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Messaggi - anthonyi

#4411

L'altruismo, umano e non solo umano, dipende da qualcosa che è successivo alla sessualità, cioè la funzione mammaria, l'accudimento dei cuccioli che si realizza nei mammiferi.
E' vero, come dice Jacopus, che i neuroni specchio hanno un ruolo fondamentale, ma il meccanismo di gestione della socialità (Che è la premessa per i comportamenti altruistici) è comunque più complesso, e parte dai meccanismi di riconoscimento dell'altro, dalla percezione di quest'altro come simile a sé(In tutti i sensi socialmente definibili), è solo a questo punto che vengono attivati i neuroni specchio, che generano empatia.
#4412
Citazione di: viator il 07 Luglio 2020, 19:26:46 PM
Salve anthony. Ti rispondo non per amor di logica – alla quale ti dimostri refrattario – ma unicamente per amor di dialettica. Dunque, citandoti ed inserendo i miei commenti : "Buona la prima, viator, sulla seconda invece non condivido. Se la spiritualità è un'esperienza nel sentire, e quindi sollecita i sensi in qualche modo, allora è possibile analizzarla razionalmente proprio partendo dalla ricerca della spiegazione di questi sensi, che sono qualcosa di fisico. MA CHE DICI ? Quali sensi ? Confondi il SENTIRE DEI SENSI (LA SENSORIALITA' – lontanissima base biologica anche della spiritualità, ma il discorso richiederebbe decine di migliaia di pagine).....con il SENTIRE PSICHICO O SPIRITUALE, cioè con il SENTIMENTO !!.
D'altronde anche tu con la questione che hai posto, in realtà, dimostri di credere nella possibilità di razionalizzare gli argomenti spirituali. CERTO, lo credo possibile, come dico sopra, al prezzo di molte decine di migliaia di pagine. Pagine inutili poichè certe cose si possono intuire ma non certo insegnare. Addirittura ambisci a costruire razionalmente dei "dubbi di carattere dottrinario", e in questo denoti un atteggiamento pregiudiziale antireligioso che, proprio per questo, indebolisce le tue argomentazioni (Un po' come quei magistrati che prima del processo dichiarano di essere già convinti che l'imputato è colpevole). MA STAI VERAMENTE DE-RAGLIANDO ! Cosa c'entrano i dubbi circa una dottrina con le convinzioni di un Magistrato circa un imputato ?
Ma sei proprio così sicuro che con argomentazioni razionali si possa modificare la fede ? Ma quello che vorrebbe dimostrare logicamente certi assunti fideistici, prendendosi la briga di rispondere al dubbio viatoriano.........come si chiamava ?. Le argomentazioni razionali possono spiegare delle cose, e secondo me possono spiegare tanti aspetti della fede, ma la fede non è una dottrina filosofica o scientifica, chi crede non lo fa in funzione di una costruzione razionale, e non modifica la sua fede per questo.
Perché le argomentazioni razionali possano modificare la fede è necessario che ci sia fede nelle argomentazioni razionali. SCUSAMI TANTO......MA A QUESTO PUNTO DEBBO ABBANDONARE IL CAMPO. SEI FINALMENTE RIUSCITO A DIMOSTRARMI DI AVERE RAGIONE. OMAGGIO ALLA CONSEQUENZIALITA' DELLA TUA STRINGENTE LOGICA. TI SALUTO.
L'affermazione che ci siano delle irrazionalità concettuali in una data fede che si è affermata, paradossalmente, può diventare argomento di rafforzamento del significato stesso di quella fede.
Se infatti partiamo dalla premessa che l'uomo sia un essere razionale, cioè che tende più facilmente ad accettare e trasmettere contenuti razionali rispetto a quelli irrazionali, e ci troviamo dei contenuti, come quelli religiosi, che pur essendo irrazionali si sono affermati, addirittura al punto da diventare il fondamento della società, allora il problema di spiegare la ragione dell'affermazione di questi contenuti è grande, viene quasi da pensare che ci sia stata una volontà esterna che li abbia forzatamente inculcati nella società umana.
Se invece supponiamo che l'uomo sia prevalentemente irrazionale, allora il problema è capire come, in quella società, si sia sviluppato un presunto (E magari presuntuoso) pensiero razionale che ha portato alcuni individui addirittura a mettere in discussione le fondamenta irrazionali religiose della società.



Il sentire psichico, o sentimento, viator, è o non è un fenomeno fisico, e anche sociale, osservabile ed analizzabile ? Riguardo all'esempio del magistrato calza a pennello, perché se vuoi fare un discorso razionale su argomenti teologici, la tua razionalità può essere disturbata, e secondo me lo è, da una visione che a priori crede o non crede (nel tuo caso) in Dio in maniera forte al punto da sentire la necessità di dichiararlo a priori, esattamente come un magistrato che deve giudicare gli argomenti presentati in un processo a favore o contro un imputato che non potrà giudicare con obiettività se prima del processo dichiara che per lui l'imputato è colpevole.
E sei o non sei tu quello che ha detto di voler costruire "dubbi di carattere dottrinario", io la dottrina della fede non l'ho mai nominata, sono solo intervenuto a criticare una tua asserzione (Cioè l'incoerenza tra onnipotenza e libero arbitrio) che ritengo falsa e sulla cui falsità ti ho presentato gli argomenti.
#4413

A quanto pare, Eutidemo, il bluff a Bolsonaro non è riuscito, il Covid ha colpito anche lui anche senza "Manœuvre Lyonnaise".
E intanto i positivi in Italia sono ritornati ad aumentare, dopo due mesi di continua riduzione.
#4414
Eutidemo, considera anche le armi, che vennero spontaneamente consegnate all'autorità indiane dietro cortese richiesta, stiamo parlando di militari, che hanno necessità di detenere le armi proprio per svolgere la loro consegna, insomma se sono responsabili non lo sappiamo, però una punizione per una certa imbecillità la meritano.
#4415
Citazione di: Eutidemo il 07 Luglio 2020, 12:23:18 PM

Anche secondo me, considerare i due marò "eroi nazionali" non è assolutamente corretto, in quanto:
- se hanno agito in modo inappropriato, dovrebbero subire la giusta condanna, con relativa pubblica riprovazione;
- se, invece, hanno agito in modo appropriato, dovrebbero essere assolti, però non avrebbero fatto altro  che compiere il loro dovere di soldati.




Ciao Eutidemo,  c'è un altro aspetto da vedere nella questione dei marò ai quali fu detto di scendere dalla nave per una pura formalità, dopodiché vennero arrestati. Se avessero avuto la scaltrezza di capire che finchè erano sulla nave erano su territorio italiano, mentre scendendo entravano in territorio indiano ci saremmo risparmiati tanti grattacapi.
Comunque per questo errore difficilmente conosceremo le vere responsabilità, visto che tutto l'iter di indagine e processuale è stato manipolato in India per ragioni politiche interne.
#4416
Citazione di: viator il 07 Luglio 2020, 11:42:39 AM

Il problema è la spiritualità la quale è argomento ed esperienza consistente nel SENTIRE

..... qualcosa che fa parte dell'IRRAZIONALE e che non è possibile descrivere razionalmente, logicamente, quindi non è possibile CAPIRE.


Buona la prima, viator, sulla seconda invece non condivido. Se la spiritualità è un'esperienza nel sentire, e quindi sollecita i sensi in qualche modo, allora è possibile analizzarla razionalmente proprio partendo dalla ricerca della spiegazione di questi sensi, che sono qualcosa di fisico.
D'altronde anche tu con la questione che hai posto, in realtà, dimostri di credere nella possibilità di razionalizzare gli argomenti spirituali. Addirittura ambisci a costruire razionalmente dei "dubbi di carattere dottrinario", e in questo denoti un atteggiamento pregiudiziale antireligioso che, proprio per questo, indebolisce le tue argomentazioni (Un po' come quei magistrati che prima del processo dichiarano di essere già convinti che l'imputato è colpevole).
Ma sei proprio così sicuro che con argomentazioni razionali si possa modificare la fede ? Le argomentazioni razionali possono spiegare delle cose, e secondo me possono spiegare tanti aspetti della fede, ma la fede non è una dottrina filosofica o scientifica, chi crede non lo fa in funzione di una costruzione razionale, e non modifica la sua fede per questo.
Perché le argomentazioni razionali possano modificare la fede è necessario che ci sia fede nelle argomentazioni razionali.
L'affermazione che ci siano delle irrazionalità concettuali in una data fede che si è affermata, paradossalmente, può diventare argomento di rafforzamento del significato stesso di quella fede.
Se infatti partiamo dalla premessa che l'uomo sia un essere razionale, cioè che tende più facilmente ad accettare e trasmettere contenuti razionali rispetto a quelli irrazionali, e ci troviamo dei contenuti, come quelli religiosi, che pur essendo irrazionali si sono affermati, addirittura al punto da diventare il fondamento della società, allora il problema di spiegare la ragione dell'affermazione di questi contenuti è grande, viene quasi da pensare che ci sia stata una volontà esterna che li abbia forzatamente inculcati nella società umana.
Se invece supponiamo che l'uomo sia prevalentemente irrazionale, allora il problema è capire come, in quella società, si sia sviluppato un presunto (E magari presuntuoso) pensiero razionale che ha portato alcuni individui addirittura a mettere in discussione le fondamenta irrazionali religiose della società.
#4417
Citazione di: Jacopus il 06 Luglio 2020, 22:21:06 PM
Che senso ha  qui, pretendere di dimostrare le incongruità della fede da un punto di vista apparentemente logico o scientifico? Solo a me sembra scorretto?

Si tratta pur sempre di argomenti di interesse teologico, comunque, vista la "forza" delle argomentazioni, pericoli non ce ne sono.
Io comunque toglierei lo "scientifico" dalla tua domanda, al limite qui si fa uso di un po' di logica, almeno chi ce l'ha.
#4418
Citazione di: viator il 06 Luglio 2020, 21:17:59 PM
Salve anthonyi. Qualche intervento fa scrissi : "Lo so benissimo che per il 99,2% dei credenti Dio  è invece una persona molto molto particolare la quale può tranquillamente riunire TUTTE LE CARATTERISTICHE UMANE a TUTTE QUELLE DIVINE senza dover fornire spiegazioni a nessuno (tanto il crederlo è gratis !)."

-----
Ora, confermando di fare parte del 99,2%, scrivi : "Se Dio è l'assoluto, allora è tutto e non vi può essere altro all'infuori di lui, salvo che lui voglia accettare altro , questo altro limita l'esercizio della sua assolutezza, ma è qualcosa che lui può e vuole che sia.".
-----Infine, ridicolo affermare che : "Se Dio è l'assoluto, allora è tutto.......... salvo che lui voglia accettare altro.................", visto che il Tutto non mi sembra appartenere agli oggetti gonfiabili con la pompa. Saluti.


Non sei il solo, viator, a confondere i miei ragionamenti razionali, con affermazioni di fede. Io qui non sto parlando di quello in cui credo ma costruisco da ipotesi teoriche, per cui in quel 99 % non mi ci vedo proprio.
Comunque visto che il mio ultimo punto non lo hai capito provo a rispiegartelo. Se Dio è infinito, non esistono confini che lo limitino e quindi oltre i quali sia definibile qualcos'altro. In altri termini non ci sarebbe spazio per altro essere al di fuori di Dio. Se però Dio è onnipotente questo spazio può crearlo, permettendo così a qualcos'altro di esistere, giocoforza questo comporta che l'infinità di Dio si riduce, ma si riduce per effetto della volontà di Dio stesso.
Questo per dimostrare la non incoerenza tra un Dio assoluto e l'esistenza del nostro essere relativo.
Non capirò mai perché voi critici della religiosità vi intestardite tanto su queste questioni, che oltretutto gestite in maniera così "poco elegante", visto e considerato che queste partono sempre dal postulato dell'esistenza di Dio, al quale voi non credete !
#4419
Citazione di: giopap il 06 Luglio 2020, 18:52:48 PM
Citazione di: anthonyi il 06 Luglio 2020, 10:58:39 AM
Citazione di: giopap il 06 Luglio 2020, 08:07:51 AM




Ergo, Dio é onnipotente ma l' uomo non ha libero arbitrio.





Supponiamo che Dio voglia che l'uomo abbia il libero arbitrio, essendo onnipotente glielo può dare, perché se non potesse non sarebbe onnipotente, in tal caso la tua conclusione sarebbe incoerente.


E' come supporre che Dio (onnipotente) voglia creare un cerchio quadrato, o un triangolo euclideo la somma dei cui angoli interni sia maggiore o minore di un angolo piatto, una somma minore degli addendi o una parte maggiore della totalità di cui é appunto parte: non può semplicemente perché non si tratta di nulla (queste -pretese- parole non presentano e non possono presentare, oltre che alcuna estensione o denotazione reale, nemmeno alcuna intensione o connotazione cogitativa; non sono in realtà autentiche parole, ma mere sequenze insignificanti di caratteri tipografici).

Tutte le parole sono insignificanti per chi non riesce o non vuole capirle.
#4420
Citazione di: Jacopus il 06 Luglio 2020, 15:09:14 PM
Come hai già dimostrato, Anthony, con le parole si può giocare, fino ad asserire che Dio dovrebbe avere anche il potere di essere impotente altrimenti la sua potenza sarebbe limitata da questa impossibilità a decadere dalla sua potenza.



E' interessante, jacopus, che per te le parole di giopap e viator non sono "giochi di parole", mentre le mie secondo te lo sono.
Nel tuo argomentare, comunque, hai detto una cosa vera, l'onnipotenza implica la possibilità di rinunciare alla potenza stessa, ed è proprio per questo che si spiega il libero arbitrio, come rinuncia da parte di Dio al suo potere di determinazione sull'uomo.
Ma dirò di più, la stessa creazione, la totalità dell'essere non può essere spiegata razionalmente che come effetto di questa limitazione volontaria. Se Dio è l'assoluto, allora è tutto e non vi può essere altro all'infuori di lui, salvo che lui voglia accettare altro , questo altro limita l'esercizio della sua assolutezza, ma è qualcosa che lui può e vuole che sia.
#4421
Citazione di: giopap il 06 Luglio 2020, 08:07:51 AM




Ergo, Dio é onnipotente ma l' uomo non ha libero arbitrio.





Supponiamo che Dio voglia che l'uomo abbia il libero arbitrio, essendo onnipotente glielo può dare, perché se non potesse non sarebbe onnipotente, in tal caso la tua conclusione sarebbe incoerente.
#4422
Citazione di: giopap il 05 Luglio 2020, 18:56:24 PM
Citazione di: anthonyi il 05 Luglio 2020, 15:24:33 PM
Citazione di: giopap il 05 Luglio 2020, 12:22:26 PM
Citazione di: anthonyi il 05 Luglio 2020, 12:16:54 PM

Giopap, il fatto che Dio sia onnipotente non implica che usi la sua onnipotenza nel modo che pensi tu. Se la volontà divina è che l'uomo scelga liberamente allora può fare il mondo in modo che l'uomo possa realmente scegliere.
Poi certo avrà una volontà di secondo livello che l'uomo scelga per il bene, e questa non la può soddisfare con la sua onnipotenza perché lederebbe la sua volontà di primo livello.






(Pretendere di) Dire che "Se la volontà divina [di Dio onnipotente, N.d.R] è che l'uomo scelga liberamente allora può fare il mondo in modo che l'uomo possa realmente scegliere" o che "questa non la può soddisfare con la sua onnipotenza" sarebbe come dire che "(se) una cosa accade e contemporaneamente non accade":

Non un pensiero sensato a invece una sequenza insignificante di caratteri tipografici o vocalizzi.



Per me quello che ho scritto è perfettamente sensato, mi dispiace che tu non riesca ad interpretarlo. Nella seconda parte la limitazione a cui è soggetto Dio onnipotente è generata dalla sua stessa volontà, non è in contraddizione con la proprietà di essere onnipotente, potrebbe trasformare quando vuole l'uomo in un efficiente robotino che fa solo il bene, ma, semplicemente, non vuole farlo.


"limitazione cui é soggetto Dio onnipotente" é uno pseudoconcetto autocontraddittorio, senza senso esattamente come "cerchio quadrato".

La curvilineità della circonferenza sta alla rettilineità dei lati del perimetro del quadrato esattamente come la limitazione della potenza sta all' onnipotenza.

Magari mi sono espresso male, non è una limitazione, è una volontà di Dio che l'uomo sia libero di scegliere. Dio onnipotente vuole il libero arbitrio, e vuole anche che l'uomo scelga liberamente per il bene, io contraddizioni non ne vedo.
#4423
Citazione di: viator il 05 Luglio 2020, 17:53:32 PM
Salve anthonyi. Il capire certe cose (persino la logica) non è obbligatorio per nessuno.

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Se Dio esiste ed è - ad esempio - onnipotente, non può INTRINSECAMENTE E PER DEFINIZIONE, rinunciare neppure al più piccolo ed apparentemente insignificante dei suoi attributi. Figuriamoci il mettere in condominio la propria onnipotenza riservardone una parte (anche se ovviamente limitata) all'uomo oppure al diavolo.



Ragionando per logica, se Dio è onnipotente può tutto, quindi può anche rinunciare non tanto ai suoi attributi, quanto all'esercizio degli stessi. Se la libertà di azione dell'uomo, e anche del male, dipendono dalla volontà divina, io non vedo contraddizioni tra onnipotenza divina e libertà  dell'uomo o del male.
E comunque questa idea che hai che la fede  implica la fede nell'onnipotenza divina secondo me è una restrizione che non tiene conto della molteplicità dei segni della fede. Credere vuol dire certamente credere a molte cose, tra le quali la più importante è credere nell'esistenza di un aldilà. Poi c'è l'eventualità di credere che in questo aldilà, dove si crede di andare, ci sia un essere superiore.
Poi bisogna vedere come si esplica questa superiorità.
#4424
Citazione di: Eutidemo il 05 Luglio 2020, 12:36:45 PM

Per fortuna, in quel momento, avendo udito gli spari, accorsero le altre sentinelle ed il capoposto; per cui i due fuggirono a gambe levate nella notte.
Io mi dovetti fare 3 giorni di C.P.R. (in cella di rigore); non ho mai ben capito se per aver sparato due colpi invece di uno, oppure perchè non avevo sparato "al corpo" di quello che aveva superato il limite di consegna.
Ma ringrazio ancora il cielo di non averlo fatto!!!
Per questo dico che in certe situazioni bisogna trovarcisi, prima di sputare sentenze!

Un saluto! :)


Ciao Eutidemo, certo che ne riservi di sorprese, a norma di legge avresti potuto sparare contro quello che aveva superato il limite di consegna, in ogni caso dovevi bloccarlo, averlo lasciato scappare indenne è stato il tuo errore.
Quando feci il militare girava la storia del capitano di una compagnia che quando era di servizio usava "ispezionare" le guardie avvicinandosi fino al punto estremo, chiaramente senza superare la striscia, comunque verificando che la loro reazione fosse a norma (In particolare che il fucile venisse caricato per tempo, visto che la guardia era a fucile scarico). Una curiosità, ma poi il colpo in canna può essere fatto rientrare senza spararlo ? Perché a me insegnarono che se mettevo il colpo in canna (Cosa che non potevo fare se non in caso di necessità), poi lo si sarebbe comunque dovuto sparare e sarebbero state rogne.
Un saluto
#4425
Citazione di: giopap il 05 Luglio 2020, 12:22:26 PM
Citazione di: anthonyi il 05 Luglio 2020, 12:16:54 PM

Giopap, il fatto che Dio sia onnipotente non implica che usi la sua onnipotenza nel modo che pensi tu. Se la volontà divina è che l'uomo scelga liberamente allora può fare il mondo in modo che l'uomo possa realmente scegliere.
Poi certo avrà una volontà di secondo livello che l'uomo scelga per il bene, e questa non la può soddisfare con la sua onnipotenza perché lederebbe la sua volontà di primo livello.






(Pretendere di) Dire che "Se la volontà divina [di Dio onnipotente, N.d.R] è che l'uomo scelga liberamente allora può fare il mondo in modo che l'uomo possa realmente scegliere" o che "questa non la può soddisfare con la sua onnipotenza" sarebbe come dire che "(se) una cosa accade e contemporaneamente non accade":

Non un pensiero sensato a invece una sequenza insignificante di caratteri tipografici o vocalizzi.



Per me quello che ho scritto è perfettamente sensato, mi dispiace che tu non riesca ad interpretarlo. Nella seconda parte la limitazione a cui è soggetto Dio onnipotente è generata dalla sua stessa volontà, non è in contraddizione con la proprietà di essere onnipotente, potrebbe trasformare quando vuole l'uomo in un efficiente robotino che fa solo il bene, ma, semplicemente, non vuole farlo.