Secondo me, la lotta di classe è una cosa che non dovrebbe esistere in una società occidentale nel 2020...
Io proverei a buttarla giù facile:
TUTTI cercano di fare i propri interessi, utilizzano i mezzi di cui dispongono.
Questa regola base si applica sia ai comuni cittadini medi, che agli imprenditori, ai finanzieri, ai banchieri, ai presta-soldi di altissimo bordo, ai big di Internet.
L'aspetto più affascinante è che non importa di quanti soldi si disponga: anche chi gestisce centinaia di miliardi cerca di mantenere e possibilmente di aumentare le proprie risorse (ad esempio creando un'organizzazione filantropica per risparmiare sulle tasse ed aumentare la propria influenza...).
TUTTO è relativo!
Questa considerazione motiva la necessità di appartenere ad una società guidata da un governo, che sulla base di una costituzione condivisa da TUTTI i cittadini, garantisca che non ci sia prevaricazione da parte dei "più forti" nei confronti dei "più deboli".
Se il governo si tira indietro e rinuncia a mantenere un equilibrio tra TUTTI gli elementi della società non ha più ragione d'essere e la stessa società non trova più giustificazione nel limitare la libertà di coloro che avevano accettato di farne parte.
Ad un certo punto i grandi capitalisti, hanno "convinto" i politici che il Governo non era in grado di gestire l'economia e che la scelta migliore sarebbe stata quella di lasciare che una fantomatica entità, chiamata "mercato", si auto regolamentasse.
Questo è esattamente il contrario di ciò che dovrebbe fare il governo di una società democratica e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Si è stabilito che in ambito economico era giusto applicare la legge della giungla. Giusto? Sbagliato?
In ogni caso se vige la legge della giungla, TUTTI, poveri compresi, hanno il diritto di combattere per la loro sopravvivenza, in ogni modo possibile.
Certo, che da soli, obbligati a stare in casa e ad avere paura, la lotta diventa difficile...
Io proverei a buttarla giù facile:
TUTTI cercano di fare i propri interessi, utilizzano i mezzi di cui dispongono.
Questa regola base si applica sia ai comuni cittadini medi, che agli imprenditori, ai finanzieri, ai banchieri, ai presta-soldi di altissimo bordo, ai big di Internet.
L'aspetto più affascinante è che non importa di quanti soldi si disponga: anche chi gestisce centinaia di miliardi cerca di mantenere e possibilmente di aumentare le proprie risorse (ad esempio creando un'organizzazione filantropica per risparmiare sulle tasse ed aumentare la propria influenza...).
TUTTO è relativo!
Questa considerazione motiva la necessità di appartenere ad una società guidata da un governo, che sulla base di una costituzione condivisa da TUTTI i cittadini, garantisca che non ci sia prevaricazione da parte dei "più forti" nei confronti dei "più deboli".
Se il governo si tira indietro e rinuncia a mantenere un equilibrio tra TUTTI gli elementi della società non ha più ragione d'essere e la stessa società non trova più giustificazione nel limitare la libertà di coloro che avevano accettato di farne parte.
Ad un certo punto i grandi capitalisti, hanno "convinto" i politici che il Governo non era in grado di gestire l'economia e che la scelta migliore sarebbe stata quella di lasciare che una fantomatica entità, chiamata "mercato", si auto regolamentasse.
Questo è esattamente il contrario di ciò che dovrebbe fare il governo di una società democratica e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Si è stabilito che in ambito economico era giusto applicare la legge della giungla. Giusto? Sbagliato?
In ogni caso se vige la legge della giungla, TUTTI, poveri compresi, hanno il diritto di combattere per la loro sopravvivenza, in ogni modo possibile.
Certo, che da soli, obbligati a stare in casa e ad avere paura, la lotta diventa difficile...