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Messaggi - Jean

#451
Percorsi ed Esperienze / Post, persone & riflessioni
02 Agosto 2019, 22:12:35 PM
"Inviterei a considerare l' ipotesi di segnalare la discussione avviata dal buon Sariputra "prima ridere, deinde filosofare": potrebbe fare una cattiva impressione, ma (soprattutto considerando che se ne segnalerebbero anche tante altre) potrebbe forse attirare l' interesse di qualcuno, oltre a far capire che non ci prendiamo eccessivamente sul serio (certi interventi sono decisamente ameni)."
 
Nel mio girovagare tra nuovi e vecchi post presenti nel forum mi sono imbattuto in quello sopra riportato, risalente ad un tempo (appena passato prossimo) quando frequentavano l'Hotel Logos quelli che reputo miei amici e che lo saranno sempre indipendentemente dai nostri percorsi e scelte.

Da poco (sett.2018) se n'era andato Garbino la cui cultura e passione per Nietzsche su di me sortiva l'effetto di farmeli apprezzare entrambi, avendo colto in loro – lo studioso e lo studiato – l'ombroso riverbero della luce scura in perenne conflitto con l'altra, apprezzata a parole e negletta nei fatti, Yin e yang, direbbe Carlo Pierini.
Di Garbino non ho avuto più notizie (salvo un accenno da Green demeter, altro simpaticone che ogni tanto ritorna) e sarei contento stesse bene.

Un anno prima se n'erano andati Maral e Duc in altum!
Del primo non conosco il motivo, del secondo – il cui ultimo post è citazione della Merini: "A volte si va via per riflettere. A volte si va via perché si è riflettuto" - per far conto tondo, 700 post, pur se rimane il dubbio sia la prima o la seconda così può sempre scriverlo... magari chiediamo se è possibile cancellare un vecchio post, per mantenere il totale... da buon napoletano sa bene che è la somma che lo fa...

Eh, i numeri hanno potere, non c'è dubbio... e anch'io arrivato a 300 ritenevo d'aver raggiunto il limite... ma i 300 giovani e forti e tutti quelli a venire son morti appena scritti... che fare dunque per continuar ad esser vivo qui, in questa differente realtà dell'Hotel Logos?

Già, continuare a scrivere, secondo inclinazione; così son ritornato a far compagnia, da lontano, al nostro Ivo che seduto sulla riva ha osservato e osserva il fiume della scrittura trasportarne gli autori. 
Che per riapparire all'esistenza qui permessa riprendono con un altro scritto...

Ma se ci si attacca troppo a quegli scritti – son miei, son io! – come giustamente ci redarguiva Sgiombo vuol dire che ci siamo presi troppo sul serio, smarrendo la giusta misura... quel cammino di mezzo che per tanto tempo hanno qui percorso e condiviso Sariputra ed Apeiron, incappati in schermaglie di parole che pur rimaste presenti qui nel forum come memoria,  non valgono il click per leggerle. 
Mentre la loro presenza – certo, sempre attraverso le parole, ché non abbiamo altri modi d'esser in questo Hotel – si è sentita al di là di quelle.

Qui pochissimi scrivono e il già scarno numero, forse a causa dell'estate, è ancor più diminuito. È sicuro che prima o poi si prosciugherà il fiume che ci permette di far navigare il nostro foglietto (post) sino all'utenza silenziosa... c'est la vie...  

Ma io confido di poter ancora leggere il mio grande amico, l'incomparabile paul11 e tutti gli altri... questo clima pazzo ci sta poco a gonfiar d'acqua i vecchi, rinsecchiti rivoli... bisogna farsi trovar pronti, col nostro post-foglietto e farne una barchetta di carta, quelle di bimbi, e ritornar a giocarci, chè la vita è un lampo e gli amici che qui avete trovato son rari... le parole se non si usano per ringraziare son solo segni sul foglio che ognuno interpreta come vuole.

 
Cordialement
Jean   
#452
"La prima simulazione dell'universo fatta sfruttando tecniche di intelligenza artificiale (IA) ha dato ottimi risultati, più rapidi e precisi del calcolo numerico tradizionale, ma ha aperto una questione imprevista, e non di poco conto: il simulatore ha fornito risultati per cui non era stato addestrato e i ricercatori che lo hanno sviluppato non hanno idea di come sia potuto accadere. A sviluppare la prima rete neurale concepita per predire e ..."
 
Questo l'inizio di un articolo della rivista Le scienze  di luglio (presumo) che purtroppo non sono riuscito a comperare (magari se qualcuno l'avesse, via PM...) di cui ho evidenziato la parte che ci riporta all'inizio di questo topic, non trovate?

Il punto (secondo me ormai assodato) è che l'uomo non è più in grado di tenere sotto controllo le sue sperimentazioni con l'A.I. e tuttavia le intensifica esponenzialmente, di fatto accettando "la zona d'ombra" (nel senso di non conoscenza) che viene a prodursi.

Se quel che conta è il risultato e questi eccome se ci sono, non ci si può meravigliare di tale (un po' ingenuo, al minimo...) comportamento umano.

Nel precedente post dell'amico Phil avete letto alcune sensazionalistiche a suo avviso, performance (ormai datate) dell'A.I. e si sa che alle novità ci si abitua... come parlare col proprio telefonino e così via. 
Così anche quest'argomento, a meno di fatti eclatanti, interesserà principalmente gli addetti ai lavori... e pochi altri come il sottoscritto, per motivi tuttavia differenti.

Riporto qui sotto un estratto del mio post 58 di cui a mio avviso non è stata colta l'importanza e dove c'è la spiegazione (grazie a Godel) di quel che è avvenuto, avviene ed avverrà in maniera crescente:

Il geniale algoritmo su cui han fatto lavorare Bob e Alice, basato sull'esigenza di fare del linguaggio un calcolo (sintassi) per averne un ritorno pratico e spendibile, ha tuttavia prodotto una rappresentazione simbolica (semantica) come previsto dal teorema di Godel  ... anche in un linguaggio del tutto formalizzato la sintassi genera spontaneamente una semantica che il sistema non può giustificare.

Perciò  ritengo appropriato e giustificato il termine A.I. (o I.A. se preferite), siamo agli albori (io penso ben più in là...) dell'incontro con una forma d'intelligenza...

WP - ... si può generalmente identificare l'intelligenza come la capacità di un agente di affrontare e risolvere con successo situazioni e problemi nuovi o sconosciuti.



Cordialement

Jean
#453
Attualità / Re:Tutto scorre
01 Agosto 2019, 11:38:06 AM
Citazione di: InVerno il 31 Luglio 2019, 15:17:46 PM
Tutto scorre.. fortunamente lascia una traccia sulla sabbia, o su un grafico..





 
Buongiorno @InVerno,

dopo qualche tentativo per trovare in internet la provenienza dei grafici che proponi ho desistito... anche vi fossi riuscito... quale il tuo pensiero al riguardo? 

Sicuramente numeri (e grafici) son più rappresentativi delle parole ma con i due strumenti insieme c'est plus facile...
 
Cordialement
Jean
#454
Attualità / Re:Tutto scorre
01 Agosto 2019, 11:36:53 AM
Citazione di: Ipazia il 31 Luglio 2019, 14:59:44 PM
Citazione di: Jean il 31 Luglio 2019, 11:01:26 AM
In altro topic Acquario parla delle nuove mafie, quella nigeriana in particolare. Pur se anche le mafie scorrono (nel senso che il loro posto vien preso da altre) tuttavia, come molti commenti al video proposto indicano, non sembra plausibile che quella "storica" si sia ritirata... dietro ogni nero c'è un bianco che ci guadagna, è scritto in un commento. L'inerenza col mio post sta nella domanda: cos'è una mafia? Necessariamente un'estesa organizzazione od anche illeciti comportamenti appresi ed attuati per proprio vantaggio a danno e sulla pelle d'altri e della collettività?

Il solito paternalismo bianco. Come se i neri non sapessero gestirsi le porcate da soli. Ruanda, Somalia, Eritrea, Congo, Sud Sudan, Nord Nigeria (Boko Haram), ...

I bianchi (mafiosi) si sono ritirati dove il tasso di profitto è più alto e sicuro: appalti, accoglienza migranti (c'è anche una frase celebre), riciclo di capitali illegali. Prostituzione e droga li possono tranquillamente lasciare agli africani. A buon rendere ...

Cos'è la mafia ? Una impresa economica liberal-liberista. Ottima per profitti e a tutele crescenti per rischio.

Buongiorno @Ipazia,

sembri informata ed intervieni su quasi ogni argomento venga discusso sul forum, supportandolo (ti rendo merito) in questa fase che vede storici ed anziani per vari motivi "distanti". I tuoi post mostrano la cura che gli dedichi, connotandoli del  tuo stile inconfondibile.

Piaccia o meno è soggettivo, la questione, per me, è che mi riesce difficile seguirti, certamente per mie mancanze ma anche a causa della forma ermetica che vi applichi, del dare sovente per scontata la conoscenza al tuo stesso livello di una problematica e del "tono" che nel tempo si è "indurito".

Ultimo, troppa carne al fuoco... la mia poca padronanza della grammatica fatica a collegare soggetti ed oggetti, così che rimango col dubbio d'averti compreso.
Quanto sopra per entrare nel merito della tua gradita risposta, riferita ad una parte del post, nella quale mi sfugge il soggetto cui ti riferisci: chi fa del paternalismo bianco?

Ho riportato il commento di Giuseppe Esposito che supporta e conferma quello di Fabio Guardasole (tra i primi a postare, insieme 267 like e nessun dislike... vorrà pur dire qualcosa) e grammaticalmente interpretando dovrebbero essere costoro i latori del paternalismo bianco, il sottoscritto considerate anche le loro opinioni trova plausibile (come ho scritto) la loro ipotesi.

Del Ruanda, Somalia, Eritrea, Congo, Sud Sudan, Nord Nigeria... non ho le conoscenze che mi permettano di formulare un giudizio sulla gestione delle porcate in casa loro... ma rilevo una cosa elementare, che tali infausti atti (di Boko Haram ho qualche notizia, inteso come verificata su più fonti) sono ovviamente a danno della loro stessa etnia, quale sia il loro grado di autonomia in un contesto differente (nel caso quello di Castel Volturno) forse solo un'inchiesta giudiziaria (se mai ci sarà)  potrebbe far luce.

Riguardo il buen retiro della mafia, quello dal quale si manovrano i sottostanti che arrivano sino alla manovalanza, qualcuno disse di guardare il alto e dov'è stato possibile attuarlo, magari in quarant'anni, si sono scoperchiate alcune (pochissime e solo parzialmente) pentole, ad esempio questa: 

https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/05/08/peppino-impastato-linchiesta-sul-depistaggio-e-la-pista-che-arriva-a-gladio-tutti-i-pezzi-mancanti-40-anni-dopo-lomicidio/4330087/

 
L'edulcorata definizione di mafia con cui – chiudendo - sintetizzi il fenomeno, lascia sullo sfondo il sacrificio (a danno e sulla pelle) di chi ha dato la vita per contrastarla, es. Falcone e Borsellino. Ognuno di una questione coglie gli aspetti che gli sono peculiari.
 
 
Cordialement
Jean
#455
Attualità / Re:Tutto scorre
31 Luglio 2019, 11:01:26 AM
Tutto scorre, anche il traffico, quando va bene...

Fatalità ieri percorrevo in auto la Firenze-Bologna, con un ritardo di mezz'ora sul previsto... ho preferito riposarmi prima del viaggio ed è stato un bene, perché ci sarebbero state alte probabilità d'incappare proprio nel luogo – coincidenza lo stesso dell'anno scorso - dell'incidente tra Tir avvenuto ieri. 
Dopo una mezz'ora di coda, grazie al navigatore di google sono uscito e rientrato dall'autostrada, dov'è rimasto un morto e prodotto l'ennesimo materiale con cui infarcire di retorica i telegiornali.

La verità, presentata in questo video (che è indispensabile vedere per seguire il seguito del discorso):
https://www.iene.mediaset.it/2019/news/bologna-incidente-tir-autostrada-incendio-camionisti_470936.shtml

si presta ad alcune considerazioni, non strettamente collegate.

1.     Basterebbe, per interrompere del tutto il fenomeno, la revoca della patente a vita per l'autista e il controllo di tutta l'attività della ditta che dovrebbe essere anch'essa penalmente perseguibile (i titolari) in casi accertati. Il nostro ministro dei trasporti che ne pensa?
 
2.     In altro topic Acquario parla delle nuove mafie, quella nigeriana in particolare. Pur se anche le mafie scorrono (nel senso che il loro posto vien preso da altre) tuttavia, come molti commenti al video proposto indicano, non sembra plausibile che quella "storica" si sia ritirata... dietro ogni nero c'è un bianco che ci guadagna, è scritto in un commento. L'inerenza col mio post sta nella domanda: cos'è una mafia? Necessariamente un'estesa organizzazione od anche illeciti comportamenti appresi ed attuati per proprio vantaggio a danno e sulla pelle d'altri e della collettività?
 
3.     In altri topic Eutidemo porta avanti la sua idea di legalità, di cui condivido gran parte, specie perché fornisce (pur se altri utenti ne hanno opinione diversa) documenti, accordi, dichiarazioni... numeri e riferimenti. Su tale materiale che  avrei difficoltà a reperire più che non sulle idee, analisi storiche, analisi politiche, prospettive, aspettative ecc. mi baso per il mio (parziale e personale) giudizio, mai definitivo e sempre work in progress, come per tutto, d'altronde. 
L'inerenza col mio post sta nella domanda: le dichiarazioni a botta calda, sull'onda dell'emotività e sovente stimolando quella che vien definita "pancia" delle persone, non è che lasciando il tempo che trovano (come l'ennesima tragedia stradale pur se numericamente limitata come quella di ieri parrebbe confermare) contribuiscono alla perdita di fiducia della collettività nelle istituzioni?
 
 
Cordialement
Jean
#456
Attualità / Re:L'arte della menzogna.
27 Luglio 2019, 10:50:51 AM
Non fosse possibile mentire – come potrebbe diventare in futuro, stante i progressi dell'A.I – il mondo non sarebbe, nel bene e nel male, quello che è.

Certamente nella politica la menzogna raggiunge i più alti livelli, perché manovra (e decide) i destini delle società. 
Così quando qualcuno vien beccato con le mani nella marmellata, come si dice (perché in ultima son quasi sempre denari, marmellata appunto), dovrebbero normalmente esser pochi a concedergli fiducia se non ne possono vedere le dita...

Qui si inserisce il tema proposto da Eutidemo, non se sia meglio l'occidente (America e Patto Atlantico) o l'oriente (Russia... e Cina, suppongo), poiché alcuno di noi possiede l'intera informazione per dirlo con certezza commisurati i pro e contro di entrambi, ma quanto sia accettabile da parte della società la falsità nelle persone cui hanno demandato la facoltà di deciderne il destino (in tutti i sensi, economico, politico... morale).

Il Ministro Salvini (nel caso specifico proposto da Eutidemo) rappresenta la cartina di tornasole, quando nonostante l'evidenza del colore (che altro serve?) si continui a bere (si dice "bersi le bugie, infatti) la bevanda diventata acida (magari perché come ritiene qualcuno: non c'è di meglio...) considerando la prova colore "secondaria ed ininfluente", beh, ricorda tanto la favoletta del Re nudo.

L'arte dove sta? 
Lo si voglia o meno c'è un'arte della guerra e pure della tortura... dipende quello cui si mira, se è il consenso indubbiamente quella espressa dal vicepremier funziona.

Ma (l'arte di) un politico dovrebbe (anche) essere l'esempio di integrità...  
 
Cordialement
Jean
#457
Tematiche Filosofiche / Re:Al di là dell'aldilà
23 Luglio 2019, 22:12:41 PM
Salve Jean. Citandoti : "la coscienza non è niente di più e niente di meno che l'intera narrazione." 
Molto poetico ma assai poco esplicativo- Saluti.

Viator - solo l'amore ci salverà


 
ciao viator,  
                         
avessi scritto l'inverso: "molto esplicativo ma assai poco poetico" forse l'avrei gradito un po' meno. 
Nel gioco dei rimandi a mia volta ti cito: "solo l'amore ci salverà" e analogamente potrei dire "molto poetico ma assai poco esplicativo".

Invero coscienza ed amore son parole magiche e difficilmente si può trattarle al pari delle altre, perché si trasformano diventando altro nello stesso momento che si cerca d'impadronirsene. 

Così l'ambito poetico riesce un po' meglio di altri a manovrarle... a loro insaputa...  ;)

Nel merito della definizione - attraverso un esempio molto circoscritto e limitato - entrandoci troviamo il mio percorso e la tua risposta, per il momento... oppure l'unica per sempre.

Le due rappresentano e di fatto sono l'intera narrazione che le contempera. 
Allarga sempre di più e arrivi a quel che ho scritto nel post... ce n'est pas difficile...  :)
 
Un altrettanto cordiale saluto
Jean
 
(PS- piaciuta la canzone di Gabriella?)
#458
Tematiche Filosofiche / Re:Al di là dell'aldilà
23 Luglio 2019, 16:10:48 PM
Citazione di: paul11 il 26 Giugno 2019, 23:43:20 PM
Citazione di: Jean il 26 Giugno 2019, 22:34:49 PM
Cit. paul11 - L'io, il me, memoria e coscienza -  post 16

"Continuo a dubitare che il mentale sia naturale."


Se non lo è - se trascende la fisicità umana (mi pare che tu la pensi così) – tale mentale potrebbe avere una collocazione, risiedere (per dire) da qualche parte?

Il trascendente sovente comunica con l'immanente (almeno per chi come noi lo ritiene possibile) e la comunicazione implica una via, un percorso – da lì a qui e viceversa.

Se non si risale quel che s'incontra sono i pensieri che ritroviamo, bell'è fatti, sulla nostra strada.

Si possono spazzare ogni mattino ed accatastare, facendone un bel cumulo rilucente e venerarlo, ognuno dalla propria prospettiva.

Ma quel che conta è la strada, da dove viene e non cosa vi troviamo.



Cordialement
Jean
Caro Jean
Ritengo la coscienza il ponte fra spirito e cervello ed è per questo che noi possiamo trascendere il reale.Noi siamo immamnenza, trascendentalità(capacità linguistica) e trascendenza spirituale allo stesso tempo e luogo(il corpo fisico) Siamo natura, fisicità (dominio fisico)-coscienza(mediatore e veicolatore)- anima spirito(dominio trascendente).

L'esistenza ha un significato e senso, ma è vano cercarvi verità certe. L'uomo ha il compito(il senso) di costruirsi tendendo verso la verità.


Ora, senso e significato dell'esistenza hanno consistenza solo se le regole e ordini universali corrispondono alle regole umana. e viceversa;quindi il percorso è sempre fra sorgente e foce del fiume e viceversa. Mancando questa premessa la vita perde senso e significato e si prospettano regole fiscaliste e naturali che indicano tutt'altro: Nietzsche docet in quest'ultimo viatico. Perché prendono consistenza significativa, la potenza, il dominio sulla natura e perdono
dimostrabilità l'etica e la morale

Caro paul,
sulla coscienza e sui (presunti) modi di influenzarne dinamiche e contenuti ci campano in molti, intendendo che a tutto, attualmente, viene assegnato un valore, esposto e venduto.

Nondimeno è inevitabile che in filosofia, spiritualità, psicologia ecc. ci si imbatta sin dall'inizio in questa magica parola. 
Appunto una parola a cui vengono attribuiti altrettanto magici poteri ed io stesso usando "magici" contribuisco al gioco delle definizioni, indicando qualcosa e tuttavia non definendola poiché d'ogni cosa l'esperienza personale sarà sempre diversa.

Anche come si usano/interpretano le parole sappiamo bene dipende dal percorso formativo-esperienziale poiché la cultura (come le esperienze) inevitabilmente creerà e plasmerà un tracciato (prassi) elaborativo delle informazioni.

Messa così non sembra esservi via d'uscita, quel ponte che unisce le due rive collocate in domini diversi per esser vissuto (nel senso di com-preso) come l'intendi presuppone appunto un percorso formativo-esperienziale  relativamente simile al tuo ed una simile (ma non identica) assegnazione di senso ad altre parole magiche: da spirito ed  esistenza sino ad etica e morale. 
Nonché correlazioni assodate e condivise tra quegli ordini universali e regole umane cui ti riferisci.

Se c'è qualcosa di cui possiamo star certi è che non vi sono due cose uguali... ognuno ha la sua storia, il suo posto nella memoria (https://youtu.be/FGDQ1N39V_oe tutti questi innumerevoli e microscopici pezzetti venuti all'esistenza (si può dubitarne?), visti in una prospettiva sufficientemente allargata, son parimenti significativi poiché la scala valoriale si dissolve allontanandosi dal particolare. 

Cosa si vedrebbe da quella prospettiva? 
Ammettendo di poterne far esperienza, di com-prenderla ed elaborarla a mezzo del minuscolo muscolo intellettuale di cui disponiamo, ci ritroveremo con un'altra definizione, un'ulteriore carta con cui partecipare al gioco della storia infinita.

C'è una via d'uscita?

Per me una sola, naturalmente la mia definizione... la coscienza non è niente di più e niente di meno che l'intera narrazione.
 

Cordialement
Jean
#459
Citazione di: Miriam il 18 Luglio 2019, 10:36:19 AM
Citazione di: Jean il 15 Luglio 2019, 22:59:34 PM
Per interrompere quella che sta assumendo le caratteristiche di una chat, evenienza qui non gradita, mi inserisco per salutare Miriam, la nuova venuta, anagraforumente parlando l'utente n°498, che avvicina ulteriormente la meta qui descritta:

https://www.riflessioni.it/logos/presentazione-nuovi-iscritti/varie/msg35122/#msg35122
Citazione
Da amante dei numeri apprezzo questa tua precisazione, mai avrei creduto di poter ambire ad un numero. Un vero numero!


... con una piccola riflessione semi-seria sul contenuto di un suo post:

Forse allora sono nel posto giusto per trovare ciò che cerco: serietà e contenuti.

Il termine "serio" è una parola che si può definir "pesante", con le caratteristiche dell'irrevocabilità seppur non conclamata (una seria malattia non necessariamente conduce alla fine).
Anche quando venga  impiegata positivamente (vedi vocabolario: https://dizionari.repubblica.it/Italiano/S/serio.html ) non c'è verso di toglierle del tutto quella patina di grigio che la avvolge come un'ombra.


CitazioneNon vivo la pesantezza del termine come un tratto negativo, e ad essa risparmierei anche il menzionato grigiore. Ma sono dalla parte dei sentimenti pesanti, sto con la malinconia in estinzione e con la profondità necessaria anche quando impegnativa. Purtroppo tutto ciò si traduce in impopolarità, ma in natura non esiste via preferenziale per la rettezza, come non esiste spazio suburbano.  


Naturalmente son opinioni personali, un po' come quelle che, sempre riguardo le parole, si scambiavano Mel Gibson e Sean Penn nel Professore e il pazzo, uno dei più bei film degli ultimi tempi, per contenuti ed interpretazione (non solo secondo me).


CitazioneGrazie della segnalazione, purtroppo causa lavoro e altri impegni ho mancato le poche date di proiezione nei miei cinema prediletti (e ahimé di scarna programmazione per ovvia conseguenza della predilezione o viceversa).
Lo aggiungo alla lista, ne avevo un mezzo sentore che mi hai confermato.


Ora, nel metter vicino tale parola all'altra, contenuti, si corre il (serio..?) rischio di traslare quell'ombra un po' cupa (e tuttavia retta, cosciente, competente, composta, responsabile ecc.) su quest'ultima, tanto che sovente all'esagerar con detto termine convien por rimedio chiamando in causa l'altro, che certamente non ne è il contrario, ironia.

Ecco, il compito che talora cerco d'assolvere è proprio questo... mitigare, approfittando del fatto di 'un esserci del tutto con la cabeza (sì, un po' scemo, quello del villaggio tanto ben raccontato dal De André) le derive assolutistiche dei partecipanti questo pregevole forum... probabilmente riuscendoci quasi mai, considerati i riscontri, evenienza cui uno scemo non dovrebbe preoccuparsi, appunto... ma, accidenti, sto parlando di me... eh, proprio vero che in fondo si vuol principalmente apparire, (esserci, in filosofia), lasciando la propria firma (impronta) su qualsivoglia argomento, novelli tuttologi.

Concludendo, non so quanto Miriam potrà trovare in questo posto i contenuti che più le son consoni. Come innumerevoli altri che son venuti ed andati, riaffermando la massima che nulla è per sempre, le auguro che il suo soggiorno qual ne sia l'estensione, la compensi del tempo qui speso, tra persone serie e ... facete voi...

CitazionePurtroppo la condizione di precarietà è insita nella nostra umana terrena natura, apprezzo l'accostamento agli altri estinti e tocco quaclosa per scaramanzia. Non avendo carni a pendere mi accontento del ferro.


Cordialement
Jean


CitazioneGrazie di questa tua apparizione.

Grazie a te della risposta, M498,

avessi occasione di vederti assorta in una profonda riflessione e  figurandomi di riuscir a scorgere la malinconia (esistenziale o estinzionale?) che ti distingue, ora so che non ti direi "suvvia, non esser seria", perché tra le molte condizioni confacenti ad una persona, quelle scelte la connotano ed accompagnano nel suo percorso quotidiano. 
E non si rinuncia al proprio specchio come non si getta la chiave di casa. 
 
Qui, come dici, non è più questione di parole ma di sentimenti e i tuoi son (forse) i meno ricercati, ognun ambendo maggiormente facilità e leggerezza che per quanto fatui qual fuochi di breve durata, son tuttavia distinguibili nella notte che tutti ci avvolge, senza rendercene conto.
Ben più arduo far brillar se stessi d'una luce che si distingua nel giorno, quando tutte le mucche son luminose...  

Ma qual che sia la (scelta) traccia da seguire, poche se non alcuna son completamente solitarie, salvo (forse) per l'ultima parte... di cui si spera d'aver sempre tempo per parlare e non percorrere.

Così lungo la via ci saranno incontri, in grande od esiguo numero e possibilità di udir dall'altro e nell'altro le nostre stesse domande, riconoscendone la familiarità.

Più difficile che le sue risposte - le nostre risposte - siano parimenti ascoltate, perché alfine ognun parla a se stesso illudendosi di conversar con gli altri... ed analogamente ascolta od occulta le sole risposte che l'interessano, le proprie...

 
Le monde est gris, le monde est bleu...
mais c'est toujours le même monde.
Y a-t-il de la lumière, que dire de Dieu?
est-il à la surface ou plus profonde?
 
https://youtu.be/qSLRrENw-FY


Cordialement
Jean
#460
Per interrompere quella che sta assumendo le caratteristiche di una chat, evenienza qui non gradita, mi inserisco per salutare Miriam, la nuova venuta, anagraforumente parlando l'utente n°498, che avvicina ulteriormente la meta qui descritta: 

https://www.riflessioni.it/logos/presentazione-nuovi-iscritti/varie/msg35122/#msg35122

... con una piccola riflessione semi-seria sul contenuto di un suo post:

Forse allora sono nel posto giusto per trovare ciò che cerco: serietà e contenuti.

Il termine "serio" è una parola che si può definir "pesante", con le caratteristiche dell'irrevocabilità seppur non conclamata (una seria malattia non necessariamente conduce alla fine). 
Anche quando venga  impiegata positivamente (vedi vocabolario: https://dizionari.repubblica.it/Italiano/S/serio.html  ) non c'è verso di toglierle del tutto quella patina di grigio che la avvolge come un'ombra.

Naturalmente son opinioni personali, un po' come quelle che, sempre riguardo le parole, si scambiavano Mel Gibson e Sean Penn nel Professore e il pazzo, uno dei più bei film degli ultimi tempi, per contenuti ed interpretazione (non solo secondo me).

Ora, nel metter vicino tale parola all'altra, contenuti, si corre il (serio..?) rischio di traslare quell'ombra un po' cupa (e tuttavia retta, cosciente, competente, composta, responsabile ecc.) su quest'ultima, tanto che sovente all'esagerar con detto termine convien por rimedio chiamando in causa l'altro, che certamente non ne è il contrario, ironia.

Ecco, il compito che talora cerco d'assolvere è proprio questo... mitigare, approfittando del fatto di 'un esserci del tutto con la cabeza (sì, un po' scemo, quello del villaggio tanto ben raccontato dal De André) le derive assolutistiche dei partecipanti questo pregevole forum... probabilmente riuscendoci quasi mai, considerati i riscontri, evenienza cui uno scemo non dovrebbe preoccuparsi, appunto... ma, accidenti, sto parlando di me... eh, proprio vero che in fondo si vuol principalmente apparire, (esserci, in filosofia), lasciando la propria firma (impronta) su qualsivoglia argomento, novelli tuttologi.

Concludendo, non so quanto Miriam potrà trovare in questo posto i contenuti che più le son consoni. Come innumerevoli altri che son venuti ed andati, riaffermando la massima che nulla è per sempre, le auguro che il suo soggiorno qual ne sia l'estensione, la compensi del tempo qui speso, tra persone serie e ... facete voi...

 
Cordialement
Jean
#461
Varie / 500 Miles
13 Luglio 2019, 15:33:44 PM
I numeri 'un sono tutti uguali
ce stanno quelli, come dire, un po' speciali
Le ricorrenze e poi le ricordanze,
le guerre e la fin delle speranze.
 
Er giorno che sei nato, poverino
o se t'è andata bene, signorino.
Ce stanno numeri de lusso
quelli che vorrei... ma 'un posso
 
Altri son numeri de sordi ($)
dello stipendio oppur della pensione
e quanto è dura mi sa che 'un lo scordi
ma almeno c'hai avuto un'occasione,
de fa da te senza stendere la mano,
o peggio, come quelli da lontano
che arriveno a stormi, li migranti,
quanti so' boni e quanti so' furfanti?
 
Li numeri che sorreggono le scienze
che senza 'un trovan le parole,
invece, invero molte, ne tien filosofia
con tutti gli enti, volontà e potenze.
 
Mo' la lista è lunga e seppur duole
convien giungere al cuor della questione,
quanti so' stati finora qui gli iscritti?
Là appena sotto le statistiche del forum
c'è un numero vicino a quell'alone...
trattenete er fiato e state tutti zitti
che stamo a raggiunger er quorum.
 
Ah, qual gioia e qual honorum
e 500 voci nel  cantorum...


 
Varie 
a tutti quelli che qui leggendo
'un lasciano un commento, 
me raccomanno, continuate a stare seri 
che uno scemo basta e avanza nel convento...
 
https://youtu.be/ADN1lLEp3H0
https://youtu.be/3sVYfrsaais
https://youtu.be/B_K6z3HiRAs

 
Cordialement
Jean
#462
Cit. Jack - Tanto più importante è invece superarlo, poiché questo modello, che potremmo definire "scissione originaria in bianco e nero", intanto non è realistico ed in secondo luogo, può condurre all'astio, al risentimento, all'odio e alla violenza.

Finché c'è quel "modello", come lo chiami, è improbabile che non si attivi quando le circostanze (invero di tanti tipi) lo sollecitano. 
Al più si può intervenire alzando (in molti modi... respirando a fondo e contando tre è la più semplice) la soglia e se si è fortunati magari trascorre del tempo, così che possiamo illuderci d'esser cambiati... almeno un po'... illusione appunto.

Un altro metodo più sofisticato introduce l'ammortizzatore dell'ironia tra i contendenti, un muro di gomma che solo colpi micidiali possono infrangere. Ma arrivano anche quelli, prima o poi (mia esperienza).  

Un altro sistema è di mettersi letteralmente nei panni e nel cervello altrui e da lì osservare  il modello in azione... ma permane sempre una scissione, noi non siamo l'altro, ci nascondiamo (a fin di bene) dietro lo specchio. 
Anche qui prima o poi si torna a casa.

Un ulteriore sistema... per cosa? Dov'è il problema..? 
Ah, uno dice bianco e ci si aspetta un nero... ma ci son anche tanti colori, milioni, e sfumature d'ogni sorta (pure di grigio, anche nei film, per gli appassionati del genere).

 
Take or leave the gameßà Prendre ou quitter le jeu


 
Cordialement

Jean
#463
Attualità / Re:Tutto scorre
08 Luglio 2019, 22:37:50 PM
Anche il tempo al governo di Tsipras pare concluso, con l'eterno ritorno dell'opposto, la destra in questo caso. 
Ma, allacciandomi alla metafora del beccaccino di Gaber, ricordo nella di lui ultima visione l'impossibilità di distinguere la destra dalla sinistra... ben più in là (a mio parere) di quella del Celentano ancora impostata sulla divisione del mondo in rock e lento... ma Gaber essendo per tutti non lo è di ognuno...

Lo stile "vecchio" richiamato dall'amico paul allo stesso modo non appartiene ad uno schieramento; Plinio (appunto) il Vecchio rivela il sommo segreto: per funzionar l'antidoto dev'esser assunto "cum grano salis", un piccolo quid che fa la differenza tra un momentaneo sollievo e la guarigione. 

Qui in altri topic si discute del problema del giorno, di tutti i giorni ormai... la questione migranti.
Adatto (eh, paul, te la sei scelta ganza la locuzione congiuntiva...) che ogni soluzione veda la luce quando è di già sorpassata dai nuovi scenari emergenti, tuttavia qualcosa bisogna pur fare... come scegliere?

Ci sarà un motivo se la storia riporta episodi di re e potenti a consulto da saggi sovente senza titolo (e quasi mai istruzione) al più indaffarati a cucinar la poca ortica per pranzo?

Certo potreste chiedere, intanto che cercate d'imparar a nuotar nel flusso che via via, ahinoi, assume la consistenza ed olezzo d'una ben differente acqua... ove si trovi appunto quel saggio magari di poco o null'altro dotato se non di quel minuscolo granellino di salis...

Forse dubitate che anche l'uomo solo al comando non debba render conto alla moltitudine di  vassalli, valvassori, valvassini e servi della gleba che lo supportano? 
Alcuno, al comando, è solo... essendo l'espressione di interessi coalizzati che ne determinano l'azione. 
Interessi contro altri interessi, è sempre stato e sarà cosi, come ci ricordava il Qoelet tanto caro all'utente J.Sebastian (tutto scorre, utenti compresi...).

Per chiudere, ove "dimori" quel granello di salis non saprei dirlo, al più sensazioni... ma dove non c'è ne son (quasi) sicuro... ma in merito ognuno ha le sue rispettabilissime opinioni.

 
Cordialement
Jean
#464
Attualità / Tutto scorre
03 Luglio 2019, 17:20:09 PM
Mentre la Sea Wacht stava manovrando più o meno lecitamente, barchini su barchini scaricavano migranti a decine (nella sola Lampedusa... immaginarsi altrove) e dai confini est dell'Italia – 243 km, quasi il doppio di quelli messicani-americani che Pr. Trump vuol chiudere con il famoso muro -  giungeva e giunge quotidianamente un altro flusso cui ne vanno aggiunti altri da varie direzioni.

Una "buona" legge per il mare che affermi un "principio" come prospetta Ipazia, unito ad un muro alla Trump (per intanto allestito nei punti critici dei confini del Friuli Venezia Giulia) e... molti altri provvedimenti di cui si potrebbe parlare lungamente, fermeranno il surriscaldamento climatico e le temperature tropicali dell'estate (con giugno passato alla storia climatologica a causa dell'ormai famoso "teschio africano")?

Son fenomeni diversi (clima e migrazioni) ma sempre nella categoria "flussi" che divengono ingestibili quando oltrepassano una certa soglia. 
Avrai voglia a ritirarti sulle montagne quando il livello del mare inonderà gran parte della pianura padana... producendo dei "migranti nostrani" che dubito saranno entusiasticamente accolti...

Penso che la frammentazione (in questo caso dell'unica aggregazione in cui potremmo contare qualcosa, l'Europa) riduce forze e possibilità e se per finalità politiche non si vogliono vederne i limiti confidando di poter fare da soli arriverà il momento quando interverrà la ditta di espurghi condutture il cui il titolare ha dato il nome "tutto scorre" (è vera, se non ci credete potrei mandarvi una foto...) per dire che tutte le questioni, al fondo, son filosofiche...

 
Cordialement
Jean  
#465
Varie / Er mondo che vorrei...
02 Luglio 2019, 18:29:33 PM
Ah, er mondo che vorrebbe l'Ipazia,
quello d'acquario, de paul e de mi zia (per la rima...)
d'Eutidemo er mostro der diritto,
de baylham, Anthonyi e il sottoscritto.
 
Na vorta c'era er buddhista prediletto,
maral, garbino... e sgiombo che mò rimane a letto
e poi quelli che vennero per gioco
che parla tu che poi continuo io...
 
ma venne inverno e l'estate durò poco
er mondo, se l'aveva, perse il brio...
perché a ognun aggrada er suo,
me tengo er mio e tu statte cor tuo.
 
Ma non ce sta un luogo sopra a tutti
democratico, liberal... come ve pare,
dove se sta in pace sotto a' frutti (eh, no mele...)   
a godè der sole e dell'odor del mare?
 
Beh, l'ho trovato e mò lo condivido
tenetelo a cuor, che ve l'affido...

.......................

 
Stavoli fa parte del comune di Moggio Udinese, in provincia di Udine, nella regione Friuli-Venezia Giulia.
La frazione o località di Stavoli sorge a 567 metri sul livello del mare.
Dati sulla popolazione residente a Stavoli
Nella frazione o località di Stavoli risiedono zero abitanti, dei quali zero sono maschi e i restanti zero femmine.
Vi sono zero individui celibi o nubili (zero celibi e zero nubili) , zero individui coniugati o separati di fatto, e zero individui separati legalmente, oltre a zero divorziati e zero vedovi.
 
Dati sulla popolazione straniera residente a Stavoli
A Stavoli risiedono zero cittadini stranieri o apolidi, zero dei quali sono maschi e zero sono femmine. Sul totale di zero stranieri 0 provengono dall' Europa, 0 dall'Africa, 0 dall'America, 0 dall'Asia e 0 dall'Oceania.
in quanto segue una tabella con la distribuzione per classi di età .
Età                        Maschi                   Femmine                  Totale
Da 0 a 29 anni         0                              0                              0
Da 30 a 54 anni       0                              0                              0
Più di 54 anni          0                              0                              0
 
Livelli di scolarizzazione a Stavoli
Vi sono a Stavoli zero individui in età  scolare, zero dei quali maschi e zero femmine.
 
Livelli occupazionali e forza lavoro a Stavoli
Vi sono a Stavoli 0 residenti di età  pari a 15 anni o più. Di questi 0 risultano occupati e 0 precedentemente occupati ma adesso disoccupati e in cerca di nuova occupazione.(... paradossi statistici... ndr). Il totale dei maschi residenti di età  pari a 15 anni o più è di 0 individui, dei quali 0 occupati e 0 precedentemente occupati ma adesso disoccupati e in cerca di nuova occupazione. Il totale delle femmine residenti di età  pari a 15 anni o più è di 0 unità  delle quali 0 sono occupate e 0 sono state precedentemente occupate ma adesso sono disoccupate e in cerca di nuova occupazione.
Famiglie e loro numerosità (eh già, la numerosità... ndr) di componenti
Vi sono a Stavoli complessivamente 0 famiglie residenti, per un numero complessivo di 0 componenti.
Delle 0 famiglie residenti a Stavoli 0 vivono in alloggi in affitto, 0 abitano in case di loro proprietà  e 0 occupano abitazioni ad altro titolo....
 
http://italia.indettaglio.it/ita/friuliveneziagiulia/udine_moggioudinese_stavoli.html

https://video.repubblica.it/viaggi/stavoli-il-borgo-isolato-dal-mondo-raggiungibile-solo-a-piedi/338565/339167?ref=RHPPRT-BS-I0-C4-P1-S1.4-T1

 

Cordialement
Jean