Citazione di: viator il 27 Ottobre 2018, 22:53:19 PMPremesso che nutro una certa allergia rispetto alle classificazioni per tipi in genere, pur non nascondendomi il loro valore e utilità, più che cervellotica, la 2, la 3 e la 4 per me rappresentano sottoinsiemi di 1, ad esempio anche l'attività di natura teoretica/contemplativa trovo non lasci il mondo così com'è, essendo parte immanente del e nel mondo qualsivoglia attività ne modifica continuamente i tratti e la fisionomia.
Salve (tranne che ad altamarea).
E' da molto tempo che, quando incontro una nuova persona, mi diletto - dopo che mi trovi a conoscerla un poco - a classificarla all'interno di una delle quattro categorie dalle quali secondo me è composta l'umanità :
1 - coloro che fanno il mondo
2 - coloro che lo usano
3 - coloro che lo subiscono
4 - coloro che lo contemplano
Naturalmente una simile classificazione non è rigida, nel senso che ciascuno può ritrovarsi - attraverso il tempo, le circostanze ed i ruoli, in più categorie, ma credo che, in funzione dei singoli atteggiamenti psichici combinati con le circostanze sociali in cui si viva, a ciascuno di noi possa venir riconosciuta una categoria dominante tra quelle elencate.
A chiarimento, faccio degli esempi :
- scienziati, condottieri, uomini di stato, benefattori, menti attive quanto illuminate saranno coloro che il mondo lo fanno;
- speculatori, delinquenti, avventurieri saranno coloro che lo usano;
- umili lavoratori, proletari, persone svantaggiate saranno coloro che lo subiscono;
- infine mistici, pensatori astratti e pensionati saranno coloro che lo contemplano.
Voi trovate cervellotica (vi assicuro che non mi offenderei !) o aderente alla realtà una simile classificazione ? Vi è mai capitato di fare considerazioni analoghe a livello di collettività o di individualità ?
Nell'agire e nel patire il mondo non resta invariato.