Citazione di: viator il 13 Giugno 2020, 13:17:46 PM
Salve anthonyi. Mi sembra di notare, all'interno dei tuoi interventi, una certa tendenza semplificatoriaCitazione di: anthonyi il 13 Giugno 2020, 07:15:54 AM
Ciao viator, le "invadenze anomale" alle quali fai riferimento sono per un gran numero di persone per nulla invadenti o anomale ((ho esordito chiarendo il concetto di invadenza (onnipresenza) e di anomalia (presenza eccessiva rispetto ad una certa normalità, la quale normalità per il calcio professionistico sarebbe quella di alcuni Paesi estranei all'Italia, e non certo quella che regna da noi - so poi benissimo che un gran numero di fanatici la quantità di calcio professionistica è sempre misera, poichè la loro ragione di vita è il tifo)), ma addirittura necessarie ((necessarie a che ? invadenza ed anomalia non escludono certo il poter includere una necessità di un fenomeno, ma consistono appunto nella superflua esagerazione di qualsiasi necessità)). Comunque il calcio è tutto quello che dici (sport, gioco e spettacolo), ma anche passione, strategia (Non dimentichiamo i milioni di potenziali CT della nazionale che all'occasione hanno sempre la soluzione giusta per farci vincere europei o mondiali), rito (Anche se questo era più vero nel passato quando il campionato si giocava la domenica e le partite si vedevano solo allo stadio), politica (Non dimentichiamo che lo sviluppo della passione per il calcio è stato fortemente favorito da Mussolini che vedeva in essa uno strumento per canalizzare le emozioni popolari, è infatti vero che il nostro spirito nazionale si risveglia profondamente ((pazzesco ! tu lo chiami spirito nazionale, io spirito tribale poichè - al di fuori delle competizioni internazionali, esso immediatamente di frattura e polverizza a seconda dell'ambito geografico, diventando spirito regionale, provinciale, comunale, di squadra etc. etc.)) in occasione delle grandi competizioni) ((ed appunto solo di quelle)).
Saluti.
Il punto, viator, è che tu trasformi il tuo giudizio, perfettamente legittimo, in una pretesa oggettività del discorso. Io ti ho specificato che il calcio per qualcuno è necessario, e tu rispondi: "Necessario a che?" Come se dovesse esserci qualcosa di oggettivo per questa necessità. Non c'è nulla di oggettivo, sono le preferenze, le passioni delle persone che rendono il calcio importante, e certamente non invadente per coloro che lo seguono con passione. Ti dirò, anche per me che non sono mai stato appassionato il calcio un po' invadente in televisione lo era, oggi non più, visto che in buona parte si è trasferito nelle televisioni a pagamento.
Comunque se sia spirito nazionale, o tribale non lo so, il fatto sta che gli italiani le bandiere d'Italia le tirano fuori soprattutto in certe occasioni.
Un saluto
