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Messaggi - Aspirante Filosofo58

#451
Citazione di: Socrate78 il 04 Giugno 2023, 16:23:43 PML'inferno è ETERNO perché nell' al di là non esiste più il tempo ma solo l'eternità, si vive in un eternamente ADESSO, senza il prima e il dopo e quindi non è possibile che l'anima in perdizione si redima, perché non si può dire "Dopo si convertirà", perché non c'è più un DOPO. Dio non manda all'Inferno, ma se l'anima muore impenitente non è idonea a rimanere davanti a Dio e si staccherà da Lui, perché non sentirà il suo amore e lo vedrà solo come un accusatore a cui ribellarsi e si autocondannerà.  Secondo me i teologi che contestano l'Inferno si sbagliano eccome e secondo me saranno i primi a dannare la loro anima perché vogliono sostenere ciò che fa loro comodo, secondo me è una verità rivelata ed anzi Gesù nei Vangeli ne parla molto più che del Paradiso, ne parla nella parabola del ricco Epulone e di Lazzaro, ne parla nel discorso di Matteo quando dice ai dannati: "Via da me, maledetti, nel fuoco eterno", ne parla con i farisei quando dice: "Razza di vipere, come potete sfuggire al fuoco della Geenna", oppure ne parla quando dice parole severissime come: "Se il tuo occhio ti è di scandalo cavalo, sarà meglio che tu vada per il mondo monco piuttosto che finire anima e corpo nella Geenna, laddove il loro verme (cioè il male dell'anima) non muore ed il fuoco è INESTINGUIBILE", oppure "Non temete chi può uccidere il corpo, ma chi può mandare anima e corpo nella Geenna, laddove sarà pianto e stridore di denti". Ma non c'è solo questo, l'Inferno secondo me è stato rivelato a mistici e Santi, è presente nelle visioni di Santa Faustina Kowaska.  è presente nelle visioni di Don Bosco, che in alcuni sogni mentre era accompagnato da una figura angelica (una specie di guida) vide i giovani che educava bruciare in una fornace e lui disse alla sua guida: "Ma com'è possibile che siano tutti i dannati? Questi sono i giovani che erano da me ieri all'Oratorio!" e la guida rispose: "Questo è lo stato attuale delle loro anime, se morissero finirebbero certamente qui" e tra questi giovani vi erano alcuni che avevano una condotta apparentemente impeccabile, ma in realtà rubavano, mentivano ai confessori, erano ipocriti. Ecco, io credo in tutta coscienza che Dio nel suo Amore abbia voluto informare Don Bosco e gli altri Santi delle conseguenze catastrofiche che il male senza pentimento ha sull'anima, affinché poi queste persone potessero divulgare queste cose per la salute delle anime, Dio si comporta come un coscienzioso medico che dice ad un diabetico che ha il vizio di mangiare dolci che se va avanti così finirà in coma e morirà, è la stessa cosa con le rivelazioni sull'inferno. Addirittura Santa Faustina Kowaska, nel suo Diario a commento delle sue visioni sull'Inferno, dice che in esso ci sono anime che soffrono persino di più di alcuni demoni, poiché in vita peccarono con un'intensità persino superiore a quella di alcuni spiriti angelici! Secondo me queste sono parole ispirate e che implicano una conoscenza delle realtà sovrannaturali che va oltre l'umana comprensione.
Non hai risposto alla mia domanda: credi perché ti è stato imposto col battesimo o è una tua libera scelta? 
#452
Citazione di: Socrate78 il 04 Giugno 2023, 15:43:33 PMSe vuoi dannarti l'anima ed apostatare dalla fede cattolica vera sei libero di farlo, caro Aspirante Filosofo58, ma sappi che questa scelta separerà per sempre la tua anima da Dio e ti farà solo illudere di aver raggiunto la verità, ma quando morirai Dio ti contesterà questa cosa. I musulmani prevedono l'esclusione assoluta dalla comunità sociale per chi compie il delitto di apostasia dall'Islam e dal mio punto di vista anche i cattolici dovrebbe fare la stessa cosa.

Che cosa ti fa pensare a ciò?  Io non so nemmeno se Dio esista, per cui vorrei capire da dove nascono queste tue certezze. Come fai a stabilire che Dio possa essere raggiunto esclusivamente con la religione cattolica, e non anche con le altre religioni? Hai scelto tu la tua fede, oppure ti è stata imposta?

Perché mai Dio dovrebbe contestarmi qualcosa, se io sono stato creato a sua immagine e somiglianza? Forse dovrei contestargli io, questa mia vita dura, aspra all'inverosimile, che non auguro nemmeno al mio più acerrimo nemico.
Eppoi che Padre amorevole sarebbe se mi mandasse all'inferno per l'eternità? Ci sono teologi che contestano l'inferno: tra essi c'è un certo Vito Mancuso, di cui ho letto un paio di libri.
#453
Storia / Re: Le ultime parole di Giulio Cesare
04 Giugno 2023, 15:39:41 PM
Citazione di: Pensarbene il 04 Giugno 2023, 13:28:34 PMperchè l'hanno ucciso?
Secondo alcune fonti, diversamente da quanto ho imparato a scuola, Giulio Cesare soffriva di una grave forma di epilessia, che lo tormentava in continuazione. Desiderando porre fine a quelle sofferenze, l'imperatore dovette scegliere il modo migliore: togliersi la vita da solo, sarebbe equivalso per lui a  una dannazione eterna, secondo il modo di pensare dell'epoca; farsi uccidere era la soluzione migliore, ma occorreva che a farlo fosse una persona fidata. Per cui, Giulio Cesare scelse di lasciarsi trafiggere dal suo nipote prediletto. 

Così l'imperatore avrebbe posto fine alle sue sofferenze e il suo ricordo non sarebbe stato offuscato da un suicidio.

Su questa pagina: https://www.fattiperlastoria.it/idi-di-marzo-morte-giulio-cesare/  trovo scritto che Giulio Cesare congedò le sue guardie del corpo, e se ne andò in giro sempre disarmato. Non è strano per un dittatore? Che motivo aveva l'imperatore di girare disarmato, se non facilitare la sua uccisione? 
#454
Da tempo mi chiedo che senso abbia seguire una fede che ci è stata imposta (nel mio caso la cattolica, ma immagino che sia la stessa cosa per le altre religioni), e, francamente non so rispondere a questa domanda. Io credo che sia meglio dare ad ognuno la possibilità di scelta, magari una volta diventato maggiorenne (se può votare, perché non potrebbe scegliersi la religione in cui sentirsi a suo agio, o non seguirne alcuna?). Secondo voi? 
#455
Attualità / Re: Il capitalismo fa miracoli...
04 Giugno 2023, 12:12:08 PM
Citazione di: anthonyi il 04 Giugno 2023, 10:31:41 AMNon é la stessa cosa, noi abbiamo sempre avuto il vincolo estero, vincolo che per gli USA non esiste essendo loro i gestori del sistema finanziario. Finché il dollaro sarà moneta di scambio e riserva mondiale potranno permettersi quello che nessun altro può permettersi.
Chi ha stabilito che il dollaro sia moneta di scambio? Perché? Se in un futuro la moneta di scambio diventasse l'euro? Oppure un'altra? Come è crollato l'Impero Romano, così potrebbe accadere agli USA. O sbaglio? 
#456
Attualità / Re: Il capitalismo fa miracoli...
04 Giugno 2023, 10:12:40 AM
Citazione di: Pensarbene il 04 Giugno 2023, 06:34:31 AM...specie quando USA e abusa:

https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&url=https://amp24.ilsole24ore.com/pagina/AEGn8JaD&ved=2ahUKEwiMu7_B4qj_AhWatKQKHYlxDGoQ0PADKAB6BAgQEAE&usg=AOvVaw1t2Je5ewKvYbIK9dcSsMG5

Un gioco di ...prestigio e la farsa continua
Se li USA fossero un privato indebitato fino al collo,a quest'ora,sarebbero in galera per tutta una serie di reati economico  finanziari.
Invece,essendo uno Stato...potendosi prendere per il
c. ...o con calci dorati e giustificazioni governative,gli USA cercano ancora una volta,di cavarsela.
Non che gli altri stati siano migliori,la finanza puttana di Pluto e l'economia schiava di sprechi illusori e giochi di mercato,sono le Dee di questo NOIOSO,INDISPONENTE E STRAFALLITO PIANETA.
 
Non credo che questo gioco di prestigio sia un'esclusiva degli USA. Anche in Italia, quando c'era la lira, i nostri governi la svalutavano per consentire agli stranieri di venire in Italia a prezzi per loro convenienti: entrate queste che per il nostro Stato erano una manna. Per contro, chi dall'Italia andava all'estero per lavoro o per vacanze, si trovava a pagare cifre salate.  Idem per l'acquisto o la vendita tra aziende italiane ed estere.

Pur essendo diplomato ragioniere, io non ho mai avuto molta dimestichezza con questi discorsi, preferendo altro, perciò non mi dilungo oltre e lascio la palla a chi è più esperto di me.
#457
Citazione di: Socrate78 il 04 Giugno 2023, 09:05:43 AMIn realtà l'omofobia è l'odio e il risentimento verso chi sceglie un partner dello stesso sesso o si dedica a pratiche omosessuali. Ma io posso anche non provare odio e astio verso i gay ma ritenere lo stesso (razionalmente o per motivi religiosi) che l'omosessualità sia una pratica innaturale e contraria al fine biologico del corpo: del resto il corpo dell'uomo è fatto per essere complementare a quella donna ed è orientato alla riproduzione con gli organi sessuali che servono biologicamente proprio per quel fine (i gameti servono proprio a riprodursi) e l'atto omosessuale di fatto nega la possibilità di produrre vita e mi sembra un dato di fatto obiettivo, indipendentemente dal fatto che uno possa provare astio verso chi è omosessuale. Nell'omosessualità vi è una negazione di qualcosa che la natura ha orientato verso un fine preciso. Inoltre coloro che sostengono ad oltranza la naturalità e la piena normalità dell'omosessualità dicono che anche negli animali vi sono pratiche omosessuali, ciò è vero, ma queste persone in realtà interpretano secondo i loro criteri pratiche che in realtà non sono vera omosessualità, ma esprimono rapporti di dominanza e di sottomissione all'interno di un gruppo, servono per rinsaldare gerarchie e legami nel branco, oppure il partner animale dello stesso sesso è solo un surrogato in mancanza di esemplari del sesso opposto. Non esiste, per quanto io ne sappia, un animale che rifiuti veramente l'accoppiamento con l'altro sesso e provi vera attrazione erotica per il suo sesso, in presenza di femmine nella stagione degli amori tutti i maschi si accoppiano.
Forse dovremmo pensare all'essere umano come "oltre" e "altro" dal corpo. L'essere umano è anche altro dal corpo e oltre il corpo: anima, spirito, ecc... L'anima e lo spirito, per esempio non hanno sesso e convivono in un corpo che invece ha un sesso definito biologicamente, anche se a volte non mancano gli "scherzi" della natura: esseri umani con entrambi gli organi genitali, per esempio. In questo caso come la mettiamo con la procreazione? 

Io credo che sia indispensabile andare oltre ogni esteriorità, e considerare l'essere umano in quanto tale, da un punto di vista che non sia necessariamente fisico, chimico o biologico.  Forse il discorso è tutto qui: considerare un essere umano come tale, a prescindere dal colore degli occhi, dei capelli, dall'altezza, dal peso, dal titolo di studio, ecc... l'essere umano è prima di tutto anima, spirito, che si incarna in un corpo non sempre in linea, purtroppo, col suo essere e sentirsi. 
#458
Citazione di: doxa il 03 Giugno 2023, 18:41:04 PMNel 1763  Voltaire pubblicò il suo "Trattato sulla tolleranza", nel quale espone le sue riflessioni sui concetti di tolleranza e libertà.

Per questo filosofo "La tolleranza è la necessaria conseguenza della comprensione della nostra imperfezione umana. Errare è umano e a noi questo capita continuamente. Perciò perdoniamoci gli uni gli altri le nostre follie. Questo è il primo principio del diritto naturale".

Noi dobbiamo ammettere i nostri errori, la nostra imperfezione, la nostra ignoranza.

Egli è consapevole che i fanatici esistono, perciò osserva che alla tolleranza ci sono dei limiti.

Se si concede all'intolleranza il diritto di essere tollerata, si distrugge la tolleranza e diventa confuso "pluralismo" che favorisce la violenza, come quella religiosa, causata dal fanatismo.

Quando Voltaire scrisse il suo trattato, in Francia erano presenti nella popolazione forti contrasti ideologici e religiosi. Con facilità si praticava l'incriminazione giudiziaria e la tortura di persone poi risultate innocenti, con conseguenti ritorsioni violente verso gli esponenti della parte avversa.

In quell'ambiente culturale Voltaire si batteva contro il fanatismo religioso, l'incapacità di pensare alle conseguenze del ricorso alla violenza, la sopraffazione, la diffamazione, che spesso spazzava via intere famiglie.

Nel trattato c'è anche la  sua "Preghiera d Dio":

"Non è più dunque agli uomini che mi rivolgo; ma a te, Dio di tutti gli esseri, di tutti i mondi, di tutti i tempi:

se è lecito che delle deboli creature, perse nell'immensità e impercettibili al resto dell'universo, osino domandare qualche cosa a te, che tutto hai donato,
a te, i cui decreti sono e immutabili e eterni, degnati di guardare con misericordia gli errori che derivano dalla nostra natura.

Fa' sì che questi errori non generino la nostra sventura.

Tu non ci hai donato un cuore per odiarci l'un l'altro, né delle mani per sgozzarci a vicenda;

fa' che noi ci aiutiamo vicendevolmente a sopportare il fardello di una vita penosa e passeggera.

Fa' sì che le piccole differenze tra i vestiti che coprono i nostri deboli corpi,

tra tutte le nostre lingue inadeguate, tra tutte le nostre usanze ridicole,

tra tutte le nostre leggi imperfette, tra tutte le nostre opinioni insensate,

tra tutte le nostre convinzioni così diseguali ai nostri occhi e così uguali davanti a te,

insomma che tutte queste piccole sfumature che distinguono gli atomi chiamati "uomini" non siano altrettanti segnali di odio e di persecuzione.

Fa' in modo che coloro che accendono ceri in pieno giorno per celebrarti sopportino coloro che si accontentano della luce del tuo sole;

che coloro che coprono i loro abiti di una tela bianca per dire che bisogna amarti, non detestino coloro che dicono la stessa cosa sotto un mantello di lana nera;
che sia uguale adorarti in un gergo nato da una lingua morta o in uno più nuovo.

Fa' che coloro il cui abito è tinto in rosso o in violetto, che dominano su una piccola parte di un piccolo mucchio di fango di questo mondo,
e che posseggono qualche frammento arrotondato di un certo metallo, gioiscano senza inorgoglirsi di ciò che essi chiamano "grandezza" e "ricchezza",
e che gli altri li guardino senza invidia: perché tu sai che in queste cose vane non c'è nulla da invidiare, niente di cui inorgoglirsi.

Possano tutti gli uomini ricordarsi che sono fratelli!

Abbiano in orrore la tirannia esercitata sulle anime,
come odiano il brigantaggio che strappa con la forza il frutto del lavoro e dell'attività pacifica!

Se sono inevitabili i flagelli della guerra, non odiamoci, non laceriamoci gli uni con gli altri nei periodi di pace,
ed impieghiamo il breve istante della nostra esistenza per benedire insieme in mille lingue diverse,
dal Siam alla California, la tua bontà che ci ha donato questo istante".


[RM1]El suo
Perfetto. Mi ci trovo alla perfezione.
#459
Citazione di: Duc in altum! il 03 Giugno 2023, 15:25:38 PMChe la Verità non prefissa dannati o privilegiati, ma la libertà di rendere testimonianza alla propria verità...
La propria verità? Con essa intendi una per ogni essere umano? Una per religione? O cos'altro? Perché il titolo era riferito a tutte le strade, intese una per essere umano, o una per religione. Sicuramente non intendevo identificare Dio come quello dei cristiani o del monoteismo (ebrei/cristiani/musulmani). Dio può essere un vecchio barbuto (cattolico), un triangolo con un occhio al suo interno (ebreo), o un castiga infedeli (musulmano), ma anche un giovane che danza spensieratamente (come Krisna, per esempio). 

Gandhi sosteneva che ogni fedele dovesse (e debba quindi) seguire la religione in cui era nato, perché alla fine ogni religione avrebbe portato a qualcosa di buono. A me pare, tuttavia, che le religioni (o meglio i rispettivi capi) si azzuffino nel tentativo di dimostrare ognuna l'inconsistenza delle altre, anziché mostrare la propria bontà! Poi ci sono anche quelli come me, che non si trovano affatto nella religione in cui sono nati, e cercano Dio (non necessariamente come persona), o comunque una meta da raggiungere, da non confondere col Paradiso della resurrezione della carne! La mia meta da raggiungere è la mia posizione nel puzzle chiamato umanità. Voglio trovare il mio posto, occuparlo e contribuire a far occupare gli altri posti ai rispettivi destinatari, per quanto mi sia possibile. Una volta completato il puzzle, con ogni essere umano al posto che gli compete, avremo la soluzione di tutti i problemi. Lo sento.  In altre parole voglio fare la mia parte: nulla di meno e nulla di più. Sono in viaggio verso casa. 
#460
Citazione di: Claudia K il 03 Giugno 2023, 14:52:41 PMIn che modo, scusa, una società che ripudia l'omofobia "limita sicuramente" la libertà dell'omofobo ? (Non capisco davvero)
..... 
Il vero omofobo, invece, è quello che "sta male" al solo sapere che l'omosex esista, e che si sente forte di così tanta beluinità da ritenersi in qualche forma di "diritto" quando perseguita l'omosex, lo offende, lo deride, lo malmena e vorrebbe che NON esistesse!

E ti pare uguale?
Mi chiedi "In che modo una società che ripudia l'omofobia limita sicuramente la libertà dell'omofobo?" E poi rispondi tu stesso  con la frase che cito dopo i .... Io mi riferivo a questa seconda categoria che tu citi. Di sicuro non a chi pur non accettando l'omosessualità (maschile o femminile che sia), non commette alcun atto di violenza, non deride, non umilia, ecc... ecc... Ognuno ha dei motivi più o meno validi per pensarla come meglio crede. Non sta a me (e credo a nessuno) giudicare questi motivi. Però un conto è avere certe idee, altro è agire di conseguenza e in coerenza a queste idee, se queste azioni prevedono atti o parole di violenza! E' questa (la violenza) che non va mai bene; non di certo lo è pensarla fuori dal coro, finché il pensiero rimane tale. 
#461
Citazione di: Duc in altum! il 03 Giugno 2023, 11:53:32 AMSei fuori linea, la realtà concessa dalla Verità significa che ognuno (quindi tutti) può credere in una sua verità.

Cosa significa: "sei fuori linea"? Ho fatto una domanda perché ho interpretato la tua affermazione secondo la mia preparazione, il mio modo di vedere, ecc... Credo che riflettere significhi innanzitutto esporre il proprio punto di vista, confrontandolo con quello altrui, senza avere la pretesa che il proprio sia migliore (l'esperienza mi ha insegnato che di solito è proprio il contrario); poi, chiedere se non si capisce (cosa che io ho fatto). Invece non credo che riflettere significhi puntare l'indice a mo' di dito accusatore contro alcuno, anche perché, mentre si punta l'indice, le altre tre dita (escluso il pollice, che a volte le rafforza, essendo chiuso su di esse), sono rivolte verso se stessi. Ci sarà pure un motivo se ciò significa 3 contro 1?  ;)

#462
Citazione di: Duc in altum! il 03 Giugno 2023, 11:13:26 AMNo, siamo nella realtà concessa dalla Verità...
La Verità può decidere a chi concedere e a chi non concedere la realtà? A me pare un po' brutto, perché è come ammettere che vi siano privilegiati e dannati! Non credo sia possibile, né tantomeno pensabile. 
#463
Citazione di: Socrate78 il 01 Giugno 2023, 15:38:19 PMSecondo voi è giusto oppure no accettare determinate idee in nome del principio della libertà democratica di pensiero? Ad esempio esistono idee che la società di fatto (pur proclamando apparentemente la libertà di pensiero) di fatto non accetta e ritiene essere quasi un reato come le opinioni omofobe, il razzismo verso determinati gruppi etnici e religiosi, il sessismo, l'apologia di fascismo e di nazismo. Ma siccome il pensiero dovrebbe essere libero in una società veramente democratica, non accettare queste idee non significa di fatto voler imporre il pensiero unico? Se si parte dal principio che non esiste una verità assoluta, allora anche il razzista o l'omofobo più convinto dovrebbe essere libero di pubblicizzare le sue opinioni, se esse sono motivate da teorie di carattere genetico, storico o antropologico ed anzi l'espressione di tali idee in una società veramente democratica favorirebbe il dialogo e il confronto, invece se si proibisce e si censura il dialogo è spento in partenza e tanto ognuno dentro di sé coltiverà le proprie idee senza la possibilità anche di poter rivederle in caso di errore. Secondo me il censurare e il proibire l'espressione del pensiero non è mai positivo, non favorisce la crescita di nessuno ed è di fatto una forma sociale dittatoriale, per cui si deve pensare solo in una determinata direzione. Voi ritenete che la libertà di pensiero vada limitata oppure sia giusto darla per qualsiasi opinione a patto che sia motivata
Sbagliare è umano, si dice, vero? Io sono d'accordo sul riconoscere il diritto a sbagliare, però occorre fare una distinzione: un conto è avere determinate idee, altro è metterle in pratica. Una società democratica, sceglie a maggioranza (beh, ultimamente a maggioranza dei votanti e non degli aventi diritto, molti dei quali disertano le urne, per i motivi più disparati). Quindi, se la maggioranza decide per la pena di morte, per l'aborto libero, per poter girare tutti nudi quando fa caldo, ecc... quelle decisioni diverranno quasi sicuramente leggi! 

La libertà di pensiero, come qualsiasi altra forma  di libertà, in una società democratica deve necessariamente fare i conti con la libertà dell'altro, diverso da noi. Avere delle idee omofobe, in una società che ripudia l'omofobia, limita sicuramente la propria libertà.  E' pur vero che mettere in atto idee omofobe, limiti la libertà di chi la pensa diversamente. 

Se qualcuno invoca il diritto a fumare, è bene che sappia che a me il fumo dà fastidio e in casa mia non si fuma. Giusto per fare un esempio concreto. Alla fine chi ha certe idee deve scegliere cosa sia meglio per lui/lei: la solitudine in nome della libertà personale, o la vita di società, a scapito della libertà personale?
#464
Citazione di: Duc in altum! il 03 Giugno 2023, 08:21:22 AMViste le conseguenze ...flatus vocis meno per Gesù ("Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per rendere testimonianza alla verità").
Siamo sicuri che la tua verità sia anche la verità di altri? Se ognuno rende testimonianza ad una sua verità (ma non alla Verità), non siamo daccapo? A me pare che i casi siano due: o si rende testimonianza alla Verità oggettiva, di cui nessuno è in possesso, ma che ognuno può raggiungere in compagnia di tutti (peccato che il concetto di collaborazione non sia di questa umanità), oppure continueremo a litigare come bambini (la mia verità è più bella della tua, ciccaciccabum!  :D :D :D )
#465
Ci sono genitori che non vogliono mandare e non mandano a scuola i propri figli,  preferendo tenerli a casa ad imparare "sul campo della vita", più pratico. Mi è capitato di sentire in questi casi che: la scuola in realtà non insegna nulla; a scuola si prendono le malattie e poi si portano a casa; a scuola si litiga con i compagni e le compagne, e si fa a botte... ecc... ecc...
Credevo che la scuola dell'obbligo fosse realmente tale, ma poi scopro che se si dimostra che il proprio figlio o la propria figlia ha le capacità intellettive indispensabili, sa leggere, sa scrivere e sa fare di conto (come si diceva una volta), si può fare anche a meno di mandarlo/a a scuola.

A me sembra un po' strana come realtà. Voi cosa ne pensate? Grazie.