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Messaggi - stelle dell'auriga

#46
Presentazione nuovi iscritti / Re:Un saluto a tutti!
08 Dicembre 2019, 20:45:12 PM
Citazione di: Lady Joan Marie il 08 Dicembre 2019, 18:40:53 PM
Ciao, dimmi chi è che ha il mio stesso nick... Di nuovo. ;)
Qui in questo forum no, mi è venuto in mente che ti ho letto in un altro forum  ;) 

Ciao e buona permanenza
#47
Tematiche Filosofiche / Re:Insoddisfatti
08 Dicembre 2019, 18:45:52 PM
Citazione di: daniele75 il 08 Dicembre 2019, 14:59:58 PM
L'insoddisfazione è il motore dell'evoluzione. Non riusciamo a stare fermi con noi stessi per un lungo periodo senza una qualche distrazione. Il meccanismo mentale è sempre a caccia di esperienze che emanino chimici positivi nel nostro vedi dopamina. Il non fare niente non è contemplato, devi esistere una distrazione, musica, lettura, internet, disegno, camminare, etc etc. Tutto purché stare con se stessi
Ciao daniele, secondo me non è l' insoddisfazione il motore dell' evoluzione, ma la curiosità della mente umana, che ha bisogno di capire e comprendere la sua stessa vita, se ci pensi il nostro cervello è sempre in attività, anche di notte quando sognamo, è stato "progettato" così, è in movimento perchè riflette l' universo che anch' esso è in movimento ( tutto un giramento  ;D) , quindi il fare niente, come affermi tu, non esiste-almeno fino a quando c'è la vita- anche a riposo le cellule neuronali lavorano, anche in stato di meditazione.


Una persona può stare senza fare nulla e godersi momenti di estremo relax e pace, ma per quanto può dilatare questo tempo?
Per quanto tempo uno può bearsi sotto un albero? non di certo tutta la vita, altrimenti sarebbe un vegetale anche lui, e probabilmente ne morirebbe di tedio mortale.


Siamo in movimento, in cammino, nulla rimane fermo e statico, neanche i cadaveri ( una nota di allegria  ;D )


Forse bisognerebbe "accogliere" e unire anche ciò che non ci piace e cercare le piccole gioie della vita, sempre con equilibrio.
#48
Presentazione nuovi iscritti / Re:Un saluto a tutti!
08 Dicembre 2019, 18:09:25 PM
Ciao benvenuta, hai un nick familiare  ;)
#49
Percorsi ed Esperienze / Re:La magia del Natale
03 Dicembre 2019, 16:54:46 PM
Citazione di: altamarea il 02 Dicembre 2019, 20:09:33 PM
Isfrael ha scritto
CitazioneMi sono sempre chiesta cosa pensasse e cosa provasse in cuor suo una fanciullina di quindici anni, nell' apprendere la notizia dell' angelo


15 anni ? Nel Nuovo Testamento non c'è l'età di Maria. Certamente in quel tempo era usanza sposarsi in giovane età.
Sì certo, l'eta anagrafica non compare nei Vangeli, questa è stata dedotta dall' usanza che riguardava le giovani donne d' Israele che dovevano sposarsi tra i tredici/quindici anni, il range è più o meno quello: adolescenziale, a quell' età davvero giovanissima non si possiede ancora una personalità compiuta, ma ovviamente stiamo parlando di epoche lontanissime da noi e diversissime, e comunque di notizie su Maria ce ne sono davvero poche nei Vangeli

"Comincio con il presepe"
 
La tradizione del presepe cerco di portarla con me, è molto suggestivo prepararlo.
#50
Percorsi ed Esperienze / Re:La magia del Natale
02 Dicembre 2019, 17:19:04 PM
Sariputra ho "ascoltato" con molto coinvolgimento il tuo ricordo/racconto, lo hai descritto talmente bene che ne ho visto le scene, ho immaginato la casa, il  freddo, ho visto i coniglietti, hai la capacità di rendere vivida la storia ( complimenti a voi di questo forum, siete molto bravi a scrivere :) ), sembrava proprio una pagina di un libro di narrativa.

@altamarea, sono contenta del tempo che stai dedicando a quest' argomento, mi affascina molto la figura di Maria, proprio ieri sera guardavo dei quadri famosi che l' hanno ritratta nel corso dei secoli, sempre con la dolcezza infinita nel suo volto. ( non riesco ad inserire le immagini)

Mi sono sempre chiesta cosa pensasse e cosa provasse in cuor suo una fanciullina di quindici anni, nell' apprendere la notizia dell' angelo, vabbè che a quei tempi la psicologia non era per nulla contemplata, è come se ognuno avesse il suo ruolo predefinito, con delle qualità specifiche, ma non ci è dato sapere nulla dei loro sentimenti più segreti...

Vado a leggere il tuo ultimo post  :-*
#51
Percorsi ed Esperienze / Re:La magia del Natale
01 Dicembre 2019, 18:48:55 PM
@viator
Mi ha divertito la tua seconda parte del post ;D , per quanto riguarda i giovani mi viene alla mente il detto che si nasce incendiari e si muore pompieri, comunque è vero che l' operazione commerciale è indubbiamente viva nel prima e dopo feste, per questo la spiritualità va a farsi benedire (termine appropriato), se hai qualche tradizione particolare o qualche ricordo piacevole legato a questa festa racconta, l'invito è rivolto a tutti ovviamente


@altamarea
Grazie davvero per aver riportato un pò di informazioni riguardo l' avvento

Comunque se l'argomento interessa te ed altri nick del forum possiamo fare insiemeil percorso fino all'Epifania dialogando con i post e rispettando la scansione temporale degli avvenimenti, perciò, se ti/vi va cominceremo il viaggio parlando dell'angelo che annuncia a Miriam (Maria) di essere stata scelta per incarnare il Figlio di Dio, il Dio fatto uomo.

Sì, mi interessa ;) 

@bobmax 
 L' essere umano ha bisogno di crescere e di capire, chi cerca trova, è necessario sapere cosa si cerca, a volte più si va avanti e più gli enigmi si complicano

@Myfriend

sono d' accordo con te, mi fa piacere ritrovarti in questo forum
:)
#52
Percorsi ed Esperienze / La magia del Natale
30 Novembre 2019, 18:21:33 PM
Da dove iniziare il discorso..?  ::)

Forse dalle sensazioni e dalle emozioni provate da piccola nei giorni delle festività natalizie, sensazioni, ricordi cari che inevitabilmente riaffiorano in questi giorni particolari quando si iniziano a vedere i primi addobbi natalizi, quando le strade incominciano a "vestirsi" di luci e mercatini colorati, a pochi chilometri dalla mia città poi, allestiscono qualcosa di veramente molto suggestivo e raffinato che richiama orde turisti da tutta l' Italia, l' operazione è suggestiva, ma con chiara finalità commerciale, d' altronde cosa non lo è oggi nelle feste?

Il Natale è principalmente la festa cristiana per eccellenza, la festa della famiglia, amici e bla bla bla, che poi da grandi si vede un pò tutto con gli occhi dello scetticismo, quella purezza e magia della festa si perde man mano che si cresce, e quei ricordi non sbiaditi dell' infanzia riemergono dolcemente e con estrema tenerezza, facendo anche male...

Ringrazio mio padre che era una persona molto fanciullesca, che a me e ai miei fratelli ha trasmesso la magia delle feste, anche con pochi gesti, ci portava a vedere quei fantastici presepi artistici, io rimanevo incantata a guardare gli scenari paesaggistici, le luci, le espressioni delle statuette, tutto era "vivo e palpabile", ed aveva un sapore autentico.

Oggi mi pare che la vera essenza della festa si sia un pò perduta di vista, si deve preparare il cenone, il pranzo, si deve pensare ai regali, una vera fatica fisica e mentale.

L' anno scorso un mio familiare ( un ragazzo di vent' anni) non ha voluto gli auguri, ha detto di essere ateo e non credere alla favoletta della nascita di Gesù, (però il pranzo e il regalo non li ha disdegnati  ::) ) gli ho risposto che anche gli atei a Natale si scambiano gli auguri, ci sono rimasta male e penso che l' educazione ed il rispetto siano ancora più importanti di qualunque pensiero si professi.

La domanda, dopo questo pippone non c'è, lascio a voi le vostre riflessioni sul Natale, le vostre esperienze e se sentite ancora viva la magia legata a questa festa suggestiva.
:)
#53
Citazione di: Freedom il 22 Novembre 2019, 08:56:34 AM

Non è così.

La tossicodipendenza o semplicemente la dipendenza (gioco d'azzardo, cibo, etc.) determina una rottura, una vera e propria ferita nel nostro io. Tale ferita potrà essere curata ma rimarrà sempre una cicatrice. E la cicatrice, per sua natura, rende la parte cicatrizzata più fragile del tessuto sano.

In altre parole non è che uno arriva alla dipendenza perché (dico una banalità a scopo esemplificativo) ha paura del buio, sconfigge la paura del buio e guarirà per sempre dalla dipendenza.

Quali che siano i motivi che suscitano nell'essere umano una qualsiasi dipendenza, e indipendentemente dalla risoluzione delle cause che a lì l'hanno portato (a volte è semplice curiosità, spirito di trasgressione, etc.) anche a distanza di anni dall'ultimo comportamento dipendente resta sempre una fragilità.

E' questo il motivo per cui, per esempio, l'OMS fa differenza tra NON fumatore ed EX fumatore.

Lungi da me voler fare una "crociata" contro le dipendenze, i motivi per cui una persona arriva a dover dipendere da una sostanza sono svariate come sono molteplici le esperienze individuali, per cui ognuno ha la sua storia e non mi sento di giudicare, il mio è più un desiderio di comprendere... se ne parlo è anche perchè il fumo è stata la causa della morte di mio padre, che era davvero un fumatore formidabile, e da piccola in casa l' odore sgradevole del fumo mi procurava molti fastidi, non capivo e non capisco come una persona si voglia far del male da solo.
Praticamente si sceglie di farsi del male volontariamente, pur sapendo che non ne verrà nessun beneficio, ad esempio al mio papà fu tassativamente proibito di fumare, ma lui scherzava sulle parole del medico e non ne ha voluto sapere.

Sul vizio del fumo mi sento di dire ( nella maggioranza dei casi ) che si iniza da ragazzi per imitazione dei coetanei, per sentirsi grandi, per essere parte del gruppo, si inizia così per gioco e magari poi si intensifica l' abitudine fino a non poterne più fare a meno, quindi all' inizio motivo banale, si trasforma in dipendenza, mi chiedo a che pro.

Per questo sarebbe opportuno non iniziare e sopratutto diventare coscienti delle proprie azioni, l' educazione a casa a volte non basta, per me anche a scuola se ne dovrebbe parlare di più, non ne parliamo poi dell' alcol tra i minorenni, un' altra piaga non da poco.

La cicatrice come affermi tu, è la parte cicatrizzata del tessuto sano, è vero, ma proprio per questo ricorda qualcosa per cui è avvenuta la guarigione, qualcosa per cui uno ha combattuto e ne è uscito.

Non mi pento dei momenti in cui ho sofferto, porto su di me le cicatrici come se fossero medaglie.
(cit. Paulo Coelho)
:)
#54
Citazione di: anthonyi il 19 Novembre 2019, 18:12:24 PM


Ciao Isfrael, nel nostro mondo moderno c'è una grande fiducia nella "razionalità" umana, sono molte le ricerche che mettono in discussione questa visione ideale.
Nel comportamento umano ci sono anche dei meccanismi iterativi che portano gli uomini a riprodurre comportamenti già avuti. Nel caso dell'ex-alcolista la questione è tutta sul primo bicchiere, se l'ex-alcolista beve il primo bicchiere entra con buona probabilità in uno stato psicologico per il quale non riesce più a controllarsi. Prima di quel bicchiere certamente lui ricorda razionalmente tutta la sofferenza che gli ha comportato la dipendenza, questo non toglie che lui sia istintivamente tentato dal bere anche il primo bicchiere e deve razionalmente scegliere di non berlo.
Un saluto

Secondo il mio parere, quando parliamo di un ex alcolista  o anche di ex fumatore, dovremmo valutare se effettivamente la persona  è uscita dalla dipendenza, perchè se gli viene ancora desiderio di bere o fumare , o addirittura deve forzarsi per non cedere alla tentazione, allora vuol dire che non ne è uscita del tutto, se invece a persona ha fatto un buon lavoro su di sè, magari facenosi aiutare anche da una figura professionale, con un' altissima percentuale sarà disgustato dalla sostanza, perchè si è disintossicato nel corpo e nella mente e la sostanza/veleno, non eserciterà più nessun potere sull' ex dipendente da qualche cosa.

saluti
#55
Citazione di: daniele75 il 18 Novembre 2019, 19:14:49 PM
Esatto. L'inconscio non ha morale, non riconosce o veleni. Esso mira al nostro piacere. La memoria di un ex alcolista rimarrà per sempre. Non dovrà mai più bere. Diventerebbe compulsivo e si autodistruggerebbe

La memoria però non funziona a senso unico, quella sensazione di euforia, contentezza, etc, data dall' alcol, ha i suoi effetti deleteri sul corpo, il benessere effimero... poi, presenterà il conto "salato" sul fisico, la memoria piacevole richiamerà anche i ricordi dolorosi, in virtù di questo la persona cresce, matura, e prende coscienza del falso piacere illusorio, allora sì che si avvia davvero alla guarigione.

Non si tratta di morale secondo me, ma di un processo di evoluzione personale.
:)
#56
Citazione di: daniele75 il 18 Novembre 2019, 12:10:42 PM
L'ex tossicodipendente è sempre in remissione. Non può guarire. Se riusa la sostanza ci ricade nella dipendenza. Un ex alcolista non può più bere.

Se una persona è veramente guarita non desidererà più quella sostanza, proprio perchè si è depurato/disintossicato, e magari al solo pensiero di bere una birra o fumare una sigaretta, gli verrà la nausea.

Quindi con molta probabilità avere ancora smania di una certa sostanza, vuol dire che la guarigione non è del tutto completa.
#57
Citazione di: daniele75 il 17 Novembre 2019, 14:17:13 PM
 Una mente vergine che non abbia avuto a che fare con le droghe, proverà un appagamento nelle cose semplici, mentre un ex consumatore di sostanze, viene influenzato dall'inconscio che gli ricorda che le droghe gli davano più felicità, quindi non avrà grandi soddisfazioni dalle cose semplici, specie all'inizio della disintossicazione. La mente non riconosce i veleni, è in grado di autodistruggersi pur di provare stati alterati positivi. Un ex dipendente rimarrà in dimissione tutta la vita, non guarirà mai. La sua memoria ricorda le sensazioni piacevoli e le richiamerà quando verrà stimolata dai cinque sensi. Quasi tutto crea dipendenza, persino la preghiera. Tutto porta al circuito della ricompensa. Sta tutto li il segreto. A voi la scelta.

Parola di un ex tossicodipendente.

Prima di arrivare alle sostanze, come dici tu, occorrerebbe comprendere quale ragione ha portato la persona ad assumere quelle sostanze, secondo me la causa c'è sempre, anche se si tratta di banale curiosità, le persone dovrebbero conoscersi e fare un' autoanalisi prima di percorrere sentieri che non hanno una chiara destinazione.

Diverso è il caso di chi deve assumere psicofarmaci per depressione (che danno molta dipendenza), perchè a volte è l' unico sistema per sbloccare una mente "inceppata", in questi casi specifici il farmaco è il primo step importante.

Per quanto rigurda il fatto che un ex dipendente in dimissione, rimane tale tutta la vita, non ben capito cosa intendi.
#58
Citazione di: daniele75 il 29 Ottobre 2019, 18:04:28 PM
Grazie :D

:D 
 Se posso permettermi una riflessione: ho constatato come la felicità si provi molto da piccoli, forse perchè si vive molto il momento presente, e la mente non produce tutti i pensieri intrusivi e inquinanti dell' età adulta, quando si è piccoli si sperimenta molto il gioco con le caratteristiche di sentirsi liberi, spensierati e fantasiosi, quando si è presi dal gioco e ci si diverte, la realtà circostante e il tempo non si percepiscono.

Da adulti queste sensazioni si provano molto quando si crea.  :)
#59
Citazione di: daniele75 il 29 Ottobre 2019, 11:16:44 AM
Dipendenza senza sostanza smartphone.

Col passare del tempo, la dopamina viene rilasciata all'inizio immediatamente, poi via via sempre più tardi, provocando la necessità di "dosi" sempre maggiori motivando l'utente, creando la necessità e l'urgenza di agire, di guardare e utilizzare il cellulare sempre più frequentemente per ottenere la stessa risposta cerebrale. Si innesca un atteggiamento compulsivo verso il controllo continuo del telefono, del computer, delle mail, dei messaggi che devono essere sempre visibili e a disposizione. La sospensione dell'utilizzo compulsivo può generare ansia e depressione.

Questo meccanismo genera compulsiva e uno squilibrio cognitivo, scarso controllo degli impulsi.
La ricompensa può essere anche variabile, con più stimoli, come i social, dove hai diverse opportunità di interagire e ricevere diverse scariche di dopamina.

Le dipendenze una volta installate, provocano assuefazione. Una volta disintossicati, bisogna rieducare il cervello a cercare la dopamina in modo sano. Bisogna in oltre ricordare che il cervello non dimentica le sensazioni provare, quindi un ex alcolista, deve stare alla larga dall'alcol e accontentarsi della realtà. Perché dico accontentarsi, perché la mente paragona gli stimoli in base alla dopamina ricevuta  quindi paragona ogni esperienza all'alcol, con il tempo si attenua, basta non stimolare la memoria assumendo la sostanza.

Il marketing conosce alla perfezione il circuito di ricompensa e sa come generare desideri, e attirarci all'acquisto, oppure renderci dipendenti di giochi o servizi.
Tutto molto vero e condivisibile, ma ai ragazzi tutta questa consapevolezza sfugge, e probabilmente anche se ne avessero un pò di più di "grano salis", agirebbero lo stesso in questo modo, lo smartphone con i vari social del momento è entrato, volente o nolente, nel nostro quotidiano, ed è fonte di ansia se non si ricevono i famosi mi piace a cuoricini...per chi comprende il meccanismo riesce a non farsi usare, ma appunto per i giovani, adolescenti ( ma non solo  ;D ) è difficile mantenere il sano distacco.

Tutto molto vero e condivisibile, ma ai ragazzi tutta questa consapevolezza sfugge, e probabilmente anche se ne avessero un pò di più di "grano salis", agirebbero lo stesso in questo modo, lo smartphone con i vari social del momento è entrato, volente o nolente, nel nostro quotidiano, ed è fonte di ansia se non si ricevono i famosi mi piace a cuoricini...per chi comprende il meccanismo riesce a non farsi usare, ma appunto per i giovani, adolescenti ( ma non solo  ;D ) è difficile mantenere il sano distacco.

Per il resto hai davvero fatto un' ottima analisi, anche per me è naturale ricercare gioia e felicità, è insito nella natura umana, bisogna vedere quale felicità o stato appagante si ricerca e come lo si ricerca.
#60
Citazione di: Sariputra il 24 Marzo 2019, 21:28:16 PM
L'artista non gode di uno status particolare. La legge del karma è il frutto delle scelte etiche e dell'attaccamento egoistico o, viceversa, dell'altruismo disinteressato. Pertanto l'artista che in questa vita manifesta attaccamento al successo, al denaro, all'approvazione, e gode di tutto questo, manifestava queste caratteristiche anche in una precedente esistenza, probabilmente sempre come essere umano, in cui era già presente questo attaccamento. Quasi sicuramente era preda di un cospicuo attaccamento alla propria pigrizia. Molti artisti attuali erano quasi certamente dei cani basset-hound o delle cicale in una precedente vita nel cerchio del samsara. Il rischio è naturalmente sempre quello: la rinascita come zecca, cozza, tafano o pidocchio...insomma, rinascita in ogni forma di vita che s'attacca spasmodicamente e volgarmente alla vita.

Viceversa l'artista che , in questa vita, non manifesta attaccamento al successo, alla gloria, al riconoscimento altrui e "alla "donna e l'oro" potrà rinascere come essere umano che ha la potenzialità di sviluppare la mente rivolta alla ricerca del Supremo Risveglio (anuttara samyakh sambodhi)...oppure, cosa ancora superiore, come un albatro (diomedea exulans) , marino grande uccello...la forma vivente terrestre più vicina e affine alla buddhità... :)

Personalmente se proprio devo cercare un senso o un filo logico, penserei a questa vita come ad una scuola dove si procede per gradi, se una persona è diciamo alle medie , ma sia "de coccio" ;D e non riesca ad avanzare, vorrà dire che dovrà ripetere e impegnarsi molto fino a passare al livello successivo, ma non è che regredisce alla scuola materna, cioè questo per dire che non credo sia possibile la reincarnazione dell' essere umano ad animale o insetto... ;D , mi pare divertente questa teoria, ma davvero altamente improbabile.

Comunque mi riferivo all' artista dall' animo sensibile, più incline alla spiritualità e a cogliere la bellezza, più che a quelli che bramano cose materiali.

Grazie per l' ironia.  :D