@Niko. Ottima esposizione la tua.
È tanto che non leggo testi filosofici, ma a rigore non ne ho mai letto alcuno, in quanto le sole prime pagine diventavano causa del mio filosofare.
Allo scopo oggi trovo più congeniali saggi di divulgazione scientifica che traboccano di spunti filosofici.
Secondo me la filosofia poggia su due zampe , per dirla alla Viator.
1. Tutti hanno una loro filosofia, ma non tutti sanno di averla.
Siccome essa influenza la nostra vita , val la pena considerare di esplicitarla, e la lettura del pensiero altrui, presente
e passato ci aiuta in ciò, visto che nulla nasce dal nulla.
2. L'operato dell'uomo lo si nomina con diversi nomi o con gli stessi che diversamente designano, e perciò si celebrano
nascite e si presenzia a funerali impropriamente.
Ma di novità alla fine ce ne sono poche, sebbene tutto tenda ad apparirci rivoluzionario.
Il solo operare usando coscienza basta a farci apparire nuovo ciò che gia' abbiamo fatto senza uso di coscienza.
La rivoluzione scientifica di fatto consiste nel fare in diverso modo ciò che è stato già fatto dalla natura o da noi che ne siamo parte.
È un po' la riscoperta dell'acqua calda, ma scottandosi.
Consiste nel rimasticare l'ovvio scoprendone la non ovvietà.
Perché le ovvietà ' non nascono dal nulla, ma sono basate sui fatti al pari della scienza, che infatti non può fare ameno di partire da queste. Esiste quindi una continuità nell'operare umano, anche quando non sembra.
Paradossalmente la superiorità della scienza, il nuovo nome dato all'operare umano, si fonda su un malinteso che vorrebbe i mezzi della conoscenza come alieni all'uomo stesso.
Non è certo questa la strada che porta alla felicità, che rimane sempre quella di essere pienamente se stessi, in coscienza o meno.
È tanto che non leggo testi filosofici, ma a rigore non ne ho mai letto alcuno, in quanto le sole prime pagine diventavano causa del mio filosofare.
Allo scopo oggi trovo più congeniali saggi di divulgazione scientifica che traboccano di spunti filosofici.
Secondo me la filosofia poggia su due zampe , per dirla alla Viator.
1. Tutti hanno una loro filosofia, ma non tutti sanno di averla.
Siccome essa influenza la nostra vita , val la pena considerare di esplicitarla, e la lettura del pensiero altrui, presente
e passato ci aiuta in ciò, visto che nulla nasce dal nulla.
2. L'operato dell'uomo lo si nomina con diversi nomi o con gli stessi che diversamente designano, e perciò si celebrano
nascite e si presenzia a funerali impropriamente.
Ma di novità alla fine ce ne sono poche, sebbene tutto tenda ad apparirci rivoluzionario.
Il solo operare usando coscienza basta a farci apparire nuovo ciò che gia' abbiamo fatto senza uso di coscienza.
La rivoluzione scientifica di fatto consiste nel fare in diverso modo ciò che è stato già fatto dalla natura o da noi che ne siamo parte.
È un po' la riscoperta dell'acqua calda, ma scottandosi.
Consiste nel rimasticare l'ovvio scoprendone la non ovvietà.
Perché le ovvietà ' non nascono dal nulla, ma sono basate sui fatti al pari della scienza, che infatti non può fare ameno di partire da queste. Esiste quindi una continuità nell'operare umano, anche quando non sembra.
Paradossalmente la superiorità della scienza, il nuovo nome dato all'operare umano, si fonda su un malinteso che vorrebbe i mezzi della conoscenza come alieni all'uomo stesso.
Non è certo questa la strada che porta alla felicità, che rimane sempre quella di essere pienamente se stessi, in coscienza o meno.