@jsebastian
ok. concordo su tutto.
Però c'è un particolare che va sottolineato.
Come testimonia lo stesso Paolo nelle sue lettere autentiche, nel I secolo c'erano molti "crisitanesimi". Questo fatto è anche testimoniato dal ritrovamento della biblioteca di Nag-Hammadi.
Il fatto che a noi siano giunte sole le opere "ortodosse" (in ordine temporale: Paolo, Marco, Matteo, Luca e Giovanni) è del tutto ovvio. Gli altri cristianesimi - i cosiddetti "cristianesimi perduti" - vennero dichiarati "eresie". E i testi (cioè i vangeli, gli atti ecc ecc) di queste eresie vennero distrutti o, semplciemente, non vennero più copiati. E quindi andarono persi.
Tuttavia abbiamo testimonianza del feroce scontro teologico del I e II secolo, sia dalle lettere di Paolo, sia dai testi ritrovati (vedi Nag Hammadi) e sia dagli scritti dei primi padri della chiesa. Nel I secolo non c'era solo la visione teologica di Paolo. C'erano anche altre visioni teologiche alternative a quella di Paolo.
Tuttavia, nel feroce scontro tra teologie, la visione "ortodossa" prese il sopravvento.
Due sono i motivi.
Il primo è la distruzione di Gerusalemme del 70dc che segnò, di fatto, la fine della chiesa di Gerusalemme e della sua visione teologica.
Il secondo è che la visione "ortodossa" fu quella che prese piede a Roma, la capitale dell'impero. E quindi, grazie a questo, ebbe la forza di imporsi sulle altre visioni teologiche.
Quindi non è corretto affermare che la visione teologica di Paolo condizionò tutto il cristianesimo, poichè esistevano, nel I e II secolo, anche altri cristianesimi che avevano visioni teologiche diverse da quella di Paolo.
E' vero, invece, che la visione teologica di Paolo fu la visione teologica "ortodossa" che ebbe il sopravvento su tutte le altre visioni teologiche. Ed è quella giunta fino a noi.
Fatta questa doverosa precisazione, per il resto concordo in pieno con quanto hai detto.

ok. concordo su tutto.
Però c'è un particolare che va sottolineato.
Come testimonia lo stesso Paolo nelle sue lettere autentiche, nel I secolo c'erano molti "crisitanesimi". Questo fatto è anche testimoniato dal ritrovamento della biblioteca di Nag-Hammadi.
Il fatto che a noi siano giunte sole le opere "ortodosse" (in ordine temporale: Paolo, Marco, Matteo, Luca e Giovanni) è del tutto ovvio. Gli altri cristianesimi - i cosiddetti "cristianesimi perduti" - vennero dichiarati "eresie". E i testi (cioè i vangeli, gli atti ecc ecc) di queste eresie vennero distrutti o, semplciemente, non vennero più copiati. E quindi andarono persi.
Tuttavia abbiamo testimonianza del feroce scontro teologico del I e II secolo, sia dalle lettere di Paolo, sia dai testi ritrovati (vedi Nag Hammadi) e sia dagli scritti dei primi padri della chiesa. Nel I secolo non c'era solo la visione teologica di Paolo. C'erano anche altre visioni teologiche alternative a quella di Paolo.
Tuttavia, nel feroce scontro tra teologie, la visione "ortodossa" prese il sopravvento.
Due sono i motivi.
Il primo è la distruzione di Gerusalemme del 70dc che segnò, di fatto, la fine della chiesa di Gerusalemme e della sua visione teologica.
Il secondo è che la visione "ortodossa" fu quella che prese piede a Roma, la capitale dell'impero. E quindi, grazie a questo, ebbe la forza di imporsi sulle altre visioni teologiche.
Quindi non è corretto affermare che la visione teologica di Paolo condizionò tutto il cristianesimo, poichè esistevano, nel I e II secolo, anche altri cristianesimi che avevano visioni teologiche diverse da quella di Paolo.
E' vero, invece, che la visione teologica di Paolo fu la visione teologica "ortodossa" che ebbe il sopravvento su tutte le altre visioni teologiche. Ed è quella giunta fino a noi.
Fatta questa doverosa precisazione, per il resto concordo in pieno con quanto hai detto.
