Citazione di: Eutidemo il 08 Febbraio 2020, 14:55:25 PM
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QUALI ESSERI VIVENTI?
Già, ma quale genere di "esseri viventi"?
Solo sul nostro pianeta, infatti, ce ne sono di ben sette tipologie, molto diverse tra di loro:
1)
Bacteria
2)
Archaea
3)
Protista
4)
Chromista
5)
Fungi
6)
Animalia
7)
Plantae
Noi, di solito, ci limitiamo (come Linneo) a considerare solo gli ultimi due, cioè "animali" e "piante"; ma la vita, sulla Terra, è molto più varia.
Figuriamoci nel resto dell'Universo, sembra lecito supporre!
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Dal nostro punto di vista umano, però, la differenza più importante che facciamo nell'ambito delle creature viventi non è tanto di carattere "tassonomico" (come sopra), quanto, piuttosto, di carattere "intellettivo", in quanto noi le suddividiamo in:
- creature intelligenti (noi)
- creature non intelligenti (tutte le altre)
Il che, è, almeno a mio parere, è errato, perchè la differenza intellettiva tra i vari animali è di carattere "quantitativo" e non certo di carattere "qualitativo"; ed invero, anche non essendo uno scienziato, chiunque è in grado di rendersi conto che la differenza intellettiva che intercorre tra uno scarafaggio ed uno scimpanzè, è smisuratamente maggiore della differenza intellettiva che intercorre tra uno scimpanzè ed un uomo (sebbene quest'ultima sia indubbiamente notevolissima).
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A me, a dire il vero, la cosa non sorprenderebbe affatto, in quanto:
- lo scaturire della vita dalla materia inerte, è un risultato così sorprendente, che, nella storia del nostro pianeta, si è verificato "una volta sola", per un concorso di eccezionali combinazioni ambientali, che poi, per miliardi di anni (e tutt'ora) non si è mai più verificato, e che, probabilmente, non si verificherà mai più.
- lo scaturire della vita intelligente di tipo umano, dalla già straordinaria vita animale pura e semplice, è un risultato così notevole, che, nella storia del nostro pianeta, si è verificato "una volta sola", nell'ultimo scorcio della "storia della vita" sul pianeta terra.
Ciao Eutidemo, nella classifica delle forme viventi che presenti sono comprese anche quelle forme viventi che sono state scoperte nelle vicinanze delle bocche eruttive che ci sono sul fondo dell'oceano? Lo dico perché si tratta di forme talmente differenti, che sembra si nutrano di anidride solforosa e siano in grado di sopravvivere a temperature ben più alte di quelle alle quali sopravvivono tutti gli altri esseri viventi, direi che una classe a parte la meriterebbero anche loro.
Poi vorrei proporti qualche riflessione tra questa differenza tra "esseri intelligenti" e "esseri non intelligenti", alla quale, effettivamente, in maniera molto antropocentrica, gli "intelligenti" esseri umani si riferiscono.
Perché in fondo per la vita l'intelligenza (Supponendo di essere d'accordo sulla/e definizione/i di/elle intelligenza/e) è solo uno dei tanti caratteri.
Sembra che la specializzazione cellulare originaria dalla quale sono venuti fuori sistema nervoso e occhi di tutti gli esseri viventi che li hanno provenga da alcune cellule che hanno i lombrichi nella parte anteriore del loro corpo che serve a riconoscere la luce e a scappare da essa (Tra parentesi utilizzando melatonina, sostanza che serve a controllare l'ansia negli esseri umani).
Purtroppo la presenza di questo tipo di cellule, per cui bisognerebbe considerare intelligenti anche i lombrichi, non è rappresentativo di tutte le intelligenze che osserviamo in alcuni comportamenti batterici o nelle piante.
E d'altronde, nella misura in cui un comportamento intelligente è spiegato da esigenze di sopravvivenza, è semplicemente bilanciato con tali esigenze, il pulcino nasce con la capacità istintive di contare i pezzi di cose da mangiare che ha attorno, è intelligenza questa? Bassa o alta? Semplicemente è funzionale al bisogno del pulcino di mangiare.
Io la classificazione la farei, piuttosto, tra esseri "coscienti" ed esseri "non coscienti", notando che la "coscienza" è la sola componente della nostra intelligenza che risulta difficilmente spiegabile sulla base di logiche di sopravvivenza (Comunque non si sa mai cosa ci riserva il futuro della conoscenza).
Un saluto.