Ciao Davintro.
Se per "economia del pensiero" intendi il principio "Entia non sunt multiplicanda sine necessitate", e, cioè, il "Rasoio di Occam", ci hai preso in pieno!
Ed invero, come tu hai scritto, io appunto ritengo che caricando dell'onere delle prova anche chi si limita a sostenere l'assenza di un fenomeno (non verificabile in alcun modo), si arriverebbe a un totale "liberi tutti" nei confronti di qualunque tesi impossibile da smentire a livello di pura logica atta a rilevarne le contraddizioni interne.
I tuoi argomenti, contrari al mio assunto, sono tutti interessanti, e niente affatto privi di senso logico; penso che essi siano perfettamente "sintetizzati" dalla tua icastica conclusione:
"Quindi se si vuole argomentare razionalmente l'assenza del mostro (o di un unicorno) nella stanza, ci si prende tutto il tempo che occorre per ispezionarla da cima a fondo, e se non si ha tempo o voglia di farlo, la cosa più onesta sarebbe sospendere in modo più o meno neutro il giudizio riconoscendo il margine di incertezza dovuto ai limiti della visione del reale entro cui è riferita l'assenza del fenomeno in questione."
Capisco esattamente quello che vuoi dire, che è, in buona parte, condivisibile.
***
Però, io avevo scritto una cosa un po' diversa da quella che tu critichi, e, cioè: "...non si può affermare con certezza al 100% che gli unicorni non esistano, in quanto la loro esistenza non è logicamente "autocontraddittoria"; cosa che, invece, si può tranquillamente affermare per gli "esapodi-quadrupedi", perchè un "artropode" o ha sei arti, oppure ce n'ha solo solo quattro, per cui la possibilità della loro esistenza è pari allo 0%."
Quindi, secondo me, almeno a livello di "dubbio filosofico":
a) nel caso dell'esistenza o meno dell'unicorno, teoricamente, possiamo pure benignamente "sospendere il giudizio" in attesa che se ne trovi uno in qualche valle sperduta dell Himalaya;
b) nel caso dell'esistenza di un "esapode-quadrupede" (o di un elefante racchiuso nel mio pugno), invece, secondo me non dobbiamo "sospendere" assolutamente niente, perchè si tratta di fenomeni logicamente e fisicamente impossibili.
***
Quanto al caso a), evitiamo pure di dare per scontato che "il drago non sia nella stanza", solo perché per pigrizia non si ha voglia di andare a esplorare ogni angolino, e perché richiederebbe troppo tempo; però, se invece di una stanza mi devo mettere ad esplorare l'intera Africa, non ho nè tempo nè denaro da spendere in una ricerca tanto onerosa, e dai risultati così altamente improbabili!
Il che, però, non esclude che un drago da qualche parte possa pure esserci.
Hai visto mai!
***
Al di fuori di esempi paradossali, il ragionamento di cui sopra vale pure per le sedute spiritiche e le capacità paranormali, riguardo alle quali io non ho mai escluso "a priori" che si tratti di cose "teoricamente" possibili; anche se ritengo che "alcuni" presunti fenomeni, specie quelli spiritici, non possano verificarsi nè "fisicamente" nè "logicamente" (della qual cosa, però, bisognerebbe parlare in un topic a parte).
***
Tuttavia, resta il fatto che sin dal 1° maggio 1996, la James Randi Educational Foundation (JREF) di Fort Lauderdale, in Florida, ha messo in Palio UN MILIONE di dollari per chi, sotto controllo scientifico e di un comitato di prestigiatori professionisti, riuscirà a dimostrare di possedere "davvero" poteri medianici e facoltà paranormali; ma, a tutt'oggi, nessuno ha ancora ritirato il premio!
Per cui, per me, i casi sono i seguenti:
- o tutti i medium e i soggetti paranormali sono ricchi sfondati, e, quindi, disinteressati al premio;
- oppure hanno tutti fatto voto di povertà;
- oppure sono tutti dei ciarlatani o degli illusi;
- oppure riescono a far apparire i soldi dal nulla, come me:
https://www.youtube.com/watch?v=Su8UKKv9D5w
Non mi si affacciano alla mente altre ipotesi plausibili!
***
Comunque, proverò adesso anche un esperimento di chiarroveggenza, in quanto, in questo momento, ho già indovinato la sesta parola del tuo prossimo intervento; ne sono assolutamente certo!
Un saluto!
Se per "economia del pensiero" intendi il principio "Entia non sunt multiplicanda sine necessitate", e, cioè, il "Rasoio di Occam", ci hai preso in pieno!
Ed invero, come tu hai scritto, io appunto ritengo che caricando dell'onere delle prova anche chi si limita a sostenere l'assenza di un fenomeno (non verificabile in alcun modo), si arriverebbe a un totale "liberi tutti" nei confronti di qualunque tesi impossibile da smentire a livello di pura logica atta a rilevarne le contraddizioni interne.
I tuoi argomenti, contrari al mio assunto, sono tutti interessanti, e niente affatto privi di senso logico; penso che essi siano perfettamente "sintetizzati" dalla tua icastica conclusione:
"Quindi se si vuole argomentare razionalmente l'assenza del mostro (o di un unicorno) nella stanza, ci si prende tutto il tempo che occorre per ispezionarla da cima a fondo, e se non si ha tempo o voglia di farlo, la cosa più onesta sarebbe sospendere in modo più o meno neutro il giudizio riconoscendo il margine di incertezza dovuto ai limiti della visione del reale entro cui è riferita l'assenza del fenomeno in questione."
Capisco esattamente quello che vuoi dire, che è, in buona parte, condivisibile.
***
Però, io avevo scritto una cosa un po' diversa da quella che tu critichi, e, cioè: "...non si può affermare con certezza al 100% che gli unicorni non esistano, in quanto la loro esistenza non è logicamente "autocontraddittoria"; cosa che, invece, si può tranquillamente affermare per gli "esapodi-quadrupedi", perchè un "artropode" o ha sei arti, oppure ce n'ha solo solo quattro, per cui la possibilità della loro esistenza è pari allo 0%."
Quindi, secondo me, almeno a livello di "dubbio filosofico":
a) nel caso dell'esistenza o meno dell'unicorno, teoricamente, possiamo pure benignamente "sospendere il giudizio" in attesa che se ne trovi uno in qualche valle sperduta dell Himalaya;
b) nel caso dell'esistenza di un "esapode-quadrupede" (o di un elefante racchiuso nel mio pugno), invece, secondo me non dobbiamo "sospendere" assolutamente niente, perchè si tratta di fenomeni logicamente e fisicamente impossibili.
***
Quanto al caso a), evitiamo pure di dare per scontato che "il drago non sia nella stanza", solo perché per pigrizia non si ha voglia di andare a esplorare ogni angolino, e perché richiederebbe troppo tempo; però, se invece di una stanza mi devo mettere ad esplorare l'intera Africa, non ho nè tempo nè denaro da spendere in una ricerca tanto onerosa, e dai risultati così altamente improbabili!
Il che, però, non esclude che un drago da qualche parte possa pure esserci.
Hai visto mai!
***
Al di fuori di esempi paradossali, il ragionamento di cui sopra vale pure per le sedute spiritiche e le capacità paranormali, riguardo alle quali io non ho mai escluso "a priori" che si tratti di cose "teoricamente" possibili; anche se ritengo che "alcuni" presunti fenomeni, specie quelli spiritici, non possano verificarsi nè "fisicamente" nè "logicamente" (della qual cosa, però, bisognerebbe parlare in un topic a parte).
***
Tuttavia, resta il fatto che sin dal 1° maggio 1996, la James Randi Educational Foundation (JREF) di Fort Lauderdale, in Florida, ha messo in Palio UN MILIONE di dollari per chi, sotto controllo scientifico e di un comitato di prestigiatori professionisti, riuscirà a dimostrare di possedere "davvero" poteri medianici e facoltà paranormali; ma, a tutt'oggi, nessuno ha ancora ritirato il premio!
Per cui, per me, i casi sono i seguenti:
- o tutti i medium e i soggetti paranormali sono ricchi sfondati, e, quindi, disinteressati al premio;
- oppure hanno tutti fatto voto di povertà;
- oppure sono tutti dei ciarlatani o degli illusi;
- oppure riescono a far apparire i soldi dal nulla, come me:
https://www.youtube.com/watch?v=Su8UKKv9D5w
Non mi si affacciano alla mente altre ipotesi plausibili!
***
Comunque, proverò adesso anche un esperimento di chiarroveggenza, in quanto, in questo momento, ho già indovinato la sesta parola del tuo prossimo intervento; ne sono assolutamente certo!
Un saluto!














