Menu principale
Menu

Mostra messaggi

Questa sezione ti permette di visualizzare tutti i messaggi inviati da questo utente. Nota: puoi vedere solo i messaggi inviati nelle aree dove hai l'accesso.

Mostra messaggi Menu

Messaggi - Kobayashi

#481
Tematiche Filosofiche / Re:Siate buoni
27 Aprile 2018, 08:52:16 AM
A me sembra che alla base di tanti ragionamenti filosofici ci sia l'ossessione della purezza, della perfezione, per cui un'azione altruistica deve essere per forza sviscerata per capire se sia veramente tale o non piuttosto la compensazione di qualche mancanza del soggetto che la compie etc.
Dal momento che le radici profonde della personalità rimangono misteriose (checché ne dicano le discipline psicologiche), mi sembra che voler indagare sulle reali intenzioni del singolo sia solo presunzione. Si cela in verità l'ossessione del giudizio di valore. E' la filosofia come attività finalizzata alla colonizzazione delle coscienze. E' assoggettamento degli altri. E' imposizione del proprio punto di vista. 

Ciascuno di noi è spinto verso il proprio bene, verso una felicità del tutto particolare. La riflessione filosofica dovrebbe aiutare a comprendere l'unicità del proprio desiderio, dovrebbe fornire gli strumenti che consentono di assumersi la responsabilità di vivere il proprio desiderio.
Invece cosa troviamo? Nient'altro che questi infiniti discorsi sull'universalità del valore prediletto dal filosofo di turno.
Allora piuttosto che questa eterna lotta per l'egemonia delle idee, meglio l'arte come sguardo curioso sui tipi psicologici, come catalogo delle indefinite possibilità degli esseri umani.
#482
Tematiche Spirituali / Re:Disatrofizzarsi
10 Aprile 2018, 11:49:55 AM
Per bluemax.
Forse l'inizio (i dubbi sulla realtà) è maggiormente vicino alle religioni orientali, ma dal punto in cui Neo deve capire se è l'eletto di cui parla l'antica profezia, l'eletto che dovrebbe salvare l'umanità dalla schiavitù e dare il via ad un regno di pace... beh, mi sembra abbastanza giudaico-cristiano...
#483
Tematiche Spirituali / Re:Disatrofizzarsi
10 Aprile 2018, 11:29:41 AM
Per quanto riguarda Matrix...
C'è da dare il giusto peso a un fatto: se è vero che tutta la ricerca di Neo è determinata dall'ossessione della domanda, è anche vero che le indicazioni che riceverà da Morpheus lo condurranno sì nella realtà vera della materia, fuori da Matrix, ma nello stesso tempo di nuovo immerso in un'illusione, ovvero la profezia, la quale si rivelerà appunto uno strumento di controllo creato dal mondo delle macchine.
E tuttavia seguendo il cammino indicato dal suo primo maestro arriverà a salvare gli uomini.

Così ci si potrebbe chiedere: per salvarsi ed essere liberi bisogna necessariamente fare propria una profezia che comunque si sospetta essere un'illusione funzionale al potere?
Senza la profezia, la via, la dottrina, ci si ferma impauriti o confusi o scettici.
Convertendosi invece si rischia di fare il gioco del sistema da cui ci si vuole liberare.

Il cristianesimo nella sua storia mi sembra abbia incarnato perfettamente questo paradosso. 
#484
Tematiche Spirituali / Re:"Ode alla Via"
09 Aprile 2018, 14:39:38 PM
Mi sono espresso male.
Non volevo tanto interpretare il tuo brano come un'apologia della vita estatica, quanto mettere in scena lo scontro tra il desiderio (che anch'io vivo con forza) di un'esperienza interiore di tipo spirituale (diciamo così), e il dubbio che questa possa essere solo una fuga e dunque che possa svolgere in fondo la funzione di uno strumento di controllo, deviando le energie dalla ribellione all'estasi.
E in questo senso si può intendere l'amore mistico come una debolezza, perché per cambiare le cose c'è bisogna di forza, aggressività, odio, anche se tutto questo è in fondo detestabile innanzitutto per il soggetto che lotta.
#485
Tematiche Spirituali / Re:"Ode alla Via"
09 Aprile 2018, 11:08:15 AM
Una vita estatica: abbandonarsi al soffio di Dio, ad un respiro più profondo, alla pace, all'armonia del Creato.
Certo, tutto molto bello. Ma ancora una volta è soltanto una strategia quasi inconscia dell'egoismo degli adulti che cercano nient'altro che la propria felicità.
E di evitare di combattere.
Ma che lo si sappia o meno, siamo in guerra. E i feriti non se ne fanno nulla delle mie dichiarazioni di amore, vogliono essere soccorsi...
#486
In risposta alla domanda di Green Demetr.

L'immagine di Gesù è quella di un uomo "abitato" costantemente da Dio.
Ciò che è misterioso è la possibilità di questa condizione. Il mistero quindi propriamente non riguarda ne' l'uomo ne' Dio, piuttosto la loro unione.
Per questo tutta la faccenda ha interesse solo per coloro che cercano Dio (qualunque cosa sia).
Gli atei si limitano a disputare su questioni storiografiche o di potere della Chiesa, ma non possono cogliere ciò che c'è veramente in gioco.
#487
Tematiche Spirituali / Re:Io chi sono?
27 Marzo 2018, 10:59:06 AM
Non credo si possa sapere chi o che cosa sia Dio, nel senso che non può esserci conoscenza di Dio - altrimenti Dio sarebbe un oggetto tra gli oggetti del mondo, anche se speciale -.
Credo però che l'uomo in cerca di Dio possa partecipare alla vita divina, che assumerà la forma di un'esistenza estatica, armoniosa, piena di pace.
Per poter raggiungere questa condizione non si tratta tanto di conoscere se stessi, ma di fare proprio il suggerimento del Vangelo: rinunciare a se stessi, rinnegare la propria vita psicologica.
E' il grande tema del distacco.
Io amo di più la parola "annientamento". 
Giustamente qualcuno ha detto che dopo l'annientamento di se' possono rimanere soltanto due cose: la morte o Dio.
Spesso il poeta si è fatto testimone della morte, il mistico di Dio.
#488
No, non ho letto Rifkin, su questi temi recentemente ho letto soltanto i saggi di Dardot e Laval.
Mi pare che anche Negri e Hardt anni fa avessero parlato di fine imminente del capitalismo, poi però siam sempre qua con le grandi multinazionali che fanno quello che vogliono etc...
Cercherò di leggere Rifkin.
#489
Citazione di: InVerno il 04 Marzo 2018, 17:44:17 PM[...] il capitalismo sta finendo (o sta mutando radicalmente) in maniera enteogena, per esaurimento.
Puoi spiegare meglio questa cosa?
Io lo vedo in grande forma...
Il liberismo pare vincere sempre, con "progressisti", populisti, movimenti di destra etc.
#490
Non pensavo sarebbero state necessarie spiegazioni... Comunque:
Primo, la parola influenza sempre chi l'accoglie. La parola di alcuni soggetti è maggiormente manipolatoria, poiché questi soggetti prosperano sul potere che riescono a trarre dai propri discorsi. Coloro che non hanno niente, che non desiderano potere, che non vogliono sedurre, producono parole deboli che nella migliore delle ipotesi rivelano la propria verità.
Secondo, noi siamo ciò che ci immaginiamo di essere in senso psicoanalitico: come se continuassimo a mentire a noi stessi, a fantasticare su noi stessi, a produrre immagini che alterano la nostra realtà, per cui spesso si è soggetti per tutta la vita a visioni fantasmatiche di se' con tutto ciò che ne consegue in sofferenza etc.
Terzo, la storia degli esseri umani è una storia di crimini, di massacri. Bisogna prenderne coscienza. All'atteggiamento dei tedeschi che organizzano un concerto in ricordo della Shoah nel proprio parlamento come se loro, i bravi tedeschi del presente, non c'entrassero niente, io preferisco chi non costruisce intere biblioteche per sentirsi innocente ma si vergogna di tutto quanto e si dice: ma certo che si ripeterà! Altroché! Noi siamo così... Allora la prossima volta che la violenza sia almeno diretta sui potenti e non sugli inermi (vana speranza...).
#491
Ecco il mio messaggio:
"Posteri! Solo tre cose.
Primo, le parole infettano! Quindi alla larga da politici, maestri, preti, poeti di regime, consiglieri, parenti... Vogliono tutti la stessa cosa: prosperare su ciò che rimane di voi dopo il tracollo psicofisico ottenuto tramite discorsi virulenti. Pezzi del vostro corpo come cani di paglia al servizio del mondo...
Secondo, voi siete ciò che vi immaginate di essere. Quindi attenti cazzo a quello che immaginate! Non c'è fortuna che tenga di fronte a un destino fantasticato nelle ore insonni che precedono l'alba.
Terzo, imparate ad essere coraggiosi e selvaggi. Siamo tutti assassini, e lo saremo sempre. Cerchiamo almeno di massacrare coloro che se lo meritano".
#492
caro Green, caro Phil,
naturalmente avete ragione.
Mi ricordo una frase di Ratzinger rivolta ai cattolici: siamo credenti e nello stesso tempo atei, diceva quando era ancora solo un teologo.
Ma è chiaro che se si vuole continuare il proprio cammino verso Dio non è il caso di rimanere bloccati dall'esperienza disarmante che il principio di non contraddizione nella nostra mente non ha alcuna presa...
Così, sì, in effetti non c'è altra strada che credere nell'efficacia del proprio cammino, per quanto ogni giorno la realtà sembri volerla confutare...
#493
cit. Green Demetr: "... seppure capisco benissimo le tue motivazioni, NON SONO d'ACCORDO MINIMAMENTE che la filosofia sia il problema.
LA FILOSOFIA e in primis NIETZSCHE sono la soluzione".

Non intendevo dire che la filosofia è il problema.
Il problema è il fatto che inevitabilmente prendiamo sul serio la produzione di fantasticherie in cui la mente umana è impegnata giorno e notte.
E la filosofia è per eccellenza l'espressione di questa serietà.
Ma non possiamo farne a meno.
La soluzione del problema non è Nietzsche, è l'estinzione della razza umana.
Nel frattempo dobbiamo vivere. Quindi impegnare la nostra deriva alla fantasticheria nel modo più interessante possibile, come per esempio dialogare con l'amato Nietzsche.
Giocare a trovare la grande verità che illumina e redime e salva la Terra è il gioco del filosofo.
È solo un gioco, purtroppo, come l'alchimia è solo un sogno, come la psicoanalisi solo un'illusione di guarigione etc. ...
#494
Rispondendo alla domanda posta da Socrate78, io direi che la più grave malattia dell'uomo è la sua megalomania e non c'è niente di più megalomane della filosofia, la quale, in fondo, non è che l'esibizione, nello stesso tempo, della capacità di costruire e dell'abilità nell'arte della demolizione, quindi puro esercizio di potere.

L'uomo è megalomane e fantastico, nel senso di puro prodotto della sua deviante tendenza alla fantasticheria.
Per questo il suicidio è innanzitutto una rappresaglia all'immaginazione.

Sull'enorme sopravvalutazione del fenomeno umano, ecco un esempio: ci si fa un paio di idee tanto per potersi orientare nel mondo e subito dopo si è lì a venerarle come la cosa più preziosa che ci sia, pronti anche a uccidere chiunque osi disprezzarle.

L'agente Smith di Matrix, come ci ricorda Phil, notava una certa somiglianza tra la natura dell'uomo e quella del virus.
La definizione più corretta probabilmente sarebbe la seguente: "parassita logorroico affetto da manie di grandezza".
#495
Io credo ci sia un'esperienza di base di tipo gnostico in molte delle persone che poi si dedicano ad una ricerca filosofica o religiosa o genericamente spirituale: sentirsi di essere straniero in questo mondo, di avere dimenticato la propria nobiltà originaria e la propria missione.
Alla sofferenza che ne deriva si può reagire negando la verità di questa esperienza, interpretandola come il sintomo della propria inadeguatezza al mondo e definendola come nevrosi, un malessere mentale che va contenuto con tecniche psicologiche (e certo in parte anche compreso con discorsi esistenziali di tipo filosofico).
Oppure ritenendola autentica ispirazione, dando avvio così all'avventura della ricerca con tutto ciò che ne consegue in gioie immense e devastanti solitudini...