Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 22 Giugno 2025, 10:13:29 AMDipende cosa ci devi fare coi colori. Se devi disegnare il mondo due sono pochi e tre sono troppi, che è un modo di dire per spiegare il concetto, perchè tre in effetti sono ancora pochi. A meno che il terzo non sia il colore ''ne bianco ne nero'' che tutti i rimanenti contiene, ma che non si trova come tubetto in commercio, senno tre sarebbero bastati davvero.Grazie, mi pare di capire da ciò che scrivi (non so se interpreto nel modo corretto) che sia necessario andare oltre ogni dualità: odio/amore, gioia/tristezza, ecc... Su questa necessità concordo, anche se poi ho (come tutti del resto... almeno credo) una mente che, per semplificare appioppa etichette a destra e a manca e vede tutto o come bianco o come nero, perdendosi la stragrande maggioranza dei colori che si trovano tra questi due estremi. Anche a me piace ciò che ha scritto Seneca. Grazie per avermelo ricordato!
Deciso quanti colori usare, ognuno può disegnarsi il mondo che crede, ma se poi non riesce a condividerlo ci rimane chiuso dentro.
Il mondo che condividiamo perciò lo diciamo vero, ma in effetti è solo un disegno in cui riusciamo a stare tutti insieme dentro ; ma pur vivendoci arriva sempre il momento in cui a qualcuno sta stretto., e perciò lo vuol cambiare.
Egli crede di cambiare solo le regole del gioco, ma così facendo cambia il mondo.
Così griderà al nichilismo chi quel mondo crede vero, vedendo che qualcuno diversamente lo disegna.
Ma se egli teme che quel disegno possa distruggere il suo mondo, allora sotto sotto deve avere la consapevolezza di vivere in un disegno, unico e ordinato se divino; ma sembrandomi un gran casino, unico spero non sia, e che lo si possa un pò riordinare, senza nascondere la polvere nell'aldilà.

