Citazione di: Ipazia il 06 Giugno 2024, 21:21:13 PMLa vista è strutturata evolutivamente per vedere colori, e li vede anche se non sa nulla di ottica.Attenzione Ipazia, questa non è una buona risposta in base alla discussione che stavamo avendo . il tutto equivale alla somma delle sue parti? un riduzionista convinto forte della filosofia atomistica direbbe di sì. Io ti ho mostrato come questo assunto non può essere vero. perchè il colore come lo stato liquido dell acqua e come il pensiero non sono propietà che si trovano nelle parti costitutive di questi sistemi. Essi affiorano, appunto emergono, dall interazione globale di tali costituenti nel sistema e con le relazioni che tale sistema ha con altri sistemi. Sto dicendo delle cose ben risapute fra l'altro. Un motore endotemirco nel suo insieme rappresenta un sistema di meccanismi ma esso al contrario di un sistema biologico non è un sistema complesso, è un sistema complicato e con un aprroccio analitico lo si può smontare e rimontare all infinito ed esso funzionerà sempre nel medesimo modo. Risulta evidente che questo non si può fare con un essere vivente. l 'analisi si è forse fermata per questo? certo che no, ha sezionato e sperimentato sull embrione , si è letteralmente amputato l'embrione andando in contro a problematiche dello sviluppo embrionale, sono loro stessi che trovano questi problemi e cercano di rispondere non sono io che le faccio. è evidente che il "progetto" per il prodotto finito è di natura molecolare , il problema è allora di capire in che modo la configurazione spaziale di qualcosa che ha le dimensioni di parecchi centimetri possa essere organizzata a livello molecolare. Considera il fenomeno della differenzazione cellulare. Come fanno alcune cellule a sapere che devono diventare cellule ematiche o le cellule del becco di un pulcino o delle sue zampette mentre altre devono diventare parte dell intestino o della spina dorsale? Vi è poi il problema del posizionamento nello spazio. In che modo una determinata cellula sa qual'è la sua posizione in relazione alle altri parti dell organismo di modo che essa possa "trasformarsi" nel giusto tipo di cellula per il prodotto finito diciamo del becco? e per estensione dell intero organismo? legato a queste difficoltà è il fatto che benchè parti diverse dell organismo si sviluppano differentemente , tutte contengono lo stesso DNA. Se ogni molecala di Dna è in possesso dello stesso progetto globale per l'intero organismo com'è che cellule differenti eseguono parti differenti del progetto? vi è forse un metaprogetto che dice a ciascuna cellula quali parti del progetto complessivo essa deve eseguire? se è così dove si trova questo metaprogetto? nel DNA? ma in questo modo si va avanti all infinito. Attualmente i biologi stanno affrontando questi problemi con la teoria dell attivazione genica, benchè si siano fatte scoperte eccitanti in tal senso esse riguardano solamente il "meccanismo" della morfogenesi , ma non riescono a svelare il mistero più profondo di come tale meccanismo sia costretto ad obbedire ad un progetto globale. La vera sfida è quella di dimostrare in che modo interazioni locali possono esergitare un controllo globale. Ed ecco perchè mi interessano gli studi dei sistemi complessi che ho cercato di condividere con voi.

