Citazione di: daniele22 il 04 Febbraio 2025, 09:23:57 AMPremesso quanto già detto nel post 31 mi chiedo come Nietzsche risolva il conflitto tra l'essere sé stessi e l'ipocrisia, quasi che l'ipocrisia non sia parte di noi. Noi la detestiamo più che giustamente, ma troppo, perché a mio giudizio l'ipocrisia sarebbe il fondo naturale sul quale poggia una "pacifica" convivenza di gruppo.
Perché se fosse vero, e per me lo è, che noi saremmo naturalmente dotati del senso di un "quieto vivere" in comunità, sarebbe pure vero che, nonostante una base comune, non collimino purtuttavia le sensibilità individuali. Allora, a questo punto, o applichi la guerra totale, o fai entrare in gioco l'ipocrisia ... che in ultima analisi è quella che ti permette di fare buonviso a cattivo gioco. Nice che dice?
Beh Niezsche dice che, inevitabilmente, per vivere "quietamente" e in societa', le istanze aggressive, e di dominio, che sono nel cuore di ogni individuo, diventano, e devono diventare, almeno in parte, autoaggressive e di autodominio: il senso di colpa e' una latenza di aggressivita'. Per paura di una puniziune o comunque di una consegueza negativa, qualora gli istinti aggressivi e di dominio, presenti in tutti i singoli, presso una societa', fossero espressi apertamente. Un po' come in Freud.
Pero' a differenza di Freud, Nietzsche illustra, anche, si puo' dire, un po' al di la' delle sue reali e aristocraticissime intenzioni, la magnificenza della vendetta sottile, simbolica, e valoriale che il debole comunque esercita e puo' sempre esercitare sul forte evitando la sfida aperta ad esso e dunque la morte o la punizione: la societa' occidentale, in quanto societa' cristiano platonica, nasce dal risentimento dei deboli verso i forti; quindi, non si puo' certo dire che tale risentimento, sia improduttivo di conseguenze e stati di cose storici e "reali", isomma non si puo' certo dire che la latenza, dell'aggressivita' e dell'istinto di dominio dell'individuo socializzato e "pacificato" tipico, sia una vera latenza.
Tale societa', insomma la nostra, e' basata su valori che, pur non risolvendo radicalmente l'infelicita' del debole, permettono, quantomeno, a questi di prosperare e sopravvivere.
Nella decadenza, della societa' occidentale, la volonta' di potenza e' comunque sempre all'opera.


che altri ancora non abbiano conquistato nemmeno un fazzoletto di terra e quindi siano in assoluto meno fighi, sia di Alessandro che di Putin... segue...
