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Messaggi - iano

#4351
In altri termini i maghi basano i loro trucchi sulle nostre debolezze percettive, sollecitandole .
Così , per analogia, quando è la natura che sembra mostrarci le sue magie chiediamoci quali siano le debolezze del metodo con il quale la indaghiamo.
Se assumiamo che gli strumenti della indagine scientifica non siano sostanzialmente diversi dagli strumenti usati dalla percezione, chiediamoci perché i primi a fronte di una maggiore precisione incappino in limiti di principio, mentre i secondi no.
E infatti, vi è forse un limite all'immaginazione?
La natura di cio' che osserviamo coi sensi sembra molteplice perché molteplici sono i sensi senza che di ciò ci sorprendiamo.
Quindi perché dovremmo sorprenderci quando i metodi di indagine scientifica ci ripropongono la stessa molteplicità?
La differenza sembra risiedere nel fatto che una mela ci appaia solida quanto rossa al contempo.
Mentre gli oggetti del microcosmo che indaghiamo coi metodi della scienza ci appaiono rossi, o , in alternativa solidi, per cui ci sembra strano poter riferire queste diverse apparenze allo stesso oggetto, perché tendiamo a riferire ognuna di queste apparenze all'essenza dell'oggetto, ed essendo esse diverse ci appaiono quindi contraddittorie.
La contraddizione quindi sparisce se non le riferiamo all'essenza dell'oggetto, riguardandole come le  diverse forme in cui esso appare quando diversamente sollecitato sperimentalmente.
Qual'e' l'essenza di una mela, l'essere rossa o l'esser solida?
Nessuna delle due, ne' una loro combinazione per sovrapposizione.
L'essenza della mela non è quella di essere rossa, ne' quella di essere solida , nel quella di essere al contempo rossa e solida.
#4352
Se andate al post #7 della discussione aperta da Eutidemo, "Levitazione casalinga", li trovate la suluzione possibile a un gioco di magia, che per analogia possiamo assumere anche come soluzione dei giochi di magia che la natura a volte sembra proporci.
Cosa è infatti la duplice natura onda particella se non un gioco di magia che inconsapevolmente la natura ci propone?
Eutidemo ci spiega come cucinare  un problema.
La ricetta prevede stupore , meraviglia, costanza e fiducia nei propri mezzi, e sopratutto loro conoscenza in termini dei loro punti deboli.
Così mi pare che i principi della fisica non siano altro che le pezze con le quali copriamo i punti deboli del metodo scientifico.
#4353
Percorsi ed Esperienze / Levitazione casalinga!
03 Giugno 2021, 08:09:55 AM
Aggiungo , ma qui lo dico e qui lo nego, che la levitazione di un oggetto al posto di una bella figliola mi abbia aiutato a capire.
Dove sta la differenza?
In un minor coinvolgimento emotivo credo, che,  quando presente , non agevola certo la ragione.
C'è sempre sul palco di un mago una graziosa presenza che ti distrae.



#4354
Percorsi ed Esperienze / Levitazione casalinga!
03 Giugno 2021, 07:21:14 AM
Ciao Eutidemo.
Senza il rallentamento dell'immagine credo non ci sarei arrivato.
Ma anche così non ero certo di vedere bene, e quindi mi sono esortato dicendomi, "giovanotto , c'è l'hai la ragione? E allora guarda. " Ho provato a immaginare prendendo spunto da ciò che mi sembrava di vedere, perché in fondo cosa è vedere se non usare immaginazione ?
Ma più del numero di magia mi ha impressionato la tua ammirevole costanza nel cercare di capire.
Questa storia infatti inizia che tu eri un giovanotto e finisce che ancora lo sei col tuo senso di stupore e meraviglia ancora intatti.
I giochi di magia a volte ce li propone la natura, di cui quelli proposti dai maghi sono un buon esempio che ci invitano a capire da soli i trucchi, non potendoci con essi certamente abbandonare al misticismo.


#4355
Ciao Jacopus.
Sottoscrivo ma ascrivo un apparente paradosso al cavalier caso, che ognuno di noi è la cosa più improbabile che si possa immaginare, eppur non siamo rari.
Quindi considerando l'insieme delle nostre esistenze, moltiplicando la probabilità che ognuno di noi sia , per se stessa  per tante volte quanti siamo , la probabilità  che tutti insieme siamo fa'.... ???
Ammettiamo pure ragionevolmente che ciò che è possibile prima o poi sarà, ma noi non solo sappiamo che ciò che è massimamente improbabile si è verificato, ma siamo anche certi che si ripeterà ancora e in continuazione.
Il paradosso è appunto apparente, perché non sappiamo bene chi siamo e tanto meno quel che saremo per poter ben calcolare quella probabilità ( dobbiamo specificare la probabilità di cosa vogliamo calcolare esisterà, e non siamo in grado di specificare) perché siamo quel che diventiamo , e certamente qualcosa diventeremo, finché siamo..
#4356
Tematiche Filosofiche / La comprensione delle cose.
02 Giugno 2021, 12:46:44 PM
La comprensione delle cose non sta' in  un accumulo di saperi comparati , ma nel riuscire a ritrovare fra quei saperi l'inizio della via per ripercorre il processo  le cose ha generato.
#4357
Io credo che la breve storia del regno delle due Sicilie, comunque là si scriva , distolga da una storia ben più lunga e significativa , che è quella della continuità della Magna Grecia nel sud Italia.
Se è vero che la cultura occidentale ne deriva, al sud quella cultura rista'.
A me sembra infatti di vedere ancor attuali le stesse beghe descritte da Omero, nel bene e nel male.
#4358
..non lo sappiamo, ma ci piace esserlo e siamo felici quando ci riusciamo., realizzandoci in quel che facciamo.
Nella misura in cui siamo animali sociali ci occorre però un alibi da esibire .
Così c'è chi dice che lo fa' per soldi, chi per amore, ma nessuno sa' bene perché lo fa'. Qualcosa però  bisognerà pur far apparire agli occhi altrui , che giustifichi il nostro agire, perché agiamo tutti sotto copertura sociale.

Poi c'è chi non trova la felicità, perché non la cerca in se', ma in quel che vede in altri, agendo per imitazione.
Quelli per cui l'alibi diventa il loro essere.
#4359
Percorsi ed Esperienze / Levitazione casalinga!
02 Giugno 2021, 10:47:39 AM
Inevitabile parte la riflessione filosofica, che rimane valida, anche se avessi sbagliato "trucco".
Ciò che vediamo non è ciò che è, ma  è il risultato di una elaborazione di dati che assumiamo come rappresentativi di esso . La stessa cosa può apparire quindi in forme diverse, anche fra loro contraddittorie al limite, perché diverse e non univoche, e men che meno  esaustive, sono le possibili assunzioni.
Si richiede solo che ogni gruppo di assunzioni sia coerente.
Che le diverse assunzioni all'interno di un gruppo non siano contraddittorie , perché diversamente non sarebbe possibile una loro elaborazione coerente, e non avremmo un risultato  che non sia la cecità .
Ma non si richiede che diversi gruppi di assunzioni siano fra loro coerenti, per cui contraddittori potranno essere i  loro diversi risultati.
Ora risulta un onda, ora una particella, ma mai le due cose contemporaneamente , in quanto i diversi risultati sono propri a distinte assunzioni.


Dalla levitazione casalinga alle leggi universali ...è un attimo. 😅
#4360
Percorsi ed Esperienze / Levitazione casalinga!
02 Giugno 2021, 10:04:15 AM
Il pregiudizio c'è lo inculca il mago, anticipandoci ciò che farà, ma noi siamo già ben predisposti ad accoglierlo perché in generale non pensiamo ad un movimento come qualcosa che torni indietro sui suoi passi, perché in effetti questo è un caso particolare di movimento, non adatto quindi  a rappresentare  la sua generalità , come meglio la rappresenta qualcosa  che prosegua...chiudendosi magari in un movimento circolare, che torni non sui suoi passi, ma al punto di partenza.
Vediamo così la chiusura di un cerchio che però non si chiude.
Di ben chiuso c'è solo il cerchio che manipola il mago.


La vista fa' miracoli coi mezzi di cui dispone, ma se vogliamo maggior precisione occorre un maggior dispendio di ragione e un buon allenamento nel saper cambiare prospettiva, di modo che ci venga naturale farlo, quasi senza pensarci, perché appunto nella naturale percezione non pensiamo a quel che facciamo, e in particolare a quel che pregiudizievolmente assumiamo, entrando ciò che ci aspettiamo di vedere nell'elaborazione il cui risultato è ciò che vedremo.
#4361
Percorsi ed Esperienze / Levitazione casalinga!
02 Giugno 2021, 09:21:41 AM
Diciamolo meglio.
Ci sono coppie di posizioni del cerchio che non possiamo distinguere in prospettiva fra loro se non per il contesto in cui ci si presentano, ma il contesto non si presenta sempre in modo univoco , e quando ciò accade assumiamo il contesto che ci viene presentato ,nello specifico quello del movimento di un cerchio che attraverserà la figura sospesa .
A ciò corrisponde in prospettiva una sequenza di sezioni che ci attendiamo come congruente al movimento, ma non è l'unico movimento che produce quella sequenza.
Noi però ci limitiamo a verificare la congruenza che conferma il movimento atteso.
La nostra percezione è pregiudizievole , perché è ottimizzata in base a un rapporto errore/ economia ragionevolmente prossimo a zero.
Significa che pur a fronte di un sistema che usa economia di mezzi, riusciamo a ridurre a un valore più che accettabile la probabilità di errore nella percezione.
Se conosciamo il sistema percettivo conosciamo anche dove si annidano quei pochi errori, e possiamo quindi riprodurre il contesto giusto per provocarli.
Questo è il mestiero del mago.


In particolare  il numero della levitazione , se ho indovinato il trucco, illustra come il pregiudizio sia funzionale alla percezione.




#4362
Percorsi ed Esperienze / Levitazione casalinga!
02 Giugno 2021, 08:41:27 AM
Adesso funziona.
Provo a commentare.
Parliamo di sezioni coniche.
Sono figure piane che si ottengono dall'intersezione  fra un piano e un cono.
In particolare si ottengono cerchi ed ellissi, che sono quelli che ci interessano.
Muovendo il piano , ruotandolo e traslandolo, si potrà passere quindi con continuità da un cerchio a diverse ellissi, per tornare eventualmente a quel cerchio .
Noi del cono vediamo solo la metà posta di fronte a noi, mentre  l'altra metà rimane nascosta alla vista.
Quando vogliamo disegnare una sezione usiamo per convenzione un segno tratteggiato per la parte che non si vede, e uno continuo per quella in vista.
Alcune di queste figure così disegnate  ,   si distingueranno fra loro , a coppie, solo per avere invertiti i tipi di segno.
Ma almeno ad una coppia di queste rappresentazioni non sarà possibile applicare la convenzione che li distingue, riducendosi in prospettiva ad un segmento, che disegneremo solo con linea continua.
Il cerchio che maneggia Eutidemo, che mi pare integro ( non è li che sta il trucco), essendo reale , presenta alla nostra vista  sempre linee continue, ovviamente .
Questo significa che in prospettiva possiamo non distinguere coppie di sue diverse posizioni fra loro.
Si può quindi ingannare la vista facendogli "credere" che sta vedendo un cerchio secondo una prospettiva, mentre la prospettiva è diversa, quella che se la disegnassimo dovremmo usare i segni invertiti.
Sembra che il movimento a un certo punto, quando la prospettiva ci presenta il cerchio come un segmento, torni indietro, invece di andare avanti, e noi non ce ne accorgiamo, perché scambiamo una sezione conica per quella corrispondente di " diverso segno".


So' di essere stato ben complicato , ma succede così quando scrivi cio' che pensi, mentre lo pensi.


Quindi l'oggetto sospeso è in effetti ben ancorato dal lato nascosto alla nostra vista, e il cerchio non trova impedimento a passare nell'ancoraggio, per il motivo che non vi passa, ma torna indietro, anche se, "ragionando con la sola vista " , come esortava a fare quel tale parapsicologo conosciuto da Eutidemo, sembra andare avanti.
#4363
Una cosa è certa fratello Daniele.
Se lo zio Albert non avesse previsto le onde gravitazionali non c'è ne saremmo mai  accorti per caso, come quella volta che  cadde una mela in testa al nonno Isaac, che ogni volta che c'è lo raccontiamo ci facciamo due risate.
Povero nonno.
E povera anche la mela.
#4364
Un minimo di competenza in fisica c'è l'ho, ma non posso dirmi autorevole in materia.
Le onde gravitazionali sono l'ennesima previsione della teoria di Einstein che ha trovato recentemente conferma sperimentale.
Anche la teoria di Newton ha trovato piena conferma, ma correndo minor rischio di smentita, esponendosi meno, prevedendo molte meno cose.
Eppure da un punto di vista filosofico la teoria di Newton è più rivoluzionaria perché assume l'inammissibile, che sia possibile un azione a distanza, senza cioè un mezzo che medi, così inconcepibile che Einstein la esclude, ridando allo spazio tempo il compito di mediare , restituendoci una nuova immagine di stagno dove quando due buchi neri massicci si scontrano è come se cadesse un sassolino.
Scegli tu quale delle due teorie sia più cervellotica da un punto di vista filosofico , se credi che sia importante farlo , perché dal punto di vista scientifico i giochi sono fatti.
Newton ci dice che due corpi si influenzano senza toccarsi, esercitando reciprocamente una azione a distanza , non mediata da nulla, che li muove.
Einstein ci dice che essi si muovono senza che  agisca alcuna forza a distanza.
Per eliminare il paradosso della forza che agisce a distanza elimina di fatto la forza.
Però muovendosi nello spazio tempo le masse lo increspano , ma di un tale nulla, che solo un evento catastrofico come lo scontro di due buchi neri supermassici diventa significativo.
Secondo gli antichi i corpi cadono per simpatia verso la terra.
Per,Einstein si muovono secondo "simpatia" con lo spazio tempo.
Sembra che si vada avanti tornando indietro, ma la differenza sta nel potere predittivo.
Però la palma di rivoluzionario va' a Newton, anche se la rivoluzione più grossa l'ha fatta un controrivoluzionario, Einstein.
#4365
Credo che l'amore che si dice incondizionato sia quello in effetti maggiormente condizionato, non dipendendo dalle nostre scelte ma dal nostro istinto.