Citazione di: Jacopus il 25 Luglio 2017, 22:16:34 PME' esattamente questo il punto. Il dominio tecnico capitalistico è da tempo che ha del tutto superato ogni divisione, è uno per tutto il mondo, a confliggere divisi sono solo i poveracci, gettati gli uni contro gli altri per strapparsi di bocca le poche briciole ancora a disposizione, ma che devono diventare sempre di meno, perché costituiscono uno spreco e la competizione va sempre stimolata al massimo, secondo la visione economica vigente del massimo profitto. Il conflitto tra i poveri divisi che si odiano tra loro risulta così essere un'ottima soluzione per deviare l'attenzione da un sistema che ha già dimostrato da tempo la sua tragica fallacia.
Una breve considerazione. Mentre in alto i capitalisti esercitano il più tollerante multiculturalismo, basti pensare agli accordi fra gli yankee liberal e la dinastia saudita o fra i francesi e i capitalcomunisti cinesi, si esasperano in basso i conflitti e i contrasti ritenendo che le diversità culturali porteranno a disastri veri o immaginari. Ottima strategia che tra l'altro sta riuscendo alla perfezione.
I migranti sono allora il capro espiatorio perfetto, sembrano loro quelli che vengono qui a rubarci la casa, il lavoro, il pane, le nostre buone usanze e tradizioni, ce li troviamo davanti agli occhi ovunque con la loro infastidente differenza, mentre chi ci deruba davvero, sia noi che i migranti stessi, se ne sta nascosto, non fa chiasso né differenza, è unito nel segno del potere di cui gode e può continuare a rapinare del tutto tranquillamente.
Ci raccontano che abbiamo un debito eterno da pagare (noi e l'Africa ancora più a dismisura) e dicono che i debiti vanno comunque saldati, in schiavitù o in libbre di carne umana. Chi è questo creditore eterno? Lì sta il nocciolo del problema.