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Messaggi - Jacopus

#451
Tematiche Filosofiche / Re: Essere ed esistere
05 Luglio 2024, 15:56:18 PM
L'altro criterio, più preciso, è la condivisione di un codice genetico univoco, ma anche qui dobbiamo imparare a convivere con un pò di incertezza, visto che lo scimpanzè condivide con homo sapiens il 98,2 del codice genetico, mentre homo sapiens Tizio ed Homo sapiens Caio, condividono fra di loro il 99 per cento del codice genetico. Quell'uno per cento di codice genetico diverso rende le differenze che ci sono fra di noi: capelli rossi, occhi bruni, braccia lunghe, problemi al fegato, pressione alta, dita corte e così via. Basta ancora un pò di differenza in più e ci ritroviamo ad essere scimpanzè.
Effettivamente sembra una differenza percentuale esigua. Lo scimpanzè appena sotto il livello di differenziazione fra singoli individui! L'inghippo si risolve immaginandoci pelosi, nudi, girovagare senza alcun orpello e senza alcuna cultura per la savana. In quel modo, la proporzione torna ad essere del tutto verosimile.
#452
Tematiche Filosofiche / Re: Essere ed esistere
05 Luglio 2024, 15:25:41 PM
Parlare di specie è, effettivamente, convenzionale, altrimenti non saremmo qui. Ma ci sono anche dei criteri che servono a definire questa convenzionalità e che sono piuttosto validi. In primo luogo le specie si definiscono tali quando uno o due soggetti di quella specie è/sono in grado di riprodurre un individuo fecondo della stessa specie. Esistono anche situazioni intermedie e non potrebbe essere altrimenti, ma la regola generale è questa.
#453
Tematiche Filosofiche / Re: Essere ed esistere
04 Luglio 2024, 08:12:33 AM
A me quello che meraviglia è il monopolio del sistema genetico a dna che è alla base del processo evolutivo. In tutta la natura è l'unico sistema adottato e, a differenza della teoria evoluzionistica, che il sistema a dna sia universale, è un dato "duro". Ebbene la natura di solito preferisce strade molteplici e spesso conserva sistemi arcaici perché potrebbero sempre essere utili in futuro. La natura è spesso come una brava massaia che non butta via niente. In questo caso ha invece buttato via tutto tranne il sistema a dna (con qualche miglioria nel corso del tempo (dna racchiuso in un nucleo, oppure libero nella cellula). Ad esempio i "bau plan" attraverso i quali si organizza la costruzione delle forme biologiche ammonta a circa 30. Noi facciamo parte della famiglia dei vertebrati con caratteristiche specifiche che condividiamo con pesci, anfibi, rettili e ovviamente tutti gli altri mammiferi. Ma ci sono altri 29 bauplan, dalle stelle marine, alle seppie, ai batteri. Invece il sistema a dna ha fatto piazza pulita di tutti i concorrenti (ammesso che ve ne siano stati) e questo è estremamente singolare in natura.
#454
Tematiche Filosofiche / Re: Essere ed esistere
03 Luglio 2024, 23:49:27 PM
@Dubbio. In merito alla domanda di Fermi, tenuto conto che nella nostra galassia sono  stati ipotizzati da 100 milioni a un miliardo di pianeti abitabili, la risposta che mi sono dato, risiede nella difficoltà a viaggiare oltre certi limiti. Nel nostro caso, ad esempio, per raggiungere la stella più vicina, servirebbe un'astronave che possa viaggiare alla velocità della luce per quattro anni, che è la massima velocità fisica ammissibile. Attualmente siamo molto lontani da quella velocità: l'oggetto umano più lontano dalla terra è voyager 2, che viaggia a 60.000 km/ora. Ed infatti è partito negli anni 70 e sta solo ora superando la eliosfera per avventurarsi nello spazio interstellare. Ha per ora, in cinquanta anni, fatto un viaggio di 150 parsec circa (un parsec 150 milioni di km). Proxima centauri dista 1300 parsec dalla terra, ma è solo una stella possibile e non è detto che sia abitabile. A parti inverse esiste lo stesso problema. Al momento quindi, vedere spuntare un omino verde da un disco volante è molto improbabile, proprio a causa di queste distanze. Potremmo ottenere dei dati più interessanti dall'osservazione fatta da telescopi sempre più grandi al di fuori dell'atmosfera terrestre, come Webb che orbita addirittura intorno al sole e non intorno alla terra come i precedenti.
#455
Tematiche Filosofiche / Re: Essere ed esistere
03 Luglio 2024, 21:47:03 PM
Approvo il precedente post di Iano. La nostra mente non è in grado di comprendere passaggi temporali dell'arco di centinaia di migliaia di anni, nel corso dei quali la natura ha tutto il tempo per sperimentare i passaggi per costruire un ala.
#456
Tematiche Filosofiche / Re: Essere ed esistere
03 Luglio 2024, 16:12:24 PM
Donald. Posso opporti dati certi di ogni tipo per smontare l'idea che vi sia una finalità nella gestione e sviluppo della vita sul pianeta terra. Invece l'unica realtà è che la vita si sviluppa come può e con quel che ha, facendo anche talvolta dei pasticci, secondo caso e necessità (e incroci genetici, che sono comunque una fattispecie di caso e necessità). In questo sviluppo è poi arrivato l'uomo che è riuscito tramite la tecnica a intervenire su caso e necessità indirizzando la creazione delle specie a suo uso e consumo, attraverso la domesticazione prima e ora attraverso l'editing del dna. Mi piacerebbe altrimenti capire che piano ci sia stato nel creare innumerevoli specie di ominini (cioè antecessori intelligenti di homo sapiens) e farne sopravvivere solo una. Homo Floriensis è arrivato a quasi 10.000 anni fa e poi si è estinto. Homo Neanderthalensis idem ed homo Denisova pure. Abbiamo acquisito il colore bianco della pelle quando abbiamo iniziato a colonizzare il mondo extra africano per assorbire la vitamina D, in una parte del pianeta dove il sole era più pallido. È il classico mutamento evoluzionista, dato dal confronto specie/ambiente. Il fatto è che teoria evoluzionista originaria, genetica, paleontologia e biologia, tutte confermano il quadro generale. Che vi siano rami eretici nel mondo della scienza, ben venga. Magari hanno ragione loro. La scienza magari emargina ma non mette al rogo gli eretici. E fra tutti i rami della conoscenza umana, nella scienza è molto più vero il detto che le bugie hanno le gambe corte. Attendiamo quindi che giunga a noi un Darwin.2. Fino a quel momento l'evoluzionismo sintetico è la spiegazione più completa, chiara e non contraddittoria dello sviluppo della vita sulla Terra.
#457
Tematiche Filosofiche / Re: Essere ed esistere
02 Luglio 2024, 23:58:59 PM
Il finalismo c'è e si chiama "vita". La logica è quella di riuscire a far proseguire la vita in ambienti dinamici, che cambiano e per riuscirci anche le forme di vita devono cambiare. Il cambiamento in linea di massima non avviene geneticamente perché il dna è scritto ed è immutabile, oltre ad avere molti meccanismi di sicurezza che lo preservano dai cambiamenti.  Pertanto esistono le mutazioni che possono essere utili, inutili o dannose. Il problema del nostro sguardo su questi fenomeni è la miopia, perché non siamo in grado di pensare correttamente a quanto accaduto milioni di anni fa. L'evoluzione di ogni specie è un processo lento fatto di molti mutamenti che avvengono nel giro di migliaia di anni. Noi stessi abbiamo organi o tessuti vestigiali di un'altra epoca, che però il dna continua a riprodurre anche se sono del tutto inutili. La natura non è un architetto razionale e brillante, con un sacco di computer per prevedere ogni cosa. È invece un bricoleur che adatta quel che ha affinché la vita prosegua, trasformando ad esempio le piume usate dai dinosauri per sedurre, in strumenti di volo (exaptation). Cercare un orologiaio in questo guazzabuglio è chimerico. Se proprio vogliamo, al massimo possiamo pensare ad un "iniziatore" che ha stabilito le regole, e poi si è dimenticato del gioco, che è andato avanti per conto suo. Infatti, ripeto, la grande domanda da porsi è: come è stato possibile che dalla materia inorganica sia scaturita la materia organica, ubbidendo da subito (così si ipotizza) alla replicazione della vita per dna/rna (cioè attraverso un sistema altamente complesso).
#458
Tematiche Filosofiche / Re: Essere ed esistere
02 Luglio 2024, 23:24:54 PM
Donald. È evidente che se ritieni oggi falsificabili le teorie evoluzionistiche di matrice darwiniana, o non le conosci in modo appropriato o conservi dei pregiudizi, ma ti assicuro che a livello di scienza ufficiale la teoria evoluzionistica sintetica (si chiama così) ha lo stesso livello di affidabilità che mi permette in questo momento di utilizzare il forum di "riflessioni". Dovresti prendertela con la scienza ufficiale, con le massime istituzioni di ricerca e scientifiche del mondo e supporre che vi sia un complotto o un piano come per il covid, per farci soldi sopra. Good luck.
Ps: Che l'evoluzionismo non si occupi di coscienza è tipico di chi ha una conoscenza approssimativa dell'evoluzionismo stesso. Darwin stesso si occupò delle emozioni nell'uomo e negli animali come elementi per indagare su una identità che non poteva essere solo fisicalista. L'idea che l'evoluzionismo sia appiattito su dati biologici è ampiamente superata da studi multidisciplinari e da correnti di studio che sovrappongono da decenni dati biologici, genetici, antropologici e storici.
#459
Tematiche Filosofiche / Re: Essere ed esistere
02 Luglio 2024, 16:11:31 PM
Iano, parlare di coscienza rischia di risvegliare tutti i forumisti al momento ibernati da qualche parte. :)
Ad ogni modo due parole spicciole. La coscienza è sicuramente collegata alla memoria, perché la memoria è fortemente connessa all'identità, che infatti viene messa a dura prova da quelle malattie che colpiscono la memoria. Ma non è solo memoria, altrimenti anche un Computer ne avrebbe (Hal 9000 in Odissea nello spazio, l'aveva in effetti ma era un film di fantascienza).
Preliminarmente, bisogna distinguere tra diversi significati di coscienza: coscienza come essere in grado di percepire il mondo ed intervenire su di esso (chi dorme è parzialmente cosciente così come chi è in coma), coscienza come avere una morale e non agire d'impulso (incoscienti! Gridato dal vecchietto contro la baby gang), ed infine coscienza come qualità esclusiva dell'uomo che viene esplicitata in una della sue forme più note dal "conosci te stesso."
A noi interessa quest'ultimo dominio, che è quello tipicamente cartesiano del "penso dunque sono". Ed è questa coscienza quello strumento che fa domandare al bambino " perché io sono io e non sono un'altro? Perché dormo e sogno? Cosa c'è nello spazio e cosa c'èra prima di ieri e prima del primo ieri? Chi sono gli altri e perché vivo e non sono un sasso? Cosa significa morire? Molti di noi queste domande se le sono fatte e se le fanno. Le stesse creazioni mitologiche fanno parte della creazione della coscienza, come tentativo di rispondere a queste domande. Ma la coscienza in questo dominio è anche imparentata con il secondo significato perché è questa coscienza che ci comanda cosa è giusto e cosa non lo è. Ma è imparentata anche con il primo significato, poiché la coscienza è collegata con gli stati affettivi di base (Panksepp) e con i flussi ormonali del nostro corpo e quindi con il nostro "essere nel mondo".
In realtà semplificando, le risposte a cosa è la coscienza, si possono dividere in due grandi insiemi: 1) la coscienza è il cervello e quindi la sua raffinata architettura (pertanto tutti gli esseri viventi dotati di Snc hanno una coscienza). Questo insieme ritiene talvolta il dibattito sulla coscienza superfluo ed inutile. 2) L'altro insieme è quello che ritiene la coscienza un elemento esclusivo dell'uomo ed anzi il carattere proprio che li distingue dagli altri esseri viventi.
Personalmente mi sento più in sintonia con questa visione, che a sua volta, molto grossolanamente puó dividersi in altri due insiemi, quello teologico e quello culturale. Per il primo la coscienza proviene dalla divinità, per il secondo dai processi culturali che ha auto-innalzato l'uomo ad un livello superiore di autoriflessività.
Resta aperta la domanda, in ogni caso, che si tratti o no di un modo per pavoneggiarsi rispetto alle altre specie e per giustificare il nostro dominio su di esse. Anche rispetto a questo problema ci sarebbe molto da dire, come sul rapporto fra coscienza e libero arbitrio o sul condizionamento della storia culturale e biologica dell'uomo sulla coscienza. Vi sono popolazioni più coscienziose o tutti gli esseri umani sono dotati del gene della coscienza uguale per tutti?
#460
Tematiche Filosofiche / Re: Essere ed esistere
01 Luglio 2024, 21:15:44 PM
La mia posizione è simile a quella di Ipazia ma non coincidente. L'essere non è altro che un vessillo metafisico, un relitto di altre epoche. Ma l'esistente non è solo fisico. Sono d'accordo con Donald su questo punto: la befana esiste ed anche la Bibbia, o il Libro dei Morti. Tutto ciò che immaginiamo condiziona la nostra vita e le nostre azioni. Sono dei potenti motivatori e fungono da chiavi interpretative della storia. Ma tutto ciò che risiede nella nostra capacità creativo/fantastica non è avvolta nel mistero. È la conseguenza della "combo" SNC complesso e tecnica. Di fronte alle prime schegge di selce, alla conquista del fuoco, alla domesticazione, alla creazione di amuleti e riti funebri, si è dipanata la tradizione dell'homo sapiens "cantastorie", dapprima in forme rudimentali e poi sempre più complesse, grazie alla invenzione delle invenzioni, il linguaggio (che è, a sua volta, un esistente non fisico e del tutto convenzionale ma che racchiude tutto, compresa la descrizione del mondo fisico).
A proposito del darwinismo: il darwinismo non ha una posizione netta o risolutiva rispetto al concetto di coscienza, che tra l'altro è un concetto così evanescente e poliedrico per il quale sono possibili migliaia di definizioni diverse. Il darwinismo ha dimostrato, con la stessa precisione e sicurezza data dalle "scienze dure" che ci sono regole generali che governano i processi filogenetici sul pianeta terra. E queste regole sono indiscutibili. Se volete credere che l'uomo sia stato creato 5000 anni fa e dalla sua costola la donna, liberi di farlo, ma si tratta di una posizione puerile. Siamo certi che l'uomo discende dai batteri primordiali, così come ogni forma di vita. Ciò che l'evoluzionismo sintetico non ci dice è come sia avvenuto il passaggio da inorganico ad organico 3 miliardi e mezzo di anni fa. Il vero mistero è questo e solo questo. I pezzi successivi, dagli archea in poi, sono sufficientemente chiari. Il tema della coscienza è un problema collaterale, ma che non disconferma né conferma, qualsiasi posizione si prenda, la validità dell'evoluzionismo darwiniano.
#461
CitazioneA parte Bobmax volate tutti un po' bassi, da bravi pragmatici che avversano i sogni. 
"Dieu est dans les details". Flaubert. Il mondo che vorrei è un mondo dove tutti i marciapiedi sono piani. Ovviamente è un eccesso, poiché il male si nasconde anche dove c'è una apparente perfezione. Il mondo che vorrei è allora un mondo dove si riesce ad integrare la cura del proprio giardino con la cura del giardino degli altri. Solo attraverso la distruzione della frase tatcheriana " non esiste società ma individui", passa il mondo che vorrei, ed è un mondo radicalmente diverso da quello attuale, ma è un mondo basso, fatto di azioni. Non credo in una opposizione formale e teorica contro il male o a favore del bene. Bisogna sporcarsi le mani nella vita bassa. Ai preti che predicano (ce ne sono tanti) preferisco i preti, con e senza abito talare, che fanno (ce ne sono alcuni).
#462
Bella domanda Pio. Se ho capito bene la domanda riguarda il "come ripareresti il mondo attuale" e non "come vorresti fosse il mondo ideale". Si parte, cioè, da un dato di realtà e si cerca di correggerlo secondo la nostra morale. Riduco il "mondo" all'Italia, e già così mi sembra complesso.
In primo luogo dovrei governare senza il limite delle elezioni per un periodo di almeno venti anni. Investirei soprattutto in ogni ordine scolastico e formativo e in sanità e in abitazioni popolari. Reintrodurrei il reddito di cittadinanza. Per trovare i fondi, renderei più efficace la lotta all'evasione fiscale (n.b. Il ministero del tesoro ha reso noto che nel 2023 i redditi in Italia sono stati prodotti all'83 per cento da stipendi e pensioni e dal 17 per cento da tutto il resto, ovvero libere professioni, artigianato, commercio, società per azioni, turismo, multinazionali, petrolio, satelliti, armamenti, farmaci - c'è da piangere).
Un altro punto, il sostegno al trasporto pubblico ed ecologico (biciclette). Ulteriore punto: lotta alla criminalità organizzata nel sud, toccando i patrimoni, non c'è bisogno del diritto penale.
Se ció avvenisse mi farei così tanti nemici da venire ammazzato in breve oppure dovrei rovesciare realmente il potere e fare un colpo di stato, con gli esiti robesperriani/staliniani che tutti conosciamo.
#463
Infatti. Baylham, non fai un buon servizio ai non credenti. Se non sei interessato basta non intervenire e se sei interessato, anche da non credente, è necessario il rispetto, altrimenti dovrò equipararti, mutatis mutandis, a Pirosphera.
#464
Tematiche Filosofiche / Essere ed esistere
29 Giugno 2024, 15:23:12 PM
Visto che altrove spesso emerge questo binomio e visto che esso è uno dei temi principali della filosofia dai tempi dell'antica Grecia (niente di bizzarro quindi), e visto che è stato ripreso fortemente dalla fenomenologia heideggeriana, direi che una discussione è opportuna. Personalmente credo che il binomio rifletta quello fra anima e corpo, con una visuale meno gretta e meno materialista. In ogni caso è importante discuterne ed è tutt'altro che materia per squinternati.
#465
Pirosphera. Non so a quale scienza ti riferisca, ma il metodo scientifico galileiano è tutto, tranne preconcetto. Ovviamente non costruisce nel vuoto e deve sempre rifarsi all'arte della scienza di quel dato momento, ma poi è creativamente capace di riscriverla la scienza, come è già accaduto diverse volte ( cfr. Kuhn, la struttura delle rivoluzioni scientifiche). Questa risorsa della scienza è anche il suo limite, poiché "far funzionare le cose" è diverso dal "è giusto far funzionare quella cosa specifica, in quello specifico istante, verso quella specifica persona o gruppo?". La scienza è al momento muta rispetto all'etica, o meglio, neutrale. Anche se questa neutralità non è così innocua come si potrebbe pensare. Infatti da questa neutralità la scienza viene svincolata da ogni limite, fino a dirsi che " ciò che si può fare, si farà ". Dal punto di vista metodologico, però non ci sono teorie scientifiche più etiche di altre, o più spirituali o meno scientiste. Tutte condividono questa concezione dell'assenza di limite, e pertanto la loro non-etica. Quindi se da un lato la nostra vita è notevolmente migliorata grazie alla scienza, la scienza è intimamente legata ad un progetto di "crescita senza fine" che la rende simile allo "spirito del capitalismo". È casuale o causale che capitalismo, scienza moderna e protestantesimo siano emersi tutti insieme fra il XVI e il XVII secolo?