Citazione di: Freedom il 10 Agosto 2017, 15:35:58 PM
Posso sbagliare perché non ho grandi verità in tasca. Ritengo tuttavia che sia questo il passaggio che non ci trova in accordo. Penso infatti che spirito e carne siano inseparabili. Perlomeno alla stato attuale. La logica sembrerebbe darmi ragione e tu stesso, in realtà, lo fai quando affermi che la carne deve essere sottomessa allo spirito (e sono d'accordo anche io). Se dunque liberandosi dalla schiavitù della carne lo spirito ha più spazio il legame c'è. Inversamente proporzionale ma esistente, manifesto. Ed il fatto stesso che il corpo è il tempio dello Spirito ne è la prova più lampante. Carne e spirito sembrano indissolubilmente legati.
E' vero che Spirito e carne sono indissolubilmente legati, senza Spirito il corpo diventa polvere, ma non tutti gli spiriti sono buoni , bisogna vedere quale spirito dimora nel corpo. Fino a quando vi dimora lo Spirito Santo, che è tutto in tutti, il corpo/l'anima non ha bisogno dei piaceri della carne perché è Lui la massima gioia, che la santa di d'Avila chiama piacere impropriamente.
Questa condizione disturba gli spiriti maligni in quanto non riescono a far cadere l'uomo che invidiano. Hanno provato anche con il Signore Gesù, figuriamoci se non hanno provato con successo anche con ognuno di noi! Ogni persona che non sia caduta o si sia rialzata per questi spiriti è una disperazione , non tanto perché perdono un cliente, ma principalmente perché questi diventi una lampada accesa che distrugge il loro potere fondato sull'inganno. Da qui nascono le persecuzioni della storia. Gli spiriti maligni usano l'uomo per far male all'uomo. Basti vedere le rispostacce che danno in questo Forum!
l più forti degli spiriti maligni sono quelli del sesso, dell'alcol. della droga e dell'omosessualità perché creano un surrogato di gioia - il piacere - al quale è difficile rinunciare. Soffocano l'anima e prendono il suo posto,
Per questo quando si parla con chi è preso dal sesso o altri piaceri carnali, pur credendo che la persona che sta parlando sia quella che risulta sulla carta d'identità, in verità chi parla è lo spirito del sesso - il maligno!
E' una cosa terribile, ma chi lo crede?
Secondo te l'anima che fine farà, se non si sveglia?
Ma al di là di disquisizioni che potrebbero apparire stucchevoli e, forse, senza grande importanza vorrei porre l'attenzione all'aspetto decisivo dell'essere cristiano: il rapporto con Dio è un rapporto di amore. Una relazione matrimoniale a tutti gli effetti. Ecco la sacralità del matrimonio tra uomo e donna che riproduce l'amore tra Dio e l'uomo. E in una relazione d'amore c'è anche il piacere.
In Giuseppe e Maria quello che dici non è successo. Credi in me, quando c'è piacere, come sopra detto, non c'è Dio. Per questo oggi molte famiglie sono allo sfascio, siamo nel tempo della esasperazione del piacere. Se guardi bene le prime famiglie che si sfasciano sono quelle dei cosiddetti VIP i quali sono i principali massimizzatori del piacere.
Il Signore Dio è unità, dove c'è divisione non c'è Lui e se non c'é Lui chi c'è?
Nella vita c'è anche il piacere. Esso esiste e non è un vizio. Non si può paragonare al vizio del fumo. La prima sigaretta, com'è noto, fa schifo, mentre la prima volta che si fa l'amore è bello. E la prima volta che si mangia un cibo gustoso è pure quella una sensazione bella. E' solo necessario anzi indispensabile avere temperanza. Senza di essa allora sì che il piacere (la ricerca di esso) diventa irrefrenabile e ci porta al male. Ed il Signore stesso, non veniva forse criticato dai farisei perché stava in compagnia di mangioni e beoni e lui stesso veniva accusato di fare ciò?
Ma la cosa più importante di tutte, la differenza tra il cristiano (chiunque ama Dio sopra tutto ed il suo prossimo come sé stesso è mio discepolo dunque cristiano dice il Signore) ed il non cristiano è l'amore che quest'ultimo non prova verso Dio. Possiamo dunque concludere che tutto ciò che aumenta il nostro amore verso il Signore è bene e tutto il resto è male. Ecco quindi la vera valenza del peccato: allontanarci dall'amore verso Dio.
In definitiva, se vogliamo seguire Gesù Cristo, dobbiamo semplicemente tenere d'occhio la nostra capacità di amare: se essa aumenta siamo sulla strada giusta!
E' vero che il vero credente ama il Signore Dio e il suo prossimo, ma saràcredente se si allontana dai piaceri della carne. S. Paolo: Fuggite le passioni giovanili.
Non dimentichiamo che è scritto: Non si può amare Dio e mammona| Per mammona s'intende tutto ciò che non sia il Signore Dio, quindi anche il piacere carnale che a rigor di lingua bisognerebbe dire: condivisione del piacere di chi dimora nella carne, la carne senza spirito non vale nulla.