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Messaggi - Kephas

#46
Citazione di: Socrate78 il 12 Febbraio 2022, 10:06:37 AMEcco, come da titolo, non so se a voi capita, ma a me succede spesso di sperimentare un forte caos interiore, negli atteggiamenti ma soprattutto nei pensieri. Sono troppo versatile, e quindi posso essere molto estroverso oppure al contrario freddo ed evitante, anche la mia empatia e i miei giudizi morali cambiano molto: ad esempio in alcuni momenti non ho proprio compassione per gli altri e penso che chi è vittima di truffe, raggiri, bullismo/mobbing meriti tali atteggiamenti per la sua stupidità, ingenuità, mancanza di prudenza e avvedutezza, il ragionamento è :"Se soffri è giusto così perché devi imparare la lezione e sbattere contro il dolore" (è un pensiero cinico), poi però dentro di me mi pento di questa cosa e cerco di cambiare il modo di pensare, ma noto che tali pensieri comunque ritornano costanti, prima o poi, fanno parte di me . Oppure a volte penso che l'amore renda schiavo l'uomo perché lo fa dipendere dalle esigenze altrui (divento antisentimentale), mentre in altre circostanze penso l'opposto, cioè che l'amore renda liberi perché apre agli altri, e penso queste due cose con la stessa forza e intensità. Visto che siamo nella sezione spiritualità (e la psiche è spirito, o "anima" per i credenti), secondo voi è possibile eliminare le contraddizioni dalla personalità (il caos interiore appunto) e camminare verso la coerenza, la chiarezza e quindi la serenità? Oppure il caos interiore è qualcosa con cui tutti noi, in misura maggiore o minore, dobbiamo convivere?
Penso proprio che con il caos interiore tutti noi dobbiamo convivere. :(

Se però può interessare una buona risposta, leggi questa!!: si parla proprio dei pensieri.

Naturalmente non è mia, la si trova nell'opera spirituale: "il grande Vangelo di Giovanni"

"Tu puoi pensare quello che vuoi, però pensando non pecchi se il tuo cuore non trova compiacimento nel pensiero non conforme al buon ordine.
Ma se tu incominci a compiacerti di un cattivo pensiero, cosi facendo congiungi già la tua volontà al cattivo pensiero e spoglio d'ogni amore del prossimo, ed a questo punto non sei lontano molto dal tradurre in atto, un simile pensiero già animato dal tuo compiacimento e dalla tua volontà, qualora le circostanze ti appariscano favorevoli e tali da permetterne l'esecuzione senza pericolo esteriore per te!
Perciò il savio controllo dei pensieri sorgenti nel cuore umano a mezzo della purificata luce dell'intelletto e della pura ragione assume evidentemente un'importanza grandissima, in quanto il pensiero costituisce la semente dell'azione; ora questo necessario e savio controllo dei pensieri non potrebbe venire espresso altrimenti in una forma tanto appropriata, quanto appunto nella forma adoperata da Mosè, vale a dire dicendo: non concupire questo o quello!
Imperocché quando in te una brama si è già molto accentuata, è segno che il tuo pensiero ha incominciato a trarre copioso alimento fuori dal tuo compiacimento e dalla tua volontà, e allora avrai molto da lottare se vorrai soffocare in te completamente un simile pensiero fattosi ormai robusto e consistente.
Come detto prima, il pensiero o l'idea è certamente il seme dell'azione, la quale azione poi costituisce il frutto; ora una determinata semente non può produrre che un determinato frutto.
Tu dunque puoi pensare quello che vuoi, ma non vivificare mai nessun pensiero e nessuna idea cosi da tradurli in atto, prima di averli esaminati a dovere dinanzi al tribunale del tuo intelletto e della tua ragione."








#47
   Viator
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Forse Socrate 78 voleva dire, che la Coscienza nell'uomo è generata nel CUORE dell'ANIMA dalla Scintilla spirituale divina.
Come dovresti sapere..ma non lo sai, l'anima ha un cuore, due braccia, due gambe esattamente come una figura umana.
Pensa che si legge di numerose persone a cui è stata amputata una gamba e lamentano di sentire talvolta ancora dei dolori nel punto in cui un tempo c'era la gamba o il piede.
La medicina parla in questi casi di dolori-fantasma. In realtà, a quanto si legge in alcune rivelazioni, è l'anima e non il corpo che avverte tutti i dolori.
Naturalmente Tu non ci credi  :)


Come hanno scritto autorevoli cultori della divina Sapienza, l'attuale umanità invece , non percepisce più la differenza tra l'uomo interiore e l'uomo esteriore; essa immaginandosi che l'uno si confonde con l'altro, ha cosi alterato l'equilibrio spirito- materia.
Ci si sforza di ammettere l'esistenza di mondi sovrasensibili, solo a condizione di vederli e di percepirli per mezzo della conoscenza empirica comune.
Tutto l'errore che si è perpetrato per tanti secoli, sta nel fatto che si è considerato lo spirito come una categoria del pensiero, privo perciò di sostanzialità, la quale è invece necessaria se si vuole rendere lo spirito indipendente dal corpo materiale.
Si è in genere ammesso, che la sola via che permetta di arrivare ad una vera nozione dello spirito, sia quello di considerarlo come il contrario della materia.
E si è concluso: la materia ha una forma, quindi lo spirito non ce l'ha: la materia è una sostanza, dunque lo spirito non è una sostanza.
In questo modo si rifiuta allo spirito una sua esistenza.
Noi dobbiamo invece ammettere non solo l'esistenza dello spirito, ma che esso è sostanziale, e che questa sostanza ha una forma.
Perciò il mondo spirituale non è in un altro luogo, ma in un altro spazio: non ci si deve meravigliare se il mondo spirituale sia sostanziale.
Infatti la materia che cosa è?
La parola 'sostanza' non è sinonimo della parola 'materia'.
La sostanza è quella che è, indipendentemente dalle molecole materiali.
Quello che da forma alla materia è la vita: la vita non si produce da sè; essa deriva da una sorgente spirituale che si trova nei Cieli.
La materia del nostro mondo fisico è un stato dello Spirito, precisamente il più infimo (spirito degradato), e si passa da questo a quella, per degradazione della nostra personale percezione interiore.
Cosi la materia spirituale sottile, ridotta per degenerazione in materia terreste grossolana, non si ritrova 'con' quest'ultima ma 'in' quest'ultima.
La materia è quindi formata da particelle spirituali involute; le quali devono ritornare, attraverso un processo di Redenzione, e per una via diversa (il processo di evoluzione non ripercorre alla rovescia quello di involuzione), alla loro materia primordiale.
Ora tutto è spirito, come d'altra parte tutto ciò che è spirito assume corpo.
Ne deriva, che tutto quello che esiste sopra la terra ha la sua corrispondenza eterea nel Regno Superiore; di modo che la parte inferiore reagisce quando agisce su di lei la parte superiore predominante.


Beh! siamo in un forum di "spiritualità" e ho detto la mia!
#48
 X green demetr
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Rimanendo in Italia con la Bibbia che abbiamo a disposizione!
Genesi:


1-4  In principio Dio creò il cielo e la terra. Ora la terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso e lo spirito di Dio ALEGGIAVA SULLE ACQUE.
Dio disse: <<Sia la luce!>>. E la luce fu. Dio vide che la luce era cosa buona e separò la luce dalle tenebre,  e chiamò la luce giorno e le tenebre notte. E fu sera e fu mattina. primo giorno.


Confesso che non ho capito molto su questa Bereshit Bara.
Tu come intendi quanto scritto nei primi capitoli della Genesi?
Intendi giusta la forma letterale?, oppure esiste una spiegazione spirituale?
Cosa ne pensi : "che fu sera e fu mattina" si abbia dimenticato la "notte"
un sapiente ha scritto: "..perchè se la 'Lettera della Sacra Scrittura è come una riva senza Oceano' lo 'Spirito' della stessa è come 'un Oceano senza riva'. Infatti, la Parola è di infinita distesa.
#49



grenn demetr: "ma Dio non esiste, questo è il pensiero rivoluzionario giu.........."


"è chiaro che Dio esiste in quanto sta nel regno dei Cieli, come Gesù ha detto al popolino"
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Quando si parla di "Regno dei cieli" si dovrebbe leggere "Mondo spirituale--Regno dello Spirito"


Se come dici, Dio non esiste, di chi era la Voce che in tutti i tempi, uomini e donne puri nello spirito e devoti a Dio, era dato percepire nei loro cuori?
Nelle epoche posteriori all'età apostolica, molti fra i Padri della Chiesa, come S.Girolamo, S.Agostino, e più tardi i mistici del medioevo: S. Bernardo di Chiaravalle, Eckhart, Tauler Suso, Tommaso da Kempis ed altri, attribuirono grande valore alla rivelazione interiore.
Più vicini a noi, i teosofi Bohme e Swedenborg, scrissero in base a visioni e a rivelazioni ricevute.
In occidente veri uditori della Parola furono R.Merswin che scrisse il "libro delle Nove Rupi"(1350)
J:W.Petersen con "Le Mille Rivelazioni dello Spirito" (1700) e molti, molti altri.
Importanti e significative furono le rivelazioni fatte dal Signore per mezzo del veggente e profeta tedesco Jakob Lorber.
Ma anche in oriente tra i Sufi, con Niffari, nel "Libro delle Stazioni", e con il grande IbnArabi si ebbero elevate rivelazioni.
E il grande poeta e mistico iraniano Jalaloddin Rumi' con l'immenso "Mathnawi".


Come vedi per chi cerca di saperne di più, non esistono solo opere di filosofia
tratto da un prefazione .
#50



green demetr: "Dio ha mille nomi (e dunque non può chiamarsi Dio, ne Yhawè, ne altro), siamo noi che per tradizione lo chiamiamo Dio, e loro Yhawè, ma loro non lo pronunciano proprio per ricordarsi della cosa più importante: e cioè che Dio non esiste."
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Ma sei proprio sicuro che Dio non ha un Nome?
Cosi ho letto in un'opera spirituale!!
Gli antichi (antica lingua illirica) pronunciavano bensi le vocali fra le consonanti, nella formazione delle parole, ma per un certo senso di riverenza non le scrivevano.
Ma perché non le scrivevano?
Perché le cinque vocali -I E O U A- formavano il Nome di Dio!
Chissà, forse non le scrivevano per riverenza verso il comandamento di non nominare il nome di Dio invano.


Nell'opera spirituale "la scena dei tre giorni" ad una domanda dell'anziano che aveva interloquito col Fanciullo Gesù, sul Suo Nome, Gesù rispose:  "Il Mio Nome è Gesù Emanuele, e lo Spirito Mio si chiama Geova Zebaot"
#51



Socrate 78: "Dio non giudica nessuno, nemmeno i più malvagi?"


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Personalmente ho sempre saputo che Gesù ha sempre condannato il peccato, mai pero il peccatore!
Una buona, saggia, e sapiente risposta a questa domanda, possiamo trovarla in Swedenborg, il quale scrive:


"Dato che l'uomo crede che tutto quello che fa lo faccia per virtù propria, ne risulta che il male che commette rimane in lui come se fosse suo proprio. L'uomo quindi è la causa del proprio male, e non il Signore. Il male presso l'uomo è l'inferno in lui, perché male e inferno sono la stessa cosa. Poiché  l'uomo è la causa del proprio male, è lui stesso che si dirige verso l'inferno, e non il Signore a condurvelo. Il Signore, ben lontano dal condurre l'uomo all'inferno, lo libera da esso nella misura in cui l'uomo non vuole né ama il suo male.


Tutta la volontà e tutto l'amore dell'uomo restano con lui dopo la sua morte. Colui che vive e ama un male nel mondo, vuole e ama lo stesso male nell'altra vita e non vuole esserne separato. Cosi un uomo che è nel male è legato all'inferno, e già vi è con il suo spirito, e dopo la morte  non desidera altro che essere là dove è il suo male.
E' dunque l'uomo che dopo la morte si precipita da solo all'inferno, non il Signore che ve lo precipita."


"cielo e inferno" di Swedenborg
#52
Tematiche Spirituali / L'uomo Gesù di Nazaret
14 Giugno 2021, 14:40:24 PM
Citazione di: bobmax il 12 Giugno 2021, 09:14:17 AM
Certamente Gesù è figlio di Dio.

È figlio unigenito.
Come lo sei tu.

Ed è Uno con il Padre.
Come lo sei tu.

Sei figlio, nell'esserci mondano.

Dove sei stato gettato.
Dove ti sei gettato...

Sei figlio finché non torni al Padre.

Il Padre che sei sempre stato.
Secondo me!
forse prima di essere Figlio, si dovrebbe essere Madre!
Come viene interpretato il vangelo da un altro punto di vista.
   Nell'opera "Gospel Treasures Opened""  (1653) è scritto:
"Quando tu cominci a scoprire e a sapere non solo che Egli fu concepito nel grembo di una vergine, ma che quella vergine sei tu e che Egli è concepito nel tuo cuore spiritualmente, ma altrettanto realmente, sicché tu senti il Bambino che comincia a formarsi in te per il potere dello Spirito Santo e che l'Altissimo ti copre della Sua ombra; quando senti Gesù Cristo che si muove per nascere e essere partorito in te; quando cominci a vedere e sentire tutte quelle potenti, poderose azioni compiute in te che leggi esser state da lui compiute nella carne, ecco veramente un Cristo, un Cristo reale che ti farà del bene, essendo la Scrittura un tessuto simbolico ordito come una tappezzeria stupenda a rappresentare all'occhio una storia il cui vero significato si deve trovare nell'anima; se vi indugi solo in quanto quadro o storia, è una lettura che uccide; se ravvisi te stesso in lei allora da vita"
#53



Jalal Ad-Din Rumi, mistico sufi, proclamava:


"La Verità è uno specchio caduto dalle mani di Dio, e andato in frantumi.
Ognuno ne raccoglie un frammento e sostiene che li è racchiusa tutta la Verità."


perciò è difficile dire chi è nella verità.
Ho anch'io un piccolo frammento raccolto nelle varie letture, e sono convinto che ci siano delle "Verità"


Sul paradiso terreste!:
Sulla Terra non è esistito mai un Paradiso materiale in cui i pesci già arrostiti nuotassero da se in bocca agli uomini.
L'uomo doveva prima prenderli proprio come fa ora, poi arrostirli e solo allora poteva cibarsene con moderazione.


L'uomo Adamo rappresenta lo spartiacque tra la vecchia umanità degli uomini (genere umano), quali creature di Dio, alla nuova umanità dei figli di Dio a divenire.
Adamo è il primo uomo a cui è stato posto il seme della figliolanza a Dio attraverso la 'Scintilla spirituale divina'.
E cosi si è aperta un nuova era in cui la Terra è diventata una scuola per tutte le creature umane, per la loro mèta finale.


Ma Adamo con la sua compagna Eva, disobbedirono al comandamento di Dio:
<<Adamo prese il frutto del grembo di Eva, divenne infedele al suo amore (per Dio) e godé con brama voluttuosa del frutto proibito del grembo di Eva; e nel piacere riconobbe se stesso come il Primo che andò perduto, per la grande presunzione del suo ceco egoismo>>


Il mistico Jakob Bohme scrive giustamente a proposito del peccato originale:
<<Adamo perse la fanciulla e guadagnò la donna>>


E cosi furono cacciati dal 'Paradiso terreste', con ciò si deve intendere come la vecchia umanità che era in comunicazione con entità spirituali e presenze angeliche.
Ed una Cortina si frappose tra la vecchia e la nuova umanità in cui a l'uomo non era più possibile avvicinarsi a Dio.


Fino all'avvento di Gesù, ed al Suo Sacrificio in cui viene ristabilito il vecchio patto:
" E Gesù, avendo di nuovo gridato con gran voce, rende lo Spirito.
Ed ecco, la Cortina del Tempio si squarciò in due, da cima a fondo".  (Matteo 27:50-51a)


Gesù è stato il Primo (Primogenito) il Modello, lo Stampo, l'Impronta, che deve essere seguita per diventare da creature di Dio, a figli di Dio.
E come? Cosi ci è stato insegnato da lui stesso: <<Ama Dio e il prossimo tuoi come tuoi fratelli>>




"

#54





Se Achille nella corsa, prende nelle sue mani la tartaruga, arrivano alla meta alla pari!  :-\
#55
x Socrate 78 :"..ritengo che l'inferno eterno non possa esistere."


Penso proprio che hai ragione!!
Sull'inferno eterno il mistico Michael Hahn (1758-1819) scrive cogliendo nel segno:  "Chi crede in una condanna eterna non può stare tranquillo, oppure non ha avvertito nessuna scintilla dell'Amore di Dio"


Sembra che il vocabolo 'eterno' che si trova nelle nostre Bibbie, nel testo greco si trova ' aionios'. Nelle edizioni innovatrici dell'opera classica dei teologi cattolici, nel "Lessico per teologia e Chiesa" aionios è giustamente tradotto con 'lunga durata', cioè 'periodo di tempo'. (cosi ho letto)


E ancora!: (il Signore ad un mistico)
" Non sono forse chiaramente per chiunque, due cose differenti, prigione e prigionia? La prigione è e rimane certamente eterna, e il fuoco del Mio zelo non dovrà mai estinguersi; ma i prigionieri rimangono nella prigione solo fino a quando non si saranno convertiti e corretti, (...) "


Penso che questa 'prigione' non abbia ne porte, ne sbarre alle finestre, ed il 'prigioniero' va di sua iniziativa, perché Cielo e inferno dipendono dallo stato interiore dell'uomo.
#56
Tematiche Spirituali / Re:Natività
17 Dicembre 2020, 21:18:57 PM
per doxa
Se pùo interessare:

Confesso che anch'io su quel passo di Isaia 7:14 ero perplesso.
Ma poi mi è arrivata una buona spiegazione da un Sapiente cristiano (25 anni fa) che scrive:


"Leggendoti mi pare di udire le classiche critiche che gli ebrei muovono ai cristiani, e sono perplesso che un fatto di tal genere possa indebolire e minacciare la tua fede. Comunque quel passo di Isaia non è l'unico a sostegno dell'incarnazione.
In effetti, quello che tu dici a proposito della "vergine" in Isaia 7:14, avrebbe un certo grado di credibilità se la traduzione fosse: <<perciò il Signore stesso darà a voi un segno. Ecco la giovane donna concepisce e partorisce un figlio e gli porrà nome Emanuele>>.
Tu affermi che a distanza di secoli, ci pare strano come i LXX abbiano potuto tradurre l'ebraico "alma" (giovane donna) con il greco "parthenos" (vergine), se , a dire degli ebrei, è la parola "betula" che ha il significato di "vergine".
Ora se volessimo disquisire teologicamente, dovremmo rispondere che il profeta voleva descrivere una vergine di una purezza perfetta, e di un'innocenza che non è stata mai turbata da un pur minimo pensiero disonesto; è per questo che non poteva usare il termine "betula" che non avrebbe reso l'idea.
Infatti, quest'ultima parola, esprime un certo stato del corpo, cioè la maniera d'essere, la disposizione fisica di una certa parte della persona di una donna che non ha ancora avuto rapporti con un uomo.
E' invece il termine "alma" che esprime più propriamente sia l'innocenza morale, sia la purezza intatta di un'umile giovane vergine.
E Maria l'augusta figlia di Davide, è il modello più consono di queste virtù, qualificate giustamente angeliche.
E' per questo motivo che in S.Matteo viene usato il termine "parthenos", che esprime appunto pure una verginità interiore.
A sostegno della tesi messianica (il vol.2° dell'opera ottocentesca di P.L.B. Drach: "L'armonia tra la Chiesa e la Sinagoga" è interamente dedicato ad Isaia 7:14).
Bisogna notare che Isaia non dice, come fanno gli altri profeti ispirati da Dio, "Io vi do un segno", egli dice invece "il Signore vi darà un segno", per rimarcare che il miracolo è ancora molto lontano, e benché egli lo veda come presente (si ricordi che Isaia era un profeta) non sarà materialmente presente al suo compimento sulla terra.
Ora poche parole sull'argomentazione spirituale che più ci interessa.
S.Matteo 1:21-25 è comprensibilissimo. il termine 'Emanuele' significa "Dio con noi".
Ma questo è un nome simbolico che in nessun luogo dell' A.T. è attestato come nome di persona: esso porta solo un promessa di salute, di salvazione (=Gesù). Infatti 'Emanuele' (Dio con noi) equivale al nome di Gesù (Salvatore), perché come può una persona essere Salvatore se nel contempo Iddio non è anche con lei?
E' questo il mistero dell'incarnazione. Tu ti chiedi, come può una vergine partorire? difatti è proprio questo il paradosso.
Chiunque non è vergine non può vivere l'incarnazione divina: questa non è opera dell'uomo, ma opera di Dio. e poiché Maria, la Vergine raffigura la 'Terra pura dei Primordi' o la 'Celeste Sophia'  come la chiama J:Bohme (costui, benché protestante, era più mariano di tanti adoratori  di Maria, avendo intravisto il mistero al di là delle forme), è naturale come Gesù debba essere chiamato 'Figlio di una Vergine, e con Lui....pure tutti coloro che gli rassomigliano."
#57
Tematiche Spirituali / Re:Marcione, un eresiarca ?
28 Novembre 2020, 11:49:13 AM
Socrate 78 :  "Se un tuo membro ti è scandalo cavalo, sarà meglio che tu vada per questa vita monco piuttosto che con due membra essere gettato nel fuoco della Genna"   Matteo cap.5 vers.29/30


Beh! Socrate, per l'occhio destro e per la mano destra mica si intende che un credente cristiano, deve andare in giro mezzo orbo o mezzo monco, se ha dei forti stimoli a commettere peccato.
Gesù parlava per similitudini all'anima degli uomini: l'occhio destro significa: "la luce del mondo che seduce troppo e perciò usare violenza (essere forti) per respingerla da sé.
La mano destra è il simbolo dello stimolo all'attività puramente mondana".


Simbolismi e similitudini che il celebre scienziato e mistico, veggente ed uditivo Emanuel Swedenborg (1688-1772) (è su Wikipedia)
chiama corrispondenze!

Svedenborg ci da un esempio di come interpretare la Sacre Scritture!
Cosi ha scritto:


Quando il Signore parlò ai discepoli della <<fine dei tempi>>, dell'ultimo periodo della Chiesa, disse queste parole:

<<Or subito dopo l'afflizione di quei giorni il sole si oscurerà e la luna non darà il suo splendore, e le stelle cadranno dal cielo, e le potenze dei cieli saranno scrollate. Ed allora apparirà nel cielo il segno del Figliuol dell'uomo; ed allora tutte le tribù della terra faranno cordoglio, e vedranno il Figliuolo dell'uomo venire sulle nuvole del cielo con gran potenza e gloria. E manderà i Suoi angeli    con gran suono di tromba a radunare i Suoi eletti dai quattro venti, dall'un capo all'altro dei cieli>>  (Matteo 24,  29-31)


Chi prende queste parole alla lettera, ritiene che alla fine dei tempi, al momento del giudizio universale, tutte queste cose si avvereranno, che cioè non soltanto il sole e la luna si oscureranno e le stelle cadranno dal cielo, e si vedrà il Signore sulle nubi e gli angeli con le trombe, ma crede anche che tutto il mondo visibile finirà e sorgerà un nuovo cielo e una nuova terra.


Chi però crede queste cose, non sa nulla dei segreti celati in ognuna delle parole; Infatti ogni parola ha un significato interiore che non riguarda le cose naturali e mondane bensì le cose spirituali e celesti.
Le parole divine furono infatti pronunciate in modo da contenere anche un significato interiore.
Quando si parla di  sole,  si intende il Signore considerato dal punto di vista dell'amore; La   luna   si riferisce alla fede; IL Figliuolo dell'uomo sulle nuvole indica la manifestazione della divina Verità; Le nuvole indicano il senso letterale della Parola e la gloria il senso interiore; gli angeli con la trombe stanno ad indicare il Cielo da cui discende la divina Verità.


Tutto questo dovrebbe far comprendere cosa significano le parole del Signore sopra riportate: quando non ci sarà più amore e quindi neppure fede, il Signore svelerà la Parola secondo il suo significato interiore e rivelerà i segreti del Cielo.


dal libro "Cielo e inferno" Emanuel Swedenborg


Penso che tutte le Sacre Scritture siano sotto simbolismo
#58
Tematiche Spirituali / Re:Quanto importa?
22 Ottobre 2020, 14:18:08 PM



Aumkaara si chiede: "...viene da chiedere: quanto importa, ad un devoto pervaso dall'amore di Dio, di come, se e quando risorgere fisicamente"


Anch'io mi chiedo !: Un (vero) devoto cristiano, considerato che Iddio Istesso è uno Spirito Supremamente Perfetto e Puro, e che la mèta finale esclusiva degli esseri umani è di diventare per l'eternità degli spiriti perfetti e puri a somiglianza di Dio!
A che cosa potrebbero loro servire in questo caso i corpi?
#59



Rimanendo in ambito spirituale su questo argomento:
Secondo me, ha ragione Jacopus che scrive: "..più che libero arbitrio, bisognerebbe chiamarla "libera volontà"


E' stato scritto: " Un uomo che non ha in sé la piena facoltà di poter diventare un completo demone, non avrà neppure la facoltà di diventare un perfetto figlio di Dio".


Forse è questo il concetto del libero arbitrio, cioè la libera volontà di poter diventare un demonio perfetto, oppure un perfetto figlio di Dio.


Riflettendo su quanto è stato scritto!:  E' forse Iddio meno Dio, perché Egli accanto alle erbe salutari, ha creato anche le piante velenose, ed ha provveduto di semi anche la zizzania, al pari del grano, affinché essa possa allignare insieme alle piante nobili?.


Gesù: "Io non sono venuto sulla Terra per portare un pace pigra ed una calma morta, bensì la spada; cioè la lotta nel più alto significato dell'attività".


Penso dunque che aspetta a tutti noi, umane creature di Dio, accettare questa spada, e lottare quotidianamente contro la zizzania che alligna nel prezioso campo di grano della nostra anima.
#60

Il mite Gesù è lo stesso Dio che il popolo di Israele adorava e onorava in Israele?
In quel tempo anche gli dèi venivano adorati e onorati, da diversi popoli.
Vediamo cosa dice "il genuino Evangelo di Giacomo"


cap.76.
Con la massima venerazione i tre sacerdoti s'avvicinarono a Giuseppe, e gli domandarono in qual modo questo Bambino fosse mai giunto a tale sapienza oltremodo meravigliosa, e quale fosse la Sua età?
2. E Giuseppe rispose loro: <<Miei cari amici, non fate delle domande troppe premature in tale riguardo; poiché una risposta troppo prematura potrebbe costarvi la vita!>>


3.  <<Seguiteci però, e gettate in un canto i vostri numerosi dèi; credete che esiste soltanto Un vero Iddio del Cielo e della Terra, e credete altresì che quest'Uno vero Iddio è Quello che il popolo di Israele adora ed onora in Gerusalemme; allora  percepirete in voi , ed apprenderete da questo Fanciullo, donde derivi la Sua Sapienza!>.
4. Ed i sacerdoti dissero: <<O uomo tu parli uno strano linguaggio>>.


5. <<Sono dunque i nostri dèi principali, Giove, Apollo, Mercurio, Vulcano, Plutone, Marte, Nettuno, Giunone, Minerva, Venere e gli altri ancora, soltanto semplici opere dell' umana fantasia?>>
6. E Giuseppe rispose: <<Ascoltatemi, o amici miei! Tutti i vostri dèi sono sorti dalla fantasia dei vostri avi, i quali conoscevano ancora molto bene l'unico Iddio!>>


7. <<Essi però erano poeti distinti e cantori alle corti degli antichi Re di questo paese, e personificarono, valendosi di simboli buoni veramente, le qualità  dell'Unico vero Iddio!>>
8. <<Essi raffiguravano in Giove la Bontà e l'AMORE del Padre dall'eternità, Apollo era la SAPIENZA del Padre, e Minerva rappresentava il POTERE di questa Sapienza>>


9. <<Mercurio, significava l'Onnipresenza del Dio Unico a mezzo del Suo onnipotente Volere>>
10.<<Venere rappresentava la Magnificenza, la Bellezza e la Giovinezza eternamente immutabile dell'Essere divino>>
11.<<Vulcano e Plutone rappresentavano dell'unico Iddio su tutta la Terra>>


12.<<In Marte era simboleggiata la Fermezza e la Serietà divine ed il Giudizio e la Morte pei giudicati>>
13.<<Ed in Nettuno lo Spirito dell'unico Iddio operante in tutte le acque, con ciò che mediante le stesse vivifica la Terra>>
14.<<Cosi del pari, tanto l'antica Iside, quanto Osiride, rappresentavano la divina intangibile Santità, che è in Sé l'Amore e la Sapienza divini dall'eternità>>


15.<<E così infine tutti gli altri dei minori non rappresentavano altro che le proprietà dell'unico Iddio, raffigurate mediante immagini corrispondenti>>
16.<<E questo modo di rappresentarle era lodevolissimo, poiché altro non si pensare di designare con tutto ciò, se non l'unico Iddio soltanto, nei differenti modi delle Sue innumerevoli manifestazioni>>


17.<<Ma con l'andar del tempo, l'interesse, l'egoismo e l'ambizione, hanno accecato e ottenebrato gli uomini;
18.<<Essi perdettero lo spirito, ed altro non rimase loro che la materia esteriore, e divennero pagani, ciò che equivale a dire: Essi divennero dei rozzi materialisti e perdettero l'unico Iddio; andarono dunque rosicchiando le esteriori, vuote ed incomprese immagini, al pari di cani affamati che rosicchiando nude ossa sulle quali no v'è più lembo  di carne! Mi comprendete voi?>>


19..........................