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Messaggi - Alexander

#466
Tematiche Filosofiche / Re:Il mondo privo dell'uomo
22 Marzo 2021, 19:25:04 PM
Buonasera Viator


Non ho detto che una cosa , in assenza del soggetto, non esiste. La sua esistenza però deve essere conosciuta dal soggetto, altrimenti è come se non esistesse. Immagina che l'universo sia come una biglia senza aperture che nuota in un mare di biglie con cui Geova gioca con Allah. Anche se noi arrivassimo a conoscere tutto della biglia dove siamo racchiusi ci sarebbe preclusa la conoscenza delle altre e non sarebbe possibile in alcun modo conoscerle. Anche  se esistessero miliardi di biglie, per noi sarebbe come se non esistessero affatto. Perché il soggetto non potrebbe in alcun modo conoscerle. Pertanto l'esistenza di una cosa è legata alla sua possibilità di essere conosciuta da un soggetto. Così i fantamiliardi di biglie sarebbero, per il soggetto, esattamente come se non esistessero. Ma è appunto un come se. il soggetto si pone sempre la domanda "come".
Per "sparire" intendo proprio letteralmente "andare a finire non si sa dove, essere introvabile, irreperibile, non più conoscibile".








#467
Tematiche Filosofiche / Il mondo privo dell'uomo
22 Marzo 2021, 19:09:30 PM
Quello che il soggetto conosce è l'oggetto, ma l'oggetto è anche una rappresentazione che ne fa il soggetto (nome e forma vengono stabiliti dal soggetto infatti, non sono delle qualità intrinseche che si dà l'oggetto).  Ma mi sembra che sto andando OT. Se la domanda è: esisteva il mondo prima dell'uomo? E' ovvio che sì, ci sono i fossili che il soggetto guarda e questo non dimostra che l'uomo non è stato creato da qualcuno (in Genesi l'uomo viene creato all'ultimo giorno, che vuol dire che c'è una storia della creazione prima. A meno che non crediate che il "giorno" usato simbolicamente dagli autori, sia un giorno vero di 24H. Nemmeno io ho idee così "grossolane"  :D ). La mia risposta provocatoria è però NO, perché , prima dell'uomo, non esisteva nessuno che dava nome e forma all'oggetto (che si sappia). Adesso noi diciamo che c'erano i dinosauri prima dell'uomo, cioè li nominiamo e definiamo. Noi soggetto ovviamente. Passato, presente e futuro non sono categorie del soggetto?
#468
Tematiche Filosofiche / Il mondo privo dell'uomo
22 Marzo 2021, 17:22:12 PM



Buon pomeriggio a tutti


Io non mi considero un idealista.Però che l'esistenza abbia bisogno di un agente conoscitivo è imprescindibile. E' ovvio che esisteva la vita prima dell'uomo, ma solo l'uomo  conosce il fatto (a quello che ne sappiamo). Cioè il soggetto. Come ne direbbe meglio Schopenhauer:




Nessuna verità è dunque più certa, più assoluta, più lampante di questa: tutto ciò che esiste per la conoscenza, e cioè il mondo intero, non è altro che il soggetto in rapporto all'oggetto.


In mancanza del soggetto conoscente anche l'oggetto, pur esistendo (o essendo esistito), non esiste (o come se non esistesse/fosse esistito). In mancanza di un soggetto conoscente ( cosciente) l'intero universo si svilupperebbe e svanirebbe e chi potrebbe sapere che è esistito?
#469
Tematiche Filosofiche / Il mondo privo dell'uomo
22 Marzo 2021, 14:05:44 PM
Buongiorno Baylham


cit.L'esistenza del soggetto chi la stabilisce?

Solo il soggetto può stabilire la propria esistenza (cogito ergo sum). Un oggetto non può certo stabilirla. La Terra non può stabilire l'esistenza o meno dell'uomo, ma l'uomo può stabilire l'esistenza della Terra ( e di stesso sopra di essa). :)
#470
Tematiche Filosofiche / Il mondo privo dell'uomo
22 Marzo 2021, 08:19:41 AM
Buongiorno Viator


No , non è esistita, perché per esistere una cosa deve essere conosciuta da qualcuno e prima dell'uomo chi sapeva di esistere? Infatti solo l'uomo SA (conosce) che prima di lui esisteva qualcosa. Esiste un lontano pianeta mai visto o conosciuto? No, ma quando lo si conosce si SA che esisteva prima che lo si conoscesse. In mancanza di un soggetto conoscente una cosa non esiste pur esistendo. E' sempre il soggetto che stabilisce l'esistenza di un oggetto.  :)
#471
Tematiche Culturali e Sociali / Goya e i "novax"!
21 Marzo 2021, 16:55:47 PM
Quando andavo con i miei figli  all'Asl per i vari vaccini e richiami, non capitava mai che il medico preposto mi spiegasse che cosa contenevano quei farmaci, quali sostanze, che eccipienti, ecc. Come è obbligatorio riportare nel bugiardino in ogni confezione di farmaco in vendita. Non mi veniva dato nulla di scritto, a parte un bel timbro sul libretto pediatrico.Mi sono sempre chiesto perché. Qualche domanda sullo stato di salute dei bambini, piuttosto generica, e poi l'infermiera procedeva all'iniezione. Mi chiedo se anche questo aspetto, cioè di avere una maggiore trasparenza, aiuterebbe a sciogliere molti dubbi e paure (nessuno  che parla di quanto incida la paura). Se l'operazione appare come "misteriosa" ("Cosa mi iniettano adesso ? Che merda è questa roba?") ovvio poi che le fantasie si scatenino e si paventino misteriosi complotti da parte di persone che certo non vanno ad approfondire in altre sedi la questione. Non so se funzioni ancora così, ma questa era la prassi. Non ci si curava di informarti. Si dava per scontato che tu ritenessi "cosa buona" la vaccinazione. Forse per l'uomo del XXi sec. questa "semplicità", sicurezza e accettazione supina non è più accettabile, o si fa più fatica ad accettarla. Adesso sullo smartphone si legge di tutto, ma soprattutto si viene da decadi in cui le malattie infettive non hanno fatto più paura. Le paure sanitarie erano altre: il cancro, l'infarto, il diabete, ecc. Anche sui media era lo stesso, forse con l'eccezione dell'HIV, ma solo perché toccava la sfera sessuale e il rischio per chi (e sono molti) frequenta allegramente molti partners.


P.S. Io spero solo nell'imparzialità e correttezza degli organismi di controllo (tipo EMA). Perché sui Big Pharma basta andarsi a leggere qualcosa su WP per capire  cosa interessa loro...Le nefandezze della Pfizer, per es., commesse negli ultimi vent'anni sono storia. E anche questo tira acqua al mulino dei no-vax. Un tempo era molto difficile accedere a queste informazioni. Ora sono alla portata di tutti. Anche dei complottari.
#472
Buona domenica Ipazia


Posso riferire i sintomi avuti da un paio di miei amici che si sono sottoposti a vaccinazione con AZ per motivi professionali: uno ha avuto una febbre media che è durata un paio di giorni, mentre l'altro niente febbre, ma una giornata di diarrea come se non ci fosse un domani. Io ho fatto il covid, ma ho avuto sintomi più modesti di loro, solo la stanchezza mi è durata una quindicina di giorni. Penso che per i vaccini, come per la stessa malattia, la risposta dell'organismo sia molto varia (da niente a morire).Con i mei figli non ho mai avuto problemi con le vaccinazioni, mentre altri bambini che conosco hanno avuto disturbi non trascurabili (specialmente con la "trivalente").
#473



Buona domenica a tutti




Ciò che rinasce è la coscienza, che è vista come un processo. Un processo che ha dei contenuti che sono in continuo cambiamento, ma sempre causati, non casuali. Siccome è una dottrina che sorge probabilmente in India, più precisamente nel bacino del fiume Gange, bisogna sempre conoscere il contesto per capire cosa intendessero precisamente, perché vengono usati termini, di solito in sanscrito, che non sempre hanno un corrispettivo preciso nelle lingue europee attuali. Quindi bisogna valutare il contesto in cui vengono usati e perché, per comprenderne il significato. Semplificando al massimo si potrebbe usare, come sono soliti fare nelle Upanishad, l'analogia del fuoco: il fuoco divora tutto e si alimenta continuamente finché trova combustibile, passando da un elemento all'altro. In assenza di combustibile, il fuoco si estingue. La coscienza viene vista allo stesso modo: va continuamente in cerca di "combustibile" (come il fuoco ha un carattere "appetitivo"), passando di corpo in corpo e alimentandosi di desiderio d'esistere. Quando questo desiderio, con la gnosi, viene a mancare la coscienza si estingue (il termine "Nirvana" significa esattamente estinzione, spegnimento, perchè si usava l'esempio del fuoco divorante). Il fuoco è centrale nella simbologia indù: il fuoco è Agni, che divora i cadaveri sulle pire funerarie.
Si potrebbe dire, per esempio, che adesso le coscienze si stanno alimentando, tra gli altri , del desiderio di "fuggire" la situazione  di terrore e oppressione causata dalla pandemia. Questo determinerà forse una rinascita possibile della coscienza gravata dalla paura. Un processo gravato da un contenuto di paura maggiore che comporterà quindi anche un contenuto psichico influenzato da questa paura, che peserà sul corpo, ecc.
Non è del tutto corretto però dire, come si fa di solito, che la coscienza "passa" di corpo in corpo (che serve per semplificare il concetto), perché , essendo appunto un processo di formazione basato sul desiderio,interviene nella "costruzione" stessa della vita, anche se non la esaurisce.
#474

Non è che , un secolo fa, con la pandemia di "Spagnola" le persone si adeguarono facilmente alle imposizioni, introdotte a macchia di leopardo dai vari stati. Le resistenze furono moltissime, più delle odierne. Tantissime persone si rifiutarono di indossare la mascherina (di garza), che venne soprannominata "la museruola". Negli USA, in alcune città, si arrivò a minacciare l'arresto, vista l'inosservanza delle regole di controllo sanitario. E si trattava di un virus influenzale ben più pericoloso del coronavirus attuale, perché colpiva soprattutto persone giovani e sane, spesso di ritorno dal fronte bellico, con una mortalità molto maggiore. Mi sembra, anzi, che la grande maggioranza delle persone, magari mugugnando, si è sottoposta con più dedizione alle restrizioni, durante questa nuova pandemia. Ieri ci sono state molte manifestazioni contro i vari lockdown , in giro per le città europee  (Svizzera,Germania, Serbia,Olanda,ecc.). Dopo un anno di questa vita , con larghe fasce di popolazione duramente colpite economicamente dalle restrizioni, mi sembra il minimo. Insomma, ci sta, che incominci a serpeggiare il malumore. Per molte persone queste restrizioni si riassumono, semplicisticamente, così: "per salvare l'1% della popolazione si rovina il 99%". Uno slogan che circolava ieri. Naturalmente non è vero, ma per una buona percentuale di gente lo è (600.000 persone che hanno perso il lavoro solo in Italia, con ristori "risibili"). Cos'è cambiato invece profondamente dall'epidemia del 1918 rispetto a quella attuale? Anche per rispondere, nei limiti, alle domande che si pone Jacopus (Buongiorno!). Riporto un passo da un articolo pubblicato nel sito dell'Uniss (università studi di Sassari) che condivido (le sottolineature sono mie):



Inoltre, rileva Tognotti, anche la scienza, di cui nei prossimi decenni ricorderemo sicuramente i trionfi, ha mostrato un suo lato oscuro: "In futuro racconteremo storie, esaltanti e non, di questo momento straordinario per la scienza che ha portato vantaggi all'umanità, ma che ha visto anche l'emergere di una ricerca egoistica e tesa ad un maggiore prestigio a prezzo della verità e del rigore. C'e' stata anche una ricerca viziata che ha ingenerato confusione e influenzato politiche fuorvianti".

#475
Buongiorno a tutti


Preoccupa anche, secondo me, la retorica istituzionale attorno al virus. Il 18 marzo diventerà giornata del ricordo delle vittime del covid19. Niente contro le celebrazioni, sono cose quasi sempre innocue, ma non mi sembra ci sia una giornata del ricordo delle vittime del cancro, o dell'infarto. Ogni anno, il cancro miete (180.085 vittime nel 2017) più vittime del covid. Stranezze retoriche delle società umane.
#476
Buongiorno a tutti



Quando ci si approccia a dottrine nate e sviluppatesi in altre epoche, o addirittura in età arcaica, dovremmo sempre prendere in considerazione l'ambiente storico e socio-economico che le produsse. La dottrina della rinascita sorge in ambiente agricolo e il modello scelto è ovviamente l'agricoltura: si pianta un seme, c'è un periodo di tempo durante il quale un qualche processo invisibile e misterioso ha luogo, e poi la pianta spunta e può essere raccolta. Il risultato di un atto che poi determina una rinascita viene infatti chiamato "frutto" (occasionalmente anche "raccolto", letteralmente "mietitura"). Il tempo che intercorre fra l'atto e il frutto è imprevedibile. La dottrina della rinascita  è uno sviluppo incredibile del pensiero umano dell'epoca, anche se a noi , migliaia di anni dopo,può sembrare ingenua. Prima di essa un uomo che moriva andava dagli "antenati", indipendentemente se le sue azioni in vita fossero state buone o malvagie.  Si credeva in una cosmogonia binaria: questo mondo e il mondo degli antenati. Con la dottrina del karma s'impone per la prima volta il principio della responsabilità etica dell'individuo. Una rivoluzione per il pensiero e la coscienza umana.  Un comportamento eticamente corretto portava ad un buon "raccolto"; un comportamente malvagio a un pessimo raccolto. Entra in campo l'idea di una cosmogonia a tre mondi ( i famosi "tre fuochi" della ritualità indù).
E' accaduto molto raramente che , nella storia umana, le persone abbiano accettato di essere totalmente responsabili di se stesse. Ancora di più in società in cui le condizioni dell'esistenza, come in quelle agricole arcaiche,dipendevano dalle scorte di cibo determinate dalle mutevolezze del clima. Anche un alto tasso di morbilità rendeva la vita poco attraente. Parlare adesso , per noi grassi e satolli di piaceri uomini del XXI sec. della bellezza della vita e delle cose positive che scorgiamo in essa, sarebbe sembrata probabilmente un'assurdità alle orecchie di un contadino indoariano, che arrivava , se era fortunato, ai 35anni e che quasi sicuramente vedeva morire alcuni figli prima di lui, lavorando dall'alba al tramonto, tutti i giorni, per ottenere un "raccolto" quasi sempre insufficiente. La vita come cosa positiva, appare molto un giudizio dell'uomo moderno, per lo più occidentale,  che si è in parte affrancato (ma non del tutto) dalla "fatica di vivere" .
Che il principio di responsabilità si sia affermato, nonostante tutto, in quelle popolazioni, rappresenta sicuramente un progresso del pensiero umano. Se tutto il karma ha un valore etico, l'intero universo di viene allora un luogo etico, perché la collocazione che vi hanno tutti gli esseri dipende dai loro meriti. Si potrebbe anche definire come l'inizio del declino del valore arcaico della forza, che diventa allora non un valore in sè , ma solo se al servizio di qualche valore etico sentito dalla comunità agricola. Pensare che l' "uomo forte", che deruba il raccolto altrui, può essere malvagio e quindi avere un pessimo futuro "frutto" dalle sue azioni, oltre che consolatorio, aveva anche un effetto deterrente ( in parte, purtroppo).
Obeyesekere ha mostrato come sia logico che l'eticizzazione dell'escatologia di una società porti alla sua universalizzazione. Quando l'etica è ridotta ai semplici valori di ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, e viene collocata nella mente, che è comune a tutti gli esseri umani, le distinzioni di sesso, età e classe sociale diventano irrilevanti. Così tutti possono raccogliere "frutti" dalle loro azioni.
#477
Buonanotte agli insonni



Il Cronassial era un farmaco, venduto qualche anno fa, che veniva considerato come la panacea per i problemi neurologici. Venne ritirato dal commercio dopo diversi morti e aver visto i danni che provocava a fegato e muscoli. All'inizio però era considerato sicurissimo e sponsorizzato con vigore da grandi personalità scientifiche, come R.L. Montalcini. Non dobbiamo considerare gli scienziati come dei semidei, sbagliano anche loro, e alla grande anche.Questo per dire che il principio di precauzione non è necessariamente prerogativa di uno stato o di un'istituzione , pubblica o privata. Anche il comune cittadino, nei limiti delle informazioni in suo possesso, può osservarlo. Nel caso del vaccino AZ, vista anche l'aleatorietà nel tempo (5-6 mesi?) della sua efficacia, vien da chiedersi se ne vale la candela. Io direi: se ho ottant'anni e desidero vivere ancora, perché nonostante tutto non mi sono ancora stancato della vita, ne sono ancora preso, quasi illuso, prendo anche l'AZ. Le possibilità di morire di trombosi sono nettamente inferiori a quelle di morire per covid. Se però ho vent'anni (che non ho) e nessuno sa dirmi con sicurezza gli effetti dell'AZ tra uno, due, dieci o vent'anni...no grazie, passo!
Comunque sembra che non ne usciremo più. L'ISS ha diramato ieri le nuove linee guida: anche i vaccinati, se entrano in contatto con un positivo, devono osservare rigorosamente la quarantena e farsi tamponare dopo dieci giorni. Naturalmente bisogna continuare a portare mascherina, gel e stare adesso, se possibile, a due metri. Anche se vaccinati o guariti naturalmente. E' un incubo! C'era un silenzio spettrale, cupo, dove vivo, questa sera. C'è qualcosa di strano nell'aria. O  pare solo a me?  ???


#478
Buongiorno Sapa


In effetti, anche se vogliono vaccinare tutti, compreso quelli che, come il sottoscritto, dispongono già di anticorpi naturali, non ha molto senso assumere un rischio, seppur minimo, come quello di iniettarsi un vaccino "quasi sperimentale", se non si è in una categoria effettivamente a rischio. Gli operatori sanitari e il personale scolastico probabilmente saranno costretti per legge, alla fine. Non so in quel caso se utilizzeranno ancora l'AZ. :-\
#479
Buongiorno a tutti


cit.Lou:In realtà il mondo, inteso come dalla definizione proposta "tutto quello che c'è", ovvero inteso come campo che abbraccia la totalità, essendo un "concetto" limite, è proprio ciò che non esiste. Non c'è un fatto chiamato "mondo".



Il termine "mondo" indica infatti piuttosto un processo cognitivo che non qualcosa di effettivamente esistente. Se c'è qualcosa "là fuori", e probabilmente c'è, non è un mondo. La mente tende a entificare ogni cosa, necessariamente per nominare (il pensiero non funziona senza dare un nome a ogni percezione). Considerando poi che disponiamo di una coscienza "appetitiva", che si protende cioè all'esterno, verso ciò che può "divorare", possiamo dire che il mondo è una costruzione umana.
#480
Gli aggiornamenti che arrivano su persone che presentano gravi trombosi dopo la somministrazione del vaccino Astrazeneca comincia a instillare più di qualche dubbio (ultima, in Italia, una donna di Napoli in condizioni disperate) e correttamente le autorità sanitarie dei paesi UE procedono alla sospensione dell'uso del vaccino. Il fatto insolito non è che su milioni di casi possa esserci una certa coincidenza temporale, per cui non si sa se le morti siano provocate dal virus, quanto la stranezza del quadro clinico di queste persone decedute: "I pazienti presentano una combinazione molto rara di basso numero di piastrine, trombi nei vasi sanguigni piccoli e grandi ed emorragie. Altri casi con sintomi simili sono comparsi in vari Paesi europei" ha dichiarato Steinar Madsen, direttore dell'Agenzia dei medicinali norvegese. Persone sane, senza patologie pregresse, che presentano un quadro clinico molto "insolito", non riconducibile a malattie conosciute. Direi che è il caso di fermarsi per il momento, in attesa di approfondimenti.