Menu principale
Menu

Mostra messaggi

Questa sezione ti permette di visualizzare tutti i messaggi inviati da questo utente. Nota: puoi vedere solo i messaggi inviati nelle aree dove hai l'accesso.

Mostra messaggi Menu

Messaggi - Jean

#466
Percorsi ed Esperienze / Re:Nun Me Scuccia'
02 Luglio 2019, 10:30:33 AM
Citazione di: Ipazia il 02 Luglio 2019, 09:39:46 AM
Citazione di: acquario69 il 01 Luglio 2019, 04:38:39 AM
Italiani..vi sentite ancora di vivere in un paese cosiddetto "libero e democratico" ?
...2+2 per voi fa ancora 4 ??
https://www.youtube.com/watch?v=4_aLQbVqzIY

E' la mente del Capitale ad essere collettiva, a suo modo, e immortale, pare. Libertà e democrazia sono barzellette borghesi inventate da chi proclamava il diritto alla felicità facendosi servire nei campi, a tavola e a letto da schiavi africani. Basta vedere cosa costa un soggiorno di 4 anni nella casa del presidente della patria del liberalismo per capire che l'unica libertà e democrazia possibile è quella del denaro.

Dato ciò per scontato e prese le debite misure esistenziali, a me fa schifo non essere nemmeno in un paese sicuro dove i delinquenti vengono rieducati, fosse pure con metodi stalinisti e gulag a volontà:

https://www.ilgazzettino.it/nordest/venezia/jesolo_bagnini_pestati_da_baby_gang_treviso-4593648.html

E se non è possibile "rieducarli" (la Cina – paese sicuro? - è un'autorità in materia) possono sempre contribuire in altri modi al bene collettivo.

https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/07/01/cina-linchiesta-del-tribunale-indipendente-detenuti-della-setta-falun-gong-uccisi-per-espiantare-gli-organi/5285146/


J4Y
#467
Cit. Eutidemo: "Io li faccio sbarcare comunque, visto che ormai sono qui da giorni a bagnomaria; li faccio riposare e li rifocillo, ma poi li metto direttamente in treno con destinazione OLANDA, perché sono loro a dover esaminare le domande di asilo!".

Naturalmente tu sai che per andarci (in treno) serve passar diverse frontiere... non credo disposte a chiudere un occhio. Quindi?
 
Cordialement
Jean
#468
Tematiche Filosofiche / Re:Al di là dell'aldilà
26 Giugno 2019, 22:34:49 PM
Cit. paul11 - L'io, il me, memoria e coscienza -  post 16

"Continuo a dubitare che il mentale sia naturale."

 
Se non lo è - se trascende la fisicità umana (mi pare che tu la pensi così) – tale mentale potrebbe avere una collocazione, risiedere (per dire) da qualche parte? 

Il trascendente sovente comunica con l'immanente (almeno per chi come noi lo ritiene possibile) e la comunicazione implica una via, un percorso – da lì a qui e viceversa. 

Se non si risale quel che s'incontra sono i pensieri che ritroviamo, bell'è fatti, sulla nostra strada. 

Si possono spazzare ogni mattino ed accatastare, facendone un bel cumulo rilucente e venerarlo, ognuno dalla propria prospettiva. 

Ma quel che conta è la strada, da dove viene e non cosa vi troviamo.


 
Cordialement
Jean
#469
Tematiche Filosofiche / Re:Al di là dell'aldilà
18 Giugno 2019, 21:01:06 PM
Nella foresta pietrificata in Arizona (https://www.nps.gov/pefo/planyourvisit/basicinfo.htm) innumerevoli tronchi più o meno spezzati sono testimoni dell'alternarsi del giorno e della notte da almeno 225 milioni di anni.

È il maggior sito mondiale che presenta un tale fenomeno pur se non l'unico ed è visitato da molte persone, pagando un prezzo equo. 
Data l'estensione non è possibile un controllo totale e naturalmente l'umana indole "collezionista" sovente prevale sul rispetto dovuto ad ogni testimonianza, artistica o naturale che sia, patrimonio comune e non personale.

Però... alla direzione arrivano in quantità impressionante lettere (definite di "coscienza" di cui una parte sono esposte) che riportano più o meno lo stesso evento, ossia che la "sfortuna" o il "destino avverso" si è accanito al ritorno dal parco con il ricordino proibito. 

Morti, incidenti e quant'altro... ed ognuno riconduce all'asporto illecito l'origine, tanto che le lettere accompagnano un pacco più o meno voluminoso (anche pezzi di svariate decine di chili).
Non potendo ricollocare i pezzi al loro posto originario vengono accatastati in un luogo apposito... ormai  tonnellate...

Solo suggestione e fortuite coincidenze? Provare (chi vuole) per credere.

 
Cordialement
Jean
 
 
#470
Citazione di: Ipazia il 18 Giugno 2019, 14:13:43 PM
Citazione di: Jean il 18 Giugno 2019, 08:02:47 AM
https://it.businessinsider.com/il-movimento-dei-gilet-gialli-e-gia-finito-storia-di-un-fallimento/

Sbaglino o meno un sabato il fenomeno dei  gilet jaunes pare quasi esaurito.
La gran parte di coloro che vi hanno aderito non hanno "ricompensato" gli sforzi dei leaders che si sono presentati alle elezioni (ricordo un vecchio slogan: lo stato borghese si abbatte e non si cambia...).

C'est la vie, pas jaune (et même pas rose, bien sûr).


Cordialement
Jean

I media vedono la cenere, ma non sanno nulla riguardo alla brace che sta sotto. Le contraddizioni socioeconomiche del mondo capitalista continuano ad alimentare la brace che aspetta solo la paglia giusta per il grande incendio.

Il topic è circoscritto al fenomeno dei gilet... i fatti (numeri manifestanti, percentuali votanti ecc.) presentati dai media a quello si riferiscono. 

In tale limitata visione (naturalmente ce ne sono di più ampie... ma non sono richieste per accedere a questa discussione) i media sono esonerati dal conoscere lo stato della brace per cui servirebbero strumenti che forse a tuo avviso non detengono o non vogliono/possono usare.

Certamente a gridar al lupo prima o poi ci si azzecca, ma chi proclama un evento a venire dovrebbe dire come, dove, quando...

 
Cordialement
Jean
#471
https://it.businessinsider.com/il-movimento-dei-gilet-gialli-e-gia-finito-storia-di-un-fallimento/
 
Sbaglino o meno un sabato il fenomeno dei  gilet jaunes pare quasi esaurito. 
La gran parte di coloro che vi hanno aderito non hanno "ricompensato" gli sforzi dei leaders che si sono presentati alle elezioni (ricordo un vecchio slogan: lo stato borghese si abbatte e non si cambia...).

C'est la vie, pas jaune (et même pas rose, bien sûr).
 

Cordialement
Jean
#472
Ciao maria55 e benarrivata anche da parte mia,

una piccola premessa riguardo i forum: ormai i pochi rimasti non fagocitati da Scarfacebook son come il deserto dei tartari del Buzzati, un avamposto a fronteggiar il nemico (quello citato) che sembra disinteressarsi alla loro minuscola nicchia di utenti-soldati, ma si sa che l'ingordigia non conosce limiti.

Come trascorrono il tempo i nostri soldati-utenti? In esercitazioni di ogni genere, mettendoci tutto l'impegno possibile per far risaltare le proprie conoscenze e il proprio valore. 
Non potrebbe esser altrimenti e son ammirato dello stakanovismo di parecchi di loro, personalmente ho tempi molto lunghi, il botta e risposta mi lascia indietro anni luce. Come da sempre evidenziato se c'è un problema nel forum è nello scarso numero del contingente "in servizio attivo" ma qui nessuno ci può far nulla, nonostante i vari tentativi. Però meglio che niente, almeno qui se uno chiede c'è qualcuno che risponde.

Entrando nel merito della questione su quelli che chiami "stati non ordinari di coscienza" devo arrivare all'etc. etc. per aggiungerne un altro, appena dopo "stati d'ispirazione" che balla sul confine tra l'usuale e l'occasionale; personalmente nutro un forte interesse riguardo le sincronicità o coincidenze che dir si voglia (talora ne presento e discuto in "al di là dell'aldilà" in filosofia).

Riguardo le altre esperienze che presenti nell'elenco vorrei dirti che nella mia ormai abbastanza lunga vita ho avuto modo di conoscere e vedere di tutto e di più (nella mia piccola scala, naturalmente) e mi son fatto l'opinione che tutte le stesse, per un verso o per l'altro, manchino di qualcosa o, detto in altri termini, non conducano alla giusta (tra le innumerevoli) porta. Vicino, vicinissimo... ma non quella.

Cosa sia una "giusta porta" ognuno l'elabora per sé ed arrivare a condividerne la visione presuppone un difficile percorso di avvicinamento che si può interrompere ad ogni passo, come hai avuto riscontro dalle risposte sin qui ottenute. 
Se per qualcuno non vi sono porte... non vi son neppure maniglie cui por la mano e lentamente, senza fretta, far ruotare...

 
Cordialement
Jean
#473
Tematiche Filosofiche / Re:Al di là dell'aldilà
06 Giugno 2019, 19:28:50 PM
Cit. Sariputra in Spiritualità: Chi di voi crede nella resurrezione di Cristo? - post #72

- ... mi trovai a parlargli dell'interdipendenza, uno dei concetti principali del Dhamma buddhista...


Interdipendenza è una parola che esprime il collegamento tra le cose.

Cose di ogni genere, pensieri, sensazioni ed emozioni. 
Si potesse visualizzare tutto ciò forse apparirebbe quella che F. Capra definì *la rete della vita, ben più pervasiva di quella telematica (che pur ne fa parte).

Come il famoso battito d'ali di una farfalla può innescare un evento meteorologico dall'altro capo del mondo... un post in una sezione (di questo forum) rivela collegamenti inaspettati in un'altra, naturalmente per chi li reputi tali, come il sottoscritto.

Nella discussione richiamata veniva espresso il concetto di "immortalità di relazionalità" che nel suo significato minimo individua il "residuo", il "resto" per rifarmi al bell'approfondimento di Phil, di ogni evento o fenomeno.

Quel qualcosa cui forse si riferisce anche Ipazia citando una delle canzoni che ha segnato la storia musicale e non solo delle penultime generazioni ormai in dirittura d'arrivo.

Certamente quel resto permane nelle forme mnemoniche di ogni tipo realizzate dall'uomo e, fin che vi sarà un interesse, nella sua coscienza  e nell'inconscio dov'è accessibile a certe condizioni, poiché quel che lì è finito riemerge non solo nei sogni ma in ogni circostanza si producano collegamenti con la vita (coscienza) in atto.

Sovente ci si accorge che quel "resto" non è poca cosa... si può dire che sia il residuo delle informazioni che caratterizza ogni evento, vicino e decifrabile o lontano e tenue, come una sorta di radiazione di fondo cui dibattono in astronomia, o ancor meno, come il residuo di un eco ormai spenta.

Ma anche in questo caso, dell'eco spenta, rimane un'informazione importante: il come, quando e dove.

Come si vien portati alla foce dalla corrente del fiume è tuttavia possibile anche risalirlo... per chi abbia capacità, motivazioni e... fortuna, perché una parte, piccola o grande che sia del nostro agire non è nelle nostre mani.

Per chi sia impegnato a risalire il fiume (della vita) in una certa misura si paleserà il significato delle informazioni incontrate che son servite a produrre una eco e da questa ancor riascoltare la parola.

 
Cordialement
Jean



*Che cos'è la vita? Partendo da questo interrogativo fondamentale il grande fisico Fritjof Capra delinea in questo libro una prospettiva rivoluzionaria sugli ecosistemi naturali e sugli esseri viventi, portando alla luce l'incredibile rapporto di interdipendenza tra il singolo individuo e il sistema di relazioni in cui è immerso. La somma di queste relazioni, che legano gli universi della psiche, della biologia e della cultura, è una rete: la rete della vita. 
#474
cit. Sariputra: 

L'immortalità dell'anima non è quindi immortalità di 'sostanza' ma immortalità di relazionalità.
..........

Immortalità di relazionalità cosa significa? Da quel che ho inteso ha un significato duplice:
Dopo la morte corporale non sopravvive una 'sostanza immortale' ma bensì sopravvive in Cristo tutto quel 'pezzo di mondo' che è la relazionalità del rapporto con Dio che l'essere umano nel suo insieme (anima e corpo) ha intrattenuto con lui durante l'esistenza.
Sarà questa relazionalità immortale che plasmerà il nuovo corpo al compimento del tempo nella resurrezione.
E qui mi viene in aiuto il grande teologo Gisbert Greshake che spiega come l'uomo non trova compimento solo come un semplice "io immortale" fuori della storia, ma che anzi "ritorna a Dio con il suo mondo e con la sua storia, con l'intera sua vita".
La resurrezione del corpo non è quindi una questione di atomi e molecole, di ossa , muscoli e tendini, di cenere o polvere, ma di storicità e soprattutto di relazionalità e di grazia. L'uomo porta nella propria morte, con un immagine poetica, 'la messe del tempo' e 'il patrimonio delle sua azione' ( Eh! Dal karma non si prescinde mai... 
 ). 
 

Ciao Sari,

grazie per aver riportato il concetto di immortalità di relazionalità che trovo assai stimolante, sia di provenienza cristiano-cattolica o altra.

Ogni persona a ben vedere coltiva in sé il proprio "pezzo di mondo" e la fede, un po' come l'amore, è capace di estenderlo ben oltre i confini del ragionamento e/o della logica.

Quell'orto/pezzo di mondo così ben curato, pur se soggetto in vita ai rigori delle intemperie, è tuttavia protetto dalla relazionalità cui si rivolge e da cui attinge la forza che lo alimenta.

Di cosa sarà dopo, al di là del nostro aldilà, si possono far congetture (e son belle a farsi... agganciandole agli episodi delle nostre ed altrui vite) per cercar una traccia che renda conto di quell'insopprimibile sensazione di sgomento di fronte al consumarsi della sabbia nella nostra clessidra, quasi non sia possibile che tutto il nostro mondo, tutta la nostra storia sia destinato a dissolversi. 
Quasi che quel po' d'amore che abbiamo provato, nel rompersi anch'esso al termine del percorso, ne possa cambiare il senso e la prospettiva:  A – mors
 


Un caro saluto
Jean 
#475
Tematiche Filosofiche / La biblioteca di Eco
23 Aprile 2019, 22:14:32 PM
Per seguire l'intervento dovreste prima visionare questo breve filmato:

https://youtu.be/bF9tG5Q6NTA


 
La necessaria premessa in questo post è il doveroso rispetto per lo studioso e l'uomo Umberto Eco. Pur potendo scegliere un altro personaggio la coincidenza del cognome ed il filmato (disponibile) sulla sua libreria han fatto ricadere su di lui la scelta... per parlare di cosa?

Ad esempio delle informazioni che man mano accumuliamo nel corso della nostra vita e che più o meno opportunamente organizziamo nella nostra personale biblioteca della memoria, così come gli studiosi per professione (o per interesse) fanno per le altre raccolte che contraddistinguono la nostra civiltà, i libri.

Se l'umanità avrà un futuro è probabile che le "raccolte" a venire saranno molto diverse dalle attuali ed alcuni dei nuovi orizzonti (e gli eventi che le contemplano) son stati abbozzati nella discussione su Bob & Alice nella sezione scienza e tecnologia.

Il percorso di Eco che dal vestibolo man mano si inoltra nei locali sino a scomparire dietro uno scaffale si può leggere come il "viaggio" nell'esistenza... per quanto possiamo incrementare la nostra collezione, arriverà il momento che ci vedrà scomparire oltre quell'ultimo scaffale, lasciando alle nostre spalle tutto l'accumulato e forse illudendoci di poter portar con noi gli ultimi libri (o gli ultimi ricordi) che ancora ci ritrovassimo in mano.  

Seppur l'opera dell'illustre studioso permarrà, si prova un po' di tristezza all'immaginarlo nei suoi ultimi momenti, separato dai suoi tesori (di conoscenze), poiché in quelli e per quelli aveva vissuto. 
Ma come succede per molti può esser che anch'egli avesse maturato il necessario distacco dalle cose del mondo e proprie, per ritornar (in parte) nudo come il bambino che venne al mondo.

Questo pregevole forum in cui si avvicendano un discreto numero di persone ha tra gli obiettivi quello d'incoraggiare la riflessione in molti campi e qui vi faccio partecipe della mia che non è critica verso alcuno.

Delle molte discussioni talora molto articolate ed approfondite, dove ci  son stati confronti impegnati ed appassionati... cosa resta?

Del passaggio di molti utenti (alcuni davvero preparati) che han lasciato codesto Hotel Logos... cosa rimane?

Informazioni, come i libri sugli scaffali della biblioteca di Eco.

Che al pari delle informazioni raccolte nel vecchio forum... al pari di tutte le informazioni prodotte direttamente od indirettamente dall'uomo (e dall'universo...) a cosa servono?

Non è facile ipotizzare un possibile significato se non addirittura uno scopo nell'incessante flusso delle informazioni, considerato che in un certo senso tutto è informazione.

Vi invito a formulare la vostra risposta prima di leggere la mia e il seguito di questa riflessione, la prossima volta.

 
Cordialement
Jean
#476
Ciao green,

... immagina che tu debba rivolgerti ad una (striminzita) platea di persone ben diverse da te, gente che (se) ha studiato (lo ha fatto) ai suoi tempi ed oggi si informa e legge poco, persone non avvezze all'approfondimento alle quali il tuo rimandar agli autori e fonti ottiene l'effetto d'allontanarli ancor più.

In ciò, ovviamente non v'è nulla di sbagliato, non essendovi (almeno qui) alcun obbligo di venir incontro alle deficienze altrui, mie per primo, che, onestamente, non mi hanno permesso d'apprezzare la profondità che avverto nel tuo intervento (grazie).

Da ciò posso stimare la distanza tra il mio status (d'ignorante relativamente ai tuoi argomenti) e quello di uno studioso qual sei. Cosa che ha sospeso sin oggi il mio desiderio di rispondere... in attesa che altri, forniti dell'intellettualità e razionalità che non scorgi negli antagonisti ai big data (o padroni del vapore, come s'usava dire un tempo) confutino o avvalorino la tua analisi.

Ma costoro, se ci sono, non si son fatti avanti... argomento non interessante o qualche altro motivo? 
Qual che sia verrebbe da concordar con te non esservi nulla di nuovo sotto il sole... quelli che ben capiscono come vanno le cose e ne approfittano (indegnamente) per non farle intendere a quelli che le subiscono, nell'eterno (sarà mai?) gioco del padrone e servitori.

Ma quelli che capiscono e non se ne approfittano e magari son d'animo più tenero, pur se non compassionevole... come si pongono (se lo vogliono) al livello del lato maggiore della piramide, la base dei negletti?


Un caro saluto
Jean
#477
Percorsi ed Esperienze / Genova per noi
10 Aprile 2019, 16:29:02 PM
Citazione di: iano il 10 Aprile 2019, 05:20:05 AM
I bar a Genova prosperano coi condomini.
L'abisso e' al pian terreno, al livello del mare.
Ne hanno da raccontare storie i marinai al bar dell'abisso, perché tanta strada hanno fatto in nave o in ascensore.
Qui tutti hanno la gambetta corta di sicuro, il braccino non so.
Gli stranieri, sono ben tollerati, da dovunque vengano, dal condominio accanto in poi.
Domenica chiuso.

Uno scritto (per tanti motivi) davvero delizioso, Iano, complimenti e grazie.

J4Y
#478
Percorsi ed Esperienze / Re:Osteria Abisso
04 Aprile 2019, 21:39:20 PM
All'Osteria abbiamo un dilemma, fiore o frutto?

Insalata Pantesca con Cucunci

Sei pronto a conoscere la bontà di questo contorno tutto al naturale? Segna attentamente tutti gli ingredienti e scopri questa ricetta con Cucunci tipica Siciliana.
Ingredienti:
500 g di Patate
250 g di Pomodori freschi
Cipolle rosse
Olive nere
Cucunci e/o Capperi
 Spezie a piacere
Olio extravergine di Oliva


Preparazione

Preparare questa saporita ricetta a base di Cucunci è facilissimo. Dopo aver lessato le patate lasciale da parte in un recipiente e falle raffreddare. Nel frattempo dissala i Cucunci dal loro sale naturale e una volta pronti uniscili a tutti gli altri ingredienti: pomodori freschi fatti a metà, olive, spezie e cipolle tagliate a filini sottili. Per ultimo metti le patate, condisci con un filo di olio e amalgama la tua insalata pantesca. Ti assicuriamo che sarà una vera delizia!
 
Quando a Parlare Sono i Numeri
Nelle due isole siciliane (Salina e Pantelleria) con più alta produzione di Cucuncio, nel passato la produzione di questo frutto andava già alla grande. Addirittura già negli anni 70/80 del novecento si producevano anche cinquemila quintali di capperi. Ora il dato ha subìto un'impennata: se ne producono duecentomila quintali.
https://www.cibocrudo.com/alimenti-bio/fiori-commestibili/cucunci-al-sale
 
 J4Y
#479
Continuo a credere, nonostante il poco interesse fin qui rilevato, che la privacy in internet e particolarmente nei social network sia una questione importante, motivo per il quale continuo a postare aggiornamenti e notizie in merito.

Se vi par troppo lungo è sufficiente leggere i grassettati per una sintesi... è a causa di quel "troppo potere" e la quasi sicurezza (per loro...) di eventualmente cavarsela con una sanzione pecuniaria che permane quella "fastidiosa" e purtroppo ampia zona grigia dietro le loro attività e belle parole (... vision & mission... ah beh, si beh...).  

............


Non c'è pace per il social sul fronte privacy. Quattro giorni dopo il post con cui il ceo Mark Zuckerberg ha invitato a una regolamentazione di internet, chiedendo anche l'aiuto dei governi, Facebook si è ritrovato tra l'altro di fronte all'ennesima denuncia di violazione, questa volta attraverso Amazon. I ricercatori della società di sicurezza UpGuard, secondo Bloomberg, hanno segnalato che una quantità vasta di informazioni degli utenti sarebbe stata esposta inavvertitamente sui server del colosso di Seattle dedicati al cloud computing (Amazon Web Service).

"Abbiamo troppo potere", aveva detto il numero uno del social blu nel nuovo mea culpa, dopo che per mesi è stato nell'occhio del ciclone per le varie controversie sulla privacy e la protezione dei dati personali.

https://www.repubblica.it/tecnologia/sicurezza/2019/04/04/news/facebook_non_chiedera_piu_ai_nuovi_utenti_la_password_dell_email-223274898/?ref=RHPF-VT-I0-C6-P2-S1.6-T2

......


Facebook si è persa: altri 540 milioni di dati di utenti trovati online
Facebook "si è persa" 146 gigabyte di dati contenenti più di 540 milioni di commenti, account, Mi Piace e altre attività degli utenti. Altro che "Houston, we've had a problem", come disse l'astronauta Jimm Lovell della problematica missione Apollo 13; qui siamo a "Menlo Park, we have a problem". Al numero 1 di Hacker Way della piccola cittadina californiana, dove c'è il quartier generale del più noto social network del mondo, è esplosa un'altra grana.
Il team di UpGuard Cyber ​​Risk ha scoperto che due dataset di app di Facebook sviluppati da terze parti sono rimasti esposti online su server Amazon S3, configurati per il download pubblico. Uno fa riferimento alla società di mediazione culturale Mexico Colectiva – ed è quello più preoccupante perché è di appunto 146 gigabyte; l'altro riguarda i backup di 22.000 utenti, password, like, amici, musica, film, libri e altri contenuti dell'app del social network "At the pool". Quest'ultima però appare meno drammatico poiché il progetto di startup correlato si è chiuso nel 2014 e il sito non è più raggiungibile.
Il dettaglio più inquietante è che malgrado le recenti rassicurazioni di Facebook nei dataset sono presenti molti dati del social network legati agli interessi degli utenti, a dimostrazione che gli sviluppatori nel tempo hanno potuto avvantaggiarsene notevolmente.
"I dati sugli utenti di Facebook sono stati diffusi ben oltre i limiti di ciò che oggi può controllare Facebook", spiegano gli esperti di UpGuard Cyber ​​Risk. "Combina la moltitudine dei dati personali con tecnologie di archiviazione spesso mal configurate per l'accesso pubblico e il risultato è una lunga sequenza di dati di utenti di Facebook che continuano a emergere online".
Come se non bastasse l'azienda è stata correttamente informata il 10 gennaio del 2019 e il 14 gennaio 2019, ma non è stata fornita risposta. Però interrogando Amazon Web Services il 28 gennaio 2019 si è avuta conferma che Facebook è stata aggiornata dei fatti. Solo il 3 aprile del 2019, grazie a un'indagine di Bloomberg, Facebook ha ammesso di aver risolto il problema dell'esposizione di un bucket di archiviazione AWS S3 chiamato "cc-datalake". Un'altra svista che sembra fare il pari con quella del bug relativo al sistema di archiviazione delle password emerso a marzo oppure alla bizzarra prassi – già risolta – di domandare le password delle mail ai nuovi utenti.
Secondo UpGuard Cyber ​​Risk questa vicenda evidenzia ancora una volta tutti i problemi generati dalla raccolta di informazioni di massa: "I dati non scompaiono naturalmente e una posizione di archiviazione abbandonata può o non può ricevere l'attenzione richiesta". Inoltre si pone due questioni. La prima è che Facebook "ha facilitato la raccolta di dati sulle persone e il loro trasferimento a terzi, che sono diventati responsabili della sua sicurezza". La seconda è che si sta parlando di una massa di dati così vasta ed eterogena che una volta condivisa con gli sviluppatori di app è difficile da gestire.
Già, ma sebbene il problema sia complesso secondo la senatrice Elizabeth Warren (Dem) è giunto il momento che i colossi del mercato digitali si accollino ogni responsabilità in caso di furti di dati o leak. Ieri ha presentato una proposta di legge che fa riferimento a responsabilità penali per le violazioni dei dati personali con sanzioni che potrebbero considerare anche il carcere.
"Quando i proprietari di piccole imprese imbrogliano i loro clienti, vanno in prigione", ha sottolineato. "Ma quando i dirigenti di grandi aziende supervisionano enormi frodi che colpiscono decine di migliaia di persone, spesso vanno via con buonuscite multimilionarie".
"Se i massimi dirigenti sapessero che rischiano le manette per non aver ragionevolmente sorvegliato le compagnie che gestiscono, avrebbero un reale incentivo a monitorare meglio le loro operazioni e ad eliminare ogni illecito prima che sfugga di mano".
https://www.tomshw.it/altro/facebook-si-e-persa-altri-540-milioni-di-dati-di-utenti-trovati-online/


 
J4Y
#480
Chi abbia avuto la pazienza di leggersi le tre pagine della dichiarazione d'intenti di Scarfacebook potrebbe chiedersi quanto la mission dell'impresa ne rispetti la vision (questi son ormai i termini in uso):  

Se, come si è detto, la vision rappresenta una specie di sogno volto a definire lo scopo per cui un'attività commerciale esiste, la mission aziendale detiene l'onere di trasformare i concetti astratti proposti dalla stessa vision in qualcosa di concreto e capace di dare un ruolo effettivo all'impresa.
In poche parole, è come se la mission (che quindi rappresenta il sentiero da seguire per realizzare la vision), servisse a stabilire le risorse da adoperare al fine di raggiungere determinati obiettivi fissati all'inizio. Chiaramente, affinché questi due elementi (vision e mission) possano dare degli effettivi riscontri, devono sempre procedere di pari passo.
Oltre a ciò va poi anche detto che la mission (rispetto alla vision) ha la facoltà di mostrare con maggiore evidenza le modalità per arrivare ai risultati stabiliti, focalizzandosi in modo più accentuato sul presente e fornendo un buon piano operativo contenente le azioni da svolgere giorno per giorno.
https://www.danea.it/blog/mission-vision-aziendale/
 


Al riguardo riporto un estratto dell'intervista al direttore degli scavi di Paestum che commenta lo stato delle cose (social network) alla luce degli ultimi avvenimenti in Nuova Zelanda:

 
Crede che i social network abbiano fallito nella loro missione di connettere le persone, agendo piuttosto come cassa di risonanza di sentimenti estremi?
"Ma qual è la la missione di un social network? Alla fine sono aziende come tante altre. E non comprendo il loro meccanismo di comunicazione. Facebook, molte volte, sembra tirar fuori il peggio delle persone, tra aggressività, rancore, odio, razzismo. Mi cancello non per messaggi scritti contro di me, ma per ciò che leggo. Conosco persone rispettabilissime, con cui parlo sempre volentieri. Poi, in rete, diventano irriconoscibili, tra post e commenti al vetriolo".

Lei però è anche un uomo di comunicazione, ed è innegabile che quella online sia più immediata e veloce.

"Certo. Infatti, la pagina del Parco archeologico di Paestum, continuerà a funzionare. Io mi riferisco all'uso personale dei social network. Mi documento da tempo: la comunicazione tra persone è una cosa che mi affascina. Il mio non è un rifiuto totale di internet, tutt'altro. È più un tentativo di "minimalismo digitale", come si legge nel bel libro di Cal Newport. La domanda da porsi è: le cose positive attraverso Facebook possono essere ricavate solo così? O ci sono altri metodi? Secondo me sì".

Per esempio?

"Oggi, grazie alla rete, si può essere informati sul momento, sapere più cose, persino sapere come si mangi in un posto e quanto si spenda. Tutte cose ottime. Poi, però, c'è la comunicazione vera, quella faccia a faccia a faccia, a voce, o attraverso un'email. Parole che non seguono un "trend", un "tag", senza la schiavitù di un "repost". Si legge sempre più che l'eccessiva connettività produca ossessioni e disturbi. Basta farne un uso moderato e virtuoso. Il nostro cervello si è evoluto in millenni: è uno strumento nato per comunicare, attraverso un contenuto, i gesti, persino il tono della voce. Potenzialità frustrate da un like o da una emoticon, che per me rappresentano uno schiaffo all'evoluzione umana".
https://napoli.repubblica.it/cronaca/2019/03/17/news/gabriel_zuchtriegel_basta_coi_social_c_e_troppo_odio_mi_cancello_da_facebook_-221847544/?ref=RHPPBT-BH-I0-C4-P16-S1.4-T1
 

I segnali d'insofferenza aumentano e anche se non produrranno granché (... si gioca ad armi impari, vedi fatturati...) almeno, nelle loro nicchie, mantengono la critica presente.

Intanto Scarfacebook continua a far notizia a causa dei suoi comportamenti a dir poco "leggeri"...
 
Facebook, milioni di password visibili allo staff in semplici file di testo

Clamorosa falla di sicurezza del social network: le credenziali degli utenti accessibili a chiunque in azienda senza essere criptate. Il problema, svelato dalla stampa Usa e confermato dal social, sarebbe ora risolto.
https://www.repubblica.it/tecnologia/sicurezza/2019/03/21/news/facebook_password-222179458/?ref=RHPPBT-BH-I0-C4-P18-S1.4-T1
 
 


Eh, già, la vision e la mission... il diavolo e l'acquasanta...
 
J4Y