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Messaggi - Phil

#466
Tematiche Spirituali / Re: Chat AI e religioni
29 Ottobre 2023, 10:59:36 AM
Non c'è Cristo, ma qui ci sono altri personaggi, più o meno "storici", con cui fare due chiacchiere (anche in italiano, se glielo chiedete):
https://www.aichatting.net/it/ai-character/
#467
So che forse è impopolare spezzare una lancia a favore delle banche, ma in fondo ci sono banche che, ricevendo 10 mila euro (esempio), dopo un anno li ridanno indietro con 350 euro in più, senza il minimo rischio di perdita e con copertura totale in caso di fallimento della banca. Tutto dipende quindi dai prodotti su cui ci si orienta e dai rischi che si è disposti a correre, ma il 3,5% netto per qualche firma ed un anno di pazienza, senza patemi sull'andamento del mercato, non sono certo una "cattiveria" verso il consumatore che non vuole cimentarsi con il "gioco della finanza" o non vuole investire a lungo temine (qualcuno dirà che quel 3,5% è comunque inferiore all'inflazione, ma in realtà, investendo quella somma oggi, è tutt'altro che certo che l'inflazione dei prossimi 12 mesi sarà più del 3,5%, considerando come l'indice FOI da dicembre a oggi sia salito solo dell'1%).
#468
Effettivamente Rastislav non ha nemmeno detto che quelle linee rappresentano dei muri fra A e B; che sia una «piantina» lo dice il narratore, ma potrebbe essere anche la piantina dei sotterranei sottostanti il pavimento della stanza o la piantina-progetto di muri non ancora costruiti; quindi proporrei una linea retta da A a B: zero svolte, difficile farne di meno.
#469
Questo percorso comprende 42 svolte (disegnate un po' alla buona, ma spero siano comprensibili):
#470
Varie / Re: Rastislav e l'enigma del duello
25 Ottobre 2023, 10:50:30 AM
Ad essere cavillosi (per difendere lo spadaccino su cui ho puntato), si potrebbe obiettare che, se ci si appella a quel codice, bisognerebbe per coerenza considerare come nel "libro secondo" al capitolo 7, la scelta delle armi utilizzabili sia limitata a: spada, sciabola e pistola, con pari caratteristiche di offesa (meglio specificate nel "libro quarto", capitolo 5); per cui non è contemplato che uno dei due abbia una spada con solo il taglio e l'altro con la sola punta.
Resta comunque vero che il principe, in quanto tale, può scegliere la regole a piacimento, comprese quelle da dare per scontato.
#471
Varie / Re: Rastislav e l'enigma del duello
24 Ottobre 2023, 18:38:56 PM
La mia perplessità riguarda la disparità di "armi" a disposizione: chi ha la lama di taglio può, come detto, anche usare la mano per impugnare la spada altrui in caso di affondo fallito o anche solo per deviare il colpo; è quasi come avere spada e scudo contro lancia corta. Una spada che può essere presa con la mano o colpita lateralmente con una parte del proprio corpo senza temere lacerazioni, secondo me, cessa di essere competitiva con una spada che, pur priva di punta, va evitata per tutta la lunghezza della lama (che, a differenza della punta, può abbattersi sull'avversario da più direzioni, non solo orizzontalmente con un prevedibile affondo). Pensate ad un duello di scherma in cui solo uno dei due può toccare e colpire la spada dell'avversario senza subire danno... certo, in caso di singolo colpo, sicuramente la punta può uccidere; nondimeno, come detto, un taglio alla gola o alla gamba hanno il medesimo esito, con la differenza che la lama è in grado di ferire molto facilmente, più di quanto possa una singola punta (che richiede mira, giusta distanza per caricare l'affondo e nessuna deviazione nel tragitto, cosa invece piuttosto probabile fra spadaccini di livello, se non si deve temere la lama laterale). Ma non sono comunque uno spadaccino, parlo pur sempre da ignorante in materia.
#472
Varie / Re: Rastislav e l'enigma del duello
24 Ottobre 2023, 13:59:08 PM
Avevo inteso che si trattasse di due spade progettate per essere usate entrambe ad una sola mano, quindi simili per peso e dimensioni, ma differenti nella lavorazione del taglio. Chiaramente se si è costretti ad usare ad una mano una spada fatta per essere maneggiata con due, è un handicap da non sottovalutare.
#473
Varie / Re: Rastislav e l'enigma del duello
24 Ottobre 2023, 12:50:23 PM
Scommetterei sulla vittoria dello spadaccino con la spada senza punta, ma dotata di lama. Una spada senza lama ha una minore superficie nociva e può persino essere bloccata e trattenuta con una mano, diventando innocua e rischiando di essere tirata a sé dall'avversario. Una volta ridotte le distanze, la spada con la punta è utile quasi solo per parare i colpi e in generale richiede più "spazio di manovra" e precisione nell'affondo, mentre una con la lama, oltre a difendere, può anche agevolmente (contro)attaccare, valendosi di una più estesa pericolosità nell'arma che consente di ferire l'avversario anche con attacchi meno precisi. Anche se la lama non riesce con un colpo solo a incidere punti vitali (collo, arteria femorale, etc.), una volta che la lama ha ferito, magari "di striscio", la mano portante o il braccio, o anche solo una gamba, il vantaggio che ne deriva può risultare determinante.
#474
Avevo trovato una via più errabonda e "panoramica" di quella di bobmax, ma la posto comunque:
#475
Varie / Re: Rastislav e l'enigma delle sale
11 Ottobre 2023, 15:02:58 PM
Proverei così:

#476
Percorsi ed Esperienze / Re: pensieri da un amico
01 Ottobre 2023, 17:00:50 PM
@Pio 

Sarei cauto nel credere ad un drastico cambio di scenario nel ruolo dell'informazione rispetto al passato e ancor più nel sostenere che «Il regime dell'informazione rende gli esseri umani integralmente trasparenti» (cit. da Han).
Per quanto riguarda il ruolo dell'informazione, è dalla notte dei tempi che la gestione dell'informazione, sia essa orale o scritta, decide le sorti di battaglie, uomini e popoli: dal detto «il paese è piccolo, la gente mormora» fino allo spionaggio e informazione pilotata nelle guerre, mondiali o puniche che siano, il peso sociale e politico dell'informazione non è mai stato irrilevante o superfluo. Oggi, oltre che del "piccolo paese", possiamo "mormorare" anche della guerra in Ucraina, dell'economia indiana o delle avventure al Polo Nord, ma è cambiata principalmente la quantità, la "gittata planetaria" e magari anche l'"invadenza" delle informazioni, non la necessità metodologica di verificare, ora come sempre, le fonti (si tratti della comare del paese, del blog di informazione alternativa, dell'immancabile «si dice che...», etc.), di mantenere vigile il senso critico, di essere consapevoli di quanto, da sempre, un'informazione manipolata sia un'arma molto potente, etc. Certamente è un'arte difficile e delicata, ma la sua esigenza non è affatto nuova.
Per quanto riguarda invece la trasparenza degli esseri umani, direi che invece è ancor più ridotta nell'infosfera contemporanea: non solo sono convinto che permanga per quasi tutti la distinzione fra "maschera pubblica" e vita privata, fra trasparenza accuratamente ostentata nei social e opacità domestica ben celata, fra vetrina per gli amici e "blackbox" per lo psicologo o per se stessi, etc. ma ora è anche possibile avere più "facciate", come in un forum in cui nessuno sa la vera identità dei suoi interlocutori.
Credo la rete non vada demonizzata in quanto tale, poiché, come molti hanno già osservato, essendo uno strumento è principalmente una questione di come viene usata: non è obbligatorio avere giudizi (che richiederebbero appunto adeguate informazioni e competenze) su ogni notizia e ogni fatto che accade nel globo, e tanto più numerosi sono i fatti di cui si vuol parlare, quanto più è arduo, inevitabilmente, avere opinioni ben fondate e aggiornate su tutto. Secondo me, la nostra è l'epoca in cui la saggezza sta più che mai nel saper scegliere, nell'indirizzarsi, quindi anche nel rinunciare, nel non (dis)perdersi fra mille stimoli, mille informazioni, mille possibilità. La rete non ci obbliga a prendere sempre posizione, ad essere tuttologi, virologi esperti di guerra con master in economia ed urbanistica, etc. e qui il "non sapere" socratico è antidoto, tanto antico quanto attuale, al "tifo di pancia" che può nascere spontaneo dopo aver letto una notizia. In fondo, la rete è come una biblioteca, se decidiamo di approfondire qualcosa con le risorse che essa ci offre, non ce la caveremo certo con qualche giorno; per questo è necessario escludere, "filtrare" e, soprattutto, non essere precipitosi nello "schierarsi sugli spalti" (che dovrebbero essere metodologicamente, al massimo, un punto di arrivo, non quello di partenza).
#477
Percorsi ed Esperienze / Re: La Grotta
11 Settembre 2023, 12:44:37 PM
Recentemente è stata "collaudata" la versione vinicola dell'"affare Sokal":
https://www.open.online/2023/09/08/belgio-scherzo-trasmissione-tv-vino-supermercato-vince-premio-internazionale/
Premiazione che trova conferma nel sito ufficiale; come vana attenuante si sarebbe potuta giocare almeno la carta dell'omonimia. C'è abbastanza grottesco o sono off topic?
#478
Tematiche Culturali e Sociali / Re: Parole e immagini
06 Settembre 2023, 12:52:06 PM
Citazione di: doxa il 06 Settembre 2023, 10:24:34 AMil cervello umano tende a ricordare solo il 20% di quello che ha letto, ma circa l'80% di quello che guarda
Pare che queste statistiche, se riferite alla "piramide di Dale", siano arbitrarie e non scientificamente provate (fonte e altra fonte); per quanto, numeri a parte, sia comunque constatabile la differenza di impatto mnemonico e cognitivo fra un'immagine e un discorso scritto. La dimostrazione più concreta è il successo delle infografiche e delle mappe concettuali, entrambe molto efficienti nella comunicazione e utili all'apprendimento, sebbene siano strumenti di sintesi che presuppongono, per essere davvero sensate, di essere basate su discorsi e fondamenti più prolissi e "letterali".
#479
Percorsi ed Esperienze / Re: La Grotta
04 Settembre 2023, 11:19:18 AM
Riprendendo la tua ultima considerazione, direi che sfondi una porta mai nemmeno montata se evidenzi i limiti sociali quantitativi dell'uomo, ricordando che la sua cerchia di "branco relazionale" non può mai essere esteso come una macro-comunità urbana e anche se può agevolmente videochiamare in Giappone, avere followers in Sudafrica e collaborare in smart working con la Norvegia, alla fine dei conti le persone con cui interagisce direttamente e significativamente, saranno al massimo un centinaio. Magari è una micro-comunità delocalizzata in ogni continente, una "comunità touchless" (a prova di Covid, se mi passi la battutaccia), che non si è mai toccata e per i compleanni condivide spumante e torte solo con le emoticons, ricca di dialogo interculturale e proficui scambi di vedute, ma alla fine, come dice il saggio, «cento vale cento» e cento non è una macro-comunità.
Questo per me è il limite delle dinamiche, come il dono o il sacrificio, che sono "condannate" dalla loro "natura" a non poter diventare veramente politiche, restando "solamente" morali nel giudizio altrui e piuttosto individuali nella pratica (il che comprende anche fenomeni come la filantropia, l'eroismo, etc.): quanto più la polis è estesa, tanto più elevare a legge la consuetudine della micro-comunità è secondo me fallimentare, per limiti non spaziali, né temporali, né tecnologici, bensì antropologici (il suddetto relazionarsi "a base cento", con il 101mo che è già meno significativo in quanto "borderline" della nostra "comunità affettiva"; d'altronde, come recita più o meno l'antico adagio, «templi e maiali dei paesi natali», anche se tale "paese" è dislocato nel "villaggio globale").
Ha senso rimpiangere la micro-comunità con i suoi vantaggi (non che sia priva di difetti, ovviamente), ma ne ha molto meno proporla come modello politico (quindi non solamente come buon esempio) scalabile per macro-comunità. La mia osservazione era derivata (in tutti i sensi) da quella di Gramsci che parlava infatti di «tutta la società»(cit.), intendendola come macro-comunità, da cui il mio ritenere insensato rimpiangere il baratto anche se, come mi hai giustamente segnalato, non può davvero esser rimpianto non essendo mai stato forma egemonica (almeno non da quello che possiamo verificare; il che, a pensarci bene, sarebbe perfettamente compatibile con l'egemonia del baratto, soprattutto se inteso in modo "asincrono"; tuttavia non voglio competere con gli storici; ubi maior minor cessat).
#480
Storia / Re: La lezione della seconda guerra mondiale
03 Settembre 2023, 18:53:25 PM
Citazione di: Jacopus il 03 Settembre 2023, 17:23:45 PMIn realtà di fronte a ciò, la vera meraviglia è constatare che l'Italia sia comunque ancora l'ottava potenza economica mondiale.
Tuttavia se usiamo come "unità di misura" il cittadino, per PIL pro capite l'Italia è 29ma (fonte) e per "felicità" è 31ma (fonte in pdf).
Giusto per "dare i numeri" facendo confronti (non casuali): gli USA sono primi per economia (PIL complessivo), 7mi per pro capite e 16mi per felicità, mentre la Cina è seconda per economia, ma 68ma per pro capite e 72ma per felicità; la Svizzera è quarta per pro capite, quarta per felicità e 20ma per economia.