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Messaggi - Ipazia

#4441
Non mi risulta che siano stati sperimentati sull'uomo spezzoni del retrovirus AIDS per vedere se si otteneva una qualche immunizzazione. Con sarscov2 si è fatto su scala planetaria e cavie a loro insaputa. Decisamente un risiko inedito sulla pelle dell'intera umanità. Un salto di "qualità" del dogma vaccinale. Correttamente con AIDS si è cercata la via delle cure farmacologiche vista la pericolosità e inefficacia della via vaccinale.
#4442
Citazione di: niko il 19 Giugno 2021, 15:27:38 PM
Mi annoiano quindi le teorie fusaro-previane del capitale come assoluto, quelle per cui tu metti la C maiuscola, che alla fine devono mettere insieme borghesi e proletari come i nuovi sfruttati (precariato) dall'aristocrazia finanziaria, non si capisce che la borghesia universale tante altre volte nella storia ha ceduto parte del potere a qualcuno (monarca, imperatore, dittatore...) ma è sempre rimasta classe dominante.
Quando scrivo Capitale intendo l'entità metafisica, non il gruzzolo economico.  Entità metafisica adorata da miliardi di credenti della religione più diffusa del pianeta. Capitale come nome proprio di nume.
#4443
Mi spiace davvero che green abbia perso il suo contributo nella forma che gli era meglio riuscita. Quando mi capita mi consolo dicendomi che forse i numi hanno deciso così perché qualcosa non quadrava e, poiché non ho evidenze di numi, angeli, marziani, ... ho imparato a salvare frequentemente (seleziona tutto-copia-incolla) in un editor il digitato, oppure, se l'impresa è importante, lavoro offline.

Ma quanto emerso poi nella discussione ricongiunge il fili di tutto il discorso su etica, morale, valore, sacro e spiritualità:

Citazione di: green demetr il 18 Giugno 2021, 16:30:41 PM
Perchè non esiste una religione tra pari? Fra uomo e uomo? Perchè metterci sempre dentro Dio?

Ad un certo punto della sua storia, molto presto peraltro (Protagora), il pensiero umano è arrivato alla conclusione che la misura, che è valore e fondamento di valori, sia una questione esclusivamente antropologica e, con buona pace di Platone e Preve, non abbiamo bisogno di andare nell'iperuranio per trovare "un'Origine che possa funzionare da garante di tutti i valori fondativi di una comunità" (cit. Preve).

Una volta riconosciuta, nell'arco di tutto il pensiero filosofico umanistico, dai presocratici a Rousseau, Marx, e pure il Nietzsche del richiamo alla terra e all'amor fati, la natura sostanzialmente unitaria della nostra specie è possibile circoscrivere a quella natura l'area spirituale del sacro e una filosofia morale (etica) conseguente.

Impresa non priva di asperità e conflitti, ma non impossibile proprio in ragione dell' "Origine" biologica e di specie comune. Pure il catechismo di questa morale è già scritto nei frammenti di pensiero antichi e moderni, religiosi e atei, tra cui la regola aurea citata da daniele22 o la teoria dei bisogni contenuta nel precetto marxiano sui bisogni e capacità. Tutto materiale da revisionare secondo lo Spirito del Tempo, che è spauracchio solo per paracarri e poveri di spirito.

Sgombrato il percorso dall'altro umano, inteso in senso antagonistico, ma pure mitico, rimane l'altro reale - a differenza di angeli, numi e marziani - i nostri compagni non umani nell'avventura evolutiva. Ma anche in quel campo la filosofia morale si sta attrezzando e, dopo aver recuperato donne e bambini, si sta empatizzando anche nei confronti di animali e piante. Se non altro perchè in comune, oltre all'Origine, abbiamo pure le risorse di questo unico pianeta, da noi malmenate assai con spirito più preistorico che filosofico. Oggi che ci mancano pure l'aria e l'acqua, abbiamo cominciato ad accorgercene.

P.S. Antigone è simbolo (e monito) universale.
#4444
Dopo aver letto il link mi rendo conto che l'errore stupefacente di Preve sta nell'ignorare le "tesi su Feuerbach" che fondano l'Origine, ovvero l'agognato "fondamento logico-ontologico della filosofia" marxista proprio sull'umanesimo. Quell'umanesimo che Preve riduce a meccanica temporale nichilistica, mentre è sostanza originaria di tutta l'elaborazione filosofica, antropologica, storica, economica e politica di Marx.

Fallato il fondamento critico, fallisce pure l'analisi. Che arriva pure a trovare una contraddizione tra l'antropologia e la filosofia di Marx, la cui ragione non sta in Marx, ma nella lettura fallace, "nichilistica", dell'impianto filosofico (cit. dei Grundrisse, ad esempio).
#4445
Il logos di Giovanni viene da qui:

CitazioneIl tema centrale con cui si apriva l'opera di Eraclito è sicuramente il concetto di logos, che, seppur nella sua complessità ermeneutica, può essere interpretato come "discorso", "ragione", ma anche nell'accezione di principio fisico come "ragione costitutiva delle cose". Il logos viene espressamente nominato da Eraclito in sette frammenti (1, 2; 45; 50; 72; 115; 124) ed evocato in molti altri, le sue caratteristiche sono l'eternità, l'universalità che promana dal logos, comune a tutti gli uomini indistintamente, conforme alla realtà dei fenomeni sensibili e non, presente in quanto ordine cosmico (kosmos) e vitalità psichica o anima (psiche). La difficoltà dell'uomo nella comprensione di questo logos che tutto regge dipende dall'inefficienza del processo cognitivo antropologico, il quale nelle sue operazioni elementari disperde l'universalità del logos frammentandola e impedendo così a se stesso l'apprendimento della sua profonda ed eterna unità: "Non me, ma ascoltando il logos è saggio convenire che tutte le cose sono una" (fr. 50). Tale principio si confonde e non si intende se si persiste a negare quella trama unitaria in che consiste, perciò l'errore umano è il supporre che non vi sia l'originale complementarietà nel conflitto (polemos), che i contrari non siano sintetizzabili in una convergenza, data dallo stesso logos, che le apparenze molteplici e illusorie non facciano parte di un unico disegno superiore, a tutta prima mal percepito e quindi non elaborato intellettualmente.

passando attraverso Platone e Plotino. L'incipit di Giovanni è di una potenza assoluta: Ἐν ἀρχῇ ἦν ὁ λόγος ...

CitazioneIn principio era il Logos
e il Logos era presso Dio
e il Logos era Dio
Questi era in principio presso Dio.

Tutto è venuto ad essere
per mezzo di Lui,
e senza di Lui
nulla è venuto ad essere
di ciò che esiste.

In Lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini
e questa luce splende ancora nelle tenebre
poiché le tenebre non riuscirono ad offuscarla. »   (Giovanni 1,1-5)

Il logos è ovunque: in Dio, presso Dio, e quindi Dio. La narrazione sopra riportata è tutta reperibile nei frammenti di Eraclito, incluso il rapporto luce-tenebra. E' una narrazione potente e pressochè esatta. Basta sostituire all'universo fisico, l'universo antropologico. La parola è presso l'homo sapiens, è l'homo sapiens. E' il suo modo archè-tipico di uscire dalle tenebre (il pianto del poppante) e raggiungere la luce della razionalità autocosciente umana.
#4446
Attualità / Vaccini e omertà familiare!
19 Giugno 2021, 16:50:43 PM
La correlazione tra vaccino e morte c'è e non riguarda solo AZ. In paesi meno omertosi e a 90 gradi rispetto a bigpharma dell'Italia (ragione principale e legittima dell' "omertà" dei tuoi vicini consapevoli dell'inutilità della segnalazione) si sono posti il problema anche di numerosi anziani morti in seguito a somministrazione di vaccino mRNA. In Svezia la morte di anziani è stata correlata agli effetti avversi generici del vaccino (febbre, diarrea, reazione immunologica), decisamente più micidiali di tutti gli altri vaccini correttamente sperimentati, che su soggetti fragili e defedati ha causato/anticipato la morte.

Il caso di una "giovane anziana" 72enne, peraltro senza patologie evidenti, morta nel sonno a 3 giorni dal vaccino è comunque grave e mi conferma la diffidenza verso questa sperimentazione di massa in corpore vili con liberatoria al seguito. Almeno Mengele l'ipocrisia criminale della liberatoria la risparmiava alle sue vittime.
#4447
Oscena la censura di Scarfacebook sulla materia covidemica. Il Capitale li fa (sempre più grossi) e poi li accoppia. Sulla tutela di dati sensibili ci ho messo una pietra sopra tanti anni fa di fronte alla Digos. Internet ha reso un inciampo quella pietra, permettendomi di giocare con molteplici identità. A volta mi chiedo pure io quale sarà quella vera. Forse la anagrafica, che non compare da nessuna parte. Ma già lo so che è un segreto di pulcinella.
#4448
Tematiche Filosofiche / Filosofi nel 2021
18 Giugno 2021, 20:00:36 PM
Citazione di: niko il 18 Giugno 2021, 15:12:01 PM
Quali siano queste cose penso che non interessi a nessuno, perché questa è una discussione sui filosofi nel 2021, non su cosa piace e non piace a me di Preve e Fusaro.

Interessa perchè se Fusaro è l'erede ideologico di Preve, essendo Fusaro l'unico filosofo italiano che abbia una visione politica militante, bisogna per forza confrontarsi con lui e col suo precursore.

CitazioneSenza andare troppo fuori argomento, posso dire che sono comunista, che ritengo che comunismo e comunitarismo siano due cose assolutamente inconciliabili proprio come a suo tempo e a suo modo fallì il modello staliniano di "socialismo in un solo paese", che non penso che la linea storica e di pensiero heghelo-marxiana possa essere un antidoto resuscitato e preconcetto al nichilismo come problema ma al contrario che marxismo e nichilismo siano speculari tra di loro, e in ultimo che, in quanto comunista, sono in linea generale per la globalizzazione, e non contro.

Condivido con te la formazione marxista, ma non me la sento di confondere globalizzazione e internazionalismo, classe operaia e lumpenproletariat da diporto. La feroce ricomposizione di classe, che assomiglia più ad una disintegrazione, era intuita dai profeti, Lenin soprattutto, nelle teorizzazioni sull'imperialismo e la finanziarizzazione del Capitale. Ma certo non potevano immaginarsi che il Capitale si sarebbe emancipato a tal punto dal lavoro e dalla manifattura concentrando tutto il potere politico sulla finanza fino ad innescare processi economici totalmente liberisti intorno al conio stesso del denaro, come avviene con le criptovalute. E tutto ciò mentre il fattore di produzione lavoro perde sempre più valore di mercato. Di fronte a tale sviluppo politico-economico com'è possibile credere ancora ad una linearità del progresso sociale per via capitalistica. Fusaro, studiando Marx, ha capito che la teoria politica va riscritta proprio per salvare quel programma.

Anche i cinesi, che Marx l'hanno studiato, si guardano bene dal dare briglia sciolta alle forze del mercato, che pure amministrano capitalisticamente, con un sovranismo di dimensioni tali da resistere alla spectre finanziaria globale, di cui usano gli artifici quando serve. Da comunista, non vedo alternativa politica ed etica alla Resistenza al globalismo. Il passaggio tra globalismo e reazione è una cruna di ago, ma va, filosoficamente, oltre che politicamente, percorso. Magari allargandolo sia dalla parte del rosso che del nero. Mostrando le nudità, ingenuità e disonestà di entrambi.
#4449
Tematiche Filosofiche / Morale, moralismo e valore
17 Giugno 2021, 18:41:15 PM
Citazione di: Kobayashi il 17 Giugno 2021, 10:37:46 AM
Le morali possono essere viste come soluzioni che le civiltà hanno dato (tramite elaborazione non conscia) al problema posto dall'ambiguità del legame sociale (estrema solidarietà tra i membri del gruppo, della tribù, della famiglia, e spietata competizione con gli altri gruppi)
Usando il metodo green non saprei quanto "soluzioni" e "civiltà" possano disambiguare il termine "morali" se le consideriamo in prospettive di elaborazioni inconscie. Io penso invece che le morali siano profondamente coscienti dei loro fini, così come i greci intendono la teoria applicata all'ethos di Ethikà (filosofia morale). E che il passaggio dalle teorie morali (soluzioni) ai codici sia parte integrante di ogni civiltà.

CitazionePer esempio il Vangelo contiene il progetto della distruzione del legame familiare affinché l'amore sia rivolto a tutti, anche a quelli che la tradizione storica ci dice essere nostri nemici. Di fronte alla contraddizione tra solidarietà familiare e odio per lo straniero, si decide per la fine della famiglia, o, se si preferisce, per l'espansione di essa a tutta la popolazione del mondo (e in certi casi, a tutte le creature).
Questo non ha impedito alla Chiesa di parlare di sacralità del matrimonio.
In questo caso sono in gioco due risposte differenti che si sono intrecciate in modo inestricabile e che si possono vedere nella loro purezza incarnate nel monachesimo, da una parte, e nella morale cattolica sulla famiglia, dall'altra.
La complessità dell'etica cristiana è funzionale alla divisione in classi e generi dei fedeli, che disambigua assai le pretese egualitarie della dottrina.
 
Citazione"Spiritualità" è parola ambigua ma possiamo intenderla non come "dottrina contenente verità che trascendono la natura" ma come una disciplina che indica come l'uomo deve vivere concretamente per poter comprendere quelle verità teologiche o filosofiche in cui ha fede.
La spiritualità dirà, per esempio, "prega, digiuna, astieniti dalla sessualità", non perché tali comportamenti siano un bene in se', ma perché solo con un regime del genere puoi accedere ad una certa verità.
Concordo sull'incandescente ambiguità di una entità semantica così correlata alla distinzione teologica tra anima e corpo, faticosamente recuperando la prima in ambito laico come psiche.

CitazioneCi si potrebbe chiedere se la pratica della filosofia, intesa in modo elementare come ricerca della totalità, visione del tutto (anche quando il risultato del cammino è: non c'è nessuna totalità coerente ma solo frammenti), abbia bisogno della costruzione di un approccio particolare e quindi presupponga una spiritualità specifica. Io penso di sì.
Lo penso anch'io. La filosofia è il campo elettivo di studio di anima/psiche, comunque la si declini alla luce delle differenti fedi.

CitazioneSi potrebbe riflettere sulla possibilità di vedere la morale nei termini della spiritualità, cioè non come l'espressione, sul piano delle relazioni con l'altro, di un fondamento ontologico, ma come prescrizione sperimentale di un regime complessivo per il raggiungimento di una certa condizione di vita.
Non si cercherebbero i caratteri essenziali della condizione umana ma oggetto di studio sarebbe il tipo di umanità che si vuole edificare (o che è necessario edificare visto la condizione del mondo) e soprattutto gli esercizi necessari per arrivare ad esso.
Fondare la morale in assenza di fondamenti ontologici invece la vedo assai dura. La vita sociale non è un gioco e anche nelle Castalie alla fine ci si stanca di giocare. Forse in piccole comunità di eletti o in utopie particolarmente floride sarà possibile. Ma non nell'attuale immanenza, dove anche i bisogni fondamentali e la qualità della vita sono per buona parte degli umani mete inarrivabili. Oggi la filosofia morale si deve occupare di conflitti, interessi contrastanti, e trovare lì, in mezzo al fuoco, i compromessi meno peggio. E al contempo rendere persuasiva e chiara la parte finale del tuo post, su cui realistico può essere soltanto l'auspicio.
#4450
Tematiche Filosofiche / Morale, moralismo e valore
17 Giugno 2021, 17:22:30 PM
Citazione di: atomista non pentito il 17 Giugno 2021, 13:37:45 PM
i moralisti han chiuso i bar e le morali han chiuso i vostri cuori e  spento i vostri ardori (cit)
Che i moralisti abbiano chiuso i bar è verosimile, che le morali abbiano chiuso i vostri cuori e i vostri ardori è affermazione morale tanto quanto quella condannata. La confusione tra moralismo e morale porta a queste fallacie. Nel caso citato si tratta di licenza poetica riferita alla morale dei moralisti. Ma FN ci insegna anche la morale degli immoralisti. Più prossima certamente allo spirito libertario di Guccini.
#4451
Tematiche Filosofiche / Re:Filosofi nel 2021
17 Giugno 2021, 08:09:53 AM
Citazione di: niko il 16 Giugno 2021, 15:29:07 PM
Quanto alla conoscenza, un filosofo per essere tale, oltre ad essere erudito, (ma non necessariamente pedante), dovrebbe avere un pensiero suo originale, e viene da chiedersi cosa Fusaro aggiunga o tolga al suo maestro Preve.
Fermi pensava la stessa cosa per lo "scienziato", titolo che dovrebbe spettare solo a chi scopre qualcosa. Se passasse tale principio non esisterebbero più né scienziati né filosofi visto che la ricerca in entrambi i campi ormai su fonda su teorie masticate e rimasticate. O sarebbero pochissimi a meritare il titolo.

Rimane sempre utilizzabile quello di ricercatore. Ricercatori lo siamo tutti. Anche solo di un po' di fortuna.
#4452
Citazione di: daniele22 il 15 Giugno 2021, 09:04:26 AMIl linguaggio è figlio della metafisica. Sai cos'è la metafisica e che cos'è il linguaggio?
La metafisica è ciò a cui aspira il grido del bambino nel cuore della notte, mentre il linguaggio è il suo grido.
Il bambino che grida nella notte aspira a che gli passi la fame, la bua, aspira alle coccole di un adulto. È il nulla metafisico e il tutto mammifero della condizione umana. E così pure il linguaggio emergerà per  motivi del tutto fisici di comunicazione legati ai bisogni fondamentali, incontrando solo al termine della prima età detta giustamente evolutiva, l'avverbio metafisico "perché". Nel grido del poppante c'è solo un immanentissimo "qui ed ora".
#4453
Tematiche Filosofiche / Morale, moralismo e valore
16 Giugno 2021, 22:55:13 PM
Citazione di: viator il 16 Giugno 2021, 17:12:35 PM
Circa infine l'etica come scienza...........mi piacerebbe tu mi chiarissi i termini SCIENTIFICI della sua creazione ed applicazione.

L'etica è  la scienza che studia la morale nei suoi fondamenti e motivazioni.  Il suo etimo: ethos teknè fa pensare più ad una tecnoscienza del comportamento morale.

Quindi, oltre al piacere, il dovere verso i depositari greci del marchio e verso Hegel che ha rispettato l'originario significato.
#4454
Tematiche Filosofiche / Filosofi nel 2021
16 Giugno 2021, 14:35:07 PM
Non mi pare che Fusaro abbia bisogno di un mestiere servile come la politica per realizzarsi. Semmai è la politica che ha bisogno di personaggi come Fusaro per elevare il suo abissale livello di intelligenza raggiunto nel presente. Non so quante illusioni si faccia Fusaro su tale missione. Ma sperimentare in proprio è la via maestra della conoscenza e questo, il filosofo Fusaro, certamente lo sa. Per male che vada tornerà, come Cacciari, a scrivere libri e tenere seminari. Con qualche sapere in più.
#4455
Tematiche Filosofiche / Morale, moralismo e valore
16 Giugno 2021, 14:19:06 PM
Citazione di: viator il 16 Giugno 2021, 12:51:13 PM
Salve Ipazia. Citandoti brevemente : "Probabilmente è questione di fondamenti, e qui rimando la palla a Green (... lo spirito - detto dai moderni: psiche - è presupposto della morale...)".

Perdona la mia ostinata pedanteria: Io riscriverei "(.....lo spirito - detto dai moderni : psiche - è presupposto dell'ETICA (individuale)..........mentre la ragione - detta dai moderni : mente comunicativa - è presupposto della MORALE (cioè dell'etica pubblica). Saluti.

Lo sai che è una questione di lana caprina meramente lessicale. Ma se ad essa dobbiamo inchinarci preferisco il lessico di Hegel a quello di viator. Non per razzismo intellettualistico, ma perchè mi piace di più pensare l'etica come scienza e la morale come prassi: tanto nell'individuo individuale che nell'individuo collettivo denominato società. E sai pure che li uso indistintamente essendo l'individuo, quando si parla di etica/morale, sociale al 100%, poiché in etica/morale bisogna essere almeno in due. E anche nel caso di autoerotismo etico/morale l'individuo si dissocia in due: io e super io, come da lezione freudiana. Pure l'es vuol dire la propria. E siamo già in tre, con l'io a dirigere il traffico.