Citazione di: Lady Joan Marie il 08 Dicembre 2019, 18:40:53 PMQui in questo forum no, mi è venuto in mente che ti ho letto in un altro forum
Ciao, dimmi chi è che ha il mio stesso nick... Di nuovo.
Ciao e buona permanenza
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Mostra messaggi MenuCitazione di: Lady Joan Marie il 08 Dicembre 2019, 18:40:53 PMQui in questo forum no, mi è venuto in mente che ti ho letto in un altro forum
Ciao, dimmi chi è che ha il mio stesso nick... Di nuovo.
Citazione di: daniele75 il 08 Dicembre 2019, 14:59:58 PMCiao daniele, secondo me non è l' insoddisfazione il motore dell' evoluzione, ma la curiosità della mente umana, che ha bisogno di capire e comprendere la sua stessa vita, se ci pensi il nostro cervello è sempre in attività, anche di notte quando sognamo, è stato "progettato" così, è in movimento perchè riflette l' universo che anch' esso è in movimento ( tutto un giramento
L'insoddisfazione è il motore dell'evoluzione. Non riusciamo a stare fermi con noi stessi per un lungo periodo senza una qualche distrazione. Il meccanismo mentale è sempre a caccia di esperienze che emanino chimici positivi nel nostro vedi dopamina. Il non fare niente non è contemplato, devi esistere una distrazione, musica, lettura, internet, disegno, camminare, etc etc. Tutto purché stare con se stessi
) , quindi il fare niente, come affermi tu, non esiste-almeno fino a quando c'è la vita- anche a riposo le cellule neuronali lavorano, anche in stato di meditazione.
)
Citazione di: altamarea il 02 Dicembre 2019, 20:09:33 PMSì certo, l'eta anagrafica non compare nei Vangeli, questa è stata dedotta dall' usanza che riguardava le giovani donne d' Israele che dovevano sposarsi tra i tredici/quindici anni, il range è più o meno quello: adolescenziale, a quell' età davvero giovanissima non si possiede ancora una personalità compiuta, ma ovviamente stiamo parlando di epoche lontanissime da noi e diversissime, e comunque di notizie su Maria ce ne sono davvero poche nei Vangeli
Isfrael ha scrittoCitazioneMi sono sempre chiesta cosa pensasse e cosa provasse in cuor suo una fanciullina di quindici anni, nell' apprendere la notizia dell' angelo
15 anni ? Nel Nuovo Testamento non c'è l'età di Maria. Certamente in quel tempo era usanza sposarsi in giovane età.
), sembrava proprio una pagina di un libro di narrativa.
, per quanto riguarda i giovani mi viene alla mente il detto che si nasce incendiari e si muore pompieri, comunque è vero che l' operazione commerciale è indubbiamente viva nel prima e dopo feste, per questo la spiritualità va a farsi benedire (termine appropriato), se hai qualche tradizione particolare o qualche ricordo piacevole legato a questa festa racconta, l'invito è rivolto a tutti ovviamente
) gli ho risposto che anche gli atei a Natale si scambiano gli auguri, ci sono rimasta male e penso che l' educazione ed il rispetto siano ancora più importanti di qualunque pensiero si professi.
Citazione di: Freedom il 22 Novembre 2019, 08:56:34 AM
Non è così.
La tossicodipendenza o semplicemente la dipendenza (gioco d'azzardo, cibo, etc.) determina una rottura, una vera e propria ferita nel nostro io. Tale ferita potrà essere curata ma rimarrà sempre una cicatrice. E la cicatrice, per sua natura, rende la parte cicatrizzata più fragile del tessuto sano.
In altre parole non è che uno arriva alla dipendenza perché (dico una banalità a scopo esemplificativo) ha paura del buio, sconfigge la paura del buio e guarirà per sempre dalla dipendenza.
Quali che siano i motivi che suscitano nell'essere umano una qualsiasi dipendenza, e indipendentemente dalla risoluzione delle cause che a lì l'hanno portato (a volte è semplice curiosità, spirito di trasgressione, etc.) anche a distanza di anni dall'ultimo comportamento dipendente resta sempre una fragilità.
E' questo il motivo per cui, per esempio, l'OMS fa differenza tra NON fumatore ed EX fumatore.
Citazione di: anthonyi il 19 Novembre 2019, 18:12:24 PM
Ciao Isfrael, nel nostro mondo moderno c'è una grande fiducia nella "razionalità" umana, sono molte le ricerche che mettono in discussione questa visione ideale.
Nel comportamento umano ci sono anche dei meccanismi iterativi che portano gli uomini a riprodurre comportamenti già avuti. Nel caso dell'ex-alcolista la questione è tutta sul primo bicchiere, se l'ex-alcolista beve il primo bicchiere entra con buona probabilità in uno stato psicologico per il quale non riesce più a controllarsi. Prima di quel bicchiere certamente lui ricorda razionalmente tutta la sofferenza che gli ha comportato la dipendenza, questo non toglie che lui sia istintivamente tentato dal bere anche il primo bicchiere e deve razionalmente scegliere di non berlo.
Un saluto
Citazione di: daniele75 il 18 Novembre 2019, 19:14:49 PM
Esatto. L'inconscio non ha morale, non riconosce o veleni. Esso mira al nostro piacere. La memoria di un ex alcolista rimarrà per sempre. Non dovrà mai più bere. Diventerebbe compulsivo e si autodistruggerebbe
Citazione di: daniele75 il 18 Novembre 2019, 12:10:42 PM
L'ex tossicodipendente è sempre in remissione. Non può guarire. Se riusa la sostanza ci ricade nella dipendenza. Un ex alcolista non può più bere.
Citazione di: daniele75 il 17 Novembre 2019, 14:17:13 PM
Una mente vergine che non abbia avuto a che fare con le droghe, proverà un appagamento nelle cose semplici, mentre un ex consumatore di sostanze, viene influenzato dall'inconscio che gli ricorda che le droghe gli davano più felicità, quindi non avrà grandi soddisfazioni dalle cose semplici, specie all'inizio della disintossicazione. La mente non riconosce i veleni, è in grado di autodistruggersi pur di provare stati alterati positivi. Un ex dipendente rimarrà in dimissione tutta la vita, non guarirà mai. La sua memoria ricorda le sensazioni piacevoli e le richiamerà quando verrà stimolata dai cinque sensi. Quasi tutto crea dipendenza, persino la preghiera. Tutto porta al circuito della ricompensa. Sta tutto li il segreto. A voi la scelta.
Parola di un ex tossicodipendente.
Citazione di: daniele75 il 29 Ottobre 2019, 18:04:28 PM
Grazie
Citazione di: daniele75 il 29 Ottobre 2019, 11:16:44 AM
Dipendenza senza sostanza smartphone.
Col passare del tempo, la dopamina viene rilasciata all'inizio immediatamente, poi via via sempre più tardi, provocando la necessità di "dosi" sempre maggiori motivando l'utente, creando la necessità e l'urgenza di agire, di guardare e utilizzare il cellulare sempre più frequentemente per ottenere la stessa risposta cerebrale. Si innesca un atteggiamento compulsivo verso il controllo continuo del telefono, del computer, delle mail, dei messaggi che devono essere sempre visibili e a disposizione. La sospensione dell'utilizzo compulsivo può generare ansia e depressione.
Questo meccanismo genera compulsiva e uno squilibrio cognitivo, scarso controllo degli impulsi.
La ricompensa può essere anche variabile, con più stimoli, come i social, dove hai diverse opportunità di interagire e ricevere diverse scariche di dopamina.
Le dipendenze una volta installate, provocano assuefazione. Una volta disintossicati, bisogna rieducare il cervello a cercare la dopamina in modo sano. Bisogna in oltre ricordare che il cervello non dimentica le sensazioni provare, quindi un ex alcolista, deve stare alla larga dall'alcol e accontentarsi della realtà. Perché dico accontentarsi, perché la mente paragona gli stimoli in base alla dopamina ricevuta quindi paragona ogni esperienza all'alcol, con il tempo si attenua, basta non stimolare la memoria assumendo la sostanza.
Il marketing conosce alla perfezione il circuito di ricompensa e sa come generare desideri, e attirarci all'acquisto, oppure renderci dipendenti di giochi o servizi.
Tutto molto vero e condivisibile, ma ai ragazzi tutta questa consapevolezza sfugge, e probabilmente anche se ne avessero un pò di più di "grano salis", agirebbero lo stesso in questo modo, lo smartphone con i vari social del momento è entrato, volente o nolente, nel nostro quotidiano, ed è fonte di ansia se non si ricevono i famosi mi piace a cuoricini...per chi comprende il meccanismo riesce a non farsi usare, ma appunto per i giovani, adolescenti ( ma non solo) è difficile mantenere il sano distacco.
) è difficile mantenere il sano distacco.Citazione di: Sariputra il 24 Marzo 2019, 21:28:16 PM
L'artista non gode di uno status particolare. La legge del karma è il frutto delle scelte etiche e dell'attaccamento egoistico o, viceversa, dell'altruismo disinteressato. Pertanto l'artista che in questa vita manifesta attaccamento al successo, al denaro, all'approvazione, e gode di tutto questo, manifestava queste caratteristiche anche in una precedente esistenza, probabilmente sempre come essere umano, in cui era già presente questo attaccamento. Quasi sicuramente era preda di un cospicuo attaccamento alla propria pigrizia. Molti artisti attuali erano quasi certamente dei cani basset-hound o delle cicale in una precedente vita nel cerchio del samsara. Il rischio è naturalmente sempre quello: la rinascita come zecca, cozza, tafano o pidocchio...insomma, rinascita in ogni forma di vita che s'attacca spasmodicamente e volgarmente alla vita.
Viceversa l'artista che , in questa vita, non manifesta attaccamento al successo, alla gloria, al riconoscimento altrui e "alla "donna e l'oro" potrà rinascere come essere umano che ha la potenzialità di sviluppare la mente rivolta alla ricerca del Supremo Risveglio (anuttara samyakh sambodhi)...oppure, cosa ancora superiore, come un albatro (diomedea exulans) , marino grande uccello...la forma vivente terrestre più vicina e affine alla buddhità...![]()
e non riesca ad avanzare, vorrà dire che dovrà ripetere e impegnarsi molto fino a passare al livello successivo, ma non è che regredisce alla scuola materna, cioè questo per dire che non credo sia possibile la reincarnazione dell' essere umano ad animale o insetto...
, mi pare divertente questa teoria, ma davvero altamente improbabile.