Buongiorno anche a te, Aspirante, più che di progresso in questo caso sarebbe meglio parlare di globalizzazione, cioè di mercati globali, nei quali tutto ciò che è di stagione sugli scaffali nell'altra parte del mondo, può diventare contemporaneamente fuori stagione sui nostri. E' sicuramente, però, tramite il progresso tecnologico che questo può accadere, quindi parliamo di trasporti veloci a temperature controllate e altro, insomma è un massacro di energia, quindi io stesso penso, come te, che sia meglio previlegiare le nostre produzioni di stagione. Ma, in fondo, io penso anche che ognuno, potendolo fare, abbia diritto a togliersi gli sfizi che vuole, quindi se si vuole mangiare un cocomero in febbraio lo si dovrebbe solo pagare salato, diciamo almeno 3 volte il prezzo del prodotto in stagione. In questo modo, si farebbe sicuramente una discriminazione in base al cosiddetto censo, ma si calmiererebbe la domanda di questi prodotti la cui commercializzazione fuori stagione è di fatto un'ecatombe energetica. Tenendo anche presente che, con le coltivazioni in serra, ormai si può produrre tutto ovunque e in qualsiasi periodo, anche qui sprecando energia come se non ci fosse un domani. Ciao
