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Messaggi - Jean

#436
Bentornato paul11,

a parte la stima (di vecchia data) se uso aggettivi certo un po' altisonanti nei tuoi confronti è perché (da sempre, si può dire) frequenti il forum, percependone come scrivi il valore e perciò spendendoci tempo ed energie. Ti rendo merito. 

Le inevitabili diatribe, difficoltà, fraintendimenti per finire ai veri e propri attacchi personali, che come ovunque anche qui accadono, mi hanno convinto della loro utilità rivelandosi specchio dell'immagine che lo si voglia o meno proiettiamo in questo scenario.
Così penso che a chi superi man mano queste difficoltà si aprano nuove prospettive o perlomeno ricevano dal forum più di quello che danno. Qualcuno come dici ci legge, rimanendo dietro le quinte o la tastiera. Si arriva ad avvertirlo al di là del contatore delle visite venendo stimolati ad averne maggior cura, agendo su forma e contenuto dei post.

In questo luogo di ritrovo si vien per diversi motivi e un po' ci fa l'abitudine, si familiarizza e ciò ha maggior valore quanto più sono distanti i nostri convincimenti, le nostre idee.

Alla fine, pur lasciando una traccia utile per la consultazione, non è primariamente a causa dei nostri post, delle nostre discussioni che del tempo qui speso si può dire ne sia valsa la pena.

Qui è un (piccolo) mondo, pur se confinato in quello che chiamo Hotel Logos, una differente realtà con i suoi gradi di libertà e modalità di interrelazione . 
Qui, come in tutte le realtà umane, vi sono flussi di informazioni tra coscienze che nel tempo producono una traccia, un collegamento. 

Così che, come poeticamente lo esprime Jacopus... a noi spetta il compito di preservare e proteggere l'alveo del fiume, come Antichi Portatori della Corrente. E in qualità di Antichi Portatori della Corrente, dentro di noi conserviamo in effige Maral, Garbino, Duc in Altum, Giona, Sgiombo e tutti coloro che hanno per un attimo attraversato i nostri discorsi.

Adesso immagina che alla fine dei tempi tutti noi, ormai residenti in un un'altra realtà, si venga chiamati a formar dei gruppi per giocar ad un nuovo gioco... così ecco che i nostri nomi e quelli citati poc'anzi risuonino e noi da distante si venga all'adunata, conoscendoci come tale realtà permette di conoscerci. 

Come quale gioco, questo...

 
Cordialement
Jean
#437
Attualità / Re:Tutto scorre
09 Agosto 2019, 08:43:46 AM
Buongiorno Bobmax,

nessuna intenzione di limitare alcunché, infatti la prima parte - confidenziale e personale - del post è OT e l'intento era di condividerne con i lettori (in primis con te) la genesi.

Può interessare o meno e come anticipavo alleggerire o appesantire, ma è solo un "cappello" alla risposta successiva, toglilo e il capo, con tanti o alcun capello a costituirne la chioma, a discrezione e valutazione del lettore era (il maggior corpus del post) questo:

Appunto si sta parlando di strade e di vite che per negligenza ed interessi in quelle terminano il loro scorrere. La narrazione che le contemperava continuerà come ricordo in chi resta.
Tu poni tre punti:
il male inaccettabile e la verità insita nella sua presenza
la/le Entità supreme che si son ritirate (o viceversa, chissà) dalla vita dell'uomo lasciandolo nudo in cospetto all'abisso
l'inaccettabilità del dolore
che in un modo o nell'altro sono sempre presenti in ogni evento che riguardi la vita.
Potremmo disquisire sul Narratore (o sulla sua mancanza che tuttavia ha prodotto e produce fenomeni ed eventi distinti dal caos) che per costruire la storia se l'è cavata con tre soli personaggi: isso, issa e o' malamente (bene, dolore e male ... per altre triadi chiedere a Carlo Pierini) ma le cose stanno così, tale è la realtà dell'esistenza.
Il libro è già scritto e nella pagina 6 agosto un camionista albanese travolge, uccidendoli, due operai - codesti i personaggi principali.
Ma le altre persone che avevano una qualche relazione con essi ed anche noi quali lettori (pur se ci sentiamo distanti come quel fantasma nella macchina) siamo nella stessa pagina, come pure  la risposta o la mancanza di risposte agli interrogativi che ci procura la trama.
Altrimenti dove potrebbe essere?
Nel nulla non c'è nulla, qui c'è una parte della storia che è andata avanti, adesso di due giorni.
... la vita continua, scorre come il serpente di macchine e camion sopra le ultime tracce di sangue. 
Quella pagina contiene questa che leggi, dove è stato scritto del disappunto per altre morti che si potevano evitare.
 
Nel quale l'attualità è impiegata qual scenario della rappresentazione dove sono inserite tutte le tue domande e fornita una direzione, ché la risposta non ce l'ha nessuno e si deve trovar la nostra, l'unica chiave in grado d'aprire la porta della propria vita. 
Credo che su questo conveniamo (ma potrei sbagliarmi, mi succede spesso).

Prendo atto (era messo in conto, naturalmente) che non ti sia interessata poiché non ne parli e la tua attenzione si è invece focalizzata sulle "premesse", certamente anche un mio errore  nel valutare tono & tema adeguati alla tua impostazione. 
Riaccadesse ci starò più attento.

Tuttavia, il bello della diretta... non tutto vien buttato e lo stimolo a rispondere al tuo post mi ha ispirato un raccontino (vivo di parole...) che, terminato, posterò in filosofia (al di là dell'aldilà), te ne anticipo il titolo nel caso un domani avessi curiosità di leggerlo: Un altro Principe.
 
................................


Intanto lo scorrer degli avvenimenti incalza... dopo Tsipras anche il governo italiano è giunto al capolinea... tutto fermo in attesa di un'altra ripartenza, un altro scorrere che gli spiriti semplici si augurano migliore del precedente (qualcuno dice che ci vuol poco ed altri che non c'è fine al peggio...).

Non ce l'ho neppure la TV e le notizie mi piace leggerle ma nell'occasione ho voluto guardare meno di una decina di minuti del discorso di ieri sera di Salvini (sul pc) per farmi un'idea  - non avendolo mai visto - dell'uomo e del suo uso del linguaggio. 

L'unica sensazione che riferisco (poiché le opinioni son come i commenti alle notizie... di tutto e di più, anzi meno...) è che la solerzia nell'accamparsi il merito di richiamare il c. dei parlamentari nella loro sede di lavoro pur se a ferragosto imminente a me dava il sentore di una preoccupazione più che di una forza... eh, si può prender a calci negli stinchi i cavalli della propria carrozza ma poi son loro che devono trainarti... vedremo.
 

Cordialement
Jean   
#438
Tematiche Filosofiche / Re:Al di là dell'aldilà
09 Agosto 2019, 07:10:25 AM
Pardon, ho scambiato l'url della canzone ed oggi non ho potuto modificarlo, quello corretto è questo: 

https://youtu.be/uQw9KVeLcr4

J4Y
#439
Attualità / Re:Tutto scorre
08 Agosto 2019, 20:46:37 PM
Ciao Bobmax,

cerco il più possibile d'attenermi alle regole del forum, per rispetto all'ospitalità concessami, anche se qualche OT è inevitabile e talvolta alleggerisce la trattazione (ed altre l'appesantisce). 

Così rispondere (cerco di farlo sempre) a quest'ultimo tuo post mi mette un po' a disagio con la sua impostazione filosofica, non essendo questa la sezione specifica.

Quand'ero studente me la cavavo in italiano e ho sempre cercato d'attenermi ai consigli dei miei ottimi insegnanti (un po' di nostalgia...), in primis mantenersi in  tema ben dispone per la valutazione delle altre componenti l'elaborato.

Quel che qui ti rispondo necessariamente per me deve potersi ricondurre all'attualità (anche a costo di non percorrerne più interessanti sviluppi in altri ambiti) e mentre sto scrivendo non ho ancor idea di come lo svilupperò... ma una strada si trova, a cercarla...

Appunto si sta parlando di strade e di vite che per negligenza ed interessi in quelle terminano il loro scorrere. La narrazione che le contemperava continuerà come ricordo in chi resta.
 

Tu poni tre punti:

il male inaccettabile e la verità insita nella sua presenza

la/le Entità supreme che si son ritirate (o viceversa, chissà) dalla vita dell'uomo lasciandolo nudo in cospetto all'abisso

l'inaccettabilità del dolore

che in un modo o nell'altro sono sempre presenti in ogni evento che riguardi la vita.

Potremmo disquisire sul Narratore (o sulla sua mancanza che tuttavia ha prodotto e produce fenomeni ed eventi distinti dal caos) che per costruire la storia se l'è cavata con tre soli personaggi: isso, issa e o' malamente (bene, dolore e male ... per altre triadi chiedere a Carlo Pierini) ma le cose stanno così, tale è la realtà dell'esistenza.

Il libro è già scritto e nella pagina 6 agosto un camionista albanese travolge, uccidendoli, due operai - codesti i personaggi principali.

Ma le altre persone che avevano una qualche relazione con essi ed anche noi quali lettori (pur se ci sentiamo distanti come quel fantasma nella macchina) siamo nella stessa paginacome pure la risposta o la mancanza di risposte agli interrogativi che ci procura la trama. Dove potrebbe essere altrimenti

Nel nulla non c'è nulla, qui c'è una parte della storia che è andata avanti, adesso di due giorni.

... la vita continua, scorre come il serpente di macchine e camion sopra le ultime tracce di sangue.  

Quella pagina contiene questa che leggi, dove è stato scritto del disappunto per altre morti che si potevano evitare.

 
Cordialement
Jean
#440
Tematiche Filosofiche / Re:Al di là dell'aldilà
08 Agosto 2019, 10:35:27 AM
Salve Viator,
 
(Volando non tocco
strisciando non volo,
così che ritocco
quel che c'è nel paiolo...).
 
È estate e il divagar ci è dolce,

infatti (quasi anticipando l'ultima tua) nella risposta avevo "esplicato" la definizione data. 
Ma esplicare, spiegare, sovente non ci riesce compiutamente, per dire, pure Galilei... "io n'intendo chiaro dentro di me, ma non so bene esplicarmi".


Anche scrivere un post parte da un'idea... una sorta d'anomala vibrazione mentale che spinge a cercar un'uscita... od un'entrata. 

Sì, perché prima di presentarla all'altri codesta idea occorre che l'abbiamo ben fatta nostra... direi mangiata, e i riferimenti al ciclo digestivo s'incontran spesso... hai "assimilato-digerito" il concetto?  

Convien fermarsi, pur se oggi si parla più della fine del ciclo che dell'inizio...

Della difficoltà di mangiare un'idea (in altri termini... unire il dire al fare) te ne propongo una declamazione artistica d'indubbio livello (secondo me), questo il testo:
 

Un'idea
 
- Chi sei?
- Mah, non so.
- Chi sei?
- Sono un non so.
- L'ironia è un'arma della borghesia, chi sei?
- Sono... sono uno che scrive.
- ah, sei un poeta.
- Be', chiamami come ti pare.
- Un poeta rivoluzionario?
- Sì, rivoluzionario.
- E di cosa parli?
- Parlo dell'uomo, dei suoi rapporti, dell'amore, parlo di un albero.
- ah, di un albero... era lì che ti aspettavo. Ma non lo sai che parlare di un albero in tempo di rivoluzione è come tradire la rivoluzione?
- C'è la rivoluzione?
- Non fare lo spiritoso. Parlavo dell'impegno, dell'impegno ideologico.
- Questa l'ho già sentita, eh...
- L'hai già sentita ma non l'hai imparata.
- Non è che non l'ho imparata, è che a me non interessa il cervello che va, va, chissà dove; deve passare di qui, dentro. È l'istinto che mi interessa, lo stomaco.
- Ah, lo stomaco... era lì che ti aspettavo.
- Eh, ma tu mi aspetti sempre da tutte le parti.
- Per forza, fai ancora il discorso sui sentimenti, sui dolori. Lo so dove vuoi arrivare. Ma credi veramente di servire a qualcosa?
- Mah, non so. Servo a qualcosa? Dite, ditelo voi, servo a qualcosa? Non dicono.
- Non servi a niente. Sei un poeta borghese, ti rinchiudi in te, non riesci a tirar fuori un'idea, modificarla, cambiarla.
- Un'idea, modificarla, cambiarla, elaborarla, non ci vuole mica tanto... È cambiarsi davvero, è cambiarsi di dentro che è un'altra cosa.
 
Un'idea, un concetto, un'idea,
finché resta un'idea è soltanto un'astrazione.
Se potessi mangiare un'idea
avrei fatto la mia rivoluzione.
 
In Virginia il signor Brown
era l'uomo più antirazzista.
Un giorno, sua figlia sposò
un uomo di colore.
Lui disse «Bene»,
ma non era di buonumore.
 
Ad una conferenza
di donne femministe,
si parlava di prender coscienza
e di liberazione.
Tutte cose giuste,
per un'altra generazione.
 
Un'idea, un concetto, un'idea,
finché resta un'idea è soltanto un'astrazione.
Se potessi mangiare un'idea,
avrei fatto la mia rivoluzione.
 
Su un libro di psicologia,
ho imparato a educare mio figlio:
se cresce libero, il bimbo
è molto più contento.
L'ho lasciato fare,
m'è venuto l'esaurimento.
 
Un mio amico voleva impostare
la famiglia in un modo nuovo,
e disse a sua moglie:
«Se vuoi, mi puoi anche tradire».
Lei lo tradì,
lui non riusciva più a dormire.
 
Un'idea, un concetto, un'idea,
finché resta un'idea è soltanto un'astrazione.
Se potessi mangiare un'idea,
avrei fatto la mia rivoluzione.
 
Aveva tante idee,
era un uomo d'avanguardia,
si vestiva di nuova cultura
e cambiava ogni momento.
Ma quand'era nudo,
era un uomo dell'Ottocento.
 
Ho voluto andare
ad una manifestazione:
i compagni, la lotta di classe,
tante cose belle,
che ho nella testa,
ma non ancora nella pelle.
 
Un'idea, un concetto, un'idea,
finché resta un'idea è soltanto un'astrazione.
Se potessi mangiare un'idea,
avrei fatto la mia rivoluzione,
la mia rivoluzione, la mia rivoluzione.

https://lyricstranslate.com/it/giorgio-gaber-unidea-lyrics.html
 

e questa la canzone:

https://youtu.be/Nw3BrtWfMAY

(in questa versione ha sostituito la seconda ed ultima strofa... in quegli anni educazione e manifestazioni erano argomenti sensibili...).

 
Per finire concordo, solo l'amore ci salverà è un motto, un augurio o una profezia... ma per tanti è solo un'idea... tenuta in mano e sbandierata ma mai messa in bocca.
 

Con altrettanta simpatia
Jean
#441
Attualità / Re:Tutto scorre
07 Agosto 2019, 21:46:58 PM
Citazione di: bobmax il 07 Agosto 2019, 20:38:42 PM
Tutto scorre. Ma se tutto, veramente tutto scorre, allora... nulla scorre!
Affinché qualcosa scorra, occorre infatti che vi sia qualcos'altro che non scorre.
Ma non vi è nessuna cosa che non scorra.

Se tutto appare scorrere, non vi sarà allora solo lo scorrere stesso?

Non vi è nessuno che vive, nessuno che muore. Solo la vita.

Non vi è nessuno, neppure, ovviamente, me stesso.

Come (semplificando) diceva paul11, noi si vive in due ambiti, trascendentale e materiale, il che produce l'impressione d'essere come il guidatore all'interno della macchina. 

Quando la macchina è ben sollecitata nel suo "scorrere" il guidatore è meno presente, "assorbito" dalla guida e viceversa, in tranquillità – quasi una sospensione dello scorrere stesso – il legame del conducente con la vettura si indebolisce al punto (per alcuni) da sfuggire alla percezione (non dissolversi, sarebbe la fine del gioco).

Il dibattito sul "fantasma della macchina" per alcuni si risolve nel negarlo (ricordo Sgiombo, ad esempio) e per altri nel tentativo di afferrarne un po' più saldamente un lembo del lenzuolo, vieppiù con scarsi risultati. 

Naturalmente per la stragrande maggioranza delle persone codesti argomenti son aria fritta.

Di una sola cosa possiamo esser certi, dell'attività del pensiero, del suo scorrere, per restare in tema, pensiero che immancabilmente porta con sé la sensazione dell'io, del pensatore... il fantasma in cabina, là, più o meno sulla fronte. 

Qui, non essendo in filosofia, spiritualità o esperienze conviene fermarsi... non prima però d'averne trovato un minimo collegamento appunto con l'attualità.

Quale poteva essere lo stato di quel conducente (albanese) di 62 anni? 
Una vita sulla strada in condizioni sempre più soffocanti, stress, stanchezza... sonno represso in aggiunta al problemi quotidiani. 
Col risultato che la componente fisica e quella "mentale" non erano in equilibrio... le precipue forme di consapevolezza (dall'una all'altra e viceversa) ostacolate nel loro scorrere.

Le vittime, i due poveri operai stradali (altro lavoro a rischio) i cui corpi di carne han dovuto esser ricomposti ora son privi di quel fantasma... ma son certo che il dolore abbia lacerato internamente i loro cari come una lama. 
So di tante persone morte dal troppo dolore. L'uno agisce sull'altro.  
 
L'equilibrio, la via di mezzo, si ottiene con l'aderenza alla narrazione in atto, se non vi è nessuno che vive non ci sarebbero queste parole e all''inverso, nessuno che muore, potrebbero continuare per sempre. Ma non è così.

 
Cordialement
Jean
#442
Tematiche Filosofiche / L'ultimo numero
07 Agosto 2019, 17:30:22 PM
-        Presidente, sono arrivati.

-        Falli entrare e vediamo di risolvere questo giochetto alla svelta... sono arcistufo di ascoltare i vostri esperti.

-        Sì, Signor Presidente... e voi, per cortesia, accomodatevi intorno al tavolo. Il computer è collegato a quello della vostra sezione e il monitor alla telecamere che riprendono l'intero comparto. Professor Kennedy, a lei illustrare la situazione.

-        Grazie, sarò breve... siamo in piena emergenza, a causa di un evento che illustrerò tra poco, si sta verificando una perdita continua e crescente d'energia in tutta la rete elettrica della Nazione. In pratica qualcosa sta assorbendo energia, abbiamo verificato e provato tutto il possibile, senza risultato e...

-        ... dunque ci stanno attaccando! Jack, controlla che siano stati allertati tutti i responsabili della difesa e...

-        Presidente... al momento non possiamo ipotizzare un attacco nemico, si tratta di qualcosa di totalmente diverso... permetta a Kennedy di continuare, solo qualche minuto... prosegua, Professore.

-        Sarò ancora più breve, Presidente, cinque giorni fa nella sezione di ricerca profonda, quella che vede nel monitor, qualcuno ha  posto al computer centrale un quesito matematico... estremamente semplice, questo: dato un numero sommare ad esso 1. Continuare a sommare 1 sino al risultato finale...

-        Kennedy, i numeri sono infiniti... che gioco stupido.

-        Il computer non l'ha ritenuto stupido... probabilmente ci siamo dimenticati di informarlo... e si è messo al lavoro...

-        Senza giungere a nulla, immagino!

-        Sì, all'inizio la cosa procedette come tutti immaginiamo... il numero divenne sempre più grande. Le capacità di calcolo e la memoria complessiva dei computer della ricerca profonda oggi sono semplicemente spaventose... non basterebbe l'intera età dell'universo a mostrarle il risultato raggiunto dopo un solo giorno... quando si è bloccato tutto ed abbiamo scoperto cos'era successo.

-        Cosa?

-        Il computer, noi lo chiamiamo Bob, ha trovato il risultato... l'ultimo numero...

-        Che idiozia, mostramelo che aggiungo 1, moltiplico od elevo a potenza e lo straccio in un secondo!

-        L'ho appena detto... ammettendo di poterlo fare servirebbero una quindicina di miliardi d'anni per visualizzarlo... e dove, poi? Per quanto lo rimpicciolissimo neppure le dimensioni del nostro sistema solare potrebbero contenerlo...

-        ... va beh, i giochetti Fields non mi piacciono più da quando il russo ha risolto la congettura e sputato sui nostri dollari... e allora? (*)

-         Bob ha visualizzato... eccola li, sul monitor: "inserire nuovamente il numero iniziale per accedere al risultato"

-        L'avete fatto, no?

-        Sì e no, Presidente... chi ha posto la domanda al computer non lo ricorda il numero iniziale... come ha detto lei pensava fosse un gioco stupido... ha digitato a caso dei numeri, purtroppo non pochi... abbiamo provato con lui in tutti i modi di ricostruire il numero e darlo a Bob... un paio di tentativi e ci siamo fermati...

-        Ma, accidenti, usate un generatore di numeri, sequenziale o causale... sarà questione di un minuto, mica è un codice!

-        Sì, giusto... l'abbiamo pensato infatti. Il punto è che al primo tentativo - le dissi che in qualche modo il computer consuma energia prendendola dall'intera rete nazionale – una centrale è saltata, fusa... irrecuperabile. Magari una coincidenza ma al secondo la stessa cosa, un'altra e di maggior potenza, per fortuna non nucleare... per quello siamo qui.

-        Ma quell'idiota... chi gli ha permesso di giocare con i computer della ricerca profonda, chi ce l'ha portato lì dentro?

-        Pochi possono accedervi, tuttavia qualcuno ha maggiori possibilità, trattandosi di persone fidate...

-        E chi sarebbe questo fidato deficiente?

-        Presidente, chi non gioca con i computer? Non poteva immaginare una cosa del genere...

-        Jack, ho fatto una domanda, dimmelo tu... chi è stato?

-        Ehm, presidente... suo nipote desiderava da tanto vedere la sezione e sua figlia, autorizzata... ce l'ha portato...

-        Jack, non hai niente da chiedere all'esperto?

 
... continua
 

(*) https://ilbolive.unipd.it/it/news/perche-grigori-perelman-rifiuto-milione-dollari
       https://www.lamacchinadiluce.com/2019/06/grigori-perelman-jakovlevic-e-la.html
 

Cordialement
Jean
#443
Attualità / Re:Tutto scorre
06 Agosto 2019, 12:22:02 PM
Cfr post 4

Tutto scorre, anche il traffico, quando va bene...


La verità, presentata in questo video (che è indispensabile vedere per seguire il seguito del discorso):
https://www.iene.mediaset.it/2019/news/bologna-incidente-tir-autostrada-incendio-camionisti_470936.shtml

si presta ad alcune considerazioni, non strettamente collegate.

1.Basterebbe, per interrompere del tutto il fenomeno, la revoca della patente a vita per l'autista e il controllo di tutta l'attività della ditta che dovrebbe essere anch'essa penalmente perseguibile (i titolari) in casi accertati. Il nostro ministro dei trasporti che ne pensa?




oggi: https://bologna.repubblica.it/cronaca/2019/08/06/news/bologna_incidente-232934923/?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P1-S1.8-T1


L'ennesima sciagura nello stesso luogo, sempre un camionista con un'età (62) un tempo da pensione. Anche questo lascerà vedove e rabbia, il traffico riprenderà a scorrere in attesa del prossimo. Oggi il buco nella montagna ha la precedenza, prima era il ponte e domani qualcos'altro di grosso... le singole vite son troppo piccole e gli interessi coinvolti son alti alti alti...


J4Y    
#444
Racconti Inediti / Un luogo particolare.
06 Agosto 2019, 10:41:52 AM
-        Dev'esserci un errore... che ci faccio qui?
-        ... un errore, difficile... ma il Tutto lo contempla. Che ci fai qui? Semplice, sei arrivato a destinazione...
-        Ma quale destinazione, codesto luogo non lo conosco, io andavo a Firenze.
-        Certo, quella era la tua destinazione... terrena... cominci a capire?
-        ... mi son fermato in un nuovo autogrill..?
-        Ah, ecco perché sei giunto qui direttamente, il bonus!
-        Quale bonus?
-        Quello concesso a chi abbia sense of humor... d'accordo, il Regno Unito sta messo male oggi ma le cose buone che ha prodotto rimangono, come quel "sense" e qui, ché dalle vostre parti sta scomparendo, noi si continua ad usarlo... con moderazione, naturalmente...
-        E codesto bonus... m'ha portato dalla mia vettura direttamente qui? Accidenti, non ho manco appetito, potevo usarlo in seguito!
-        Come si dice da voi... ci sei o ci fai?
-        Mah... ora che vedo meglio, il bar non è attrezzato... manca il personale e i clienti là in fondo intanto aspettano. O che non si poteva terminarlo del tutto prima d'aprirlo?
-        ... non ci sei... guarda un po' meglio, suvvia...
-        Beh, la tunica alla Demis Roussos qualcuno la mette ancora in Versilia, però colorata... tutta bianca ti prenderebbero per un vù cumprà... va beh, dai... ti sta bene, alto come sei... però i capelli, almeno un codino... me pari biblico... si scherza, eh... il sense, appunto...
-        ... decisamente, ti meritavi il bonus... benvenuto, sono il Portiere.
-        Ah... il bancone è dell'Hotel allora... adesso mi par di ricordare, m'era venuto sonno...
-        Sì, bravo... e hai cercato di resistere... non si dovrebbe, alla guida.
-        Ci sono abituato e avevo un appuntamento importante... eh, ma poi l'ho capita e ho cercato un Motel...
-        Eh, no... hai pensato che sarebbe stato opportuno farlo... alla prossima uscita... i segnali vanno colti al volo...
-        Segnali di chi?
-        Credi che il Motel fosse un tuo pensiero?
-        E di chi, altrimenti?
-        ... mmh... capisco il bonus ma effettivamente qualcosa non torna, non dimostri d'avere i requisiti...
-        C'ho tutto in macchina, documentazione, offerte, depliants... documenti e... mannaggia, dov'è il mio portafoglio... chi m'ha messo sta tunica?! Ma che è, un club esclusivo? Io non li frequento quei luoghi... dov'è la mia Audi?
-        La vuoi vedere, davvero?
-        E come no, con quello che m'è costata... ancora 24 rate...
-        L'hai voluto tu, eccola là...
-        Quella 'un è la mia, è un rottame da sfasciacarrozze...
-        Guarda meglio, da vicino...
-        Beh, il colore... ma son tutte grigie oggi, sì il modello è lo stesso ma i sedili, a parte che son tutti sghembi... i miei non sono rossi, 'un mi piace quel colore!
-        ... ancora più vicino...
-        ... ah, ma sò sporchi... e che è, pittura?
-        ...no, sangue fresco...
-        Sangue? Accidenti, e di chi?
-        Tuo.
 
 
Cordialement
Jean
 
-         
#445
Caro Jacopus,

ricordo che mooolto tempo fa leggevo in testi alchemici e di yoga della possibilità di intervenire sul processo di invecchiamento organico per rallentarlo sino a fermarlo. 

Essendo giovane – con quella che si dice "la vita davanti" – gli ipotetici frutti futuri di tali "sentieri di conoscenza" non avevano l'appeal sufficiente per farmeli percorrere compiutamente e con zelo. La conoscenza è come una strada che sovente dirama in altre direzioni e  man mano ne ho percorso diverse, poi ho sentito d'esser giunto dove potevo giungere e il tempo, per me, s'è davvero fermato.

Non quello organico naturalmente, così che per esercizio ho cercato di immaginare, nell'improbabilissimo caso di ritrovarmi tra le mani una pietra filosofale o il conseguimento della siddhi (potere, nell'induismo) dell'immortalità, o almeno di una vita al par di Matusalemme, quale potrebbe essere il mio stato mentale in tale condizione.

Man mano vedrei scomparire (ed ad oggi son già molte...) le persone con cui ho camminato assieme e dubito di poterle mai dimenticare, in qualche modo ne bloccherei il completo scomparire e da parte loro, permanendo come ricordi, la chance d'essere liberato dal mio passato.

Nuove conoscenze riproporrebbero più avanti la medesima situazione, così che il mio nucleo di coscienza (io, la mia persona) a fronte dell'affrancamento dal divenire fisico si ritroverebbe imprigionato sempre più nella ragnatela della memoria.

Adesso fai trascorrere il tempo... mille, diecimila anni... mille, milioni di corpi venuti all'esistenza e dissolti davanti ai tuoi occhi (figurativo)...

... la figura del Bodhisattva - Guan Yin, comparabile alla nostra Madonna - che attende ognuno per procedere oltre nel cammino inizia ad assumere un senso.

Non c'è dissolvimento della memoria se permane in qualche nucleo di coscienza perché tutto è collegato... non c'è salvezza se non è per tutti.

Ognuno ha tanta storia, il suo posto nella memoria

https://www.riflessioni.it/logos/tematiche-filosofiche-5/al-di-la-dell'aldila/msg35316/#msg35316

recita la splendida e struggente canzone dell'immensa Gabriella.

Ci fosse un Jacopus di meno (in questo forum) non ci sarebbe questo post...



Post, persone & riflessioni.
 
https://youtu.be/PbFlVf2lB3I
https://youtu.be/Ik__dqsFZwY

 
Cordialement
Jean
#446
Buongiorno Anthonyi,

riprendo brevemente (e chiudo) quelle che nel nostro scambio a me non sono parse interpretazioni diverse. 
Può esser che il mio metro non abbia la sensibilità e precisione del tuo, cercherò di porre più attenzione quando mi rivolgo a te.
 

Jean - Non mi paiono preponderanti rispetto all'intero corpus, sicuramente il senso etico (norme, valori... afferenti il concetto basilare del bene e del male) non può eliminarsi in un argomento come quello in discussione ma ritengo che Eutidemo abbia fatto del suo meglio per rendere più "asettico" possibile (dal punto di vista di morale ed etica) quella che anche secondo me è principalmente un'ipotesi di lavoro. 

Anthonyi - L'etica dice ciò che è giusto, ciò che deve essere fatto secondo un principio superiore

Mi pare che siamo d'accordo, no?


 
Jean- Politica è una parola talmente vasta che riferita alle azioni umane non ve ne sono che non vi ricadano... (in una società) tutto è politica, ogni scelta lo è come anche il non scegliere, il partecipare oppure l'esimersi.

Anthonyi - La politica, più banalmente, si occupa di ciò che si può fare, e questo sia sulla base di vincoli materiali, o economici, sia sulla base di vincoli più strettamente politici inerenti le preferenze dei cittadini.

Appunto, ciò che si può fare, alias le azioni umane.

 

Anthonyi - Quando io differenzio tra etica e politica parlo di ambiti di ragionamento che sono stati adeguatamente sistematizzati già da tanto, e mi meraviglia che tu non abbia le basi per coglierne la differenza.

Jean – naturalmente dissento, ad ognuno la propria opinione.



 
Procedendo, riporto un breve estratto di Eutidemo:

D)- Quanto a costoro, che cercano di arrivare in Europa senza rispettare nessuna delle leggi che regolano l'"immigrazione economica"(cioè i "decreti flussi"), ma sfruttando opportunisticamente le leggi che servirebbero a salvare la vita ai veri naufraghi io sono perfettamente d'accordo con te sul fatto che devono essere rispediti quanto prima nel Paese di provenienza; e questo non solo per il rispetto di noi Italiani e delle nostre leggi, ma anche per il rispetto dei loro connazionali che fanno richiesta di venire qui seguendo la via regolare.

Concetto, questo, che avevo in più punti chiarito nel mio TOPIC, ribadendo che le  NAZIONI OSPITI, nei limiti della loro capacità di accoglienza e delle loro convenienze economiche, possono e debbono ospitare soltanto i migranti di cui hanno bisogno, ed invece hanno il diritto di  "rispedire al mittente" gli irregolari, affinchè (quelli sì) non pesino indebitamente sulla nostra economia, fruendo senza contropartita del nostro Welfare.



dal quale (assieme a molti, molti altri interventi) non rilevo per nulla fondato ascriverne l'autore nella categoria degli "immigrazionisti".

Tutte le "opinioni" son parimenti lecite ove vi sia libertà d'espressione e non condividendola a mia volta nella sua accezione più estesa tuttavia la ritengo importante perché concorre a  stabilire i limiti – minimo e massimo – entro i quali l'azione politica (o come la si voglia chiamare) deve trovare il compromesso ottimale (o nessuno) nell'interesse della collettività.

 
Cordialement
Jean
#447
Varie / La mosca impertinente
04 Agosto 2019, 19:46:19 PM
Finalmente son riuscito a metter fuor di finestra una dannata mosca che zampettava e suggeva dove non avrebbe dovuto zampettar e suggere, a casa mia

Non che io abbia una particolare avversione per codesti insetti... mi garbano un po' tutti, hanno il loro ruolo e, per dire, a me piace giocar e dialogare (gestualmente) con i ragni, quando, come e dove lo decido io, naturalmente.

Ma ci sono sistematizzazioni di spazi e limiti che anche una mosca dovrebbe capire... perlomeno vedendo la mia figura rotear tovagliolo e mani e mi meravigliavo non avesse almeno le basi per comprenderla. 
Probabilmente (al mio contrario che son ben avanti con gli anni) era ancor giovane e mancava d'esperienza del mondo (e delle case) degli umani.
Però, mi son detto, essa (la mosca) risponde (ipotizziamo esista) all'etica della sua specie che gli impone di trovar cibo e riprodursi, un principio superiore anche al timore di venir soppressa.

Comunque alla fine l'ho messa fuori, cotal mosca suggente (ed un pochino impertinente)... o forse c'è volata da sola, d'altronde in barba a divieti aveva rimediato il pranzo. Mah, chi l'avrà vinta?

Mi son anche chiesto se la mia azione sia stata politica, perché quest'ultima si occupa (banalmente) di ciò che si può fare e le preferenze de cittadini son d'aver meno mosche possibile, appunto politica di contenimento della maleducazione demografica delle mosche... ma non mi sono ulteriormente addentrato in tal ragionamenti ché la commistione d'ambiti richiederebbe un esperto... chissà a quale/i apparterrebbero i miei, considerato che:

"Il ragionamento è oggetto di studio in diversi ambiti disciplinari. La logica matematica approfondisce il processo formale del ragionamento (inferenza ), la filosofia la forma e il metodo, la psicologia i processi cognitivi e neurali."   

Ma... c'è un aggiornamento... la dannata mosca impertinente fatta uscir di finestra è ritornata in casa mia dalla minuscola porta di servizio, beh se non riesco a provveder da solo qualcuno che mi da una mano forse lo trovo...

 
Cordialement
Jean
#448
Poiché l'ho un po' tirata,
la storia del 500 utente
adesso che è arrivato
non posso non dir niente,
però... sarà vera questa entrata?

Va beh che s'è firmato
ma c'è qualcuno dietro
o ha sol colto l'occasione
d'apparir sul vetro?  (vetrina, ndr)

Per risolver la questione
non resta che mandare
al nikke ch'è indirizzo
l'avviso di chiamata
e se non vuoi barare
risponni co nu schizzo...
e dopo tutti al mare
a mostrar...

 https://youtu.be/mUUSBDyQJAk
 
Cordialement
Jean
#449
Buongiorno Anthonyi,

mentre viator etichettava il pregevole lavoro di Eutidemo quale "ipotesi di svago" tu lo definisci "visione". 
Sono un appassionato di "visioni" di ogni sorta ma nello specifico non mi pare la parola azzeccata, pur se la visione sia l'atto di "vedere" le cose e per estensione i problemi, come minuziosamente (secondo me) ha riportato in scrittura l'autore. 

Ma se non è il caso di formalizzarsi  per una parola è il seguito associato a quella che non mi convince, specie quando gli imputi (alla visione) il limite d'essere "etica". 
Senza addentrarci nel significato di quest'altra parola, per non farne una questione semantica quella che è d'attualità, ho ricercato nell'intero scritto di Eutidemo le parti che potrebbero esserlo, presumo (potrei sbagliarmi) queste:  

a)    
La prima cosa da fare, per "aiutarli a casa loro", per usare un o slogan sin troppo abusato sia a destra che a sinistra, sarebbe di "smetterla di derubarli".
Ed invero l'Africa rappresenta uno dei più grandi giacimenti di risorse naturali del mondo, in quanto:
- Nigeria, Angola, Algeria e Libia producono una buona parte di tutto il petrolio greggio del mondo; 
 - Congo e Sierra Leone hanno le maggiori risorse a di tutto il mondo  d'oro e diamanti, cromo, coltano, bauxite, manganese;
- in Namibia c'è l'uranio (derubato dai cinesi).
Però, nonostante tali enormi ricchezze, 18 dei 20 paesi più poveri in tutto il mondo sono africani; l'Africa è un continente con un'area tre volte quella dell'Europa ma con il PIL che è la meta' di quello della Spagna.
Perchè si verifica questo?
Perchè non li aiutiamo?
In parte si, ma, soprattutto, perchè li DERUBIAMO; ad opera soprattutto delle CORPORATIONS TRANSANAZIONALI, ma non solo!
Ed infatti, i Paesi industrializzati occidentali dopo il periodo coloniale in Africa,  per decenni, al fine di ottenere queste risorse a basso costo  hanno alimentato ristrette oligarchie compiacenti e spesso realizzato opere inutili, a volte con lo scopo più o meno recondito di mantenere la "partnership" ed ottenere materie prime a prezzi stracciati; i vari dittatori corrotti, sono stati tenuti  in piedi dalle ingenti risorse ricevute dalla cooperazione internazionale e dalle grandi compagnie commerciali, come in Congo per l'estrazione dei diamanti.  
Per cui qualunque aiuto finanziario ai Paesi africani, rischia di finire nelle mani di tali dittatori e semidittatori corrotti; il che, purtroppo, complica notevolmente la soluzione di cui alla seguente lett.c), cioè quella di implementare gli APVS (aiuti ai Paesi in via di sviluppo).
b)
La seconda cosa da fare, per aiutarli a casa loro, sarebbe cambiare RADICALMENTE il nostro tenore di vita A CASA NOSTRA!
Ed infatti, già altrove in questo Forum ho osservato come una delle principali cause della fame e della desertificazione in africa, deriva dalle nostre occidentali abitudini "carnivore", le quali:
- provocano FAME, perchè dirottano la maggior parte delle coltivazioni "cerealicole" da una possibile alimentazione umana in Africa, all'alimentazione degli immensi allevamenti bovini, destinati all'alimentazione "carnivora" dell'Occidente;
- provocano DESERTIFICAZIONE, perchè i bovini, sono la causa del 74% delle emissioni gas effetto serra, grazie alla grande quantità di metano e protossido di azoto emessi dal loro posteriore (cioè dai PETI). 
E si potrebbe continuare a lungo, poichè le emissioni gas con effetto serra sono dovute anche ad una produzione industriale "smodata", per soddisfare altri nostri -non indispensabili- desideri di carattere non alimentare; sebbene, in questo caso, le colpe non siano solo del mondo occidentale, ma anche e soprattutto di quello cinese.
c)
Per venire agli aiuti diretti veri e propri, invece di introdurre una "flat tax" a beneficio dei ricchi, andrebbe introdotta una "fat tax" per implementare almeno di 100 volte gli aiuti ai Paesi in via di sviluppo; cercando però di evitare che finiscano nella mani sbagliate, il che, come ho detto sopra non è facile, ma si può fare.


 
Non mi paiono preponderanti rispetto all'intero corpus, sicuramente il senso etico (norme, valori... afferenti il concetto basilare del bene e del male) non può eliminarsi in un argomento come quello in discussione ma ritengo che Eutidemo abbia fatto del suo meglio per rendere più "asettico" possibile (dal punto di vista di morale ed etica) quella che anche secondo me è principalmente un'ipotesi di lavoro.

Politica è una parola talmente vasta che riferita alle azioni umane non ve ne sono che non vi ricadano... (in una società) tutto è politica, ogni scelta lo è come anche il non scegliere, il partecipare oppure l'esimersi.

L'urgenza della questione è che vi son molti "tappi", come li definisce Eutidemo, collocati per resistere a pressioni di vini ad alto grado zuccherino in fermentazione. 

La maggior parte son sottodimensionati, andavano  bene per le annate precedenti, quando il cambiamento climatico non aveva ancora contribuito ad incrementarne il tenore. Alla vostra immaginazione veder quei tappi saltare, uno dietro l'altro.

 
Cordialement
Jean
#450
Un saluto anche da parte mia, Eutidemo 

e complimenti per l'ottimo lavoro svolto, del quale si potranno obiettare i singoli punti ma non l'impostazione che cerca di contemperare i singoli aspetti del grandissimo problema migratorio.

Incidentalmente rilevo che nessuno è mai stato in grado di produrre una sintesi così esaustiva e chiara e che tutti i discorsi in merito, se non collocati in una visione integrata del problema, si prestano ad esser interpretati in vari modi: politici, di pancia, di etnia, storici, demografici e chi più ne ha... col risultato di non giungere da nessuna parte ed anzi irrigidire le posizioni (e sovente i termini, ma questo è il meno).

Non che il tuo lavoro (ovviamente) risolva la questione... hai preparato l'ordito sul quale vedremo quali saranno le trame (proposte) in grado di ricoprirlo del tutto e non per una piccola porzione, ottenendosi solo una copertina per un piede (cfr. l'Italia) che ci verrebbe strappata via da forze ben maggiori delle nostre.

Condivido l'impostazione della suddivisione nelle tre fasi: partenza, viaggio ed arrivo e non concordo con l'amico viator nel ritenerla una mera ipotesi di svago: ogni sincero sforzo, ogni pensiero positivo contrastano l'opposto, non importa a quale livello, al minimo questo del forum... che qualcuno legge magari aiutandolo a riflettere, che ne è lo scopo principale nelle buone intenzioni del suo creatore, Ivo Nardi.

 
Cordialement
Jean