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Messaggi - Kephas

#46



green demetr: "Dio ha mille nomi (e dunque non può chiamarsi Dio, ne Yhawè, ne altro), siamo noi che per tradizione lo chiamiamo Dio, e loro Yhawè, ma loro non lo pronunciano proprio per ricordarsi della cosa più importante: e cioè che Dio non esiste."
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Ma sei proprio sicuro che Dio non ha un Nome?
Cosi ho letto in un'opera spirituale!!
Gli antichi (antica lingua illirica) pronunciavano bensi le vocali fra le consonanti, nella formazione delle parole, ma per un certo senso di riverenza non le scrivevano.
Ma perché non le scrivevano?
Perché le cinque vocali -I E O U A- formavano il Nome di Dio!
Chissà, forse non le scrivevano per riverenza verso il comandamento di non nominare il nome di Dio invano.


Nell'opera spirituale "la scena dei tre giorni" ad una domanda dell'anziano che aveva interloquito col Fanciullo Gesù, sul Suo Nome, Gesù rispose:  "Il Mio Nome è Gesù Emanuele, e lo Spirito Mio si chiama Geova Zebaot"
#47



Socrate 78: "Dio non giudica nessuno, nemmeno i più malvagi?"


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Personalmente ho sempre saputo che Gesù ha sempre condannato il peccato, mai pero il peccatore!
Una buona, saggia, e sapiente risposta a questa domanda, possiamo trovarla in Swedenborg, il quale scrive:


"Dato che l'uomo crede che tutto quello che fa lo faccia per virtù propria, ne risulta che il male che commette rimane in lui come se fosse suo proprio. L'uomo quindi è la causa del proprio male, e non il Signore. Il male presso l'uomo è l'inferno in lui, perché male e inferno sono la stessa cosa. Poiché  l'uomo è la causa del proprio male, è lui stesso che si dirige verso l'inferno, e non il Signore a condurvelo. Il Signore, ben lontano dal condurre l'uomo all'inferno, lo libera da esso nella misura in cui l'uomo non vuole né ama il suo male.


Tutta la volontà e tutto l'amore dell'uomo restano con lui dopo la sua morte. Colui che vive e ama un male nel mondo, vuole e ama lo stesso male nell'altra vita e non vuole esserne separato. Cosi un uomo che è nel male è legato all'inferno, e già vi è con il suo spirito, e dopo la morte  non desidera altro che essere là dove è il suo male.
E' dunque l'uomo che dopo la morte si precipita da solo all'inferno, non il Signore che ve lo precipita."


"cielo e inferno" di Swedenborg
#48
Tematiche Spirituali / L'uomo Gesù di Nazaret
14 Giugno 2021, 14:40:24 PM
Citazione di: bobmax il 12 Giugno 2021, 09:14:17 AM
Certamente Gesù è figlio di Dio.

È figlio unigenito.
Come lo sei tu.

Ed è Uno con il Padre.
Come lo sei tu.

Sei figlio, nell'esserci mondano.

Dove sei stato gettato.
Dove ti sei gettato...

Sei figlio finché non torni al Padre.

Il Padre che sei sempre stato.
Secondo me!
forse prima di essere Figlio, si dovrebbe essere Madre!
Come viene interpretato il vangelo da un altro punto di vista.
   Nell'opera "Gospel Treasures Opened""  (1653) è scritto:
"Quando tu cominci a scoprire e a sapere non solo che Egli fu concepito nel grembo di una vergine, ma che quella vergine sei tu e che Egli è concepito nel tuo cuore spiritualmente, ma altrettanto realmente, sicché tu senti il Bambino che comincia a formarsi in te per il potere dello Spirito Santo e che l'Altissimo ti copre della Sua ombra; quando senti Gesù Cristo che si muove per nascere e essere partorito in te; quando cominci a vedere e sentire tutte quelle potenti, poderose azioni compiute in te che leggi esser state da lui compiute nella carne, ecco veramente un Cristo, un Cristo reale che ti farà del bene, essendo la Scrittura un tessuto simbolico ordito come una tappezzeria stupenda a rappresentare all'occhio una storia il cui vero significato si deve trovare nell'anima; se vi indugi solo in quanto quadro o storia, è una lettura che uccide; se ravvisi te stesso in lei allora da vita"
#49



Jalal Ad-Din Rumi, mistico sufi, proclamava:


"La Verità è uno specchio caduto dalle mani di Dio, e andato in frantumi.
Ognuno ne raccoglie un frammento e sostiene che li è racchiusa tutta la Verità."


perciò è difficile dire chi è nella verità.
Ho anch'io un piccolo frammento raccolto nelle varie letture, e sono convinto che ci siano delle "Verità"


Sul paradiso terreste!:
Sulla Terra non è esistito mai un Paradiso materiale in cui i pesci già arrostiti nuotassero da se in bocca agli uomini.
L'uomo doveva prima prenderli proprio come fa ora, poi arrostirli e solo allora poteva cibarsene con moderazione.


L'uomo Adamo rappresenta lo spartiacque tra la vecchia umanità degli uomini (genere umano), quali creature di Dio, alla nuova umanità dei figli di Dio a divenire.
Adamo è il primo uomo a cui è stato posto il seme della figliolanza a Dio attraverso la 'Scintilla spirituale divina'.
E cosi si è aperta un nuova era in cui la Terra è diventata una scuola per tutte le creature umane, per la loro mèta finale.


Ma Adamo con la sua compagna Eva, disobbedirono al comandamento di Dio:
<<Adamo prese il frutto del grembo di Eva, divenne infedele al suo amore (per Dio) e godé con brama voluttuosa del frutto proibito del grembo di Eva; e nel piacere riconobbe se stesso come il Primo che andò perduto, per la grande presunzione del suo ceco egoismo>>


Il mistico Jakob Bohme scrive giustamente a proposito del peccato originale:
<<Adamo perse la fanciulla e guadagnò la donna>>


E cosi furono cacciati dal 'Paradiso terreste', con ciò si deve intendere come la vecchia umanità che era in comunicazione con entità spirituali e presenze angeliche.
Ed una Cortina si frappose tra la vecchia e la nuova umanità in cui a l'uomo non era più possibile avvicinarsi a Dio.


Fino all'avvento di Gesù, ed al Suo Sacrificio in cui viene ristabilito il vecchio patto:
" E Gesù, avendo di nuovo gridato con gran voce, rende lo Spirito.
Ed ecco, la Cortina del Tempio si squarciò in due, da cima a fondo".  (Matteo 27:50-51a)


Gesù è stato il Primo (Primogenito) il Modello, lo Stampo, l'Impronta, che deve essere seguita per diventare da creature di Dio, a figli di Dio.
E come? Cosi ci è stato insegnato da lui stesso: <<Ama Dio e il prossimo tuoi come tuoi fratelli>>




"

#50





Se Achille nella corsa, prende nelle sue mani la tartaruga, arrivano alla meta alla pari!  :-\
#51
x Socrate 78 :"..ritengo che l'inferno eterno non possa esistere."


Penso proprio che hai ragione!!
Sull'inferno eterno il mistico Michael Hahn (1758-1819) scrive cogliendo nel segno:  "Chi crede in una condanna eterna non può stare tranquillo, oppure non ha avvertito nessuna scintilla dell'Amore di Dio"


Sembra che il vocabolo 'eterno' che si trova nelle nostre Bibbie, nel testo greco si trova ' aionios'. Nelle edizioni innovatrici dell'opera classica dei teologi cattolici, nel "Lessico per teologia e Chiesa" aionios è giustamente tradotto con 'lunga durata', cioè 'periodo di tempo'. (cosi ho letto)


E ancora!: (il Signore ad un mistico)
" Non sono forse chiaramente per chiunque, due cose differenti, prigione e prigionia? La prigione è e rimane certamente eterna, e il fuoco del Mio zelo non dovrà mai estinguersi; ma i prigionieri rimangono nella prigione solo fino a quando non si saranno convertiti e corretti, (...) "


Penso che questa 'prigione' non abbia ne porte, ne sbarre alle finestre, ed il 'prigioniero' va di sua iniziativa, perché Cielo e inferno dipendono dallo stato interiore dell'uomo.
#52
Tematiche Spirituali / Re:Natività
17 Dicembre 2020, 21:18:57 PM
per doxa
Se pùo interessare:

Confesso che anch'io su quel passo di Isaia 7:14 ero perplesso.
Ma poi mi è arrivata una buona spiegazione da un Sapiente cristiano (25 anni fa) che scrive:


"Leggendoti mi pare di udire le classiche critiche che gli ebrei muovono ai cristiani, e sono perplesso che un fatto di tal genere possa indebolire e minacciare la tua fede. Comunque quel passo di Isaia non è l'unico a sostegno dell'incarnazione.
In effetti, quello che tu dici a proposito della "vergine" in Isaia 7:14, avrebbe un certo grado di credibilità se la traduzione fosse: <<perciò il Signore stesso darà a voi un segno. Ecco la giovane donna concepisce e partorisce un figlio e gli porrà nome Emanuele>>.
Tu affermi che a distanza di secoli, ci pare strano come i LXX abbiano potuto tradurre l'ebraico "alma" (giovane donna) con il greco "parthenos" (vergine), se , a dire degli ebrei, è la parola "betula" che ha il significato di "vergine".
Ora se volessimo disquisire teologicamente, dovremmo rispondere che il profeta voleva descrivere una vergine di una purezza perfetta, e di un'innocenza che non è stata mai turbata da un pur minimo pensiero disonesto; è per questo che non poteva usare il termine "betula" che non avrebbe reso l'idea.
Infatti, quest'ultima parola, esprime un certo stato del corpo, cioè la maniera d'essere, la disposizione fisica di una certa parte della persona di una donna che non ha ancora avuto rapporti con un uomo.
E' invece il termine "alma" che esprime più propriamente sia l'innocenza morale, sia la purezza intatta di un'umile giovane vergine.
E Maria l'augusta figlia di Davide, è il modello più consono di queste virtù, qualificate giustamente angeliche.
E' per questo motivo che in S.Matteo viene usato il termine "parthenos", che esprime appunto pure una verginità interiore.
A sostegno della tesi messianica (il vol.2° dell'opera ottocentesca di P.L.B. Drach: "L'armonia tra la Chiesa e la Sinagoga" è interamente dedicato ad Isaia 7:14).
Bisogna notare che Isaia non dice, come fanno gli altri profeti ispirati da Dio, "Io vi do un segno", egli dice invece "il Signore vi darà un segno", per rimarcare che il miracolo è ancora molto lontano, e benché egli lo veda come presente (si ricordi che Isaia era un profeta) non sarà materialmente presente al suo compimento sulla terra.
Ora poche parole sull'argomentazione spirituale che più ci interessa.
S.Matteo 1:21-25 è comprensibilissimo. il termine 'Emanuele' significa "Dio con noi".
Ma questo è un nome simbolico che in nessun luogo dell' A.T. è attestato come nome di persona: esso porta solo un promessa di salute, di salvazione (=Gesù). Infatti 'Emanuele' (Dio con noi) equivale al nome di Gesù (Salvatore), perché come può una persona essere Salvatore se nel contempo Iddio non è anche con lei?
E' questo il mistero dell'incarnazione. Tu ti chiedi, come può una vergine partorire? difatti è proprio questo il paradosso.
Chiunque non è vergine non può vivere l'incarnazione divina: questa non è opera dell'uomo, ma opera di Dio. e poiché Maria, la Vergine raffigura la 'Terra pura dei Primordi' o la 'Celeste Sophia'  come la chiama J:Bohme (costui, benché protestante, era più mariano di tanti adoratori  di Maria, avendo intravisto il mistero al di là delle forme), è naturale come Gesù debba essere chiamato 'Figlio di una Vergine, e con Lui....pure tutti coloro che gli rassomigliano."
#53
Tematiche Spirituali / Re:Marcione, un eresiarca ?
28 Novembre 2020, 11:49:13 AM
Socrate 78 :  "Se un tuo membro ti è scandalo cavalo, sarà meglio che tu vada per questa vita monco piuttosto che con due membra essere gettato nel fuoco della Genna"   Matteo cap.5 vers.29/30


Beh! Socrate, per l'occhio destro e per la mano destra mica si intende che un credente cristiano, deve andare in giro mezzo orbo o mezzo monco, se ha dei forti stimoli a commettere peccato.
Gesù parlava per similitudini all'anima degli uomini: l'occhio destro significa: "la luce del mondo che seduce troppo e perciò usare violenza (essere forti) per respingerla da sé.
La mano destra è il simbolo dello stimolo all'attività puramente mondana".


Simbolismi e similitudini che il celebre scienziato e mistico, veggente ed uditivo Emanuel Swedenborg (1688-1772) (è su Wikipedia)
chiama corrispondenze!

Svedenborg ci da un esempio di come interpretare la Sacre Scritture!
Cosi ha scritto:


Quando il Signore parlò ai discepoli della <<fine dei tempi>>, dell'ultimo periodo della Chiesa, disse queste parole:

<<Or subito dopo l'afflizione di quei giorni il sole si oscurerà e la luna non darà il suo splendore, e le stelle cadranno dal cielo, e le potenze dei cieli saranno scrollate. Ed allora apparirà nel cielo il segno del Figliuol dell'uomo; ed allora tutte le tribù della terra faranno cordoglio, e vedranno il Figliuolo dell'uomo venire sulle nuvole del cielo con gran potenza e gloria. E manderà i Suoi angeli    con gran suono di tromba a radunare i Suoi eletti dai quattro venti, dall'un capo all'altro dei cieli>>  (Matteo 24,  29-31)


Chi prende queste parole alla lettera, ritiene che alla fine dei tempi, al momento del giudizio universale, tutte queste cose si avvereranno, che cioè non soltanto il sole e la luna si oscureranno e le stelle cadranno dal cielo, e si vedrà il Signore sulle nubi e gli angeli con le trombe, ma crede anche che tutto il mondo visibile finirà e sorgerà un nuovo cielo e una nuova terra.


Chi però crede queste cose, non sa nulla dei segreti celati in ognuna delle parole; Infatti ogni parola ha un significato interiore che non riguarda le cose naturali e mondane bensì le cose spirituali e celesti.
Le parole divine furono infatti pronunciate in modo da contenere anche un significato interiore.
Quando si parla di  sole,  si intende il Signore considerato dal punto di vista dell'amore; La   luna   si riferisce alla fede; IL Figliuolo dell'uomo sulle nuvole indica la manifestazione della divina Verità; Le nuvole indicano il senso letterale della Parola e la gloria il senso interiore; gli angeli con la trombe stanno ad indicare il Cielo da cui discende la divina Verità.


Tutto questo dovrebbe far comprendere cosa significano le parole del Signore sopra riportate: quando non ci sarà più amore e quindi neppure fede, il Signore svelerà la Parola secondo il suo significato interiore e rivelerà i segreti del Cielo.


dal libro "Cielo e inferno" Emanuel Swedenborg


Penso che tutte le Sacre Scritture siano sotto simbolismo
#54
Tematiche Spirituali / Re:Quanto importa?
22 Ottobre 2020, 14:18:08 PM



Aumkaara si chiede: "...viene da chiedere: quanto importa, ad un devoto pervaso dall'amore di Dio, di come, se e quando risorgere fisicamente"


Anch'io mi chiedo !: Un (vero) devoto cristiano, considerato che Iddio Istesso è uno Spirito Supremamente Perfetto e Puro, e che la mèta finale esclusiva degli esseri umani è di diventare per l'eternità degli spiriti perfetti e puri a somiglianza di Dio!
A che cosa potrebbero loro servire in questo caso i corpi?
#55



Rimanendo in ambito spirituale su questo argomento:
Secondo me, ha ragione Jacopus che scrive: "..più che libero arbitrio, bisognerebbe chiamarla "libera volontà"


E' stato scritto: " Un uomo che non ha in sé la piena facoltà di poter diventare un completo demone, non avrà neppure la facoltà di diventare un perfetto figlio di Dio".


Forse è questo il concetto del libero arbitrio, cioè la libera volontà di poter diventare un demonio perfetto, oppure un perfetto figlio di Dio.


Riflettendo su quanto è stato scritto!:  E' forse Iddio meno Dio, perché Egli accanto alle erbe salutari, ha creato anche le piante velenose, ed ha provveduto di semi anche la zizzania, al pari del grano, affinché essa possa allignare insieme alle piante nobili?.


Gesù: "Io non sono venuto sulla Terra per portare un pace pigra ed una calma morta, bensì la spada; cioè la lotta nel più alto significato dell'attività".


Penso dunque che aspetta a tutti noi, umane creature di Dio, accettare questa spada, e lottare quotidianamente contro la zizzania che alligna nel prezioso campo di grano della nostra anima.
#56

Il mite Gesù è lo stesso Dio che il popolo di Israele adorava e onorava in Israele?
In quel tempo anche gli dèi venivano adorati e onorati, da diversi popoli.
Vediamo cosa dice "il genuino Evangelo di Giacomo"


cap.76.
Con la massima venerazione i tre sacerdoti s'avvicinarono a Giuseppe, e gli domandarono in qual modo questo Bambino fosse mai giunto a tale sapienza oltremodo meravigliosa, e quale fosse la Sua età?
2. E Giuseppe rispose loro: <<Miei cari amici, non fate delle domande troppe premature in tale riguardo; poiché una risposta troppo prematura potrebbe costarvi la vita!>>


3.  <<Seguiteci però, e gettate in un canto i vostri numerosi dèi; credete che esiste soltanto Un vero Iddio del Cielo e della Terra, e credete altresì che quest'Uno vero Iddio è Quello che il popolo di Israele adora ed onora in Gerusalemme; allora  percepirete in voi , ed apprenderete da questo Fanciullo, donde derivi la Sua Sapienza!>.
4. Ed i sacerdoti dissero: <<O uomo tu parli uno strano linguaggio>>.


5. <<Sono dunque i nostri dèi principali, Giove, Apollo, Mercurio, Vulcano, Plutone, Marte, Nettuno, Giunone, Minerva, Venere e gli altri ancora, soltanto semplici opere dell' umana fantasia?>>
6. E Giuseppe rispose: <<Ascoltatemi, o amici miei! Tutti i vostri dèi sono sorti dalla fantasia dei vostri avi, i quali conoscevano ancora molto bene l'unico Iddio!>>


7. <<Essi però erano poeti distinti e cantori alle corti degli antichi Re di questo paese, e personificarono, valendosi di simboli buoni veramente, le qualità  dell'Unico vero Iddio!>>
8. <<Essi raffiguravano in Giove la Bontà e l'AMORE del Padre dall'eternità, Apollo era la SAPIENZA del Padre, e Minerva rappresentava il POTERE di questa Sapienza>>


9. <<Mercurio, significava l'Onnipresenza del Dio Unico a mezzo del Suo onnipotente Volere>>
10.<<Venere rappresentava la Magnificenza, la Bellezza e la Giovinezza eternamente immutabile dell'Essere divino>>
11.<<Vulcano e Plutone rappresentavano dell'unico Iddio su tutta la Terra>>


12.<<In Marte era simboleggiata la Fermezza e la Serietà divine ed il Giudizio e la Morte pei giudicati>>
13.<<Ed in Nettuno lo Spirito dell'unico Iddio operante in tutte le acque, con ciò che mediante le stesse vivifica la Terra>>
14.<<Cosi del pari, tanto l'antica Iside, quanto Osiride, rappresentavano la divina intangibile Santità, che è in Sé l'Amore e la Sapienza divini dall'eternità>>


15.<<E così infine tutti gli altri dei minori non rappresentavano altro che le proprietà dell'unico Iddio, raffigurate mediante immagini corrispondenti>>
16.<<E questo modo di rappresentarle era lodevolissimo, poiché altro non si pensare di designare con tutto ciò, se non l'unico Iddio soltanto, nei differenti modi delle Sue innumerevoli manifestazioni>>


17.<<Ma con l'andar del tempo, l'interesse, l'egoismo e l'ambizione, hanno accecato e ottenebrato gli uomini;
18.<<Essi perdettero lo spirito, ed altro non rimase loro che la materia esteriore, e divennero pagani, ciò che equivale a dire: Essi divennero dei rozzi materialisti e perdettero l'unico Iddio; andarono dunque rosicchiando le esteriori, vuote ed incomprese immagini, al pari di cani affamati che rosicchiando nude ossa sulle quali no v'è più lembo  di carne! Mi comprendete voi?>>


19..........................
#57

Citazione di: Dubbioso il 03 Marzo 2020, 11:29:09 AM
La vergine Maria e' stata concepita senza peccato originale e al contempo e' stata libera di accettare il suo compito di madre di Dio.[/size]Maria essendo priva del peccato originale ha potuto essere santa in tutto e per tutto e al contempo libera. Mi chiedo dunque perche' Dio non ha potuto/voluto creare tutta l'umanità simile alla Madonna? ( preservandola dal peccato originale )Ovvero conciliare la liberta' umana e il libero arbitrio con la santità....la Madonna aveva il libero arbitrio e al contempo non era corrotta dal peccato originale. Perche' tutta l'umanità dopo " Adamo ed Eva " non poteva essere concepita cosi? ( la Madonna e' il chiaro esempio di possibilità di conciliare il libero arbitrio con l'assenza del peccato originale )Grazie un abbraccio.


Che la Vergine Maria sia stata concepita senza peccato mi giunge nuova.
Per soddisfare la mia curiosità, posso chiederti dove l'hai letto?
Maria è nata da due genitori carnali: Anna e Gioacchino.
Forse ti confondi con il Figlio di Maria , Gesù: concepito senza peccato (carnale)
O forse mi confondo io?
#58
Beh! myfriend, complimenti per la tua tenacia e capacità di cercare di capire (e spiegare) scientificamente il grande mistero che c'è tra spirito e materia.

Io invece cerco di capire attraverso letture di opere  spirituali di uomini (e donne) rinati nello spirito, o nel campo del misticismo.
E così ho letto:   (da dove deriva "la materia" naturalmente dal punto di vista spirituale)

Iddio era dall'eternità, e sempre sarà la risultante di tre potenze agenti (la Santissima Trinità). La prima è la passione di un AMORE infinito che tutto crea e conserva (il Padre); la seconda è la Luce infinita di una SAPIENZA (il Figlio) che tutto ordina ed organizza; la terza (lo Spirito Santo) è il Potere infinito di una VOLONTA' che esegue ciò che l'Amore ha creato e che la Sapienza ha ordinato. L'uomo creato a Sua perfetta immagine, è l'identica Trinità in miniatura. Iddio, fin dall'eternità, è la causa prima di ogni cosa generata, ed in sé è parimenti la Causa di Sé Stesso, quale unico essere increato

Dunque, Iddio Padre è l'Amore ardentissimo che si diffonde nell'infinito per ogni eternità. tale irradiazione era una Potenza eterna che, sgorgando da una sorgente inesauribile, si disperdeva nell'infinito; e liberamente assorbita, suscitava la stessa sensazione che il cuore umano prova nella solitudine, cioè la brama ardente di trovare l'oggetto su cui riversare il proprio ardore. Questo poi, per corresponsione d'amore, ritorna ripotenziato alla sua Sorgente, e con la visione della propria infinita bellezza, crea nella Sorgente dell'Amore la Beatitudine suprema. Tale ardente brama sorta da un Amore infinito, condusse alla Generazione, il cui successo era assicurato dalle altre due Energie divine: la Sapienza e la Volontà.
Allora Dio, Padre degli spiriti, generò degli esseri simili a Sè; uno dei quali, il più grande, era destinato a trovarsi rispetto alla Divinità, nello stesso rapporto con cui la donna si trova rispetto all'uomo. Con questa Donna divina, Iddio, l'eterna Energia creatice, avrebbe generato mediante l'infinità delle Sue idee, innumerevoli creazioni, che Egli stesso avrebbe poi maturato. Questo essere immenso, grande quasi come la Divinità, fu chiamato "il Portatore di Luce" ossia "Lucifero". 
Ora Iddio, massima espressione della più perfetta libertà, non poteva che generare degli esseri perfettamente liberi, cioè dotati di volontà propria; tale libertà rappresenta il massimo tra i prodigi della divina Onnipotenza. Infatti, l'Essere libero per eccellenza, non può ritrovare la propria Immagine in un automa, ma soltanto in un essere (Ente) altrettanto libero.
 Gli esseri generati dopo essersi riconosciuti, avendo acquistato la coscienza della propria libertà (ciò richiese tempi lunghissimi), avrebbero dovuto infine fornire la prova di voler rimanere fedeli all'Amore dal cui seno erano scaturiti, e in pari tempo fedeli, pure all'Ordine che è la Vita stessa di Dio. Molti fra i generati sostennero una simile prova, ma non Lucifero ed alcuni suoi seguaci da lui creati. Abbagliato ed illuso dalla propria scienza, il "Cherubino portatore di Luce" obliò allora le sue antiche origini di essere generato; e per la reciproca beatitudine, invece di riflettere l'Amore, cioè di restituire alla sua Sorgente Prima, l'amore risantificato dalla propria volontà, si racchiuse e si irrigidì nell'amor proprio degenerato in egoismo. E Poiché  l'orgoglio cieco si volle innalzare al di sopra della Divinità cercando di renderseLa  soggetta, e costatando che simili tentativi non approdavano a nulla, il puro amore ricevuto in dono nel principio si invertì e divenne odio, ovvero amore del male e principio distruttore (propriamente il male non deve essere definito come termine opposto alla Divinità e ai Suoi Attributi, perché ciò costituirebbe una potenza neutralizzante la Divinità; esso invece deve essere definito come termine indicante, in grado maggiore o minore , la privazione del Bene).
Ma la maligna volontà assunta dal grande spirito generato, negando il calore dell'amore e lo splendore della luce che provenivano da Dio, si ottenebrò e si congelò; e le infinite energie ed idee costituenti la sua entità psichica si consolidarono e divennero quel complesso tenebroso e solido che l'uomo chiama "MATERIA"..
#59
Possiamo dire però che la materia si evolve sempre verso lo spirituale?

La più bella espressione la troviamo nella mistica islamica, nel cosiddetto Sufismo, nei seguenti versi del famoso mistico persiano Dschelal ed Din Rumi (1207-1273)

Morìì come pietra e divenni pianta.
Morìì come pianta e divenni animale.
Morìì come animale: ecco divenni uomo.
perchè allora temere la morte? divenni mai peggiore o inferiore, morendo?
Una volta morrò come uomo e diverrò un essere fatto di luce, un angelo del sogno.
La mia strada continua; tutto, all'infuori di Dio, scompare.
Io divento ciò che nessuno ha visto o udito.
Divento stella sopra tutte le stelle 
e splendo sopra nascita e morte.
#60
X myfriend

                  "La realtà visibile (materiale) è la manifestazione delle "qualità" o "caratteristiche" della Coscienza cosmica".

La "Coscienza cosmica a cui Lei allude, possiamo definirla anche come la "Divina Sapienza di Dio"??

Trovo molti punti di contatto  con gli scritti di in Sapiente di cose spirituali:

La creazione esterna della natura è un simbolo sublime di una creazione interna e spirituale, anteriore e superiore. La materia è unicamente l'involucro esteriore dello spirito, organizzato e mosso dallo spirito stesso. L'uomo è un Microcosmo, ossia un piccolo mondo, e sotto tutti gli aspetti è simile al Macrocosmo, ossia all'universo, anzi ne è il compendio. Perciò la chiave di ogni mistero nella creazione è questa: L'Universo è un Libro Divino e tutte le cose della natura esteriore sono le parole del suo dizionario; le stesse leggi dell'Universo sono le regole grammaticali della sua lingua. Tutte le scene del nostro mondo, e tutti i movimenti che danno un varietà infinita al gran teatro di questa vita, sono le sue illustrazioni. Il sole, la luna, le stelle, l'aria, i corpi, gli animali, ecc. della nostra Terra sono le lettere scolpite e gran rilievo di questo magnifico libro. Per mezzo di esse la Divina Sapienza insegna perennemente, al sapiente che sa leggere ed intendere, le Sue lezioni. Tali saggi fiorirono in tutti i tempi. Ad essi erano ben note le interne relazioni che intercorrono tra le cose visibili e le invisibili. Come dice Swedenborg, gli uomini spirituali della Chiesa Antichissima prendevano diletto nelle cose della natura esteriore, non già per quello che esse erano in sè, ma per quello che esse rappresentavano; questi sono i cosiddetti " Enigmi dell'Antichità", come li chiama David nel Salmo 78,2. Ma gli uomini vollero scrutare i Misteri Divini per mezzo dei sensi e dei metodi scientifici, ne risultò la caduta della posterità dell'Umanità Adamitica degli inizi; da questo proviene la caduta di ogni civiltà assoggettata ai mali e alle falsità della vita. Difatti, l'uomo illuminato dalla Sapienza del Signore, lo sarà anche nelle cose razionali e scientifiche. la creazione dell'Uomo, di cui parla la Genesi nei suoi primi capitoli, significa la creazione spirituale o la rigenerazione, o meglio ancora la formazione degli antichi abitanti di questo mondo. Formazione che fu per essi una nuova nascita, avvenuta per opera del Divino Creatore e purificatore dello spirito umano, mediante l'apertura dei gradi superiori della loro mente, in maniera tale da essere istruiti per una via  interna (esoterica); e, cosi, da uno stato simile a quello della natura, furono elevati alla dignità di uomini razionali, poi spirituali, e finalmente celestiali. Se si vuole costruire una Teogonia, si potrebbe dire che la discesa dell'essere verso il non essere si effettua in tre momenti paralleli: il primo è la Creazione, il secondo la Rigenerazione, e il terzo la Redenzione.