Citazione di: bobmax il 01 Ottobre 2024, 17:28:12 PML'ipotesi più probabile, per non dire pressoché certa, non è tanto che non si sia nessuno sotto anestesia, bensì che non si sia proprio nessuno, sempre.In effetti quasi ha senso.
Cioè che l'io non abbia alcuna sua propria realtà. Essendo soltanto una creazione del corpo, che ne abbisogna per gestire la propria esistenza.
Vi è un corpo, che è questo in cui mi ritrovo e che considero mio. Mentre in realtà io sono soltanto un suo epifenomeno. Non ho alcuna consistenza mia propria.
Infatti io compaio quando serve, o almeno quando potrei servire, cioè solitamente da sveglio, ma quando sono meno necessario o per nulla necessario, vengo spento, non ci sono più.
Vi sono innumerevoli prove della mia nullità, in quanto io.
È sufficiente prestare attenzione.
Certo, una volta appurato di non esistere, se non come espressione contingente di ciò che ogni volta mi genera, occorrerebbe allora vedere chi si accorge che io non ho alcuna realtà mia propria...
Ma questa estate ho avuto un cambio di paradigma.
Infatti l'io non è un io-mondo, tale per cui nella tua ipotesi serve solo a sopravvivere in questo mondo.
O meglio non è solo quello, che Freud descrive come funzioni primarie dell'io.
Infatti l'io non è un io-mondo, ma è un io pulsionale.
E' la pulsione che soddisfatta quella primaria entra nell'ordine dell'epifenomeno dell'io, della coppia, della società.
Noi in effetti siamo il risultato di questa pulsione (amore divino? ovviamente si)