Ciao Andrea
Non ho capito il tuo discorso sulle fonti, che trovo un po' confusionario.
Tu me ne hai "linkato" una sola, di quelle serie e condivisibili; fraintendendola però COMPLETAMENTE:
https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/bollettino/Report-COVID-2019_23_aprile.pdf
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Ti avevo già spiegato, infatti, che da tale REPORT, condivisibilissimo, si evidenzia una circostanza ben nota (e, direi, scontata); ed infatti, COVID19 a parte, è rarissimo che una persona, soprattutto se molto anziana, muoia esclusivamente a causa di una "specifica" patologia.
Mio padre, che era medico, sosteneva infatti (forse un po' eccessivamente) che il solo caso in cui è possibile diagnosticare un unico ed esclusivo fattore della morte di un individuo, è quando lo trovi con un pallottola in testa; in tutti gli altri casi, la morte è pressochè sempre determinata da diverse cause concomitanti, soprattutto se è si tratta di un soggetto anziano.
Per cui, ovviamente, per verificare la "letalità" di un virus:
- non ha alcun senso accertare quando e quanto abbia colpito "da solo", e quando e quanto invece, abbia colpito con la complicità di altre patologie;
- ha invece senso raffrontare, per periodi omogenei, "di quanto" siano aumentati i decessi, grazie all'intervento di un nuovo micidiale "killer", accorso a dare man forte agli altri che già assediavano un malato.
Ti faccio un esempio reale e documentato.
Dal primo di gennaio ad oggi gli anziani morti nelle 65 Rsa della Bergamasca sono stati 1.998, e cioè 1.322 in più rispetto allo stesso periodo del 2019 in cui i decessi registrati sono stati 676; per cui non ci vuole certo una particolare intelligenza per arrivare a capire che, sebbene i ricoverati fossero vecchi e malandati per conto loro, è stato il COVID19 a provocare la strage.
Ma, a quanto pare, qualcuno non ci arriva!
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Ed infatti, tu:
- hai semplicemente ignorato la mia spiegazione, senza neanche tentare di controbatterla (anche perchè, oggettivamente, non puoi);
- ti sei limitato a ripropormi "bovinamente" tale LINK, tale quale, come se esso suffragasse le tue tesi, dopo che io ti avevo dimostrato per quali ragioni ciò non è affatto vero.
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Quindi, visto che mi sono stancato di scrivere cose che non vengono comprese o lette (come anche in molti altri casi, oltre a questo), questa è l'ultima volta che lo faccio.
Ed infatti, senza offesa, ma mi rifiuto di continuare a dialogare con gli struzzi (come te e mio figlio): come diceva Shakespeare "It's wasted time to smooth the ice!"
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A dire il vero, con grande sforzo, avevo fatto un insano tentativo di proseguire nella lettura del tuo post; ma, purtroppo, mi sono imbattuto subito in una tale ulteriore colossale castroneria che mi ha fatto definitivamente passare la voglia.
Ed infatti tu scrivi: "Per quanto riguarda il numero di morti, 26000 è estremamente discutibile. E' proprio l'Istituto Superiore di Sanità che fornisce i dati che ci consentono di ridimensionare il numero. Leggi attentamente il PDF linkato sopra: le condizioni cliniche preesistenti non possono essere ignorate."
Il che dimostra che:
- o non hai capito assolutamente NIENTE (per usare un educato eufemismo) di quanto già ti avevo spiegato la volta scorsa, e che ti ho spiegato di nuovo in questo post;
- oppure, forse, il motivo per il quale tu insisti a ripetere le stesse balordaggini di cui già ti ho dimostrato l'inconsistenza, e che tu non leggi minimamente quello che scrivo, continuando a suonare di nuovo, ossessivamente, la stessa stonata musica, come un disco rotto.
Un po' come i "Testimoni di Geova"!
Quindi, demoralizzato, ho smesso di proseguire nella lettura del tuo ultimo post, in quanto non voglio guastarmi l'umore di prima mattina; e ti prego vivamente di non indirizzarmene altri, perchè ti avviso che non li leggerò più.
Va bene che, per ora, ho abbastanza tempo da perdere, ma fino ad un certo punto; non avertene a male.
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In ogni caso, ci tengo a precisare che ti ritengo comunque una persona:
- intelligente;
- simpatica;
- educatissima.
La quale ultima qualità, di questi tempi, è estremamente rara; e della quale, perciò, mi congratulo vivamente con te.
Cordialmente, addio!
Eutidemo
