resisi ciechi iniziano a scavare la superficie del  terreno a turno, iniziando da chi toccava dopo l'ultimo che aveva portato il diamante in superficie, continuando così la turnazione della sera prima. Un colpo di pala a turno alla volta e portano il terreno nei tre grossi contenitori, dividendolo in tre. I nani ragionano da nani minatori: un appezzamento non è una misura estesa e delimitata, ma una quantità di terreno (un pezzo). Ottenuta la divisione della superficie del terreno in tre parti uguali e toltisi i cappucci, iniziano a turno a scavare nei contenitori, continuando la turnazione solita (inizia chi tocca dopo l'ultimo che ha ultimato la divisione del terreno portandolo nei contenitori). Ogni nano scava una palata alla volta, un contenitore a turno alla volta , iniziando dall'ultimo che hanno riempito (procedimento inverso). Chi trova il diamante per primo, diventa l'unico proprietario.


Appezzamento ha come sinonimi anche: terreno- terra- pezzo. I nani hanno diviso il terreno in tre parti uguali. Ognuno ha la stessa misura di terreno da scavare. Il termine "appezzamento" che ho usato per ingarbugliare il dilemma non è del tutto proprio, ma se scrivevo "tre parti" la soluzione era troppo semplice. Essendo però un problema da me ideato dovrò eventualmente modificarlo per renderlo più corretto nella terminologia. Penso che inserirò al posto di "appezzamento" un sinonimo come "pezzo".Si accettano suggerimenti.
Anche la soluzione da me ideata è open e quindi aperta a eventuali critiche, rilevamento di contraddizion eventuali con il testo " beta", ecc.
Vi ringrazio per le risposte e il tempo perso sopra.



#437
Qualcosa di simile è avvenuto per le opere d'arte: pitture e affreschi in particolare. Oltre all'ingiuria del tempo , spessissimo i dipinti sono stati soggetti a rifacimenti, a imbiancature, corrosioni , degradi, cambiamenti di mode, incendi. Nell'opera di restauro attualmente si predilige la conservazione e non il rifacimento. Lo stesso avviene per i testi antichi, dove, al rifacimento dei secoli passati, si preferisce oggi un'opera di conservazione e di cercare  di ristabilire l'originaria forma, o l'originario significato.
#438
Buongiorno a tutti


Per comprendere un testo antico bisogna fare un lavoro filologico profondo. Tutti i testi antichi, anche l'Iliade o l'Odissea per esempio, hanno subito nel corso dei secoli un lavoro continuo di eliminazione delle versioni non originali che circolavano.  Nel lavoro di correzione spesso il filologo a sua volta commetteva degli errori. Conoscere quindi l'esatta stesura originaria dei testi è impossibile.Durante il medioevo tutti i testi antichi sono passati per le mani degli amanuensi, che hanno funzionato come una specie di "grata" attraverso la quale molto è andato perduto e molto è stato modificato. Questi monaci infatti spesso "correggevano" arbitrariamente il testo  di un'opera, anche sacra. Lo scopo di questi studiosi era quello di armonizzare i vari testi, nel caso di quelli sacri, ma non solo. I testi biblici che leggiamo oggi hanno subito questo lavoro e risultano quindi contraddittori su vari punti. Il lavoro del filologo consiste proprio nel cercare quello che, con più probabilità, era presente originariamente. Uno dei criteri è quello di comparare i testi e vedere cosa c'è in comune, nonostante la corruzione subita. Prendiamo quello che ha scritto Inverno e facciamo un esempio terra terra. I 4 evangelisti riportano l'entrata di Gesù in Gerusalemme proponendo 4 versioni leggermente diverse: asino-asinella-puledra-asina. Probabilmente nessuno dei quattro ha assistito alla scena, però l'elemento comune ai quattro racconti è che Gesù è entrato in sella ad un animale da soma. E' molto probabile quindi che il fatto sia realmente avvenuto, anche se le traduzioni o le correzioni successive hanno modificato la descrizione esatta dell'animale montato da Gesù. In generale , quando un fatto è riportato con coerenza in vari testi, anche se con modifiche successive, è molto probabile che l'avvenimento sia originario; mentre se è presente in un solo testo l'attribuzione è molto più problematica e spesso frutto di fantasia dell'autore o di devozione successiva, ecc.
#439
Buon pomeriggio a tutti


Forse per mettere in crisi il dominio incontrastato della tecnoscienza bisognerebbe abbracciare le numerose forme di irrazionalità che si manifestano nel mondo e che hanno nei social  una grancassa e una possibilità di proselitismo . L'irrazionalità, la follia, il mettere in evidenza le continue contraddizioni, palesi e occulte, del "Re" lo potrebbero forse sbriciolare dall'interno, nel momento in cui masse sempre più numerose non si riconoscessero più, o addirittura si ribellassero violentemente, a questo dominio. Mettere in evidenza continuamente l'incapacità del "Re" di gestire la disuguaglianza, per esempio. L'incapacità di dare felicità a masse sempre più grandi di persone. Recuperare selvaggiamente idoli folli, semplicemente con lo scopo di indebolire il "re" sistematicamente, indebolirlo nelle sue istituzioni pseudo-democratiche, ma in realtà  funzionali agli interessi del "Re". Per questo passaggio, non si dovrebbe temere la sofferenza e la morte, come necessarie alla genesi di un mondo nuovo, in cui la fantasia e l'immaginazione riportassero l'umano al centro della società, progredendo inizialmente regredendo, come un saltatore che prende la rincorsa per il salto andando alcuni passi indietro. Recuperare lo slancio irrazionale che demolisce l'eccesso di ragione malata, asservita all'interesse, funzionale al mero guadagno materiale, ormai perduta in un percorso privo di sbocchi.
#440
Buongiorno a tutti



Ho una certa passione nel cercare il vero significato dei termini nel loro contesto storico-culturale. Cos'era allora la superbia per un ebreo, visto che Gesù si rivolge a degli ebrei? Bisogna tornare indietro a Mosè al giorno dell'inaugurazione del Mishkàn (il tabernacolo inteso come dimora trasportabile della presenza divina dal tempo dell'Esodo dall'Egitto, fino alla conquista della terra di Canaan). Mosè annuncia che in quel giorno ci sarebbe stata una manifestazione percepibile del Signore a tutto il popolo, ma ammonisce:"Questa cosa che il Signore ha comandato la dovete fare, e la gloria del Signore Si manifesterà a voi". Il Midràsh interpreta le parole di Mosè come segue: "Questa tendenza al male toglietela dal vostro cuore e siate tutti con un'unica venerazione; ... come Egli è unico nel Suo mondo, così sia il vostro servizio unico al suo cospetto". La spiegazione sembra più oscura del testo da spiegare: di quale tendenza al male si parla?. Nel libro "Qòmetz Ha-Minchà"  viene spiegato che il popolo, sentito che in quel giorno si sarebbe manifestata la presenza divina, si è dato da fare per preparare al meglio l'"accoglienza", quasi come se la propria azione fosse stata capace di "invogliare" la Shekhinà a manifetsrasi. Un atteggiamento molto comune anche nelle vicende umane(Se sappiamo che deve arrivare un ospite importante, ci diamo da fare per sistemare al meglio la nostra casa), ma però frutto di una tendenza negativa: Dio non si manifesta perché Tizio è stato più bravo di Caio, ma a chi compie ciò che deve fare (togliere la tendenza al male dal cuore). Questo è quello che dice Mosè:se voi fate ciò che vi è stato comandato, ed eliminate di mezzo a voi la tendenza a mettervi in mostra, allora la vostra azione è completa e unitaria, e quindi adatta a "Chi è Uno in Sé" (Ha-Qadòsh barùkh Hu').
Gli ebrei pensavano che il fatto di  poter godere della presenza della Shekhinà significasse l'aver raggiunto un livello particolarmente elevato; ma quanto più uno è elevato, tanto più deve stare attento a non sbagliare, perché più si è in alto, più grave è la portata degli errori. Gli ebrei pensavano invece di aver meritato la presenza della Shekhinà grazie al loro livello. Mosè allora li mette in guardia: questo è "yétzer ha-rà", questa è la superbia. Questa superbia è da eliminare dal cuore per meritare davvero di essere a un livello più alto.
La superbia, riassumendo, per l'ebraismo, e quindi anche per i Vangeli, è la tendenza a mettersi in mostra, ed è appunto considerata un vizio, non certo una virtù. Vizio che può rivestirsi di zelo preventivo, oppure fingere di essere una deduzione da ciò che sperimentiamo; ma in ogni caso è negativa e allontana la possibilità di contatto con Ha-Qadosh barukh Hu.

#441
Tematiche Filosofiche / Il problema dei tre nani
15 Aprile 2021, 08:38:30 AM
Buongiorno Iano e tutti



cit.I processi di decisione sono eventi reali in cui non si può escludere mai l'intervento del caso, e ciò che porterà i nani a concordare su una procedura di assegnazione è un evento reale.
A rigore quindi non sembrerebbe esserci una soluzione che escluda la sorte, anche quando non la si invochi volutamente.


Sono d'accordo. I nani non escludono la sorte, ma non possono "tirare la sorte", perché vietato dalla religione nanica (o nanesca).  Non possono cioè determinare attivamente la sorte. Essere soggetti passivi della sorte non è invece vietato dalla loro religione che vieta solo il giocarla, ovviamente. La soluzione del dilemma non può escluderla. Se anche evitano la sorte nella decisione di dividere in tre parti il terreno, è la sorte che lo farà ritrovare ad uno dei tre. E' una riflessione interessante sulla casualità.


cit.Perché nessuno scelga deve presentarsi ai nani una soluzione unica senza alternative.


Non so se il problema ha un'unica soluzione possibile. Di fatto debbono concordare qualcosa. Il concordare qualcosa, senza dare un vantaggio ad uno dei tre, sappiamo essere già stato usato come pratica dai tre nel portare il diamante in superficie. Senza arrivare a concordare qualcosa il problema è irrisolvibile. Anche per decidere, per esempio, di affidarsi a qualcosa/qualcuno di esterno al trio lo debbono per forza concordare.
#442
Buona sera a tutti



La superbia indurisce il cuore e chiude l'animo all'altro. Il superbo pensa di sapere, non sapendo; crede di essere migliore, sminuendo il valore dell'altro. Si confronta continuamente con l'altro, pronto a cogliere ogni errore altrui, nascondendo i propri. E' indifferente alla sorte dell'altro, se non quando gli è utile per rafforzare l'amore di sé. E' il primo dei vizi capitali nella religione cristiana cattolica :


"ha disperso i superbi nei pensieri
del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote."
(Magnificat)


"ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore" è un verso veramente profondo.Penso intenda che i pensieri "elevati" (così creduti dai superbi e di cui vanno fieri) non fanno altro che confonderli  nel loro stesso essere.
#443
Tematiche Filosofiche / Il problema dei tre nani
14 Aprile 2021, 19:31:44 PM
Buonasera Iano


Il problema mi sembra sorga dopo che i tre nani (Chili-Fili-Nili) hanno portato il diamante in superficie. Infatti si trovano concordi nel portarlo , tenendolo a turno, fuori dalla miniera. In questo momento la loro unica preoccupazione sembra quella che "nessuno si senta padrone" e per questo adottano la turnazione. Una volta fuori si trovano in disaccordo su cosa farne. Così lo sotterrano per "dormirci sopra" e decidere l'indomani. Portarlo fuori, tenendolo a turno, non comportava in effetti alcun vantaggio per nessuno dei tre, non avendo stabilito ancora nulla.
Il terreno "sicuro" penso s'intenda come un terreno che i tre sapevano non frequentato, forse conosciuto solo a loro. Il temporale notturno non era evidentemente previsto,  con le sue conseguenze sul terreno stesso. La soluzione del dilemma potrebbe forse trovarsi nel "ragionare come dei nani"? Trovare una soluzione "da nani"?   :-\
#444
Tematiche Filosofiche / Il problema dei tre nani
13 Aprile 2021, 15:27:53 PM
Buongiorno a tutti


In effetti il testo del problema appare molto lacunoso. Ha ragione Eutidemo. Forse è per questo che, almeno da quel che si sa, nessuno è riuscito ancora a risolverlo. Aspetto la soluzione "boccaccesca" della quale ha scritto Viator. Secondo me bisogna abbinare la turnazione ai tre appezzamenti di terreno. I tre nani dovrebbero scavare a turno in ogni appezzamento? Così però non avrebbe molto senso la divisione del terreno. Infatti potrebbero vangare a caso nel terreno rispettando il turno. Ma come decidere chi inizia la turnazione? Il problema da risolvere sta lì, mi sembra.
#445
Ultimo libro letto / Fenomenologia dell'obbedienza
13 Aprile 2021, 15:17:39 PM
Buongiorno!



Personalmente penso ci siano due tipi di obbedienza:


l'obbedienza esteriore, ossia l'obbedienza a regole , leggi e prescrizioni  della società e dell'ambiente.


l'obbedienza interiore, ossia l'adesione e l'osservanza di valori morali, spirituali e umani che si sentono come propri, sgorganti dalla propria interiorità.


La prima è soggetta al timore e alla paura (punizione, rimprovero, biasimo sociale, ecc.).
La seconda è soggetta alla coerenza, sincerità, forza d'animo, risolutezza, libertà interiore.


Spesso si è costretti all'obbedienza esteriore senza però aderirvi interiormente, anzi percependo resistenza al farlo (come , esempio attuale, dover obbedire a imposizioni contradditorie e spesso poco logiche imposte con le varie forme di restrizione sociale, per timore di salatissime multe o peggio, non obbedendo però interiormente, ossia non accettando passivamente, senza spirito critico).
#446
Scienza e Tecnologia / Re:Abbasso le astrattezze
12 Aprile 2021, 08:59:56 AM
Buongiorno Aumkaara


"La scienza ha stabilito" che il vaccino AstraZeneca va dato sotto i 60 anni. No aspetta! "La scienza ha stabilito" che va dato sopra i 60 anni. "La scienza ha stabilito" che bisogna evitare di stare anche all'aperto per non contagiarsi. No aspetta! "La scienza ha stabilito" che le possibilità di contagiarsi all'aperto sono lo 0,1%. E via così...E' tutto provvisorio. Penso che ci sia anche un uso politico o di interessi economici spesso dietro la frase:"La scienza ha detto":
#447
Tematiche Filosofiche / Il problema dei tre nani
12 Aprile 2021, 08:51:05 AM
Buongiorno a tutti


I nani sono notoriamente sospettosi e malfidenti.  Questo il problema non lo spiega, ma lo si deduce dal fatto che , per portare il diamante in superficie dal fondo della miniera, fanno a turno affinché "nessuno si consideri il padrone". Pertanto questo esclude la possibilità che si possano rivolgere ad una persona esterna al trio perché attui la divisione del terreno per conto loro. Probabilmente sospettano che la persona eventualmente scelta favorisca qualcuno "più amico". Così , essendo appunto malfidenti, ognuno proporrebbe una persona diversa. Il diamante penso venga "visto nello stesso momento",  perché tutti e tre probabilmente osservavano il crollo delle pietre che lo nascondevano e che stavano picconando. Sembra sia già un miracolo che decidano insieme di dividere il terreno in tre parti. C'è uno sforzo dei tre per arrivare a una soluzione, nonostante tutti i limiti . Questa è la decisione e penso ci si debba attenere a questa per cercare di risolvere il dilemma (questo esclude l'idea di Iano :"Iniziano a scavare insieme in un stesso appezzamento e poi insieme si spostano negli altri"). D'altronde si erano già trovati d'accordo nel fare a turno per portarlo in superficie. In tutte e due le decisione non si avvantaggia nessuno infatti. Però scegliere per primo è indubbiamente un bel vantaggio. Nessuno dei tre sa se qualcuno ricorda "di più"e magari furbescamente lo nasconde, suppongo. La soluzione potrebbe girare intorno a quel "fare a turno"? I nani usano spesso "fare a turno" (anche nella famosa fiaba di Biancaneve i sette nani fanno a turno per entrare nel letto di lei  :D ). Non viene detto nemmeno come fosse il terreno, se non che si tratta di "un terreno sicuro" e quindi l'ipotesi di Eutidemo mi sembra sia un po' "arbitraria", visto che presume di sapere la forma dello stesso. Non so. Anche fare una prova, magari di tipo fisico, come propone Phil, avvantaggia, in un modo o nell'altro qualcuno dei tre, a seconda del tipo di prova scelta. I tre lavorano insieme e si conoscono bene, presumo. Pensiamoci ancora un po'...C'è quel "fare a turno" che mi ronza fastidiosamente in testa.
#448
Tematiche Culturali e Sociali / Realtà virtuale
07 Aprile 2021, 08:23:04 AM
Buongiorno a tutti


L'essere umano è un "divoratore di sensazioni piacevoli" e la realtà virtuale attrae in quel senso, come le droghe o l'alcool. Più aumenta il range di sensazioni piacevoli possibili, più strumenti ci sono per cercare di placare questa fame e non percepire il vuoto della propria vita sottostante. L'uomo si applica senza tregua ad aumentare continuamente il piacere che prova nel percepire nuove sensazioni ed emozioni. Il consumismo stesso ha le sue radici in questo bisogno senza fine e ne ha buon gioco. Poca gente, delle persone che definirei quasi "superiori", sanno stare tranquille, senza cercare continuamente nuove sensazioni piacevoli. Una strettissima minoranza che non incide minimamente nell'ingranaggio generale.
#449
Tematiche Filosofiche / Il problema dei tre nani
06 Aprile 2021, 14:30:53 PM
Buongiorno a tutti


sottopongo un problema:



Tre nani, scavando nella miniera, trovano un grosso diamante. Tutti e tre lo vedono nello stesso momento. Decidono di portarlo in superficie, tenedolo in mano a turno affinché nessuno si consideri il padrone del diamante.  Una volta usciti dalla miniera, fattosi ormai notte fonda e buio pesto, devono decidere il da farsi:
Fili vorrebbe vendere il diamante e dividere la somma in tre parti uguali.
Chili vorrebbe dividere in tre parti uguali il diamante, ma non è possibile tagliarlo.
Nili vorrebbe darlo al capovillaggio perché sia usato per il bene comune.
Non sapendo come uscirne per trovare un accordo, e non potendo tirare a sorte a causa del divieto di giocare la sorte imposto dalla religione nanesca, i tre nani decidono di sotterrare il diamante in un terreno sicuro per trovare la soluzione dopo un buon sonno ristoratore.
Al mattino si recano dove hanno sepolto il diamante, ma durante la notte un violento acquazzone ha lavato ogni traccia del punto esatto dov'era  nascosto.
Decidono allora  di dividere in tre parti il terreno, così che ognuno abbia un appezzamento della stessa misura da scavare. Chi trova nuovamente il diamante ne diventa l'unico proprietario. Come fare la divisione, considerando che non è possibile tirare a sorte e che tutti e tre vogliono decidere per primi quale parte scegliere, per non dare alcun vantaggio?

#450
Buonasera Socrate78


Intanto l'essere costretti a fare una cosa è già violenza. Non penso proprio che i ragazzini si scegliessero liberamente il pederasta o che sentissero del trasporto per un vecchio bavoso. In secondo luogo  utilizzare qualcosa non pronto per certe cose non deve essere piacevole, soprattutto se non senti alcuna attrazione per un vecchio maschio. Senza scendere nel dettaglio, penso si intuisca facilmente. Può essere un trauma anche per un adulto che non sente quel particolare "trasporto". Il fatto poi che fosse, e che sia, riprovevole per la stragrande maggioranza delle culture vuol dire qualcosa, no? Penso che il sistema degli apaches sia adatto a trattare questi figuri (castrazione e testicoli ficcati in bocca).