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Messaggi - bobmax

#481
Varie / Re: L'enigma dei litri d'acqua
15 Gennaio 2024, 22:47:16 PM
Bravissimo Eutidemo!

La tua soluzione è corretta.

Come quella di Phil, d'altronde.
Non avendo io specificato del tutto le condizioni...
#482
Varie / Re: L'enigma dei litri d'acqua
15 Gennaio 2024, 11:25:42 AM
Citazione di: Phil il 15 Gennaio 2024, 10:58:40 AMPuò riempire la tanica da 5 litri e versarne il contenuto in quella da 3; così che in quella da 5 restino 2 litri. Dopo aver visto a quale punto della tanica da 5 arrivano 2 litri, svuota la tanica da 3 e vi versa i 2 litri (contenuti in quella da 5). Riempie la tanica da 5 fino al livello di 2 litri e poi vi versa gli altri 2 litri accantonati prima in quella da 3.

Buona idea!

Solo che non c'è modo di stabilire a quale livello arrivano i 2 litri, perché le taniche non sono trasparenti e non vi sono altri mezzi a disposizione per misurare il livello 

(Mi ero scordato di dirlo, chiedo venia... Lo scopo però è di risolvere il problema senza alcuna altra informazione aggiuntiva.
Se non che le taniche riempite all'orlo contengono 5 e 3 litri rispettivamente)
#483
Varie / L'enigma dei litri d'acqua
15 Gennaio 2024, 10:36:55 AM
Il prigioniero viene condotto nel cortile del castello dove c'è una fontana.
Il principe gli mostra due taniche dicendo:
"La tanica A è di 5 litri, mentre la B è di 3 litri. Non sono graduate. Riempi e svuota come vuoi queste due taniche con l'acqua della fontana, ma se vorrai tornare libero dovrai consegnarle al guardiano con dentro 4 litri d'acqua precisi, entro 5 minuti!"

Come potrà il prigioniero tornare libero?
#484
Tematiche Filosofiche / Re: Logica e Verità
14 Gennaio 2024, 16:13:50 PM
Citazione di: Koba II il 13 Gennaio 2024, 12:19:38 PMCiò che secondo me è filosoficamente rilevante nel post iniziale è il rapporto tra logica/razionalità e verità.
L'interrogativo riguarda l'inizio di una visione filosofica. Come può accadere questo inizio? Si tratta di qualcosa che non può avere ulteriore spiegazione/sostegno? Ma solo sviluppo in avanti? Si parte sempre da un "è così e basta!" per poi sviluppare una deduzione dopo l'altra, quindi uno sviluppo deduttivo partendo da qualcosa di infondato?
E perché a un certo punto crolla? Per via di errori, di anomalie nel sistema, per una sua scarsa propensione al confronto con la realtà? O perché c'è stato un mutamento dello sguardo dell'uomo sull'inizio?
Forse è venuta meno la fiducia che la ragione possa condurre ad una visione che salvi, ma lo scetticismo era ben avviato anche nell'antichità e, cosa forse ancora più curiosa, la sua seconda esplosione si pone proprio prima dei grandi sistemi filosofici della modernità.

Crolla perché la Verità ha bisogno di te.

Tutta la logica, qualsiasi ragionamento, sono soltanto il contorno che dona una parvenza di solidità alla realtà.

Ma poi tocca a te dire cosa è Vero, assolutamente Vero!
Dio ha bisogno di te.
#485
Tematiche Filosofiche / Re: Logica e Verità
14 Gennaio 2024, 14:51:25 PM
Una precisazione riguardo all'alogico, che non va confuso con l'analogico.

Essendo l'analogico a tutti gli effetti logico. La sua logica si basa sulla somiglianza.
Semmai l'analogico si contrappone al digitale. Essendo queste due nient'altro che modalità diverse di elaborazione logica.

Viceversa l'alogico è estraneo alla logica in quanto tale. Perciò non riguarda né l'analogico, né il digitale, né qualsiasi altra forma di logica.

Ma, appunto, questa consapevolezza può nascere solo dopo aver sbattuto la testa, a lungo, affrontando problemi logici. 
Oppure, forse, può invece essere innata, ma solo nel genio. Beato chi lo è.
#486
Tematiche Filosofiche / Re: Logica e Verità
14 Gennaio 2024, 10:38:53 AM
L'interesse del filosofo dovrebbe essere rivolto all'alogico.
Perché è l'alogico che allude ad una possibile metafisica.
E la filosofia o è metafisica oppure non è.

Ma per indagare l'alogico, non è forse indispensabile avere famigliarità con la logica?
Bisogna infatti aver consapevolezza di cosa c'è qui, per poi azzardarsi a guardare oltre.

E invece... sembrerebbe che buona parte dei cosiddetti "filosofi" abbiano solo la pretesa di essere dei logici, perché in realtà mostrano evidenti difficoltà nel maneggiare la logica.
Che significa utilizzarla con profitto nel risolvere questioni concrete!

Pure qui, in questo forum.

Basti osservare la scarsa partecipazione "fattiva" agli enigmi proposti da Eutidemo.
È  emblematica la cura con cui li si ignora, pur continuando a discettare di logica, sempre però in generale... mai affrontando casi specifici.

Non parliamo poi della fisica. Dove si discetta su meccanica quantistica, teoria della relatività, universi paralleli... senza però mostrare almeno una qual concreta competenza nella fisica classica.
#487
Tematiche Filosofiche / Re: Logica e Verità
13 Gennaio 2024, 17:05:43 PM
In effetti, non vi è nulla che sia davvero illogico...

Perché tutto quello che c'è, esiste perché frutto di un processo logico.
In quanto la logica altro non è che una correlazione tra cause e effetti.
E poiché tutto quello che c'e, è effetto di cause, non può che essere logico.
Di una logicità magari contraria ad una logica più salda e verificata, che ne prova l'illogicità, ma comunque sempre di un processo logico si tratta.

L'autentico illogico, dovrebbe essere espressione del caso. Ma il caso non esiste.
Ipotizzarlo... Mostra già scarsità di logica.

E l'alogico?
Beh, l'alogico non è logico perché appare non aver cause. Immaginarne, fantasticando, non fa un buon servizio alla logica.
Quindi l'alogico a rigore non esisterebbe...
Epperò allo stesso tempo l'alogico comunque esiste. Perché indispensabile per ogni possibile logica.
Quindi l'alogico si situa sul confine tra l'esistente (logico) e il nulla.

Il divenire è senz'altro alogico.
E sfida il pensante. Credere nella sua "verità" oppure no?

Affermare che non vi possano essere Verità assolute, appellandosi alla logica, mostra evidenti illogicità:

Questa affermazione è assoluta?
Ciò che fonda la logica può davvero essere a sua volta logico?

Insomma, non vi è pure qui scarsità di logica?
#488
Tematiche Filosofiche / Logica e Verità
12 Gennaio 2024, 17:15:45 PM
È pressoché universale l'idea che ciò  che è vero debba essere necessariamente logico.
Se è logico è vero e se non è logico, allora non è vero.

Coloro che la pensano diversamente, sono considerati in blocco persone con scarsa intelligenza.

Questo giudizio deriva dal convincimento che non solo la logica sia un requisito da rispettare, ma che non vi sia nient'altro ad essa superiore.
Dio stesso, se esiste, deve sottostare alla logica!

È curioso notare come, tra i più infervorati sostenitori del primato assoluto della logica, solitamente questa non brilli particolarmente.
Cioè chi sostiene a spada tratta l'assolutezza della logica, spesso non sa granché utilizzarla...

In effetti, occorrerebbe distinguere tra illogico, logico e... alogico.
Perché vi è ciò che è contrario alla logica, ciò che invece è logico e... ciò che è estraneo alla logica, non le compete.

Tra ciò che è alogico, vi è il limite del comprensibile razionalmente. Cioè ciò che sta oltre alla logica.
Ma non per questo può essere derubricato allora come illogico.

E allora, la questione della Verità?

Beh, resta aperta. Senza neppure il conforto di uno scoglio logico, su cui contare nella tempesta della vita
#489
Varie / Re: L'enigma senza equazioni
12 Gennaio 2024, 14:42:52 PM
Soluzione:

Con le equazioni è in effetti un po' complicato...
Se però cambiamo sistema di riferimento, dimenticando un attimo la terra e focalizzandoci sull'acqua, allora possiamo ben vedere che la questione è in realtà molto più semplice.

Nel sistema di riferimento acqua del fiume, il salvagente non si sposta.
Perciò la barca, muovendosi sia all'andata che al ritorno alla stessa velocità rispetto all'acqua, impiegherà per tornare a prendere il salvagente sempre 20 minuti.

Una volta stabilito che il tempo totale è 40 minuti, torniamo al sistema di riferimento terra.
In 40 minuti il salvagente ha percorso 1 km.
La velocità dell'acqua è perciò: 1,5 km/h
#490
Pur apprezzando il Buddismo, soprattutto per l'invito alla compassione, ho alcune perplessità sulle "verità" su cui fonda la propria metafisica.

In effetti ogni costruzione metafisica ha sempre un che di arbitrario. Forzature che finiscono immancabilmente per cadere in contraddizione.

Nel Buddismo una di queste è la reincarnazione, con cui dare una spiegazione al perché dell'esistenza, in cui vi è pure la sofferenza.

Ma le "verità" metafisiche, quando pretendono di essere logiche, concrete, non possono che rivelarsi insufficienti. Perché non vi è nulla che possa reggersi da sé medesimo.

La metempsicosi non è in realtà dissimile da un aldilà cristiano. Entrambi pretendono di dare una risposta alla esistenza introducendo un'ulteriore complicazione.
Il problema dell'esistenza lo si sposta più in là, ma senza in realtà risolverlo...

Difatti l'unica possibile metafisica è metafisica del Nulla.
E infatti, più la cerchiamo e più non possiamo che constatare che questa è l'anima: un puro nulla.
#491
Varie / Re: L'enigma senza equazioni
12 Gennaio 2024, 10:52:11 AM
Suggerimento...

Non importa quale sia la velocità della barca. L'unica condizione è che, sia all'andata sia al ritorno, la velocità della barca rispetto all'acqua sia la stessa.
#492
Scienza e Tecnologia / Re: Chat GPT
11 Gennaio 2024, 17:13:31 PM
Alla fine ho voluto provare anch'io direttamente ChatGpt.
Le sue capacità di analisi matematica mi sembrano ancora rudimentali. Ma penso che non sia neppure il suo campo. Essendo il suo ragionamento più analogico che logico.

Allora ho fatto una domanda anch'io sulla depressione, e la risposta è stata abbastanza soddisfacente.

Mia domanda:

La depressione è chiamata pure malattia dell'anima.
Per questo motivo, secondo Martin Buber approcciare psicologicamente la depressione potrebbe forse contrastarne i sintomi, ma non le cause.
Cosa ne pensi?

Risposta di ChatGPT:

Martin Buber era un filosofo e teologo, e la sua prospettiva sulla depressione come "malattia dell'anima" riflette il suo pensiero esistenziale e la sua visione dell'interazione umana. La sua idea suggerisce che affrontare la depressione richiede un approccio più profondo e orientato verso il significato della vita e delle relazioni.

Diversi approcci possono essere validi per affrontare la depressione, e un approccio psicologico può contribuire a gestire i sintomi. Tuttavia, molti esperti riconoscono l'importanza di considerare sia gli aspetti psicologici che quelli più profondi e esistenziali nel trattamento della depressione.

In sostanza, combinare approcci psicologici con un'esplorazione dei significati più profondi della vita potrebbe essere un approccio più completo per comprendere e affrontare la depressione.
#493
Varie / Re: L'enigma senza equazioni
11 Gennaio 2024, 07:55:40 AM
La soluzione, e la relativa dimostrazione discorsiva, sono molto semplici.

Una spiegazione così semplice... che faccio fatica a tenerla ferma nella mia mente.

Il semplice è difficile.
#494
Varie / L'enigma senza equazioni
10 Gennaio 2024, 15:42:07 PM
Il principe entra nella cella di un fisico e gli pone il seguente enigma:

"Una barca sta risalendo il fiume quando, passando sotto a un ponte, perde il salvagente che finisce in acqua.
Passati 20 minuti navigando alla stessa andatura, il barcaiolo si accorge della scomparsa del salvagente e prontamente inverte la rotta.
La barca si muove anche nel ritorno, così come nella andata, alla stessa velocità rispetto all'acqua.
Il barcaiolo recupera il salvagente 1 chilometro a valle del ponte.

Senza fare alcuna equazione, dimmi, seduta stante, a quale velocità si muove l'acqua del fiume!
E perché...

Se risponderai correttamente, motivando la tua risposta, sarai libero!"

Come potrà il prigioniero trovare la soluzione, motivandola solo discorsivamente?
#495
Tematiche Filosofiche / Re: Morte e Verità
10 Gennaio 2024, 08:42:04 AM
Citazione di: Koba II il 10 Gennaio 2024, 07:34:30 AMIl punto è specificare questa "sostanziale differenza tra ogni cosa del mondo".
Se effettivamente non si riuscisse a osservare alcuna "sostanziale" differenza, se tutto fosse veramente una cosa sola, e se le distinzioni fossero solo illusioni, allora non ci sarebbe vita, e quindi neanche morte.
Ma sembra un ragionamento paradossale che per guadagnare l'eternità divina perde la vita umana...
Perché non dovrebbe essere mai esistita la persona amata? Non ci sono solo i miei ricordi a testimoniarne l'esistenza, ma mille segni materiali del suo passaggio su questa terra. Dunque, perché dovrei convincermi che è tutta un'illusione, che la vita e la morte sono solo illusioni, che ogni cosa è Dio, che esiste solo Dio?
Non faccio alcuna esperienza di una cosa del genere, anzi. Quindi dovrei essere spinto a ribaltare le mie certezze solo a partire da un ragionamento convincente. Che per ora non vedo.

Non è proprio un ragionamento...
Piuttosto è una constatazione.

"L'amor che move il sole e l'altro stelle"  non è il risultato di una riflessione, di un processo logico, ma è ciò che Dante vede.

E perché lo vede?
Lo vede per merito della rivoluzione metafisica che ha attraversato.

Il cuore della questione è infatti sempre metafisico. Cioè, il significato dell'esistenza deriva da ciò che è considerato Vero, e perciò Fondamento della realtà.

La verità di questo fondamento non è supportata da alcunché. Come potrebbe mai esserlo?
È necessariamente un presupposto, una ovvietà.
Che però determina ogni significato dell'esistenza.

Non essendo frutto di un ragionamento, non può mutare tramite riflessione.
Tuttavia il pensiero può iniziare a metterlo in discussione.

E perché dovrebbe farlo?
Perché dovrebbe incominciare a chiedersi quanta "verità" vi sia nel fondamento creduto?

Il motivo per iniziare a dubitare è la cacciata dal paradiso terrestre.
Che coincide con la constatazione della morte.

Un viaggio dell'umanità e del singolo.

Guidato da una sola assillante domanda: "Cosa è importante in questa vita?"

La morte, il male, sospingono a proseguire il viaggio.

Finché, forse, il Fondamento si rivelerà essere ben altro.

Al di là di ogni logica, di ogni ragionamento, il Fondamento si impone da sé medesimo.

Solo allora l'amato potrà tornare a te, in tutta la sua pienezza.