Ciao Iano.
Fino ad un certo punto, "credo" di aver seguito -e di condividere- il "filo" del tuo ragionamento.
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Ed infatti, anche secondo me, la "veglia", anche se si appropria indebitamente del titolo di "realtà", in effetti è anch'essa della stessa sostanza dei "sogni"; si tratta solo di un diverso "grado" di illusorietà (più costante e coerente) della esistenza del nostro "io individuale".
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Vale a dire che, come dietro al sogno c'è il nostro "io individuale" della veglia, dietro ad entrambi c'è la vera realtà del nostro "sè universale"!
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Però, sempre ammesso e non concesso che io abbia correttamente interpretato la prima parte del tuo "post", poi, però, non ho ben compreso il resto; quando pari di "racconto", "gravità" ecc.!
Che cosa intendevi dire?
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Un cordiale saluto!
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P.S.
Ora vado fuori città, per cui non credo di poter rispondere prima di un giorno o due.

) uno tra i piu' sofistici e tra i piu' deboli, insomma uno tra i peggiori.



