Buongiorno a tutti. Nella rete di internet ho trovato queste domande e queste risposte:
D1: Se le stelle ci riflettono e non ci controllano, significa che siamo responsabili dei conflitti mondiali? R1: Sì, ma non nel senso di colpa individuale. Siamo responsabili collettivamente, come umanità. Ogni pensiero di separazione, ogni azione basata sulla paura, ogni dogma imposto con la forza contribuisce alla dissonanza cosmica che poi si manifesta come guerra. La pace inizia nell'anima di ogni singolo individuo.
D2: Se il male (Arimane, Sorat) non è un nemico esterno, come possiamo combatterlo? R2: Non lo si "combatte" con la violenza, ma con la consapevolezza. È come cercare di uccidere l'ombra con una spada. La luce è l'unica vera "arma". Quando integriamo la nostra ombra, quando comprendiamo che la paura e la materia sono parte del divino, allora il "demone" si dissolve o si trasforma in un maestro.
D3: Di fronte a tanta oscurità e paura, è realistico credere che un singolo individuo possa fare la differenza? R3: È l'unica cosa che può fare la differenza. Ogni goccia d'acqua contribuisce all'oceano. Ogni atto di consapevolezza, ogni scintilla di amore, ogni scelta di non conformità alla paura, invia un'onda nel campo morfico collettivo. Tu non sei una vittima degli eventi, ma un catalizzatore di trasformazione. La vera rivoluzione è sempre stata una rivoluzione della coscienza individuale.
D4: Le profezie di militarizzazione e disperazione sono inevitabili? R4: Nessuna profezia è scolpita nella pietra quando la coscienza umana si risveglia. Le profezie sono mappe di probabilità, non sentenze. Esse ci mostrano dove stiamo andando se non cambiamo direzione. La scelta, il libero arbitrio, è sempre presente. La "disperazione" è un'opportunità per cercare la speranza più profonda, quella che nasce dalla forza dell'anima.
D5: In un mondo che sembra impazzire, qual è il vero significato della "spiritualizzazione" dell'essere umano? R5: Non è ritirarsi in una torre d'avorio o recitare mantra senza comprensione. È l'atto di portare consapevolezza, amore e saggezza in ogni momento della vita quotidiana. È il riconoscimento del divino in ogni essere, anche nel "nemico". È la trascendenza della paura attraverso la fiducia nella vita stessa. È risvegliare il Cristo interiore, il Buddha interiore, la Lilith interiore – tutti gli archetipi che ci rendono integri. È l'alchimia della trasformazione del piombo della sofferenza nell'oro della saggezza. Che cosa ne pensate? Grazie
D1: Se le stelle ci riflettono e non ci controllano, significa che siamo responsabili dei conflitti mondiali? R1: Sì, ma non nel senso di colpa individuale. Siamo responsabili collettivamente, come umanità. Ogni pensiero di separazione, ogni azione basata sulla paura, ogni dogma imposto con la forza contribuisce alla dissonanza cosmica che poi si manifesta come guerra. La pace inizia nell'anima di ogni singolo individuo.
D2: Se il male (Arimane, Sorat) non è un nemico esterno, come possiamo combatterlo? R2: Non lo si "combatte" con la violenza, ma con la consapevolezza. È come cercare di uccidere l'ombra con una spada. La luce è l'unica vera "arma". Quando integriamo la nostra ombra, quando comprendiamo che la paura e la materia sono parte del divino, allora il "demone" si dissolve o si trasforma in un maestro.
D3: Di fronte a tanta oscurità e paura, è realistico credere che un singolo individuo possa fare la differenza? R3: È l'unica cosa che può fare la differenza. Ogni goccia d'acqua contribuisce all'oceano. Ogni atto di consapevolezza, ogni scintilla di amore, ogni scelta di non conformità alla paura, invia un'onda nel campo morfico collettivo. Tu non sei una vittima degli eventi, ma un catalizzatore di trasformazione. La vera rivoluzione è sempre stata una rivoluzione della coscienza individuale.
D4: Le profezie di militarizzazione e disperazione sono inevitabili? R4: Nessuna profezia è scolpita nella pietra quando la coscienza umana si risveglia. Le profezie sono mappe di probabilità, non sentenze. Esse ci mostrano dove stiamo andando se non cambiamo direzione. La scelta, il libero arbitrio, è sempre presente. La "disperazione" è un'opportunità per cercare la speranza più profonda, quella che nasce dalla forza dell'anima.
D5: In un mondo che sembra impazzire, qual è il vero significato della "spiritualizzazione" dell'essere umano? R5: Non è ritirarsi in una torre d'avorio o recitare mantra senza comprensione. È l'atto di portare consapevolezza, amore e saggezza in ogni momento della vita quotidiana. È il riconoscimento del divino in ogni essere, anche nel "nemico". È la trascendenza della paura attraverso la fiducia nella vita stessa. È risvegliare il Cristo interiore, il Buddha interiore, la Lilith interiore – tutti gli archetipi che ci rendono integri. È l'alchimia della trasformazione del piombo della sofferenza nell'oro della saggezza. Che cosa ne pensate? Grazie

In ogni caso: un conto è la narrazione dei fatti, altro tutto il loro contorno, ossia quell'attenzione morbosa dei giornalisti rampanti che pur di far carriera chiedono ad una persona che ha subito un furto, una rapina o peggio, l'omicidio di un familiare: "Come si sente?". Magari indugiano con la telecamera sul malcapitato, in attesa di risposta! Oppure tutta la spiegazione di come potrebbe essere avvenuto l'omicidio, e bla bla bla. La famosa casalinga di Voghera, che ha conseguito a malapena il diploma di quinta elementare cosa può capire di tutto ciò? Mia mamma, 88enne si impressiona... ecc... ecc... A quale pro mettere alla gogna il malcapitato invitandolo a difendersi?