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Messaggi - green demetr

#466
Citazione di: Jacopus il 03 Ottobre 2024, 12:43:19 PMOvvio che il "sumus cogitantes" ha altrettante controindicazioni del "sum cogitans" cartesiano. Le due dimensioni devono imparare a coesistere, onde evitare derive pericolose in un senso (schizofrenia) o nell'altro (paranoia).
Basterebbe legger qualsiasi pubblicazione contemporanea per ritrovarci quello che tu felicemente hai chiamato il sumus cogitantes.
Fa parte della manipolazione dei globalisti, che presi da una sindrome schizofrenica sono passati direttamente nella paranoia: non esiste l'individuo, esisto solo Io in quanto garante della sicurezza e giusta applicazione di questo SOMMA dei cogitanti.
ovvero dei serfi. "Sono disposto a pagare tutti i succhiaballs del mondo affinchè accertino scientificamente di questa cosa delirante" questo è il loro mantra.
Bè a dire il vero come ha citato il maestro era quello che pensavano anche i primi illuministi...il problema di questa scieziaaa si era posto subito dal principio.
La dichiarazione paranoide con proiezione sadica (vedi eyes wide shut del compianto kubrick) è sempre più evidente.
Ancora peggio quella dei suoi yes man.
Ma facciamo pure finta di niente. 8)

E comunque si Cartesio narra la leggenda abbia passato gli ultimi suoi anni nella paura di essere ucciso....
In effetti il caso Cartesio varrebbe la pena di studiarlo meglio...quello che abbiamo detto finora è cosa da manuale di liceo, ma cartesio ha scritto molto, ma molto di più.
Non è un autore che mi interessa purtroppo.

Come direbbe un amico di periferia: "grossi problemi"
#467
Tematiche Culturali e Sociali / Re: Penelope
03 Ottobre 2024, 18:03:33 PM
Citazione di: Bruno P il 03 Ottobre 2024, 08:28:58 AMRimane il fatto che i testi omerici, in questo caso nelle figure di Penelope e Elena, ci propongono delle interpretazioni in cui specchiare il nostro pensiero con riferimento alla società in cui viviamo
Si certo, e lo trovo problematico, una società che non sa più coltivare il senso, potrà anche avere idee cosmologiche più corrette, ma rispetto al vivere quotidiano è come se si fosse tolta le basi che si era faticosamente costruita.
D'altronde lo stesso Freud chiamava con urgenza una rilettura dell'erotica nella grecia e nella roma antica, nel senso che una maggiore aderenza ad esso porterebbe a miglioramenti sostanziali anche nell'ambito delle relazioni.
Certo nell'età post-moderna, ossia nell'età del depensamento assoluto, la cosa risulta assai più difficile, pur avendo per i soliti paradossi della storia, una competenza filologica infinitamente maggiore rispetto al passato.
#468
Citazione di: PhyroSphera il 07 Agosto 2024, 21:44:01 PMEsplorare la dimensione religiosa (o perché no, spirituale!) senza temere di perdere l'intelletto, oppure abbandonare le armi, interessarsi ad altro.
Stavo leggendo la prefazione al Barthes, per Gesù storico, si intende una nuova visione del dogma, che rifletta sulle istanze umane (storico) più che su quelle dottrinarie, spesso arruginite del tomismo.

Quindi l'intelletto è chiamato a farsi carne, e a credere nel messaggio messianico, che punta il vero, il bello, il giusto.
Mi sono imbattuto in una foto del mio maestro con Moraldi, dalla wiki notiamo che queste novelle hanno un valore di sintesi di varie tradizioni. Da quelle gnostiche-iraniane a quelle orfiche-egizie che confluiscono nella grecità che poi si fa sincretismo in quel di nag-hammadi.

Mi fa ridere che la questione del vivere come l'incarnato oggi debba essere una triste vicenda se gesù era ebreo o no.
Mi ricorda troppo di quanto ca**o siamo messi male, e di quanto le ere antiche fossero superiore a quella che viviamo in lungo e in largo (non fosse per la serfitudine  :D , che comunque è solo migliorata di condizione, più che liberata...ma anche questa è un altra storia).


#469
Citazione di: taurus il 03 Ottobre 2024, 14:36:35 PMGià avevi postato questo..
E ti risposi che detto popolo (prediletto dal Loro Abbà..) esso NON è l' unico popolo antico rimasto !
Pensa allora agli Aborigeni, malgrado la pulizia etnica dei cristiani europei non sono stati tutti decimati ma continuano ad esistere..
Ho parlato di popolo, non di gruppi umani.
Il popolo è un qualcosa in cui riconoscersi a livello culturale (di lingua, di costumi, di letteratura etc...), è qualcosa di superiore alle tribù.
Se vuoi puoi rileggerlo così: l'unica cultura che sa ancora della grandezza del suo passato.

Delle note di disprezzo dei filosofi non so che farmene.
Perchè questi filosofi non provano a confrontarsi con questa grande cultura, magari provando a spiegare in cosa consista questa rozzezza.
Poi ne riparliamo.

Questo non vuol dire che allora loro possano fare lo stesso liquidando la cultura greca come "nemica"...ma di questo abbiamo già parlato sopra.
#470
Citazione di: taurus il 03 Ottobre 2024, 14:31:26 PMQuindi ? Puoi auto-beatificarti come vuoi _ MA, rozzo monoteista, non rompere.. i marroni agli altri ! 
:D Ma infatti si, questo vale per ogni santissima religione che poi inevitabilmente vuole acquistare potere temporale e con esso la boriosa spocchia di voler imporre agli altri la propria teologia, quando se c'è una cosa che le religiono devono capire è che c'è la libertà dell'uomo di scelgiere...ma queste sono cose che nella mia analisi potranno avvenire solo molto in là negli anni, qua siamo sempre dentro le solite cose umane primitive, invidia, superbia, ira etc...etc...etc...
Prima di innalzarsi a parlare del bene e del male, varrebbe la pena cercare di capire queste cose, e solo poi, appunto molto poi, creare comunità religiose che si rispettino.
#471
Attualità / Re: Libano
03 Ottobre 2024, 17:05:49 PM
Citazione di: anthonyi il 03 Ottobre 2024, 15:24:09 PMChe tu simpatizzii per la Russia, niko, l'avevo già capito, che poi gli argomenti che esprimi facciano acqua da tutte le parti, é pacifico.
Io appositamente facevo notare a green che questa strada, del diritto naturale, é troppo discrezionalità, ognuno può argomentare le cavolate che vuole, basta avere fantasia, e tu fantasia ne hai tanta.
Ma il patto perchè vi sia uno stato giusnaturale è proprio quello della ragione che ragiona sui fatti e non sulle fantasie a cui si appiglia niko e compagnia comunista, o pretesa tale. Che fra l'altro invalida qualsiasi proposta di ragionamento fatta da questi (qui non mi riferisco a niko, ma ai vari blog, di cultura alternativa.)

Ciò detto della Russia, vale anche dell'Ucraina.
A me pare che sia il diritto positivo a pre-fabbricare i buoni e i cattivi su criteri molto fantasiosi.

Nella realtà ci sono le truppe naziste e i file su Biden jr., prontamente nascosti proprio da questo diritto.
Diritto a silenziare le persone.

Il fatto che vi sia una tirannia ad est, infinitamente più crudele e irrazionale, non vuol dire che allora ad ovest non vi sia una tirannia che sotto certi aspetti (censura, cancel culture, bipolarismo etc...) è persino più inquietante.
E il fatto che chi parla male dell'ovest pure essendo parte dell'ovest venga usato dall'est, è un ragionamento da fare (lotta di propaganda), ma non da usare per tacciare allora la critica.
Altrimenti poi ci meritiamo questa società che pensa solo ai propri interessi individuali, dai potenti in alto, ai serfi in basso.

No io penso che ci debba essere una dignità dell'uomo di base, e chi volesse fare violenza come fanno gli arabi cosiddetti estremisti (ma abbiamo visto che non è semplicemente quello quanto proprio una questione di religione), fra di loro, e contro l'occidente, dovrebbe immediatamente essere riconosciuto come nemico di questo ordine naturale.
Alle fantasie di pace, di chi pensa solo ai fatti suoi ce ne sarebbe da dire: ma riguarda qualcosa che non c'entra con l'attualità. Percio' mi taccio.

Frattanto Dershovitz ha postato un video in cui si lamenta che biden abbia posto il veto a che israele colpisca le basi nuclerai iraniane. 

Di nuovo è una lotta ai piani alti della politica americana. Fra la sinistra globalista e macellaia, e i conservatori e gli interessi locali (con guerre locali, e di cui l'iran minaccia di essere un pericoloso agente globalista).

Che il problema della modernità passi anche da questo è a mio avviso il centro focale anche di una discussione politico-sociale.

Il diritto naturale non è il diritto del buon selvaggio.
Ma approfondirò perchè voglio unirlo alla cultura cristiana in generale.
#472
Citazione di: PhyroSphera il 02 Ottobre 2024, 08:00:16 AML'assolutezza con la quale Recalcati invita al desiderio è senza equilibrio: per compensarne bisogna riflettere sui limiti della volontà di potenza, sulla impossibilità dell'ego a realizzarsi senza altro... o Altro, l'Altro che è Dio, il Mistero che a volte si deve accettare per vivere.
Questa estate ho avuto l'avventura di capire cosa sia il transfert, e devo ringraziare una persona su youtube, potrei dirlo un secondo maestro.
Il punto della terapia è proprio ciò che riguarda il transfert, il transfert lacaniano è l'esatto opposto di quello freudiano, in quanto invece che alla cura delle fissazioni della pulsione infantile, si pone come super-io, come mera cura placebo.
"Pensi di stare meglio? bene allora stai meglio!" è questo il leit motif che c'è dietro.
Ma la teoria della pulsione freudiana è assai più ampio che al tema della terapia.
Infatti la pulsione come dice Freud si apre nella direzione dell'apertura dell'io al senso.
Ovvero che c'è una bella differenza tra prendere coscienza della ricerca di senso, e pensare di aver preso coscienza di questa ricerca.
In questo senso Freud richiama al grande sforzo di liberazione individuale a cui alludevano gli antichi.

In realtà non c'è questa grande differenza, come mi pareva prima di questa estate, al metodo analitico usato dai due grandi psicanalitici.
L'errore di Jung è quello però di pensare che l'apertura di senso non sia dentro l'individuo, ma che sia là fuori, da qualche parte nell'inconscio.
In questo senso però la teoria della pulsione si trova di nuovo senza oggetto.
E infatti Jung cade poi vittima della sua stessa proiezione, creando un mondo fantastico popolato da gnomi e fate.
In freud invece la pulsione ha sempre un oggetto, si tratta semplicemente di liberare questo oggetto dai suoi guardiani.
La critica di Fromm a Freud è invece di ordine sociale.
Infatti per Freud l'oggetto è sempre un oggetto individuale, e giammai sociale.
Naturalmente io sto con Freud, infatti un oggetto sociale non esiste in sè, bensì come orizzonte di senso dell'individuo libero dalle sue catene, dai suoi pregiudizi, e sopratutto dalle sue fantasie, o proiezioni.
Questo oggetto è l'amico.

Idem per la religione, se la religione non si interroga del suo carattere fantastico, averà sempre grossi problemi di affermazione.
#473
Tematiche Culturali e Sociali / Re: Penelope
02 Ottobre 2024, 23:35:45 PM
Citazione di: Bruno P il 02 Ottobre 2024, 18:59:24 PMIl confronto tra Penelope e Elena proposto da doxa è davvero interessante e si presta a diverse letture e dall'alto della mia ignoranza provo a darne una, tra le possibili, in chiave psicologica.
Con riferimento alla visione classica dei due personaggi (Penelope che virtuosamente attende Odisseo e Elena che invece, spinta da Afrodite, cede a Paride) desidero richiamare il concetto di locus of control.
In psicologia questo termine indica il punto in cui l'agito del soggetto è interno o esterno ad esso. Nel primo caso il soggetto è lui l'agente (nel bene e nel male) che decide del proprio destino; nel secondo invece il soggetto lascia che siano fattori esterni, altre persone incluse, a condizionare in maniera decisiva il suo vissuto e il suo futuro.
Va da se, come in tutte le cose, che necessita un punto di equilibrio in ciascuna persona. Come mi insegnate, Aristotele sosteneva che le virtù si misurano su tre dimensioni (troppo, troppo poco, il giusto). In maniera più grezza, non c'è solo il nero e il bianco ma anche un'infinità di grigi nel mezzo ed a ciascuno viene chiesto di trovare la propria "tonalità", quella che meglio ci consente di vivere serenamente.
Le opere di Omero ci propongono pertanto due modelli: quello di Penelope e quello di Elena.
Sta poi a noi capire a quale dei due ci avviciniamo maggiormente.
Ma al di là delle pretese della psicologia contemporanea.
Penelope si trova in una situazione drammatica.
Di fatto reggente di un regno, accerchiata dalla fame di potere (e quindi di sesso) dei pretendenti al trono.
Non è nemmeno questione del piacere, ma forse dell'impossibile godimento.
Infatti altri fantasmi accerchiano la libertà di Penelope.
Mi pare in fin dei conti Penelope anche passibile di eroismo, quel suo tener a bada, quel suo posticipare continuo, fino all'ossessione (se ho ben capito sono passati vent'anni!!!)
Insomma di cibo da analizzare la materia letteraria ce ne lascia in abbondanza, curioso il manicheismo che ha accompagnato queste storie...fino all'impoverimento fino all'imbarazzo dei nostri tempi.
salve Bruno! E ci voleva uno psicologo tra noi  ;)
#474
Tematiche Culturali e Sociali / Re: Penelope
02 Ottobre 2024, 23:29:49 PM
Io ho da poco iniziato l'Iliade, vorrei leggerla di pari passo con l'Odissea.
Ma anche nell'Iliade si inizia proprio tirando in ballo gli dei.

Ora lungi da me di poter pensare di raggiungere cosa quell'antico dialetto greco volesse effettivamente comunicare.
Ma ciò nondimeno, visto che Omero compare in Platone, sono costretto a ripensare l'intera facenda dell'epica greca (e latina?).
Purtroppo sono stato studente liceale di scientifico, di greco non so nulla.
E già questo pone problemi perchè i termini greci di astuzia e quant'altro, vengono in italiano a perdere una gamma assai più ampia di senso e signficato.

Ma doxa io continuo a non capire bene il significato del dio.
Nel senso che io non lo leggo come una semplice storiellina un pò didascalica su cui ragionare della donna.

Anzitutto manca proprio la visione che forse ma forse Penelope sta proteggendo Telemaco.
Probabilmento essendo "metis" la figa l'ha data a qualche Proclo.
D'altronde avendo visto qualche rivisitazione storica in tv, ulisse non partecipa ai giochi per stabilire a chi va in moglie penelope?
Dunque alla fine oltre ad averla data per ben spegnere qualche bollente spirito, perchè la Papas me la vorrei fare pure io, alla fine aveva deciso di accettare qualche sostituto d'ulisse.

Mi piace avere una visione psicanalitica dell'intera faccenda.
Ma prima vorrei capire a cosa ambisce questa epica, questa narrazione.
Perchè nella Grecia assurge ad un livelllo così importante?

Altre domande che mi sono care, perchè la Grecia era anni avanti rispetto alla nostra ridicola società di serfi.

Per ora una grande confusione a cui le visioni di brava madre-brava sposa- puttana, a me non dicono niente.

Mi chiedevo se tu ne avessi qualche consocenza meno manichea?
Te ne sarei grato!  ;)
#475
Benvenuto! :)
#476
Citazione di: taurus il 02 Ottobre 2024, 16:55:29 PMLe primitive cause hanno scatenato l' odio.. che, con il passare del tempo NON si è mai attenuato _ anzi !
L'odio di un popolo verso un altro nasce dal dissidio che riguarda la possessione di terre.
Pensi che le altre religioni fossero da meno?
La religione è sempre stata posta come utile mezzo per il dominio di un popolo sull'altro.
La sostituzione è il suo principale elemento.
Ma questa è una questione politica, non certo religiosa.
Quando leggo i testi delle antiche religioni, o quelle sedicenti di quelle nuove, mormonismo etc..io non mi trovo affatto.
Mi trovo invece completamente con la grande tradizione biblica, amo i suoi tranelli, le sue insidie, la gelosa custodia di un pensare alto, frutto di una saggezza millenaria, che il popolo giudeo (di cui storicamente non so nulla, quindi i tuoi riferimenti mi giungono nuovi) ha avuto il merito di seguire..
Naturalmente a me non frega niente del loro paternalismo, nè del loro fideismo.
Quando ascolto i rabbini mi devo armare di una pazienza infinita, perchè appartengo ad un modo di sentire ateo.
Questo però al contrario tuo, mi sembra, non mi porta ad esecrare la loro saggezza particolare.
Ho avuto il piacere di apprezzare la storia della loro annukà, il piacere di apprezzare le parashà che riguardano Giuseppe e i suoi fratelli, i rimandi cesellati all'intero del ciclo della fratellanza, prima tradita e poi riconciliata, da abele e caino fino appunto a giuseppe d'egitto, ossia del libro che noi chiamiamo genesi.
Si autoproclamassero un pò come gli pare.
Io mi dispiace ma l'odio non lo capisco, e mi riesce aberrante vederlo applicato ad un popolo che si può dire quel che si vuole, ma ha sempre rispettato le regole degli stati in cui è dovuto di volta in volta emigrare.
Il fatto che storicamente ora vogliono qualcosa di sicuro, a me pare il minimo di questo odio atavico.
Inoltre ognuno è libero di credere in quel che vuole, se tu vuoi credere al male, bene accomodati, io e loro crediamo invece al bene.
Quindi non mi tange affatto che questo popolo abbia fatto nei secoli antichi quello che tutti i popoli antichi facevano.
Anzi apprezzo la loro unità, la resilienza che li può portare a dire, di essere l'unico popolo antico rimasto.
Vogliamo dire che è fortuna? o che forse è il popolo che meglio ha capito cosa voglia dire essere fratelli e quindi POPOLO.
ciao ciao!
#477
Citazione di: Jacopus il 02 Ottobre 2024, 00:25:25 AMoggi il motto cartesiano: "cogitamus ergo sumus". Se aprite il motore di ricerca con questa frase vi si apriranno decine di pagine. Il succo del discorso è che il nostro pensiero è tale perchè pensiamo ciò che altri hanno pensato ed in primo luogo ciò che hanno pensato di noi i nostri caregiver, quando eravamo ancora facilmente condizionabili. Credere di essere un pensiero indipendente ed individuale è consolante, eroico, forse talvolta necessario, ma non vero.
Peccato che questi sedicenti globalisti (perchè non ho motivo di credere che non lo siano, visto l'industria culturale di adorniana memoria) non fanno che ripetere esattamente quello che dice Freud.
Ma lo fanno dimenticandosi guarda caso della funzione di super-io, che è esattamente quella che porta la persona sana a porsi in una dimensione di conflitto con le dimensioni MORALI, MICA TANTO MORALI della società.
E a cui già la Grecia e la Roma antica hanno pensato.
Naturalmente dimenticano di Freud praticamente tutto.
Vedi anche la mia risposta a Eutidemo sopra.

Per il resto ottima disanima estensiva. In effetti il problema di porre i sentimenti (sofismo) sopra la ragione è ancora il problema dell'antichità che raggiunge i nostri giorni.
Notevole la cecità della pseudo-intellettualità pubblica (università, motivatori, divulgatori etc...).

Il problema del solipsismo che ha introdotto Eutidemo a mio avviso semplicemente si affronta appurando che è l'esperienza, ossia l'introiezione di qualcosa che ci cambia (per esempio l'amore), a garantire l'antidoto di questa teoria di chiara matrice narcisista e gratta gratta masochistico-sadiana.


#478
Citazione di: Eutidemo il 02 Ottobre 2024, 06:35:33 AM
Ciao Green Demetr :)
Con "Cogitationes sunt, sine ullo ego cogitans" intendevo dire che possono esserci "pensieri" anche senza un "io individuale" cosciente che li pensa.
***
Quanto al fatto che possa esistere un "pensiero" e dunque  anche l'eventuale emersione di un "io individuale", senza alcun "corpo fisico" che li supporti, almeno secondo il comune significato di tali termini, io non lo credo affatto; se il grammofono si rompe, non potrà mai più emettere musica.
Ed infatti, come pure è scritto nella Bibbia: "I vivi sanno che moriranno, ma i morti non sanno più nulla...il loro amore, il loro odio e la loro invidia, tutto è ormai finito" (Qoelet 9 5-6).
***
Per quanto concerne i due termini di paragone, e, cioè, l'"io individuale", ed il  "corpo fisico", ritengo che:
- il primo non possa esistere senza il secondo;
- il secondo, invece, se si trova in uno stato di coma profondo, purtroppo può esistere anche senza il primo.
Questo, almeno, a livello "fenomenico"; mentre, a livello "noumenico", le cose, secondo la mia concezione, sono un po' diverse (vedi mia risposta a Bobmax).
***
Un cordiale saluto! :)
***

Si ho letto il Neri, rientra in quel'enorme bacino di scrittori post-freudiani che ha in mente come soluzione ai dissidi interiori la suggestione.
Suggestione che però rientra nei processi dell'indusria culturale e che servono al rafforzamento delle resistenze del super-io, a favore ovviamente del tiranno.
La libera associazione di idee, presuppone un pensiero che le pensi, molto semplicemente. Il pensiero non ha cioè semplicemente il corrispettivo di un analisi, ma è qualcosa previo alla possibilità stessa di questa analisi.
Questo naturalmente è dovuta al fatto che la psicanalisi non sa nulla della filosofia (e viceversa ;) ).

Sul secondo punto, visto che mi sembrava una risposta, ci tenevo a dire che siamo invece assolutamente d'accordo, senza livelli inferiori della complessità (prendiamo pure il corpo, ma potrebbe benissimo essere l'atomo, o l'energia) non esisterebbe il livello superiore del pensiero.  ;)
#479
Attualità / Re: Libano
02 Ottobre 2024, 21:43:26 PM
Citazione di: anthonyi il 01 Ottobre 2024, 20:13:18 PM'idea di diritto naturale é un'idea anarchica, spinge ad un mondo senza stato, e quindi in realtà ad un mondo senza regole, al di là delle illusioni giusnaturaliste. 
Rispetto la tua opinione, ma anzitutto ci può benissimo essere un idea di stato giusnaturalista.
Inoltre riguardo al diritto positivo come oggettivo, lo è solo a partire dalle norme che lui stesso attua, che può essere di natura giusta o ingiusta.
Il diritto naturale è invece per definizione giusto, perchè l'unica giustizia è quella che preserva la dignità dell'essere umano.
Come ironicamente sta scritto nelle carte per i diritti dell'uomo nei palazzi dell'ONU.
#480
Citazione di: bobmax il 01 Ottobre 2024, 19:21:46 PMMa è proprio il mio credere nell'amore che mi fa guardare ciò che "veramente" c'è.
Davvero non lo vedi?

Ti terrorizza così tanto il nulla?
Non è forse la fiducia nell'amore l'unico modo per affrontarlo?

Devo sempre fare una fatica terribile perchè il tuo nulla equivale al mio concetto di Essere.
Il punto è che questo nulla in termini fenomenologici è sempre qualcosa.
Io non ho paura del ESSERE/NULLA, ho paura del post-modernismo di Heidegger, che non parla MAI di cose effettive, reali.
Così non sorprenda troppo la sua iniziale adesione al nazismo, e il suo anti-ebraismo metafisico, a cui mai ha chiesto scusa.
Quindi quando guardo gli altri esseri umani, vedo le pulsoni e le scelte che li guidano.
Altrimenti non esisterebbe critica alcuna, se non a modelli vuoti metafisici.