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Messaggi - Ipazia

#4411
Citazione di: Jacopus il 29 Giugno 2021, 21:08:47 PM
" il carattere parassitario di certe etnie!". Concetto interessante, ma davvero poco marxista ( a meno che non si consideri Marx come una sorta di verbo divino, rappresentazione che non sarebbe piaciuta neppure a Marx). A questo punto in questa discussione mi fermo qui. Non penso di poter dare nè di poter ricevere.

"Non penso di poter dare nè di poter ricevere" è quello che deve aver pensato un umanitario onesto di lungo corso come don Albino Bizzotto ad un certo punto del suo interessamento per quella "etnia". Che scrivo tra virgolette, perchè in realtà nessun gruppo etnico può fondare il suo futuro sull'addestramento dei pargoli all'accattonaggio e alla rapina, se non a danno di altre etnie che, indipendemente dall'orientamento ideologico e dal sistema politico, si guadagnano biblicamente il pane col sudore della fronte.

Mi spiace Jacopus, ma la verità, anche senza maiuscola, continua ad essere rivoluzionaria anche quando cozza coi massimi sistemi che abbiamo trangugiato. Indipendemente da caviale e champagne.

#4412
Direi che viator c'è andato vicino. Ma aggiungerei che anche nelle società più evolute e benestanti si finirebbe col chiedersi perchè il livello di benessere deve essere talmente sperequato a vantaggio di una casta parassitaria che ne strabeneficia sulle spalle di chi lavora. Sarebbero i produttori stessi, proprio perchè evoluti, a non accontentarsi più di panem et circenses, pur se abbondanti.

Questo i padroni del vapore lo sanno e quindi hanno tutto l'interesse a tenere al livello più basso, di sussistenza, il livello degli schiavi, introducendo ad arte quelle minacce di cui parla viator e dirottando una bella fetta di plusvalore verso il controllo di ogni forma di minaccia, endogena o esogena, al proprio dominio.Marx, che non era certo tenero col Lumpenproletariat, è molto attento a cogliere il modo in cui la borghesia capitalistica riduce in tale stato anche comunità autosufficienti per incrementare il bacino minerario di schiavi pronti ad ogni comando.
#4413
Citazione di: niko il 29 Giugno 2021, 21:07:46 PM
Ma appunto in natura tanti infiniti diversi si parassitano tra di loro, per questo invitavo a sospendere un attimo la parola e guardare le figure, per capire il rapporto mimetico tra capitalismo e natura, l'iperrealismo delle merci e l'accumulazione di spettacoli.

Ma in fondo le piante organizzano in un certo modo la materia inerte per vivere, gli erbivori si mangiano le piante e i carnivori si mangiano gli erbivori, ma rispetto al rapporto privilegiato che il grande albero ha con il sole, tutta l'animalità là intorno è parassitismo. Il simbolo di pace non è l'uomo, ma neanche l'agnello.
Tralasciando l'iperrealismo di merci che avvelenano il pianeta e l'accumulazione di spettacoli criminali a sfondo parassitario, va detto che il modo in cui si attua il "parassitismo" naturale antropologico, che il profeta chiama "ricambio organico uomo natura", avviene attraverso un medium denominato "lavoro" che rende specifico il concetto di parassita sub specie humana.
#4414
Citazione di: anthonyi il 29 Giugno 2021, 21:53:16 PM
Con gli odierni sistemi democratici, in realtà, anche la coscienza di classe non è necessaria. Se esiste una forma di organizzazione comunitaria che riesce a garantire a tutti i proletari una condizione di vita migliore basta presentare questa forma come programma politico e tutti i proletari la voteranno per calcolo individualistico.
E' la scommessa, persa, della socialdemocrazia. Persa per varie cause su cui si può stilare una graduatoria, ma la risultante è che il trend va verso un aumentato divario sociale e di numero dei poveri anche nelle società opulente. Con moltiplicatori, quali il boom demografico di alcune aree povere, la desertificazione, il degrado metropolitano, il deprezzamento a livelli ottocenteschi della forza lavoro, che appaiono di difficile correzione.
#4415
La musica, così potente nel suscitare emozioni, è la più scientifica delle arti perche si regge su precisi rapporti di frequenze sonore la cui combinazione è teoricamente infinita. Tale matematica emozionale, che insiste sul nostro senso dell'udito, è oggetto di ricerca "scientifica" fin dai tempi dei pitagorici. Il fatto che rapporti esatti di frequenze li chiamiamo "musica", e rapporti casuali e non periodici "rumore", dovrebbe raffreddare qualsiasi approccio "emozionale" all'arte musicale. Chi "capisce" la musica tende a trovare più piacere nella musica d'arte che in quella di consumo. Ma potrebbe essere una questione eminentemente soggettiva.

Meno soggettiva è la capacità virtuosistica, tanto nella composizione che nell'esecuzione, di gestire intervalli estremi, inediti, originali, conservando però la bellezza e fruibilità dell'esito musicale. Da cultrice di musica ed esecutrice dilettante devo dire che ho imparato a gustare la complessità dei classici e la bellezza di una voce curata. Il che mi ha allontanato dalle voci stonate e dalle musiche banali del repertorio commerciale, che anche nelle forme di maggior successo e valore, tipo Beatles o Pink Floyd, si sono dovute affidare a musicisti professionisti in composizione per orchestrare le loro idee musicali.

Faccio eccezione per la nobile arte del cantautore, che nelle figure di maggior talento ha saputo coniugare testi pregevoli con musiche di buona fattura, sottratte sovente, nei passaggi più suggestivi, al mondo della tradizione colta o popolare.

(Il discorso di Muti mi suona un po' troppo social-nazional-popolare, rivolto ad un pubblico come quello italiano tra i più ignoranti, anche per precise scelte dei padroni del vapore culturale nazionale, in materia musicale. Molto più avrei apprezzato un invito ad acculturarsi per poter godere gioielli musicali troppo lontani da tale livello di incultura. Sarebbe la fine di S.Remo e delle discoteche da 120 DbA. E forse è proprio questa la questione. Trash music come trash food.)
#4416
Poichè ogni fatto reale è in continuo divenire, anche la "coscienza di classe" si evolve nei suoi soggetti. Ma la distinzione tra formiche e cicale antropomorfiche rimane ed è trasversale ai redditi. Il metodo marxista è adeguato anche ad analizzare la società moderna e individuare i nuovi produttori e i nuovi parassiti. Compito non facile, ma nessuna scienza nasce infusa e si deve aggiornare pure lei continuamente.

Facile è invece, anche ad occhio nudo, cogliere il carattere parassitario di certe "etnie" e di comportamenti irresponsabilmente procreativi. Anche alla luce della nuova sensibilità nei confronti dei diritti dell'infanzia, che non va scodellata in balia di gommoni e altrui welfare di chi una regola in materia se l'è data.
#4417
Citazione di: baylham il 29 Giugno 2021, 02:04:51 AM
Sono più preoccupato dello slancio verso l'infinito della popolazione umana rispetto a quello del capitale.
Direi che le due cose vanno a braccetto e contribuiscono a tenere il gregge soggiogato.
CitazioneRiaffermo la domanda: qual è il nesso "terribile" tra tempo e nulla alla base dell'etichetta di nichilismo appicciata ormai a qualunque cosa?
Mi pare di capire che il Preve preferisca l'illusione simbolica alla realtà evolutiva. Di nuovo, una preferenza soggettiva.
L'illusione dell'Essere è dura a morire. E si inventano formule magiche per esorcizzare il divenire delle cose e dei valori.
CitazioneIl comunitarismo è semplicemente patetico, roba da preti e letterati. Ancora adesso rispetto a numerosi filosofi piccolo borghesi ignoranti di economia e fisica non posso che riconoscere la genialità di Marx che interpretava la società come un sistema evolutivo. Nonostante molte critiche possibili, almeno l'obiettivo utopico del comunismo di Marx che condivido era di godersi la vita.
Se per comunitarismo intendiamo una filosofia della miseria, Marx vi ha già risposto con "Miseria della filosofia". Che gli straccioni (Lumpenproletariat) siano alternativi al Capitale era una bufala evidente anche ai suoi tempi. Soggettivamente essi condividono con preti e padroni lo status privilegiato dei parassiti e su tale base soggettiva trovano sempre un accordo, sulla pelle dei produttori che sgobbano per tutti. Il che si unisce al fattore oggettivo dell'esercito di riserva che tanto contribuisce all'eternarsi dell'accumulazione capitalistica e alla debolezza degli sfruttati.
Però va detto che il comunismo ha un carattere comunitario e su tale comunità di liberi produttori  gaudenti va posto il significato etico dell'utopia comunista.
CitazioneL'ateismo interessa a me, è la mia concezione della vita, degli infiniti universi bruniani: una straordinaria, meravigliosa esplorazione senza sensi obbligati, sensi che non sono in potere di alcuno come aveva intuito l'"antiumanitarismo" di Marx.
"Antiumanitarismo" di classe, dalla parte degli oppressi da molteplici parassitismi.
CitazioneL'avversario del nichilismo è il nichilista stesso.
A sua insaputa. Dal suo supernichilistico "mondo dietro il mondo". E meno lo sa, più se la prende col "nichilismo" di chi ha posto sulla natura l'origine ontologica di tutto. Anche senza simboli.
#4418
Con tutto il rispetto per l'opinione di Muti e la poesia di Dante, avere un Giovanni Bietti che ti spiega una sonata di Chopin o una sinfonia di Mahler è esperienza che dà un grande piacere intellettuale perchè ti permette di capire che cosa c'è dentro ciò che stai ascoltando. In musica è difficile bleffare. La materia è così manipolabile e diversificabile da porre un limite solo al genio del compositore. Così come in altre forme artistiche l'esito dell'opera testimonia del valore dell'autore. E i grandi in ogni campo non sono numerosi. Ma per gustare fino in fondo la bellezza è necessario che qualcuno ti faccia entrare nel retroscena dell'architettura compositiva e te la faccia vedere da dentro. Il paragone è coi grandi ballerini, attori, atleti.  Con tutti coloro che hanno nel loro campo più marce dei comuni mortali. Inclusi gli interpreti musicali che ogni volta celebrano e rinnovano il rito della composizione. Si chiama talento e gustarlo richiede conoscenze particolari che lo sappiano riconoscere e valutare. Anche nell'arte, come in filosofia e nella vita, "diventare quello che si è", è un cammino difficile. Impossibile diventare "quello che non si è".
#4419
L'unico infinito nelle corde del capitalismo è quello della sua accumulazione. Quindi non è fuori luogo sviluppare il concetto di "cattivo infinito". Tra "comunità" è "comunismo" non cederei alla seduzione della parola (dopo averla tanto vituperata). Comunità è l'ethos di cui comunismo è nomos. Non l'unico possibile, ma senza comunità non vi è comunismo possibile.

Il globalismo non produce le premesse per una comunità comunista, ma è una potente macchina di sfruttamento e accumulazione capitalistica globale in cui l'unica umanità ancora non belante è una oligarchia - la razza Bilderberg - disumanata dal suo stesso modello di realtà dominata. La covidemia ci ha dato un assaggio di che cosa sono capaci.

Lo "slancio verso l'infinito" del Capitale ha come ultimo obiettivo l'alienazione totale del tempo di vita degli schiavi, ridotti a motore a due tempi dell'accumulazione: produzione-consumo. E' uno slancio delirante in cui l'esito escatologico più probabile è il manicomio globale. Fatte salve le varie ed eventuali di tipo rivoluzionario. Sempre possibili e auspicabili.
#4420
Lo "spazio simbolico del Tempo religioso dell'Origine" ha prodotto talmente tanti morti ammazzati tra infedeli ed eretici che a metterli tutti in fila non basterebbe la via Lattea. Il tempo reale della storia moderna non è che abbia brillato molto nelle magnifiche e progressive sorti promesse, ma almeno non va in cerca di mali e beni metafisici per scrollarsi di dosso le responsabilità e le colpe. Marx e Nietzsche hanno raccontato l'uomo del "tempo di mezzo" tra la morte di Dio e le rispettive utopie. Concordo che non è un belvedere, ma i profeti del mondo liberato dai numi alcune dritte le hanno date e si tratta di far tesoro del loro patrimonio critico.

La società classista pare invincibile, nella realtà e nelle mitologie, ma non è ricorrendo a mitologie decotte che verrà superata. E neppure a versioni laicizzate pietisticamente. Le profezie più fondate sono ancora quelle del materialismo storico e della dialettica sociale. Ammesso e non concesso che l'ultimo dio, il Capitale, abbia lasciato ancora fieno in cascina per il progresso umano.
#4421
Citazione di: paul11 il 28 Giugno 2021, 11:12:59 AM

"Lo spazio simbolico dell'Origine del Tempo deve dunque essere sottratto alla temporalità stessa intesa come distruzione nichilistica permanente di ogni stabilità." A mio avviso, se non si parte da questo punto, e si parte invece da una fantomatica "materia" originaria come matrice del mondo...
A mio avviso di fronte ad una simile proposizione non si può che rispondere:
Citazione di: L.Wittgenstein - Tractatus Log.Phil. - 6.53...ogni volta che altri voglia dire qualcosa di metafisico, mostrargli che, a certi segni nelle sue proposizioni, egli non ha dato significato alcuno...
... salvo esorcizzare con una formula magica metafisica il divenire, sottraendosi ad un'analisi logicamente sensata del suo protagonista "tempo".
Citazione"L'origine della Religione, o più esattamente delle religioni, sta dunque nella razionale esigenza di sottrarre allo scorrimento annichilatore del tempo un'Origine che possa funzionare da garante di tutti i valori fondativi di una comunità. L'origine della religione è dunque assolutamente razionale, e questo non è capito da tutti coloro che si perdono nel totemismo della magia, nel culto dei morti e nell'inganno dei sacerdoti, nell'ignoranza delle masse e nella legittimazione religiosa del potere di classe."
l'origine della Religione si riconferma pertanto mitologia dell'Origine, la quale ...
Citazione[E' esatto : nella costituzione di una identità di popolo che superi i clamori del tempo, costruendo la tradizione a fondamento . Ed è per questo che le forme economiche e sociali mutano, ma non così  le forme religiose.
... come ogni favola, in quanto tale, può permettersi il lusso di restare costante nel tempo, mentre nel reale circostante todo cambia.
Citazione"Chi vuole dunque l'ateismo deve essere consapevole che il suo vero avversario, quello cui deve prima di tutto saper rispondere, non è certamente la religione (o meglio i miti ed i dogmi del tutto prescientifici ed indimostrabili di cui le religioni si nutrono), ma è il nichilismo, cioè la totale insensatezza integrale del mondo naturale e sociale, quel nichilismo contro cui a suo tempo tutte le religioni sono nate, sono cresciute e si sono mantenute nonostante i numerosissimi "smascheramenti" di tipo sociologico e scientifico."
Il peggior nichilismo, come afferma un celebre filosofo, è la tarantola velenosa che ha inventato il "mondo dietro il mondo", sul quale ...
CitazioneGrandioso......avrei solo specificatamente scritto meglio sulla "insensatezza integrale del mondo naturale e sociale", probabilmente allude che il pensiero nichilista ha voluto determinarsi nel mondo naturale e sociale, tipicamente positivistico e in cui è caduto anche Marx e soprattutto Engels.
...anche Marx ha espresso un pensiero fulminante, contro l'alienazione religiosa, che è una delle forme in cui il nichilismo agisce.
Citazione"Mentre i "pezzi" dell'analisi economica, sociologica e storica del marxismo possono essere forse riparati, il "pezzo" del suo fondamento filosofico non può essere riparato, ma deve essere integralmente sostituito. C'è però un impedimento: come possono i nichilisti prendere coscienza del nichilismo?"
Sarebbe come chiedere alla tarantola di rinunciare al suo veleno ...
CitazioneEsatto.....semplicemente non possono e osservano un mondo che a loro non piace ,eppure condivendo la stessa cultura nichilista dei loro "padroni"che non vogliono ammettere. Sposando la stessa matrice culturale nichilista, vedono il mondo rovesciato.
... e costringerla a vedere il mondo dritto, mettendola a testa in giù. Le tarantole umane hanno inventato la teologia, quale espediente a tale acrobatico scopo.
Citazione-La filosofia propriamente detta ......viene per così dire razionalizzata, cioè depersonificata e trasformata in una struttura veritativa di tipo logico-ontologico. 

La filosofia classica greca nacque proprio così. Dal linguaggio del mito si passò man mano all'ontologia.

-.........Si tratterà di una soluzione rifiutata da Marx che così consegnerà ai suoi seguaci una soluzione nichilista. Una vera bomba a tempo, ormai scoppiata, di cui la stragrande maggioranza dei marxisti appare inconsapevole.

E' ovvio, ne è conseguente
Le possenti mammelle di mamma Sophia hanno nutrito talmente tanti scaraffoni filosofici che possono sopportare anche queste bolle di sapone a tempo. Quale tempo ? Torna da capo.


#4422
Citazione di: Alexander il 27 Giugno 2021, 11:35:27 AM
La famosa ripartenza "incontrovertibile" sarà veramente incontrovertibile? Intanto in Israele hanno rimesso l'obbligo di mascherina con effetto immediato per l'aumento continuo di contagi da variante delta/ex indiana (Israele è portato ad esempio da tutti gli esperti per come ha condotto la campagna vaccinale). Per l'autunno è previsto che questa variante sarà presente nel 90% di casi in Europa. Prepariamoci a nuove fasi di lockdown e proroghe emergenziali, temo. Conviene a questo punto, che si concentrino a vaccinare le persone a rischio che non sono ancora vaccinate piuttosto che correre dietro ai ragazzini, visto che, in presenza di questa variante, l'immunità belante non potrà essere raggiunta.

Rompendo l'omertà plumbea del regime covidemico gli inglesi si sono lasciati scappare che ci sono già morti vaccinati di covid indiano. Il vaccino è un pannicello caldo di efficacia assai limitata e pure pericoloso inoculando una tossina dagli esiti ancora sconosciuti.

Se non si impara a curare i malati la partita è persa sine die. Probabilmente bigpharma - realizzati gli unici utili vaccinali incontrovertibili sostenuti da una demonizzante subalternità politica antiterapeutica - se n'è già accorta. E sta già preparando i costosi brevetti farmacologici con cui continuare a spremere profitti dagli Stati supini. Dichiaranti al contempo inefficaci le cure di costo contenuto sperimentate, spesso con successo, da quella infima parte di professionisti della medicina ancora meritevoli della stima di Ippocrate.

Mentre il grosso della "comunità scientifica" arranca nell'inferno politico covidemico, rieditanto in veste di meri e acefali esecutori il concetto arendtiano della "banalità del male"
#4423
Tematiche Filosofiche / Re:Lo starec Zosima
28 Giugno 2021, 08:46:31 AM
L'ultimo post di green lascia intravedere un senso reale al "male ontologico" fondato interamente su physis: la morte. La colpa originaria è l'atto conoscitivo (l'albero dell'eden) di tale male. Il delitto originario è causare la morte (Caino, Giuda). E l'amore, ovunque perseguibile, la redenzione.

(Raskolnikov è la figura emblematica dei due ultimi passaggi e pure la rivelazione finale di Zosima evidenzia l'assurdità di tanti conflitti di fronte al grande male - ma pure bene, perchè anche i malvagi muoiono - della condizione mortale)

Se poniamo la cosa in questi termini rimaniamo nel reale antropologico, senza mi(s)tificazione alcuna.
#4424
Il regime covidemico è  riuscito a fare danni pure con i tamponi. Non mi stupisce: il diavolo fa le pentole ma non i coperchi. Stavolta l'apprendista stregone ha fatto male anche le pentole. Ma per il Capitale è comunque grasso che cola. Col che il regime si  autoassolve. Mission accomplished.
#4425
Tematiche Filosofiche / Morale, moralismo e valore
27 Giugno 2021, 08:29:08 AM
"Non sono d'oggi, non di ieri, vivono sempre, nessuno sa quando comparvero nè di dove"

E vengono prima di Creonte e pure di Dio (Zeus). Sofocle fa dire alla sua eroina cose epocali che troveranno riscontri nel sapere di millenni più tardi, ripristinando la corretta sequenza etica: physis-ethos-nomos. Evidentemente, pur immerso nelle superstizioni religiose, il libero pensiero greco era già assai maturo e moderno.

Oggi ne sappiamo un po' di più,  ma soprattutto abbiamo imparato, malgrado i padroni del mondo, a non fingere ipotesi su quello che non sappiamo. Neppure questa è una novità (Socrate), ma i padroni del mondo fanno di tutto perché ce ne dimentichiamo, realizzando il peggior nichilismo: quello velenoso e paranoico della tarantola (Nietzsche).