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Messaggi - bobmax

#466
Citazione di: Jacopus il 17 Gennaio 2024, 19:24:23 PMSenza colpevole non esiste neppure il male, a meno che non si voglia interpretare il male in modo metafisico, il che non è possibile, quando si viene assassinati.
Ah, sì?
Se vedi soffrire qualcuno, quello non è male a prescindere?

Ma no... ci deve essere un colpevole, se no che male è!
Impressionante.

E lasciamo stare la metafisica, per favore.

#467
Citazione di: green demetr il 17 Gennaio 2024, 19:05:38 PMSe il male non esiste, allora giustifichi qualsiasi azione malvagia.
Come fai a non vedere il tuo nichilismo teorico lo sai solo tu. :D
Non è il male a non esistere, è il colpevole.

Non mi sembra poi così difficile distinguere le due cose...

Ed è il male assoluto, la sua possibile realtà, a sfidarci.

E anche questo mi sembra debba essere condivisibile, oppure no?
#468
Tematiche Filosofiche / Re: Logica e Verità
17 Gennaio 2024, 17:47:47 PM
Citazione di: Koba II il 17 Gennaio 2024, 15:44:51 PML'ambiguità del tuo discorso sta nella connotazione positiva che dai al termine Essere, cosa che non potresti fare perché lo definisci esclusivamente a partire dalla sua inesistenza, dalla sua opposizione all'esistenza. L'essere per te è tutto ciò che non esiste. Quindi è Nulla. E dovresti fermarti qui. Il tuo discorso dovrebbe fermarsi qui.
Invece dici: "quando finirà l'illusione dell'esistenza finalmente avrai accesso all'Essere", come se Essere avesse qualcosa di positivo, come se in questo passaggio ci fosse "salvezza", "rivelazione", invece il fondamento del tuo discorso, che nella sua parte costruttiva opportunamente passi sotto silenzio, è l'identità di Essere e Nulla, è l'Essere basato esclusivamente sul suo essere non esistente, sull'essere l'opposto di tutto ciò che esiste, sul non poter avere alcuna connotazione, alcun carattere, alcuna positività. Pura virtualità, puro vuoto.
È nient'altro che nulla, e quando ci sarò dentro, non sarò niente, sarò appunto nulla, e dire che sarò Dio perché Dio=Essere=Nulla non cambia la sostanza delle cose.


Solo tu, puoi far sì che l'Essere sia il Positivo.
Che il Bene sia, dipende solo da te.

Davvero avrebbe senso l'opposto?
Che cioè il Bene fosse, a prescindere da te?

E tu che ci staresti a fare qui?

L'orrore del Nulla deriva dalla carenza di amore. Perché è proprio l'assenza di amore l'autentica assoluta disperazione.
Se ami, l'Essere muta, dal Nulla assoluto diventa il Nulla fonte di infinite, meravigliose possibilità.

Cerca il limite, giungi fino a dove traspare il Nulla, seguendo il suggerimento di Jaspers.
Avrai solo te stesso a sostenerti.

In nome di cosa resisterai di fronte alla fine di ogni concretezza?
Non sarà la tua forza proprio e soltanto il tuo amore?

Dio dammi l'amore...
Infine sarò senz'altro esaudito, perché è Dio che prega se stesso.
#469
Varie / Re: L'enigma del Sì o No
17 Gennaio 2024, 14:55:20 PM
Citazione di: daniele22 il 17 Gennaio 2024, 14:39:30 PMIo chiedo solo una cosa. Dato che l'esploratore si trova davanti ad una persona da cui in nessun caso potrà trarre informazione alcuna dati i termini dell'enigma, ovvero il fatto che sia bugiardo o veritiero e il fatto che dell'unica risposta che ci sarà data di sentire non conosciamo la traduzione, come fate ad essere certi che l'indigeno possa informare? A me sembra che vi sbagliate tutti e tre. Posso pure sbagliarmi io ovviamente


Fai bene, Daniele, a tenere la posizione.
Perché la verità non è questione di maggioranza. E poi la verità chiede proprio di lottare per lei!

Nella lotta, il tuo amore per la Verità può risvegliare il demone che è in te.
Allora saprai se avevi ragione oppure torto...
Ma se avevi ragione non ne gioirai granché, così come non ne soffrirai se avevi torto. Perché il vero, è pace per l'anima.
#470
Tematiche Filosofiche / Re: Logica e Verità
17 Gennaio 2024, 14:32:50 PM
Citazione di: Pio il 17 Gennaio 2024, 13:44:10 PMOgni cosa dipende da altro da sé. Si potrebbe allora dire che Essere è ciò che NON DIPENDE da altro. Dire che è Nulla mi sembra generi confusione perché toglierebbe essere all'Essere stesso, diventerebbe non-esistente, mentre la sua esistenza è libera dal dipendere da altro. La sua sarebbe la verità del non-dipendere.

Esistere significa stare. E si sta sempre in un luogo. E si sta sempre perché vi è altro.
Fosse anche solo lo spazio vuoto, fosse anche solo l'io che pensa, comunque è sempre necessario altro: il vuoto, il pensiero.

Il chiedersi l'esistenza di Dio è già fallace in origine.
Perché pretenderebbe, implicitamente, che vi sia qualcos'altro oltre a Dio, qualche luogo dove Dio sia.

Quindi Dio non esiste.
Dio è.

E poiché è e non esiste...

Dio = Essere = Nulla

Nulla significa, e significa soltanto, non esistenza.
Nulla significa solo negazione dell'esistenza.
Non è qualcosa il Nulla.
Questo bisogna tenerlo ben fermo!

L'universo, per esempio, è necessariamente nel Nulla.
Se lo immaginiamo in un luogo, non facciamo che spingere più lontano il Nulla, senza mai però poterne fare a meno.

E cosa mai può sussistere confinando con il Nulla?
Beh, il Nulla stesso!

Ma attenzione!
Nulla = Essere = Dio

È proprio il Nulla/Dio la fonte di infinite possibilità.

L'anima mia trova la sua pace in Dio.
Dove ogni opposto si annulla.

Dio = Negazione della negazione




#471
Tematiche Filosofiche / Re: Logica e Verità
17 Gennaio 2024, 13:33:42 PM
Citazione di: Koba II il 17 Gennaio 2024, 09:12:21 AMSeguendo Leopardi, è vero, ha ragione, la razionalità smaschera le illusioni della religione e dell'arte: appare chiaro il loro essere rimedio al dolore.
Però bisognerebbe chiedersi onestamente: se per contenere questo dolore è sufficiente la consolazione di racconti fantastici e forme "aggraziate", vuol dire che la vita ha qualcosa di suo, di naturale, di immanente, che contribuisce a pareggiare (quasi) il conto.

Dice Severino che all'inizio il rimedio è la festa. Poi da essa vengono fuori i racconti del mito e la messa in scena dell'arte.
Tu, invece di indagare sul modo di recuperare lo spirito della festa, proponi un ragionamento, che poi declini su altri temi come nel topic sul perdono con conseguenze paradossali, il quale consiste nel guardare la nuda vita, non più trasfigurata dalle illusioni, ed essere schiacciati dall'orrore a tal punto da doverci convincere che la visione comune della realtà non può essere vera. Per cui non è possibile che io abbia perso una persona amata, più probabile che non sia mai esistita. Per cui qui non siamo nel mondo degli uomini ma all'Inferno. Per cui io non sono io, ma sono Dio, perché solo Dio esiste.


Sì, tu sei Dio.
Perché solo Dio è.

Occorre però distinguere tra "esistere" e "essere".

Esiste ciò che "sta". Ossia c'è, e c'è perché vi è pure altro.
(attenzione a quel ci, a quel vi)

Invece davvero è, ciò che permette l'esistenza, ciò a cui allude l'esistenza, ma che a sua volta non esiste, non può proprio esistere.
(Se esistesse, dovrebbe alludere a qualcos'altro)

Non esistendo, l'Essere, per la esistenza, coincide con il Nulla.
Essere = Nulla

Perciò:
Dio non esiste, Dio è.
Dio = Essere = Nulla

Tu invece esisti. E finché esisti, in quanto esistenza... non sei.
Sei un non essere.
Così come tutto quello che c'è, che esiste.

Quando l'illusione della esistenza svanirà, tornerai a essere ciò che sei sempre stato: Dio.

Dal non essere all'essere.

Ed essendo Essere, tu sei la Verità.

Infatti Essere = Verità

Sembrerebbe un ragionamento assurdo...
Ma se ti metti per davvero alla ricerca, potrai finire per sospettare che viceversa è l'esistenza ad essere assurda. Assurda è la nostra usuale sua interpretazione.

Una strada possibile, tra le tante, per percepire l'assurdità del nostro senso comune, può essere la messa in discussione del libero arbitrio.
Una "verità", quella del libero arbitrio, che non sta proprio in piedi.
E persino l'obiezione a metterlo in discussione : "E allora la responsabilità?" conferma la nostra cecità.

La inesistenza del libero arbitrio fa accrescere a dismisura la tua responsabilità!
E quando inizi ad averne sentore... grande è la tua compassione per il mondo dolente.
#472
Varie / Re: L'enigma del Sì o No
17 Gennaio 2024, 10:00:46 AM
Citazione di: daniele22 il 16 Gennaio 2024, 22:32:59 PM
La domanda "Hai capito?"è pretestuosa dato che non distinguo il sí dal no. Per me è  lo stesso che lui risponda so o ni come richiesto dal problema.
Da informazioni che vengono dal testo il problema non riguarda l'etica ... si dice solo che dicono falsità, non che ingannano. Infatti,  dato pure che li conosco, se decido di chiedere nonostante il mio handicap significherà pure che ritenga in qualche misura di potermi fidare di entrambe le tribù. Pertanto la mia domanda "Hai capito?" sarebbe necessaria solo per via dell'ordine imposto dal problema. Prima di tutto io gli dico infatti di mettersi sulla giusta via. Per quale motivo l'indigeno dovrebbe ingannarmi? Non ho letto ancora la risposta di Eutidemo, ma non penso che la risposta di Phil possa essere giusta perché non disambigua i due modi di essere vere entrambe le frasi a seconda che vengano dette dai mentitori o dai veritieri dato che non è in grado di distinguere il sí dal no


Sì, penso che hai colto il nocciolo della questione. Il bugiardo dice falsità, ma non per questo è per forza un ingannatore.
Ed è proprio confondendo questi due piani che sono andato in confusione...
#473
Varie / Re: L'enigma del Sì o No
17 Gennaio 2024, 09:56:37 AM
Citazione di: Phil il 16 Gennaio 2024, 21:06:48 PMProverei a fargli la domanda: «se chiedessi a un membro dell'altra tribù di dirmi "So" se è vero che le due frasi "la strada a sinistra porta al villaggio" e "tu sei umano" sono due frasi entrambe vere, altrimenti di dirmi «Ni»; egli cosa mi direbbe?».
Se non ho fatto confusione, se la risposta è «Ni» la strada giusta è quella sinistra, se la risposta è «So» allora è invece quella a destra.

Soluzione corretta, bravissimo!

Ed è la soluzione che era proposta con l'indovinello.
Mi aveva confuso la doppia domanda. Dove però la seconda, sull'essere umani, mi sembra inessenziale.

In questo modo si evita che il bugiardo si esprima riguardo a se stesso.
Come invece richiede la soluzione di Eutidemo.

Comunque entrambe le soluzioni mi sembrano corrette.
#474
Varie / Re: L'enigma del Sì o No
17 Gennaio 2024, 09:48:08 AM
Sono io, Eutidemo, che sono andato in confusione.
Perché in effetti il bugiardo con la doppia bugia si comporta necessariamente come il veritiero.
E così, secondo me, la tua soluzione è corretta. Bravissimo!

È che faccio fatica a tener ferma la bugia di una bugia... :'(

Grazie Eutidemo per le occasioni che mi dai di verificare le mie incapacità.  :)
#475
Varie / Re: L'enigma del Sì o No
16 Gennaio 2024, 22:17:35 PM
Citazione di: Phil il 16 Gennaio 2024, 21:06:48 PMProverei a fargli la domanda: «se chiedessi a un membro dell'altra tribù di dirmi "So" se è vero che le due frasi "la strada a sinistra porta al villaggio" e "tu sei umano" sono due frasi entrambe vere, altrimenti di dirmi «Ni»; egli cosa mi direbbe?».
Se non ho fatto confusione, se la risposta è «Ni» la strada giusta è quella sinistra, se la risposta è «So» allora è invece quella a destra.

Non so, sono in confusione...

Anche la risposta che ho dato a Eutidemo è inconsistente...

La soluzione, che funziona e non è mia, è diversa.
Meglio per me soprassedere per un po'... :-[
#476
Varie / Re: L'enigma del Sì o No
16 Gennaio 2024, 18:25:10 PM
Citazione di: daniele22 il 16 Gennaio 2024, 18:03:10 PMIo direi all'indigeno: "Mettiti nel sentiero che porta al villaggio e chiedimi se è quello dove ti sei messo il sentiero giusto. Hai capito?"
Qualsiasi sia la risposta non vedo per quale motivo dovrebbe ingannarmi

Però l'enigma prevede solo che risponda o Ni o So...
#477
Varie / Re: L'enigma del Sì o No
16 Gennaio 2024, 18:17:51 PM
Complimenti Eutidemo per la dettagliata analisi.

Tuttavia, il bugiardo può solo rispondere So.
Perché lui mente sempre.
Se la strada indicata è giusta risponderà Sì al Sì (dicendo No direbbe la verità) e No al No (dicendo Sì direbbe la verità)

Comunque, fuochino...
#478
Varie / L'enigma del Sì o No
16 Gennaio 2024, 13:28:57 PM
Un esploratore percorre un sentiero nella foresta per raggiungere un villaggio.
Nella zona vi sono solo due tribù di indigeni, la tribù dei Bugiardi, che dicono sempre falsità, e quella dei Veritieri, che dicono sempre verità.

Giunto a un bivio, dove vi è un indigeno, non sapendo quale direzione prendere decide di chiederglielo.
Sebbene non abbia modo di comprendere se si tratta di un Bugiardo oppure di un Veritiero.

L'esploratore conosce la lingua degli indigeni, che è la stessa per entrambe le tribù, e sa che Sì e No si dicono Ni e So, ma non si ricorda quale corrisponda al Sì e quale al No.

Quale unica domanda, la cui risposta è soltanto Ni o So, pone l'esploratore per conoscere con certezza quale via prendere per il villaggio?

PS
Enigma davvero difficile, almeno per me, visto che non sono riuscito a risolverlo. Ma la soluzione c'è.
E in effetti, pure qui vi è semplicità...
#479
Citazione di: ZenZero il 15 Gennaio 2024, 07:37:48 AMCiao, cercavo uno spazio e un luogo dove condividere prospettive differenti, e ho trovato questo forum. Ben trovati!

ASPIRANTE.
Grazie. E' molto importante e vera la tematica che sollevi;  dalla mia esperienza maggiore è la comprensione di ciò che deve essere perdonato, e di "Ciò" che deve attuare il perdono e più profondo è il perdono stesso.
Se si lavora su se stessi per aumentare la consapevolezza, man mano che aumenta la Coscienza, aumenta e difatti cambia la percezione di noi stessi (Ciò che perdona), di conseguenza cambia la comprensione di ciò che deve essere perdonato.

Forse è così difficile perchè dentro e fuori di noi, forze lavorano incessantemente per allontanarci da noi stessi, ovviamente le forze esterne hanno margini di azione nella misura in cui vi sono dei ganci interni ai quali si attaccano.
Uno degli aspetti fondamentali della grande battaglia interiore, sta proprio nell'eliminare questi ganci, permettendo man mano alla Coscienza di espandersi.

Benvenuto!

Ritengo, che l'autentico perdono possa avvenire solo quando si diventa consapevoli che non vi è nessuno da perdonare.

La ricerca della verità richiede di indagare il male. Vuole comprendere le ragioni del male.
E se non si ferma davanti all'orrore, se rifiuta di accettare la esistenza del male assoluto, allora può iniziare a sospettare che in realtà nessuno sia mai colpevole.

Forse, in ultima analisi, non è colpevole neppure se stesso.
#480
Tematiche Filosofiche / Re: Logica e Verità
16 Gennaio 2024, 12:29:52 PM
Oltre a essere il tessuto della esistenza, la logica ha pure un altro ruolo.
La "verità" logica, quando intesa come Verità, comporta infatti non solo la chiarificazione dell'esistente, ma anche la cacciata dal paradiso terrestre!

Il pensiero logico-razionale implica inevitabilmente il nichilismo.
Il nichilismo è implicito nella stessa logica. Ne è l'altra faccia della medaglia.

Lo sviluppo della razionalità comporta una corrispondente crescita del nichilismo.
E poiché ovunque è la logica, ovunque è il nichilismo.

Ciò che è logico, in definitiva nulla vale.

Di modo che nessuno può essere immune al nichilismo.
Tuttavia, si può esserne consapevoli oppure no.
E solitamente non se ne è granché consapevoli. Perché si evita di affrontare la questione, soprattutto se non si ha fede nella Verità.

Abbiamo così il nichilismo "forte" di chi è consapevole del nulla valoriale, che la logica implica, e lo affronta prendendone atto. Con coraggio, alla Leopardi, per esempio.

Oppure il nichilismo "debole" che fugge lo sguardo della Medusa.
E che è diffusissimo. Non solo nei fanatici religiosi, che sono tali proprio come reazione alla inaccettabile verità nichilista.
È frequente infatti un po' ovunque. Pure qui in questo forum, esplicitandosi con un chiacchiericcio inconcludente, che pare proprio aver l'unico scopo di affossare ogni velleità di ricerca della verità.