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Messaggi - Socrate78

#46
Se vuoi dannarti l'anima ed apostatare dalla fede cattolica vera sei libero di farlo, caro Aspirante Filosofo58, ma sappi che questa scelta separerà per sempre la tua anima da Dio e ti farà solo illudere di aver raggiunto la verità, ma quando morirai Dio ti contesterà questa cosa. I musulmani prevedono l'esclusione assoluta dalla comunità sociale per chi compie il delitto di apostasia dall'Islam e dal mio punto di vista anche i cattolici dovrebbe fare la stessa cosa.
#47
In realtà l'omofobia è l'odio e il risentimento verso chi sceglie un partner dello stesso sesso o si dedica a pratiche omosessuali. Ma io posso anche non provare odio e astio verso i gay ma ritenere lo stesso (razionalmente o per motivi religiosi) che l'omosessualità sia una pratica innaturale e contraria al fine biologico del corpo: del resto il corpo dell'uomo è fatto per essere complementare a quella donna ed è orientato alla riproduzione con gli organi sessuali che servono biologicamente proprio per quel fine (i gameti servono proprio a riprodursi) e l'atto omosessuale di fatto nega la possibilità di produrre vita e mi sembra un dato di fatto obiettivo, indipendentemente dal fatto che uno possa provare astio verso chi è omosessuale. Nell'omosessualità vi è una negazione di qualcosa che la natura ha orientato verso un fine preciso. Inoltre coloro che sostengono ad oltranza la naturalità e la piena normalità dell'omosessualità dicono che anche negli animali vi sono pratiche omosessuali, ciò è vero, ma queste persone in realtà interpretano secondo i loro criteri pratiche che in realtà non sono vera omosessualità, ma esprimono rapporti di dominanza e di sottomissione all'interno di un gruppo, servono per rinsaldare gerarchie e legami nel branco, oppure il partner animale dello stesso sesso è solo un surrogato in mancanza di esemplari del sesso opposto. Non esiste, per quanto io ne sappia, un animale che rifiuti veramente l'accoppiamento con l'altro sesso e provi vera attrazione erotica per il suo sesso, in presenza di femmine nella stagione degli amori tutti i maschi si accoppiano.
#48
Io invece ritengo che si debba dare libertà assoluta di pensiero, anche se l'opinione dovesse offendere gli altri, poiché chi l'ha detto che la verità se esiste debba essere dolce e buona e non offendere nessuno? Secondo è meglio la peggiore verità (se esiste) rispetto alla più dolce delle bugie. Il pensiero appunto non deve premurarsi assolutamente di non offendere gli altri, ma di ricercare appunto la verità, che può anche essere terribile, cattiva, scomoda. Un'opinione e una teoria antisociale o contro le regole sociali del momento (che cambiano) non è per questo necessariamente FALSA, sostenere questo significa andare contro la logica.  La ricerca della verità dev'essere l'obiettivo del confronto dialettico e non l'evitare tutte quelle teorie ed idee che possono insultare altri.
#49
Secondo voi è giusto oppure no accettare determinate idee in nome del principio della libertà democratica di pensiero? Ad esempio esistono idee che la società di fatto (pur proclamando apparentemente la libertà di pensiero) di fatto non accetta e ritiene essere quasi un reato come le opinioni omofobe, il razzismo verso determinati gruppi etnici e religiosi, il sessismo, l'apologia di fascismo e di nazismo. Ma siccome il pensiero dovrebbe essere libero in una società veramente democratica, non accettare queste idee non significa di fatto voler imporre il pensiero unico? Se si parte dal principio che non esiste una verità assoluta, allora anche il razzista o l'omofobo più convinto dovrebbe essere libero di pubblicizzare le sue opinioni, se esse sono motivate da teorie di carattere genetico, storico o antropologico ed anzi l'espressione di tali idee in una società veramente democratica favorirebbe il dialogo e il confronto, invece se si proibisce e si censura il dialogo è spento in partenza e tanto ognuno dentro di sé coltiverà le proprie idee senza la possibilità anche di poter rivederle in caso di errore. Secondo me il censurare e il proibire l'espressione del pensiero non è mai positivo, non favorisce la crescita di nessuno ed è di fatto una forma sociale dittatoriale, per cui si deve pensare solo in una determinata direzione. Voi ritenete che la libertà di pensiero vada limitata oppure sia giusto darla per qualsiasi opinione a patto che sia motivata?
#50
@Jacopus: Secondo me la dipendenza affettiva dagli altri è SEMPRE negativa, perché distrugge la libertà e anche l'autostima vera, fa in modo che la persona in realtà sia schiava delle gratificazioni che riceve dall'altro e non raggiunga mai la vera felicità e quando poi rimarrà sola (per un lutto ad esempio o per la rottura del rapporto) ecco che percepirà un grandissimo senso vuoto sino a possibile depressione, ma perché percepisce tutto questo? Perché l'altro in realtà non ti ha mai dato la felicità, ti ha dato solo gratificazioni che passano e che lasciano sempre il vuoto anche se non te ne accorgi e soprattutto la dipendenza affettiva dagli altri fa sì che tu non percepisca il tuo valore INTRINSECO di persona e quindi senza l'altro senti erroneamente di valere poco o nulla, dal momento che la mente dipende dalle attestazioni di stima che riceve dagli altri. Il grandissimo errore che quasi tutti compiono secondo me è proprio quello di ricercare la felicità nell'affetto che si riceve dal prossimo.
#51
Com'è abbastanza noto, la sindrome della crocerossina (o anche sindrome di Wendy presa dalla favola di Peter Pan) è quell'attitudine per cui una persona inizia una relazione sentimentale non perché è davvero innamorata del partner, ma per sostanziale commiserazione e narcisismo, con l'intento di cambiare la persona perché di fatto si sente superiore, migliore ed investita della missione di trasformare il partner secondo i suoi modelli ed ideali. Spesso riguarda le donne ma anche alcuni uomini, questi instaurano un rapporto con il partner vedendo tutte le sue gravi magagne (immaturità, violenza, persino disturbi mentali gravi, oppure tossicodipendenza ecc.) e però intendono cambiarlo, è come se dicessero: "Poveraccio, come sei conciato, ma io ti salverò, la tua salvezza dipenderà da me".  Il presupposto su cui sia basa tutto è l'assunto "Ti amerò solo se cambierai o sarai come dico io !". Tuttavia in questo modo si crea una relazione tossica in cui tutti e due i soggetti sono destinati a soffrire e non arriveranno mai all'accettazione reciproca e all'amore vero: La crocerossina (o l'uomo crocerossino) potrà anche fare del bene ma si sentirà delusa, frustrata perché vedrà che i suoi sforzi non raggiungono il fine ed allora finirà per provare risentimento e rabbia verso l'altro e il partner che viene "aiutato" si ribellerà perché prima o poi percepirà che l'amore non è autentico, non è basato sull'accettazione ma sulla volontà narcisistica di cambiarlo, sostanzialmente sulla manipolazione.
Per quale motivo quindi questi soggetti non capiscono che iniziare una relazione su queste basi non è amore, ma è di fatto solo una forma di volontà di potenza sull'altro?
#52
Io penso e soprattutto credo che Dio mi ami di un amore incondizionato e puro, infinitamente superiore a qualsiasi amore umano, anche a quello della madre o del padre migliori di questo mondo, perché l'amore umano (in un modo o in un altro) è quasi sempre reso imperfetto dall'interesse, l'amore di Dio no. Dio mi amerebbe anche se diventassi la persona peggiore di questo mondo, perché Egli non ama per essere ricambiato e accettato (questi sono solo bisogni umani), ma per pura gratuità.
#53
Tematiche Spirituali / Re: Come rispondereste?
19 Maggio 2023, 17:12:38 PM
Forse paradossalmente il mondo lo si può migliorare solo peggiorandolo, infatti è dai problemi gravi che nasce poi la volontà degli uomini di far fronte comune contro le avversità, ma se tutto va bene la massa tende a rimanere chiusa nel suo orticello.
#54
In realtà le mie osservazioni del post si rifanno sostanzialmente alle opinioni sulla felicità del Mental Coach Giacomo Papasidero, lo conoscete? Giacomo Papasidero dice appunto che la fonte dell'infelicità sono proprio le aspettative di ricevere gratificazioni affettive e stima dagli altri, e quindi tali aspettative vanno pian piano diminuite o addirittura eliminate.
#55
Tematiche Filosofiche / Re: Sulla violenza
18 Maggio 2023, 17:59:52 PM
La violenza nasce secondo me praticamente quasi sempre da un attaccamento del cuore a qualcosa, quindi la parte emozionale c'entra eccome, non c'è mai solo la parte razionale nella violenza. Quindi non è la sola ragione ad essere causa del male, la ragione è semmai il mezzo con cui il male si attua e si progetta, ma la fonte profonda è il cuore contaminato. Ad esempio può essere attaccamento al denaro, alla propria reputazione che non si vuole lesa, timore di essere ingannati, desiderio di potere, voglia di primeggiare in qualsiasi ambito della vita, desiderio di vendetta,  ma tutte queste cose nascono dalla parte emozionale dell'uomo, la ragione è solo un mezzo. 
#56
Secondo voi, qual è l'origine profonda dell'infelicità umana? Qual è il modo per raggiungere la serenità interiore? Secondo me l'origine profonda dell'infelicità consiste nel desiderio umano di ricevere amore, affetto e rispetto dagli altri esseri umani. Infatti tanto più è forte il desiderio di ricevere attenzioni, rispetto ed amore dagli altri, tanto più si soffre interiormente se gli altri si comportano con te con cinismo, indifferenza, prepotenza o peggio se ti ingannano per usarti fingendo sentimenti che non provano; quindi per raggiungere la serenità (imperturbabilità) interiore bisogna aumentare molto la propria autostima, essere convinti di valere indipendentemente dal giudizio altrui ed abbattere le aspettative (che poi sono in fondo pretese della psiche) di ricevere il bene dagli altri, così anche se nessuno ti considera tu sei convinto comunque di valere e di avere della qualità e rimani indifferente all'atteggiamento negativo altrui, anzi pensi: "Peggio per loro, non mi meritano, sono loro ad essere meschini e nel torto". Se si riesce a raggiungere questo stato allora anche se qualcuno ti insulta non ti lasci prendere dall'ira e dalla sofferenza, ma pensi: "Peggio per lui, è lui ad essere meschino e a contaminare la sua anima, non rispettandomi io non mi lascio corrompere!" e al limite rispondi con calma olimpica, ma senza provare e reprimere ira e sofferenza. Lo stesso vale anche per i complimenti che gli altri possono farti, non bisogna essere dipendenti interiormente nemmeno da quelli, perché chi sa veramente di valere non ha bisogno di conferme dagli altri, quindi anche qui è opportuna l'indifferenza interiore,  anche perché il mondo è pieno di adulatori.
Quindi secondo me la ricetta per la serenità consisterebbe nel non fare derivare in nessun modo la propria felicità dagli atteggiamenti altrui, nell'instaurare nella psichiche un'indifferenza di tipo stoico. Che cosa ne pensate?
#57
Attualità / Re: 667
17 Maggio 2023, 17:06:48 PM
In guerra non bisogna per principio credere mai del tutto a nulla di ciò che viene detto ed essere scettici al massimo, l'informazione diventa in guerra PROPAGANDA, sempre.
#58
Come mai la scelta di rimanere single e di non vivere in un rapporto di coppia è considerata in maniera generalmente negativa, come espressione di asocialità e immaturità, di egoismo, di incapacità di amare davvero? In realtà una persona potrebbe scegliere di rimanere single non perché è asociale, ma perché ritiene che in questo modo sia più libera e veramente padrona della sua vita  e meno soggetta a possibili conflitti (che possono anche essere gravi) rispetto ad un rapporto di coppia: infatti se sei da solo puoi realizzare i tuoi desideri senza scontentare nessuno, sei padrone delle tue scelte senza nessuno che possa influenzarti in modo errato,  senza che ci sia un partner che ti fa richieste oggettivamente discutibili o addirittura palesemente irragionevoli, non sei soggetto ai dinieghi di nessuno che poi ti portano (spesso per quieto vivere) a rinunciare a desideri assolutamente legittimi, quindi se la condizione di single porta a tutti questi vantaggi come mai chi la sceglie (proprio come me che ho fatto questi ragionamenti) viene considerato un perdente asociale, un inadeguato "sfigato" che non riesce ad instaurare relazioni? Sembra quasi che la società abbia stabilito dei riti obbligati di passaggio (come il farsi una famiglia, avere dei figli) senza i quali la persona è ritenuta immatura e inadeguata, non avete anche voi la stessa impressione?
#59
Tematiche Spirituali / Re: Nessuno tocchi Caino?
13 Maggio 2023, 19:17:56 PM
L'esegesi delle Sacre Scritture è stata spesso fatta da studiosi non credenti o agnostici (come David Strauss, Ludermann, e molti altri) che quindi partivano dal presupposto che tutto il Cristianesimo fosse una favola inventata: la scuola esegetica "critica" ad esempio ha volutamente posticipato la data in cui i Vangeli sono stati scritti (datandoli ad oltre l'80 Dopo Cristo), proprio per dire che la comunità cristiana aveva costruito il mito di Gesù. In realtà tutti i Vangeli si rifanno a fonti preesistenti e la prima attestazione della fede cristiana si ha nel capitolo 15 della Lettera di San Paolo ai Corinzi, in cui si afferma la fede in Cristo Risorto, e testimonia come San Paolo abbia riportato la tradizione che circolava già nei primi anni dopo la morte di Gesù, avendo effettuato un viaggio a Gerusalemme nel 35 D.C. ed avendo quindi incontrato i testimoni oculari degli eventi.  Oltretutto i Vangeli, oltre a riportare dettagli su personaggi storici (come Ponzio Pilato), in realtà non presentano Cristo come un eroe divinizzato leggendario: infatti i Vangeli sono concordi nel dire che Cristo di fronte alle durissime prove che dovevano sopportare (l'arresto e la morte in croce) abbia manifestato una profonda fragilità umana, si dice che il suo cuore era oppresso da "Tristezza mortale" e in Luca si dice che addirittura abbia sudato sangue. Il sudore di sangue è un fenomeno medico molto raro ma esistente, e si verifica quando un forte stress emotivo come un grande panico, una grande angoscia, porta i vasi capillari sanguigni a dilatarsi e quindi il sudore contiene delle gocce di sangue. Ora, un eroe divinizzato che "suda sangue" per l'angoscia di fronte alle prove che deve affrontare non è affatto in linea con l'immagine del mito, perché nei miti gli eroi affrontano le sfide e la morte con coraggio, senza tentennamenti e paure, impavidi. Inoltre sulla croce Cristo avrebbe detto: "Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?", non sono parole che indicano coraggio, ma anzi grande fragilità e disperazione, e non sono in linea con la costruzione di una leggenda in cui l'eroe deve essere visto come un campione di forza, di coraggio. Inoltre, dato importante, nella prima comunità cristiana sono iniziate molto presto delle discordie, scismi e divisioni su questioni serie e drammatiche, ci si chiedeva se dopo Gesù si dovesse ancora osservare la legge mosaica, se i pagani convertiti dovevano essere circoncisi, se si doveva ancora onorare il riposo del Sabato, si dovettero fare concili su concili per dirimere le controversie: ora, se fosse stata tutta una menzogna concertata, non ci sarebbero state queste divisioni, proprio perché una menzogna consapevole avrebbe unito tutti nella falsità (che senso ha accapigliarsi per ciò che sai essere falso?), invece se si discuteva così tanto significava che era intervenuto qualcosa di serio e di fondato nelle vite di quegli ebrei di duemila anni fa.
E poi essendo cristiano io ritengo che Dio sia Amore e che questo Amore si sia manifestato nella persona di Gesù, e quindi proprio per fede mi rifiuto di credere che Dio abbia permesso che gli uomini nei secoli si siano formati un'idea menzognera e distorta di Cristo, perché allora Dio sarebbe incoerente e  bugiardo.
#60
Tematiche Spirituali / Re: Nessuno tocchi Caino?
13 Maggio 2023, 16:22:00 PM
@Taurus: Tu sei così ostile al Cristianesimo perché essendo un ex-seminarista hai avuto pessime esperienze in seminario (ad esempio abusi di vario genere oppure hai visto compierli, ecc.) e quindi secondo te la Chiesa è sempre stata una grande associazione a delinquere senza credibilità alcuna, non è forse così? Io credo che le tue esperienze ti condizionino fortemente nella tua posizione attuale e ti impediscono di avere la serenità intellettuale per valutare davvero le cose.