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Messaggi - anthonyi

#4561
Citazione di: Ipazia il 29 Aprile 2020, 04:06:30 AM
Citazione di: anthonyi il 28 Aprile 2020, 20:27:54 PM
Andrea, col beneficio d'inventario su tutte le questioni mediche per le quali non ho competenza e mi fido dell'opinione dei tecnici, ti informo che i diritti costituzionali sono revocabili per problemi epidemici, è scritto nella costituzione.


Tale revocabilità reclusoria non puó travalicare tutti gli articoli precedenti sulla tutela delle libertà personali a meno di non disporre di un argomento incontrovertibile come quello che io, o le mia attività, sono infetti. Se non é in grado di affermarlo, la prevenzione deve prevalere sulla repressione e reclusione,  altrimenti è dittatura.



Quindi le vaccinazioni obbligatorie, essendo preventive, sono costituzionali.
#4562
Andrea, col beneficio d'inventario su tutte le questioni mediche per le quali non ho competenza e mi fido dell'opinione dei tecnici, ti informo che i diritti costituzionali sono revocabili per problemi epidemici, è scritto nella costituzione.
#4563
Citazione di: Andrea Molino il 28 Aprile 2020, 15:44:42 PM
Aggiungo solo, a quanto avete già detto che:
Condanno senza appello l'ordinanza del governatore del Lazio (che non merita di essere nominato), in cui rende obbligatorio il vaccino anti-influenzale per tutti gli over 65.
La condanno perché la motivazione addotta è talmente assurda da lasciarmi senza parole:
"Così, sapremo che quelli che si ammaleranno con sintomi simil-influenzali, hanno contratto il coronavirus"
>:(

Non vedo cosa ci sia di assurdo, chi è vaccinato per l'influenza ordinaria, e presenta sintomi influenzali logicamente ha un'alta probabilità di essere malato COVID. Al di là di questo vantaggio diagnostico si evita anche il rischio che un paziente sia aggredito contemporaneamente da entrambe le sindromi influenzali con maggiore probabilità di danni gravi.
#4564
Storia / Re:Le guerre civili romane e la resistenza
28 Aprile 2020, 18:23:03 PM
Citazione di: InVerno il 28 Aprile 2020, 17:01:53 PM
. La situazione Italiana, se parafrasata nel contesto americano, sarebbe quella di un america che si ricorda solamente della sua vittoria contro i sudisti, che america sarebbe?

Gli USA però non hanno fatto la Costituzione, e cambiato sistema di Stato, dopo la vittoria con i Sudisti come è successo all'Italia.
#4565
Attualità / COVID 19 ed R°
28 Aprile 2020, 13:45:24 PM

L'R° è l'indice di contagiosità dell'epidemia, se è minore di 1 l'epidemia decresce, se è maggiore di 1 l'epidemia cresce. Ultimamente i ricercatori ci hanno informato che, per l'Italia, l'R° sarebbe sceso a un valore tra 0.7 e 0.3. Anche in Germania sembra che l'R° fosse a 0.7 il 15 di aprile, solo che i ricercatori dell'istituto Kock si sono accorti che per effetto delle riaperture attuate questo si sarebbe prontamente portato al valore di 1, e siamo in Germania.
Che succederà in Italia ?
#4566
Storia / Re:Le guerre civili romane e la resistenza
28 Aprile 2020, 12:16:23 PM
Citazione di: cvc il 28 Aprile 2020, 09:20:25 AM
Citazione di: anthonyi il 28 Aprile 2020, 08:26:10 AM
Per quello che mi riguarda chi solleva il problema del 25 aprile, con qualsiasi argomento, è fascista anche se magari per opportunità politica e sociale, preferisce non dichiararlo.


Complimenti. Bel modo di esaltare i valori della resistenza e della libertà. Bel modo di porsi con chi avendone il diritto manifesta opinioni differenti. Per quel che ho detto ho ribadito esplicitamente di condannare il fascismo. Però per il democratico difensore della libertà e dei valori della resistenza Anthony sarei da considerare un fascista. Ma che belle dittature di pensiero che si instaurano col motto: "Tu sei fascista". È solo per il rispetto che ho di questo forum che mi taccio e la finisco qui. C'è già chi è preposto a giudicare le ingiurie.

E' proprio perché esalto i valori della resistenza che ho scritto così, intendendo come "problema del 25 aprile" proprio il fatto che quel giorno quei valori vengano celebrati. Chi ha un problema per il fatto che il 25 aprile si celebra la resistenza spiegami tu per quale altra ragione dovrebbe averlo.

#4567
Storia / Re:Le guerre civili romane e la resistenza
28 Aprile 2020, 08:26:10 AM
Citazione di: InVerno il 28 Aprile 2020, 07:03:19 AM


@Anthonyi, è la versione tricolore del "non sono razzista ma.."



Più che altro io sottolineo un problema di coerenza logica che però dissimula un'ipocrisia politica. Per quello che mi riguarda chi solleva il problema del 25 aprile, con qualsiasi argomento, è fascista anche se magari per opportunità politica e sociale, preferisce non dichiararlo. C'è però un'ambiguità del tuo riferimento al tricolore che potrebbe portare a pensare che si tratti di un atteggiamento patriottico, cosa che non è, il patriota è colui che si mette al servizio della patria, mentre il fascista è colui che pensa che la patria dovrebbe essere al servizio della sua idea, è per questo che è spinto a pensare che quegli italiani che allora erano dalla parte del governo, del Re e degli alleati erano dei traditori, mentre quelli che erano dalla parte della RSI e dei nazisti erano fedeli, cosa assolutamente vera, ma non in riferimento alla patria, bensi all'ideale fascista.
#4568
Storia / Re:Le guerre civili romane e la resistenza
28 Aprile 2020, 05:23:24 AM
Citazione di: Jacopus il 27 Aprile 2020, 22:40:27 PM
Ed è anche per questo che continua ad avere tanti oppositori, perché agisce ancor oggi su una ferita viva, sulla nostra incompleta opera di costruzione dell'Italia come società condivisa, come casa comune.

Questa storia della ferita viva però sarebbe da approfondire, è mai possibile che quando senti parlare un nostalgico lui tende a precisare che si, è fascista, ma del fascismo prima del 38, prima delle leggi razziali. Dopodiché parli del 25 aprile e lui si sente offeso per la festa della liberazione. Ma se disconosce il fascismo dopo il 38, non dovrebbe a maggior ragione disconoscere la RSI ?
#4569
Ciao santos, benvenuto in logos, la democrazia tramite internet ha un grosso problema, quello del controllo. Nelle elezioni o referendum di tipo tradizionale ci sono meccanismi che possono essere controllati da tutti, perché tutti li capiscono e possono osservare i processi di voto e di conteggio. Se ci metti la tecnologia ottieni un risultato che può essere alterato da chi ha competenze tecnologiche, dalla società che gestisce il servizio, e chi controllerà che sia tutto in regola ?
#4570
Attualità / Re:Il valore della libertà
27 Aprile 2020, 18:41:09 PM
Citazione di: sapa il 27 Aprile 2020, 13:21:25 PM
Chiedo scusa, ma alla luce dell'ulteriore decreto di Conte/Speranza&Carità, dal 4 maggio prossimo venturo si potrà effettuare qualche escursione in boschi  e monti della propria regione? Perchè, leggendo l'art 1 del suddetto sembrerebbe ancora di no. e, almeno io, non ne capisco il motivo e continua a girarmi parecchio tutto quanto. Cioè, se io decido, dopo il 4 maggio, di  fiondarmi nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, a poco più di 1 ora di macchina da casa mia, rischio di contagiare qualcuno e di contrarre il virus? E a chi mi assembrerei? Ai faggi e a agli abeti bianchi, ai daini e agli scoiattoli. Boh, io non riesco a capire e, di conseguenza, la mia arrabbiatura si accresce....

E il bello è che non ti puoi neanche consolare andando a seguire una bella funzione religiosa. Ti conviene fare una bella ricerca genealogica, per vedere se hai qualche zio nel Casentino.
#4571
Storia / Re:Le guerre civili romane e la resistenza
27 Aprile 2020, 08:07:42 AM
Citazione di: InVerno il 27 Aprile 2020, 07:00:35 AM
Non c'è alcun orgoglio nel vivere questa penisola, solo autocommiserazione e tormento, il 25 aprile qualche pazzo è felice di essere italiano, il 26 dirà a suo figlio che sarebbe meglio ci invadessero gli svizzeri.

Io sono orgoglioso di essere italiano, e pensa non sono neanche nato in Italia. Ciononostante mi rendo conto che le cose tendono a funzionare in Italia spesso quando c'è una supervisione estera, abbiamo l'esempio dei grandi musei che è emblematico, abbiamo messo gli stranieri a dirigerli, ed è stata una meraviglia nell'era preCOVID 19
#4572
Storia / Re:Le guerre civili romane e la resistenza
26 Aprile 2020, 18:34:18 PM
Citazione di: viator il 26 Aprile 2020, 16:40:29 PM
Salve Anthonyi.Citandoti dalla tua risposta nr.6 : "Per me i partigiani che collaboravano con gli Alleati e con il governo italiano istituzionale erano dei patrioti. I collaboratori dei nazisti non erano patrioti, erano traditori della patria". -----------------------------------------------

Perfetta commemorazione ufficiale del 25 aprile, la tua. Ora però fammi produrre una altrettanto perfetta commemorazione ufficiosa dal 1861 al 24 aprile 1945 :
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"C'era una volta un Paese (anzi un Regno) nato da una piccola guerra espansionistica condotta da una Monarchia subalpina la quale sognava di espandere i propri domini nell'unica direzione consentita all'epoca, cioè verso sud-est. La piccola guerra era stata data come "in appalto" ad un romantico avventuriero, un tal G.G. e si concluse favorevolmente senza troppi danni, al punto che le popolazioni "sconfitte" praticamente non si accorsero neppure di essa. -----------------------------------------------

Seguì un periodo di una cinquantina di anni in cui la Monarchia al potere prese pochissime decisioni (ad esempio non effettuò la scelta tra il cercare di primeggiare decisamente nel Mediterraneo oppure l'accontentarsi di stare al traino dell'Europa) sinchè si giunse alla vigilia della Prima Guerra Mondiale trascinandosi dietro sia la "Questione Meridionale" che la "Questione Vaticana" (cioè i due massimi problemi che continuamente divoravano e tuttora divorano le già non abbondanti risorse del Paese). Alla vigilia di tale conflitto la monarchia aveva stretto degli accordi segreti con alcune Potenze europee, impegnandosi – in caso di guerra come infatti poi si verificò – ad entrare in guerra al loro fianco nonostante avesse al momento in vigore anche un Patto di Alleanza ufficiale e pubblico anche con gli eventuali futuri nemici di tali Potenze.
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Scoppiata la guerra e tradita (tradita non significa "tra le dita" bensì il "ficcare due dita negli occhi"), tradita, dicevo, l'alleanza ufficiale con gli Austro-Ungarici, l'Italia si comportò eroicamente, al punto da venir militarmente travolta a Caporetto-Kobarid, cosa che non gli impedì di vincere la guerra dopo averla persa, poichè l' Austria-Ungheria dopo poco crollò (non certo per la spinta delle truppe italiane) e quindi magicamente l'Italia stessa, grazie al precedente tradimento, potette sedersi tra i vincitori al tavolo della pace.


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Seguì più di un ventennio in cui, avendo l'Italia finalmente (ma disastrosamente) scelto di entrare nel novero delle Grandi Potenze (avevamo o no vinto la guerra??), la Monarchia fu costretta – dall'inconcludenza della propria classe politica – ad individuare, all'interno del Paese, un personaggio adatto – per fisico e dialettica – ad un simile ruolo, lo nominò prima Presidente del Consiglio poi Duce (le folle, appena vistolo al balcone, presero ad  applaudirlo) e lo incaricò di svolgere una adatta politica estera.


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Purtroppo l'Italia, della Grande Potenza, possedeva solo l'eccesso di popolazione. Nessuna risorsa naturale importante, nessuno sbocco oceanico, nessun ruolo geostrategico per gli scambi e le comunicazioni. Solo milioni e milioni di proletari, di opere d'arte e qualche centinaio di migliaia di preti e suore.
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Avevamo quindi l'Italia, Grande Potenza vincitrice ma priva di Colonie (la Libia – all'epoca ahimè ancora senza petrolio - meglio perderla che l'averla trovata), la altre Grandi Potenze europee ben grasse di Colonie ed infine la Germania, Grande potenza sconfitta e perciò privata delle proprie precedenti Colonie.

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Da qual mai parte avrebbe dovuto stare l'italia, in politica estera ? Dalla parte di chi le Colonie le aveva già, se le sarebbe tenute e non avrebbe voluto veder apparire altri "concorrenti" coloniali................oppure dalla parte di chi le Colonie non le aveva, le aveva perse o comunque "gli servivano" ed era disposto a reclamarle ?. La scelta di allearsi con la Germania fu quindi evidentemente sciagurata per le proprie conseguenze, ma nel momento in cui venne compiuta rappresentava l'unica soluzione strategica ragionevole in fatto di politica estera !!.


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Disgraziatamente il matrimonio tra Italia e Germania si rivelò, verso il 1940, una pessima unione tra due coniugi, uno dei quali (l'Italia) del tutto inaffidabile e l'altro invece (la Germania) del tutto pericoloso per sè e per gli altri.

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Lo sposo femmina (Italia) comunque per un pò stette alla finestra ad assistere alle gesta dello sposo maschio (Germania), godendo del rimpolpamento del bilancio familiare che – nei primi tempi – sembrava profilarsi poi quindi, fino alla fine del 1942, contribuì all'alleanza ed al conflitto con roboanti interventi verbali e solo verbali (per carità..........c'era il pericolo di farsi male !).

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Infine, una volta che – stando alla finestra vide avvicinarsi nere nuvole – prese l'eroica decisione di separarsi da un marito il quale non le garantiva più un luminoso imperial futuro.

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Vedete, il nostro Paese avrà fatto egoisticamente pure bene a "sganciarsi" (infatti in questo modo – e per LA SECONDA VOLTA (!) l'Italia riuscì ad evitare una sconfitta pur senza vicere la guerra !!) ma, secondo voi..................come chiamereste il comportamentodi una moglie che decide di abbandonare al proprio destino un marito (i documenti dell'alleanza sottoscitta credo parlassero chiaro) e di accogliere a braccia aperte i nemici del proprio marito ?
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Ma la cosa fenomenale non è poi questa ! Dopotutto quella qui raccontata sarebbe una semplice faccenda di corna.


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Fenomenale è che tale comportamento, invece di cercare di sorvolarlo quale vergogna nazionale, qualcuno si sia subito dato da fare per celebrarlo COME GLORIA NAZIONALE.
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PROVATE A CHIEDERE IN GIRO COSA SI PENSA DEL NOSTRO PAESE ALL'ESTERO. Saluti.

Ciao viator, la storia la conosco anch'io e, se vogliamo, è fatta di maggiori trame internazionali rispetto a quello che tu presenti. Mica l'ha fatta Garibaldi l'Italia, ma intelligenti accordi tra Londra, Parigi ... . Fatta l'Italia, però, noi siamo nazione, patria, siamo tutti legati, e dobbiamo sentirci legati (E' questo il patriottismo) ad un destino comune.
Quando il fascismo è andato al potere l'Italia è diventata fascista, ma poi a un certo punto il popolo ha deciso che quella storia era finita. Mussolini da le dimissioni, viene arrestato, e il popolo festeggia distruggendo i suoi simboli. I prodi fascisti si nascondono per la paura, chi può scappa all'estero. Dimissionato un regime bisogna rivedere gli accordi che questo regime ha preso, fa parte del concetto di sovranità di uno stato che decide con chi fare accordi, a chi fare guerra.
Gli atti internazionali non sono irreversibili come il matrimonio (Oddio oggi neanche quello), e comunque se guardiamo al nostro alleato di allora, che fino a quel momento aveva calpestato tutti gli accordi fatti in precedenza con Inghilterra, Francia e Russia, direi che hanno poco da lamentarsi.
In realtà i nazisti hanno agito scorrettamente anche nei nostri confronti, quando dopo la firma dell'armistizio, quando ancora non c'era la dichiarazione di guerra nei loro confronti, hanno cominciato ad attaccare, incarcerare ed uccidere i soldati italiani, gli infami erano loro.
Io comunque sono orgoglioso della resistenza italiana e ti dirò, il fatto che ci siano italiani per i quali questo orgoglio è offensivo rafforza ancora di più in me la convinzione della necessità di questo orgoglio e della sua celebrazione.





#4573
Storia / Re:Le guerre civili romane e la resistenza
26 Aprile 2020, 10:24:58 AM
Citazione di: cvc il 26 Aprile 2020, 08:25:17 AM


Io ho solo detto il mio parere. Che sarebbe ora di farla finita con questa storia, non serve a niente la retorica della liberazione a meno che non si trovi un modo per applicarla al presente.

Dalla resistenza e dalla liberazione è uscita la nostra Costituzione, e la Costituzione è il presente. La stessa Costituzione, oltretutto, stigmatizza il fascismo e la sua memoria emotiva come il principale pericolo per le nostre istituzioni. E questo pericolo non sarà passato almeno fino a quando ci saranno imbecilli che sentono il bisogno di disegnare svastiche alla vigilia del 25 aprile.
#4574
Storia / Re:Le guerre civili romane e la resistenza
26 Aprile 2020, 10:04:15 AM
Citazione di: cvc il 26 Aprile 2020, 08:25:17 AM

Se tu nel 43/45 fossi stato arruolabile e non avessi avuto un presidio partigiano vicino, che avresti fatto? O il disertore o il traditore della patria.

Come già ho specificato è improprio parlare di diserzione per coloro che si sottrassero alla leva della Repubblica sociale, riguardo ai ragazzini che furono costretti da criminali non certo in tenera età a partecipare ad essa io li considero delle vittime al pari di tutte le altre vittime civili del Nazifascismo, non certo degli eroi.
#4575
Storia / Re:Le guerre civili romane e la resistenza
26 Aprile 2020, 07:19:38 AM
Al di là dei numeri, che probabilmente viator contesterà, i morti non sono tutti uguali, da una parte ci sono quelli che hanno combattuto, o quanto meno hanno rifiutato di collaborare con il nazista invasore, dall'altra ci sono quelli che hanno collaborato con il nazista invasore sostanzialmente per combattere e vessare altri italiani, contravvenendo all'ultimo ordine ricevuto il giorno dell'armistizio dal capo del governo italiano: "Interrompere le ostilità con gli alleati e reagire alle ostilità provenienti da qualsiasi altra nazione."