Citazione di: Alexander il 26 Maggio 2021, 12:24:22 PMMa al mio precedente post tu replicheresti che non ho letto bene.
Buongiorno Iano
Non può esserci divenire senza essere, e viceversa. Cosa diviene è la domanda? Per notare il divenire stesso dobbiamo prima stabilire l'essere di una cosa .
Non può esserci un essere se non perché diviene tu dici.
Non può esistere dunque un triangolo se non perché trasla, e non si può avere traslazione senza il triangolo.
Ma per poter traslare qualcosa di esso deve esser parte la sua posizione, perché se non l'avesse non potrebbe perderla traslando.
Il triangolo è ciò che rimane dopo che quel qualcosa ha perso la sua posizione, e perciò è un triangolo e non più quel qualcosa di prima.
È quel che rimane a causa del particolare cambiamento.
In un certo senso dunque cambiamento ed essere sono speculari , ma dato che essi posseggono varietà e distinzione tu la noti meglio nelle cose che non nei mutamento .
Ma come fa' allora la varietà dell'uno a non riflettersi sulla varietà dell'altro e viceversa.
Come si fa' adire che vi è un verso privilegiato in questa riflessione se non per questione di scelte pratiche e contingenti?
Non possiamo certo delegare una verità filosofica a ciò che meglio notiamo in base alle nostre preferenze percettive del momento.
Quindi avremmo ragione entrambi e potremmo solo limitarci a notare , come fa' notare Jacopus , un netto cambio di prospettiva nella storia dell'uomo, ma in fondo solo per questioni di moda non essenziali, se non fosse che le prospettive sono parte di noi e noi siamo quel che rimane ogni volta da questi acquisti e dismissioni.