@anthonyi
Il principio di rivelazione lo leggo al contrario.
L'uomo - con la sua psiche e la sua struttura sociale - giunge spesso alle medesime conclusioni "morali" pur appartenendo a culture totalmente diverse.
Dalle interazioni sociali tra uomini emergono dal basso dei valori che fondamentalmente sono sempre gli stessi.
Qualche settimana fa ho visto un video (un ateo contro un credente) e l'ateo diceva:
"se l'umanità scomparisse e poi (supponiamo magicamente) ricomparisse, dopo diverse centinaia di anni riscriverebbe gli stessi libri di scienza: la forza di gravità infatti è sempre la forza di gravità, indipendentemente dall'uomo.
la cosa non è invece vera per i testi religiosi."
Ecco non sono d'accordo con l'ateo: secondo me dopo centinaia di anni si scriverebbero testi religiosi diversi dai nostri, ma che giungono ai medesimi "comandamenti".
@viator

@Alberto Knox
Io non escludo l'esistenza di un Ente Superiore, nessuno può farlo.
Ma credo che tutto ciò che ha prodotto l'uomo (testi sacri) parli dell'uomo e basta.
Credo che le deduzioni presenti nei testi sacri siano molto valide e necessitano di essere ancora discusse, trasmesse ed elaborate: magari con un linguaggio più "moderno".
@InVerno
Sono d'accordo con te.
Anche le società più laiche hanno i propri principi "sacri", ad esempio i diritti umani.
Possiamo lasciare dunque la parola "sacro" intesa come principio fondante ed assioma di una Civiltà, ma è necessaria ancora la figura di "Dio"?
Non potremmo spiegare il perché (studiando la storia) quegli assiomi sono diventati assiomi?
Che cosa comporterebbe rimuovere quegli assiomi?
Il principio di rivelazione lo leggo al contrario.
L'uomo - con la sua psiche e la sua struttura sociale - giunge spesso alle medesime conclusioni "morali" pur appartenendo a culture totalmente diverse.
Dalle interazioni sociali tra uomini emergono dal basso dei valori che fondamentalmente sono sempre gli stessi.
Qualche settimana fa ho visto un video (un ateo contro un credente) e l'ateo diceva:
"se l'umanità scomparisse e poi (supponiamo magicamente) ricomparisse, dopo diverse centinaia di anni riscriverebbe gli stessi libri di scienza: la forza di gravità infatti è sempre la forza di gravità, indipendentemente dall'uomo.
la cosa non è invece vera per i testi religiosi."
Ecco non sono d'accordo con l'ateo: secondo me dopo centinaia di anni si scriverebbero testi religiosi diversi dai nostri, ma che giungono ai medesimi "comandamenti".
@viator

@Alberto Knox
Io non escludo l'esistenza di un Ente Superiore, nessuno può farlo.
Ma credo che tutto ciò che ha prodotto l'uomo (testi sacri) parli dell'uomo e basta.
Credo che le deduzioni presenti nei testi sacri siano molto valide e necessitano di essere ancora discusse, trasmesse ed elaborate: magari con un linguaggio più "moderno".
@InVerno
Sono d'accordo con te.
Anche le società più laiche hanno i propri principi "sacri", ad esempio i diritti umani.
Possiamo lasciare dunque la parola "sacro" intesa come principio fondante ed assioma di una Civiltà, ma è necessaria ancora la figura di "Dio"?
Non potremmo spiegare il perché (studiando la storia) quegli assiomi sono diventati assiomi?
Che cosa comporterebbe rimuovere quegli assiomi?