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Messaggi - Ipazia

#4456
Tematiche Filosofiche / Morale, moralismo e valore
16 Giugno 2021, 10:16:58 AM
Citazione di: green demetr il 15 Giugno 2021, 03:42:38 AM
Caro studente incontrerai persone che tenteranno di fare della vita una unità di misura, e non un valore.
Ti prego credi nella spiritualità e se proprio devi nella moralità.

Se la vita è il massimo valore di ogni vivente, il tempo antropologico, chiamiamolo Aiòn, per distinguerlo dal tempo della scienza e di produzione Chronos, è la sua unità di misura di valore infinito. Protagora non intendeva certo sminuire l'attività mensurale elevando l'uomo (anthropos) a unità di misura di tutte le cose. L'importante è mettersi d'accordo sul metro e su ciò che viene misurato.

L'attività di misura è relata pure all'ambito morale che è il luogo d'elezione della vita spirituale. Al binomio spirito-morale corrisponde spiritualità-moralità (o eticità). Non vedo pertanto metro diverso per misurare i due ambiti, ponendo lo spirito qualche palmo più lungo della morale. Probabilmente è questione di fondamenti, e qui rimando la palla a Green (... lo spirito - detto dai moderni: psiche - è presupposto della morale...)

Morale e moralista (inteso come atteggiamento etico/morale) vedo invece ben contrapposti a moralismo e moralistico in quanto la prima coppia non ha patrimoni - materiali e/o spirituali - da difendere, la seconda sì. E spesso lo fa con inaudita ferocia.

Per quanto risuoni il monito di Antigone sulle "leggi non scritte – non si sa quando siano state introdotte, perché non da oggi, non da ieri, ma da sempre regolano la vita dell'uomo" esso appartiene ad un mondo antico che già all'epoca era in dura contesa con la legge degli stati emergenti sempre più insensibili a quei fondamenti. Che spazio rimane ad una morale che non decada in moralismo o vuoto conformismo ? Che ágrapta nómima, fondamenti normativi, possiamo noi in- ed e-vocare ?
#4457
Tematiche Filosofiche / Filosofi nel 2021
16 Giugno 2021, 07:59:17 AM
Citazione di: viator il 15 Giugno 2021, 12:52:54 PM
Salve green demetr. Citandoti : ".......Ma immagino che lo capisco solo io e qualche altro illuminato).

Ecco la tragedia ecologica del mondo : gli illuminati sono troppo pochi ma - soprattutto - essi non riescono ad illuminare.........................perciò la luce dovrà continuare a venir prodotta da mostruose centrali alimentate a combustibile fossile !!. Saluti e buone ferie, sperando solo che la non-produttività di un sano e prolungato periodo feriale sia accompagnata da una corrispondente riduzione delle abitudine energivore (Mica andrai in ferie in automobile con condizionamento........per raggiungere un qualche ambiente dotato di condizionatore d'aria etc. etc., spero !).
Illuminarsi, lavarsi, climatizzarsi e cucinare coi pannelli solari e filosofare macinando chilometri in bicicletta verso mete a km poco sopra zero è forse la soluzione corretta ?

Essere filosofi nel 2021 implica un rapporto privilegiato con la modernità, capace di comprendere i deliri del suo essere post. Le antiche distinzioni sono nei manuali che, anche Green ammette, bisogna conoscere e subito dopo lasciare. Chronos accorcia i suoi tempi e spezzetta con un furore sarcastico che Eraclito, se da qualche parte assiste, chissà quanto se la gode. Aiòn resta chiuso nella fortezza di qualche illuminato che sa ancora gustare l'arte di vivere. Kairòs è in frenetica attività, ma limita l'intelletto ai pupari. Per i pupi è solo riflesso condizionato di un filo che pure le Parche disdegnano.

Fusaro, come Negri e Cacciari nel loro tempo andato, subisce il fascino dell'autonomia del politico. Errore che costò non poche traversie anche al padre spirituale della specie: il venerabile Platone. Che pare, venne venduto pure come schiavo. Nulla osta che Kairòs lo assista anche se la vedo più difficile che scoprire l'origine di sarscov2 o la verità su Pinelli, piazza Fontana e Ustica.

Il disdegno delle Parche per le ultime vicende umane ha concesso una canna di ossigeno anche a chi solo tre anni fa doveva redimere il belpaese dai suoi mali atavici e oggi si trova a burattinare al comando di un plenipotenziario della spectre finanziaria globale che a bacchetta comanda (nomine enti pubblici e authority, recovery fund) pure un altro che evidentemente gli attributi politici li ha solo di fronte agli straccioni sul canotto.

Tempi duri anche per la filosofia della prassi in questa postmodernità in cui l'unico spirito aleggiante è quello del Capitale. Ovvero un'assenza di spirito per definizione. Quindi Givone ha visto giusto (come sulla "metafisica della peste"). L'unica filosofia attuale è il nulla. L'inattuale, caro Friedrich, può attendere. Del resto l'avevi previsto: 200 anni. Senza sconto. A noi il calice dell'"ultimo uomo". Da bere fino in fondo con lo spirito di Seneca. Eterno ritorno dell'antico. E poi c'è chi dice: a cosa serve la filosofia ?
#4458
Citazione di: green demetr il 15 Giugno 2021, 01:54:15 AM

Cara Ipazia.
certamente il daimon decide della forma, soprattutto della forma di pensiero, a cui il destino occidentale sembra voglia privarci, proprio all'interno di quel Chronos, il divoratore del tempo e delle carni umane.
Ma forse dovremmo meglio riferirci al tempo dell'AION, alla qualità del tempo, e non alla sua quantità, da sempre fatta a pezzi, divorata, infatti ciò che l'intenzionalità del moderno vuole non è proprio la nostra carne (te lo pongo come seria domanda), il tempo dello spirito è finito.

E il giovane studente a cui mi riferisco semplicemente non esiste più, gli hanno strappato l'anima.
Penso che costituirò una nuova fantasmatica (l'ennesima), perchè di spettri che si aggirino per l'Europa oggi c'è più bisogno che mai.

Se il tempo dello spirito è finito forse è proprio questo lo spirito del tempo (attuale), sul quale bisogna ricostruire un tempo per lo spirito. Almeno in noi stessi, utilizzando l'analisi con lo strumentario da te diligentemente argomentato.  La fine della storia non si dà mai, se non nei desideri di chi l'ha modellata a sua immagine, averi, e somiglianza. L'anima si perde e si ritrova, ricresce come l'erba dopo essere stata strappata. La verde Demetra dovrebbe saperlo.
#4459
Bentornato green insieme al salto di qualità, discutibile fin che si vuole, ma di autentica e colta razza flosofica. Un augurio per la tua saluta investita da una influenza-non-influenza, prodotta da un virus-non-virus, curata con un vaccino-non-vaccino, il tutto in una filiera analitica che più "hater" non si può.

Ringrazio per l'esegesi di cui colgo soprattutto la parte positiva non potendo, per miei limiti studenteschi, addentrarmi nelle pieghe più critiche, che la mia approssimativa conoscenza e comprensione dei manuali senz'altro merita. La lettura del testo è esatta: riscrittura dell'antico in uno spirito moderno che mi appartiene, che è mia essenza e accidente, qualitativamente e quantitativamente temporale, con qualche licenza forse di troppo sui venerabili pensatori antichi, inanellati in una sequenza che forse non condividerebbero, ma che il soffio nel vento futuro del loro verbo ineluttabilmente incontra.

Intravedo nella tua analisi un invito alla sintesi, alla brevità, al distillato esente da troppa coda e più di testa, a cui mi associo di cuore. Talvolta, o forse spesso, l'ermetismo è maschera di confusione. Come le tante che si incontrano per strada dalle fogge bizantine basso imperiali.

Un saluto affettuoso.
#4460
Tematiche Filosofiche / Un'umile teoria
15 Giugno 2021, 13:38:17 PM
Cosa ci sarebbe da guardare con disincanto? "La pretesa di sistema" (cit.), ovviamente. Di un sistema onnicomprensivo, onnisciente, onnipotente.  Mentre hanno valore i sistemi coerenti nella loro limitatezza, consapevoli di essa e quindi intellettualmente onesti. Neppure la logica matematica, artificio costruito ad hoc proprio per quello scopo, ha saputo sfondare il muro della coerenza assoluta. E si è dovuta accontantentare di sistemi parziali, coerenti solo nel loro campo di esistenza e assiomatica.
#4461
Tematiche Filosofiche / Filosofi nel 2021
14 Giugno 2021, 22:24:13 PM
Citazione di: tiziano gorini il 14 Giugno 2021, 19:12:28 PM...sono stufo di tante chiacchiere autoreferenziali, di problemi arzigogolati, di estenuanti discussioni per decidere - tanto per fare un esempio che appassiona l'ontologia - se la nave di Teseo è la nave di Teseo.

Non è un caso se l'ontologia, quella seria, è transitata armi e bagagli nella ricerca scientifica. La filosofia dovrebbe occuparsi di tutto ciò che è fuori portata della scienza, di etica, di senso della vita. Dovrebbe diventare una filosofia della prassi come richiesto da K.Marx. Ma stenta a fare pure questo.  Per cui dobbiamo accontentarci di professori di filosofia che ce ne raccontano, più o meno arzigogolando, la storia.
#4462
Citazione di: viator il 13 Giugno 2021, 16:48:19 PM
Gli effetti sono contemporanei alle cause che li generano............siamo noi che - imbranati e schiavi del nostro metabolismo anche intellettuale - troviamo che essi effetti si verifichino successivamente alle loro cause. Pertanto diventa ridicolo cercare di descriverne una qualche consecutività.
Se così non fosse..............non riusciremmo neppure a riconoscerli e nominarli, gli effetti e le cause. Saluti.

Difficile da sostenere in tribunale. Il giudice, qualsiasi giudice, preferisce restare imbranato e schiavo del suo metabolismo intellettuale, distinguendo l'assassino dall'assassinato e condannandolo in quanto causa dell'effetto "omicidio".
#4463
Tematiche Filosofiche / Filosofi nel 2021
13 Giugno 2021, 22:19:25 PM
Ma esistono ancora filosofi oggi ? Se per filosofi si intende la filosofia classica, essa mi pare sia morta insieme all'ontologia, traghettata con tutto il suo codazzo di discipline (psicologia, antropologia, sociologia, pedagogia, ...) sotto le ubertose ali della Bigscience. L'essere classico ormai interessa solo la teologia ed è giusto che sia così. Essere e non essere, essere e divenire, essere e tempo, hanno fatto il loro tempo ed oggi nessun filosofo con un minimo di velleità accademiche si giocherebbe l'immagine professionale rilanciando tali questioni che rimangono reperto storico oppure oggetto di fede e di pratica mistica.

Eppure la filosofia attira molto, riempie le sale fisiche o virtuali di pubblico in cerca di un pharmakon che dia risposte almeno all'esistere, dopo che l'essere ha tradito tutte le aspettative. E poichè l'esistere, a differenza dell'essere, è sempre stato certo, e di esso si sono occupati i filosofi d'oriente e occidente fin dalla nascita del pensiero filosofico, il filosofo professionale è l'erudito creativo che sa offrire il pharmakon filosofico in dosaggi inediti, con le misture più originali e aggiornate alla contingenza esistenziale del momento. Realizzando il karma del profeta che recita: merita di essere signore del suo tempo colui che si limita ad anticiparlo. Coi tempi della rete basta qualche millisecondo di anticipo per godersi un microattimo di gloria. In ciò si vede l'animale filosofico e tutti i citati lo sono, Fusaro incluso.
#4464
Tematiche Filosofiche / Filosofi nel 2021
13 Giugno 2021, 17:24:24 PM
Il più famoso filosofo classico filosofava nella tv del suo tempo, l'agorà di Atene. Fusaro fa altrettanto, al netto di ogni intellettualistico sussiego. Che trova poco spazio in una autentica filosofia della prassi.
#4465
Tematiche Filosofiche / Re:Filosofi nel 2021
13 Giugno 2021, 12:49:43 PM
E' la legge del tasso di profitto che rende vincente chi lo ha più alto, indipendente da ogni catechismo etico. L'ultimo vincente lo sappiamo entrambi chi è: non arriva coi barconi e non è nato a Palemmo. Ha tanti scheletri nel suo armadio globale da rendere Totò Riina un chierichetto e la mafia nigeriana un'associazione scoutistica.
#4466
Tematiche Filosofiche / Filosofi nel 2021
13 Giugno 2021, 12:16:50 PM
Le diversità con l'ottocento sono più formali, tecniche, che sostanziali, politiche. Siamo tornati al potere assoluto di chi è proprietario delle risorse. L'aggiunta dei media alle risorse naturali e territoriali non cambia di uno iota la sostanza politica dell'analogia. Semmai l'aggrava. Quanto alle risorse umane, esse sono in balia dei flutti ben più del secolo scorso quando, dal 17 all'89, la borghesia capitalistica si è spaventata davvero e qualche anello del catename era saltato. Mentre ora è tornata a dormire sonni tranquilli, sognando il trantran politico-economico-migratorio che gioca tutto dalla sua parte.

Anche il migratorio, ben più attratto, per sociologica forza di gravità, dalle fascie basse della schiavitù e dell'imprenditorialità criminale - entrambi fenomeni ad alto valore aggiunto per il Capitale - che da una coscienza di classe ancora agonizzante, dopo la sconfitta del '900, certosinamente esorcizzata da un Capitale sempre più astuto e potente.

Con alleati nel pentitismo di sinistra che gli portano il potere con le orecchie, peggio dei più beceri reazionari di destra. Ulivo-Benetton brucia ancora e ce lo siamo appena ricomprato coi buoni postali. Su questo Fusaro stravince. E che non sia stato silenziato dimostra solo lo strapotere del Capitale che può indossare la maschera griffata "democrazia". A tempo debito, come insegna il regime covidemico, si attueranno strategie meno friendly. Ma per ora sarebbero controproducenti, visto che la tribuna basta e avanza quanto a utili serventi e l'agente del Britannia vigila su tutto e tiene il malloppo al sicuro. Anche nel nostro strapiccolo strapaesano il Capitale ha stravinto. E spalancato i porti ad maiorem Capitalis gloriam. Perfino il cazzaro verde si è adeguato alla nuova italica Pax Capitalis. Che vuoi di più !
#4467
Caro Daniele 22 probabilmente sono io la minus habens che chiede venia e non risponde a ciò che non capisce.

La sacra triade della linguistica: referente, significato, significante, è ancora il metodo migliore di cui disponiamo per evitare che il logos finisca a Babilonia. Magari qualche nume iperuranico avrà soluzioni migliori, ma nell'iperuranio molti dicono di essersi avventurati, però nessuno dà prove convincenti di ciò.

L'unico ente che crea il tempo nelle mie risultanze è il Bigbang. Teoria plausibile ma di ardua dimostrazione. Sul tempo eterno dei parmenidei sospendo il giudizio e derubrico a narrazione metafisica.

L'unico principio di attrazione e repulsione a me noto è quello elettromagnetico. Anche la forza gravitazionale ne imita le forme, ma la fisica relativistica ha dato una spiegazione più dinamica e meno statica, in cui il tempo gioca la sua parte nella geometria che ne risulta. Come la relatività del tempo fisico influenzi il tempo antropologico più che alla forza di attrazione-repulsione pare si debba far ricorso alla velocità, che sul pianeta Terra, essendo uguale per tutti, diventa irrilevante nella differenziazione.

Sulla forza di attrazione e repulsione tra umani bisogna inoltrarsi nell'universo antropologico, ancora assai misterioso, anche per quanto riguarda la sua funzione temporale, la cui unità di misura è la vita umana. Ma che tale forza esista e si manifesti pare indubitabile. Magari, lavorando sul medium, il logos, se ne può migliorare la chiarezza ed evidenza. E dirimere qualche incomprensione di troppo.
#4468
Tematiche Filosofiche / Filosofi nel 2021
13 Giugno 2021, 11:12:15 AM
Siamo una società ottocentesca che ha restaurato quel capitalismo da bambini in miniera e schiavi nei campi, dopo lo scampato pericolo del novecento89. Fusaro ha il difetto di farlo notare alle anime candide dei barconi. Altro fenomeno assai ottocentesco.
#4469
Tematiche Filosofiche / Filosofi nel 2021
13 Giugno 2021, 11:02:46 AM
Fusaro è, marxianamente, un filosofo della prassi. Pertanto è naturale che sia inaccettabile per i veterometafisici in comunella con la sinistra pentita ultraliberista di cui egli mostra le indecenti nudità. Nel suo eclettismo mischia cose diverse tra religione, dottrine filosofiche e attualità politica. Discutibile, come ogni pensiero umano, ma averne in questo osceno tardo impero del Capitale, con gli intellettuali a 90 gradi, impegnati esclusivamente a coltivare il loro orticello pubblicistico consegnato a domicilio da Amazon e YouTube. Lo fa anche Fusaro, ma non fa solo quello, e, per quanto l'intelligenza del Capitale ci provi, non assume solo la posizione a 90 gradi. Prova ne sia la capacità della sua narrazione, sorretta da un consistente bagaglio filosofico, di stimolare dialettica in un mondo in cui i padroni del mondo hanno fatto un deserto mentale politicamente corretto e l'hanno chiamato arcobaleno.
#4470
Fin dal suo nascere il pensiero metafisico ha concentrato l'attenzione su questi tre stati del reale. Eleggendo fin da subito la sua predilezione per l'essere, posto ad essenza degli (ess)enti in una girandola onto-logica autorefenziale il cui demiurgo fu tal Parmenide, venerato da Platone, che ne propagherà il Verbo, universalizzato infine dalla religione cristiana. Sull'essere questo forum ha visto discussioni di tutti i colori e non mi dilungherò oltre, sapendo che ne vedrà di nuovi in questa, se ci sarà.

L'avere è il Figlio minore della metafisica, da intendersi come attributo dell'essere Padre, dal sapore terragno e contingente, che troverà alfine nella borghesia capitalistica la sua rivincita, incarnata nell'essenza metafisica del Capitale e nella proprietà privata sacralizzata. Ma originariamente era un attributo del tutto naturalistico: ogni vivente ha un corpo, organi, sensi, una nascita e una morte.

La contrapposizione tra essere e avere, essenza e accidente, appartiene alla metafisica statica di tipo parmenideo, incapace di dare una visione compiuta del reale. Visione cui porrà rimedio il diabolus in philosophie, Eraclito, col divenire, dall'aroma sulfureo di albero della conoscenza, che nasce già moderno, e con una metafisica di ordine superiore denominata dialettica, che animerà alfine la forma inerte di creta dell'essere parmenideo. Il divenire, col suo demoniaco daimon Chronos, porrà essenze e accidenti in contrasto e ricomposizione perenni, nell'ordine del tempo, come ci rammenta Anassimandro, secondo le leggi della dialettica umana; e naturale, senza indulgere troppo con le analogie che pure vi sono, ma del tutto sprovviste di intenzionalità.