Citazione di: Lou il 07 Aprile 2017, 18:16:56 PMIl concetto "distrutto" nasce in quanto risultato di quello che tu vedi con gli occhi bologici.
"Quando si dice "nulla si è creato e nulla si è distrutto", significa che la quantità totale di energia originariamente contenuta in A, alla fine del processo di combustione, è equivalente alla quantità di energia di B+C+D+E."
Ok sulla quantità è chiaro, la somma dell'energia contenuta in B+C+D+E equivale alla quantità di energia in A "pezzo carta". Non fa una grinza, ma quello che vorrei capire é se pur mantenendosi la quantità di energia - contenuta in A, la forma A "pezzo carta" é andata distrutta o no?
Ammettendo a premessa che mi pare implichi il tuo dire una distinzione forma/contenuto che mi risulta tu applichi.
Certo....guardando con gli occhi biologici si è portati a dire "il pezzo di carta si è distrutto ed è diventato cenere".
Ma gli occhi biologici ci danno solo una "simulazione" della Realtà. E non la Realtà vera.
Guardando, invece, con gli occhi della Consapevolezza "vediamo" che nulla è andato distrutto. Ma semplicemente il pezzo di carta originario si è trasformato in altre forme. Una di queste forme è visibile anche con gli occhi biologici (la cenere); le altre forme non sono più visibili con gli occhi biologici, ma esistono comunque.
In sostanza, per comprendere la vera Realtà, devi eliminare dal vocabolario i concetti "distrutto" e "creato". Poichè tali concetti sono nati a partire da ciò che noi vediamo con gli occhi biologici e valgono solo nella realtà che noi percepiamo con gli occhi biologici. Nella Realtà vera, invece, i concetti di "distrutto" e "creato" NON esistono. Li devi proprio cancellare. Perchè quei concetti non esistono. Esiste solo il concetto di "trasformazione" da una forma ad un'altra.



; ciò che non colgo adesso è il rapporto fra un approccio del tipo (con licenza di parafrasi) "tutto è fatto di atomi, l'uomo è solo una fase transitoria di una certa quantità di energia, che non si crea né si distrugge ma solo si trasforma" con l'osservazione (decisamente poco scientifica, mi consentirai) che "la compassione e l'amore sono la forma di energia distintiva dell'homo sapiens"... qual'è l'anello di congiunzione fra le due energie? Come dedurre da "E=mc2" il postulato "ama il prossimo tuo"? Un imperativo morale figlio di una legge matematica? Siamo ben oltre l'impervio sincretismo fede/ragione... anche perché, se non ti ho frainteso, l'applicazione della scienza prevede un "oggettivo" determinismo, mentre la scelta dell'amore fraterno, se non erro, è tutt'altro che una legge inviolabile e "oggettiva" della Realtà (per come la intendi).