Menu principale
Menu

Mostra messaggi

Questa sezione ti permette di visualizzare tutti i messaggi inviati da questo utente. Nota: puoi vedere solo i messaggi inviati nelle aree dove hai l'accesso.

Mostra messaggi Menu

Messaggi - myfriend

#481
Nessuno può perdere il signore dio.
Poichè tutto è manifestazione di dio.
Per cui....tranquillizzati. Non possiamo perdere ciò che noi siamo. Al massimo possiamo non esserne consapevoli.  :D
#482
Citazione di: HollyFabius il 05 Aprile 2017, 09:08:26 AM

Un giorno il sig.Rossi va a Roma in biclicletta mettendoci due giorni.
"Scusi, ma perchè lei non ha fatto quello che fa sempre?"
"mi sono stufato del controllo altrui e ho quindi deciso di fare qualcosa di non prevedibile"
Prova a descriverlo dentro la tue leggi.
Oh ma magari per te questo è un comportamento non intelligente.

La pianto qui sia perchè questa discussione è diventata noiosa sia perchè il 3D aveva una diverso motivazione e ci siamo molto allontanati senza ragione intelligente.
Carissimo Holly...stavamo parlando della "realtà fisica inanimata".
E l'esempio del sig. Rossi voleva riferirsi alla "realtà fisica inanimata".

Gli esseri viventi seguono un'altra intelligenza, molto più complessa rispetto alla "realtà fisica inanimata", e sono tutta un'altra storia.
Ma hai ragione. Non è questo il 3d per parlarne.  :D
#483
Citazione di: Freedom il 05 Aprile 2017, 00:05:27 AM
Citazione di: myfriend il 04 Aprile 2017, 09:21:32 AM

Il problema è che chi dorme un sonno profondo è pure convinto di essere sveglio. Non si accorge di vivere dentro una "bolla di illusione" perchè è convinto che quella "bolla di illusione" sia la Realtà. E invece è solo una proiezione costruita dalla sua mente.
Non si accorgerà dell'inganno finchè non si "risveglia".
Questo 3d vuole essere un modesto contributo al "risveglio". Ma se uno non si vuole svegliare non c'è nulla da fare.
Solo facendosi delle domande potrà "risvegliarsi". E chi ha "fede" (qualunque fede) non si pone domande. E, quindi, non potrà mai risvegliarsi.
Puoi gentilmente definire cos'è un risvegliato e come giunge a questo risultato. Hai detto facendosi domande ma puoi essere più preciso?
Puoi anche dire se tu sei un risvegliato?
Un "risvegliato" è colui che guardando un cucchiaio è consapevole del fatto che non sta guardando il cucchiaio per ciò che esso effettivamente è. Ma sta solo guardando una immagine costruita dal nostro cervello.
E quando è consapevole di questo rimane stupito e inizia a chiedersi: ma, allora, la Realtà cos'è e come è fatta?

Un "risvegliato" è colui che si accorge che dire "credo che c'è dio" o dire "credo che non c'è dio" è esattamente la stessa cosa, poichè una "fede" è solo una creazione della nostra mente. L'EGO è una creazione della nostra mente. E' la proiezione mentale del nostro IO. E la nostra mente crea l'IO a partire dai nostri ricordi "inconsci".
E quando è consapevole di questo rimane stupito e inizia a chiedersi: ma, allora, chi sono veramente IO? E cosa c'è oltre l'EGO? Cosa c'è oltre la proiezione mentale del mio IO?

Un risvegliato non è colui che sa ciò che è. Ma è colui che è consapevole di ciò che NON è. Inizia a superare la "bolla di illusione" creata dai suoi sensi e dalla sua mente, e inizia a esplorare la Realtà per ciò che è. E' colui che intuisce che esiste LA Realtà oltre la "bolla di illusione" creata dai nostri sensi e dalla nostra mente e inizia a esplorarla. Sia la Realtà esteriore che quella interiore.
Ed esplora la Realtà iniziando a farsi delle domande:
- che cos'è la Realtà?
- chi sono IO?

Se io sono un risvegliato?
Nel senso che ho descritto la risposta è si.
Perchè ho acquisito la consapevolezza che ciò che percepisco con i miei sensi non è la Realtà, ma è solo una "simulazione" creata dal mio cervello.
E perchè ho acquisito la consapevolezza che il mio IO mentale (cioè le mie "fedi") è solo una costruzione della mia mente e non è il mio vero IO. E che ciò che la mia mente definisce come "reale" (cioè le mie "fedi") è solo un abito costruito dalla mia mente che mi impedisce di vedere il "Reale" per ciò che esso effettivamente è.

https://www.youtube.com/watch?time_continue=2&v=OCIf6e3xpzw
#484
@Holly

Da ultimo osservo che la reazione nucleare degli atomi non segue la legge E=M*C^2 come tu credi, su questa legge si basa la teoria della relatività. E' la meccanica quantistica che esprime le leggi di relazione delle reazioni nucleari ed è una legge basata sulla statistica.

Laddove le reazioni nucleari causano perdita di massa, tale massa si trasforma in energia secondo la legge di Einstein. E' il principio su cui si basano le bombe atomiche e su cui si basano le centrali elettriche a combustibile nucleare.  :D
Indipendentemente da quello che dice Hume, tale legge descrive la Realtà e la descrive sempre. Per il semplice motivo che tutte le bombe scoppiano e tutte le centrali nucleari funzionano a meraviglia. Indipendentemente da quello che dice Hume.  :D


La ripetitività seguendo una logica è segno di intelligenza.
Ti faccio un esempio.
Il sig. Rossi deve andare tutti i giorni da Milano a Roma. Io mi metto alla finestra e osservo tutti i giorni che il sig. Rossi fa colazione, prende la macchina, va in aeroporto e prende un volo per Roma.
Dall'esterno osservo un comportamento ripetitivo. Tanto che posso rappresentarlo con una legge matematica.  :D


Al contrario di quanto avviene in natura, in questo caso posso chiedere al sig. Rossi: "Scusi, ma perchè lei fa sempre la stessa cosa?". E il sig. Rossi mi dice: "Devo andare a Roma tutte le mattine e questo percorso è il più breve e quello che mi fa spendere meno soldi".
Quindi il sig. Rossi ci spiega qual'è il senso del suo comportamento...che noi osserviamo tutte le mattine e del quale abbiamo potuto fare un modello matematico.

Il problema che abbiamo in Natura è che non possiamo chiedere a Dio il perchè i pianeti girano sempre intorno al sole in modo ripetititivo tutte le mattine tanto che possiamo fare un modello matematico come abbiamo fatto per il sig. Rossi.  :D

Non possiamo chiedere a Dio il senso di questa intelligenza.
Però possiamo intuirlo. Esattamente come possiamo intuire questo: "Ah! Forse il sig. Rossi va a Roma tutte le mattine per lavoro e il tragitto che fa è il più breve e quello che gli fa spendere meno soldi!".
Come vedi possiamo tranquillamente intuire il senso che sta dietro a un comportamento intelligente (cioè ripetitivo e che segue una logica).

Quello che sicuramente non possiamo fare è individuare il senso di un comportamento casuale.

Se il sig. Rossi fosse affetto da alzhaimer, ogni mattina si alza e comincia a fare cose diverse senza logica. Cose "casuali". Di tale comportamento non potremmo mai individuarne il senso. 
Immagina cosa succederebbe se i pianeti avessero l'alzhaimer. O se gli atomi di una centrale nucleare, una bella mattina, avessero l'alzhaimer.  :D


Come vedi ti ho dimostrato tutto quello che c'era da dimostrare.
Tutto chiaro come il sole. Tutto semplice e alla portata di chiunque.
Se ti va puoi usarlo. Se non ti va buttalo via.
In ogni caso ora sta a te cercare di falsificarlo.  :D  :D
#485
@Giona

Eh no. Qui hai toppato.

Qui stiamo parlando di scienza, cioè di come funziona la Realtà. E non di "fede".
E il percorso spirituale è aderenza alla Realtà.
Quella mappa è come la legge di Einstein E=M*C^2. Cioè descrive la realtà per ciò che essa oggettivamente è.
Quindi non è una fede...ma aderenza alla Realtà.

La formula di Einstein mi dice che la "materia è energia". Questa non è una "fede", ma una descrizione della Realtà oggettiva per quello che è.
Posso usare quella formula come riferimento per il mio lavoro personale.
Esattamente come posso usare la mappa dello psicologo come riferimento per il mio lavoro personale.
Questo perchè il lavoro di crescita spirituale si basa su un metodo: l'adesione alla Realtà per ciò che essa è.

In questo senso la scienza è un valido strumento che mi può aiutare in questo cammino.
Proprio perchè la scienza non si basa su una fede, ma descrive la Realtà per ciò che essa oggettivamente è.  
#486
Citazione di: InVerno il 04 Aprile 2017, 16:22:43 PM
Citazione di: myfriend il 04 Aprile 2017, 16:01:23 PMDi certo, però, una mappa è un aiuto. Se devo andare da Milano a Roma e poi mi ritrovo a Parigi pensando di essere arrivato....se non altro la mappa mi aiuta a capire che sono fuori strada.
Ecco. Questa mappa aiuta a capire che chi ha una "fede" e pensa di aver trovato la verità, in realtà è LONTANISSIMO.
Se riesci ad affermare questo significa che non è più solo una mappa, ma una mappa che genera fede in te e tu hai fede in lei. Se non hai fede in una mappa, se non sei "istituzionalizzato" in essa, non hai strumenti per dire all'altro che sta sbagliando, il risultato è che si torna allo stadio 1, quello egoico, perchè la scelta della mappa diventa soggettiva e ognuno pensa di avere in mano la migliore (in effetti io direi che lo stadio 2 non è mai esistito, perchè l'istituzione è solo uno strumento della cosidetta fase 1). Se la mappa è solo una mappa, bruciala, sei dotato (come tutti) di un eccellente (per quanto umano) senso dell'orientamento, e serve molto ad abituarsi a riscoprirlo. Oggi tutti hanno mappe sul telefono, e quando finisce la batteria si perdono tra il bagno e il soggiorno, in realtà esistono persone capaci di attraversare il pacifico in canoa senza alcuno strumento, sono i grandi "cartografi" che studiamo insensatamente.
Eh no. Qui hai toppato.

Qui stiamo parlando di scienza, cioè di come funziona la Realtà. E non di "fede".
E il percorso spirituale è aderenza alla Realtà.
Quella mappa è come la legge di Einstein E=M*C^2. Cioè descrive la realtà per ciò che essa oggettivamente è.
Quindi non è una fede...ma aderenza alla Realtà.

La formula di Einstein mi dice che la "materia è energia". Questa non è una "fede", ma una descrizione della Realtà oggettiva per quello che è.
Posso usare quella formula come riferimento per il mio lavoro personale.
Esattamente come posso usare la mappa dello psicologo come riferimento per il mio lavoro personale.
Questo perchè il lavoro di crescita spirituale si basa su un metodo: l'adesione alla Realtà per ciò che essa è.

In questo senso la scienza è un valido strumento che mi può aiutare in questo cammino.
Proprio perchè la scienza non si basa su una fede, ma descrive la Realtà per ciò che essa oggettivamente è.  ;)
#487
@eutidemo

Carissimo....è vero che osservando dall'esterno, un bernoccolo è l'effetto dell'energia scaturita da un colpo di bastone.
Ma quello che tu non riesci a vedere è che l'energia cinetica del colpo di bastone, si è trasformata in un'altra forma di energia....che è quella prodotta dal tuo corpo per generare il bernoccolo. "L'energia cinetica" del colpo di bastone si è trasformata in "energia bernoccolo"  :D

Il bernoccolo che tu vedi sulla testa di Caio è la "manifestazione visiva" di una forma di energia che tu non vedi (e cioè tutte le molecole prodotte dal tuo corpo che visivamente chiamiamo bernoccolo). E' sempre il Primo principio della Termodinamica: l'energia non si crea, non si distrugge, ma cambia forma.
Il bernoccolo è una forma di energia scaturita dall'energia cinetica del bastone che ha colpito la fronte. Quella energia si è trasformata nella forma di energia che chiamiano "bernoccolo".

Mi stupisce che uno come te non sappia comprendere che tutto ciò che vediamo con gli occhi altro non sono che "forme di energia".

Possiamo dire che "l'effetto" che noi vediamo con gli occhi altro non è che la manifestazione di un energia. Tu chiami "effetto" ciò che io chiamo "manifestazione".
Un pensiero, un emozione, una sensazione...sono una manifestazione di energia.
Non c'è niente in natura che non sia una manifestazione di energia. Niente. Poichè tutto ciò che percepiamo è manifestazione di energia.

Quando dico: un sasso è energia, sto operando una semplificazione. Perchè il sasso, in realtà, è una manifestazione dell'energia.
Però la semplificazione serve a rendere l'idea.
Allo stesso modo quando Einstein diceva che la "materia è energia" voleva sottintendere che "la materia è una manifestazione dell'energia". E' una forma particolare che assume l'energia.
Allo stesso modo i "pensieri sono energia" significa che i pensieri sono una manifestazione dell'energia, o una forma di energia.

Caro Eutidemo....TUTTO è energia. O meglio....TUTTO è manifestazione dell'energia: il sasso, il bernoccolo, i pensieri.
Alla base di tutto c'è energia e tutto prende forma come manifestazione di energia. E l'energia si trasferisce e si trasforma. Non può essere creata nè distrutta. :D


Tu vedi il colpo di bastone come energia...e il bernoccolo come effetto di quella energia.
Sbagliato.
Il colpo di bastone è energia....e il bernoccolo è la stessa energia che c'era nel colpo di bastone, che però ha cambiato forma. Da "energia cinetica" si è trasformata in "energia bernoccolo"  :D

Quando capirai questo, allora vedrai la Realtà per quello che è.  ;)
#488
@sariputra

Eh...un po' qui hai toppato.
Uno come te dovrebbe saper distinguere il "dito che indica la Luna, dalla Luna stessa".

Una mappa è semplicemente una mappa.
Uno schema è semplicemente uno schema.
Se devi andare da Milano a Roma, puoi dare un'occhiata a una mappa. Per avere un'idea di dove andare.
La mappa non è il viaggio. E non potrà mai sostituire il viaggio.
Tuttavia la mappa è un aiuto...uno strumento. Che però in nessun caso può sostituire il viaggio.

Lo psicologo ha rilevato, attraverso il suo lavoro quotidiano e decennale, degli schemi di trasformazione nelle persone che ha incontrato. E si è limitato a rappresentarli in modo schematico.
E' pur vero che uno che è al quarto stadio può avere dei comportamenti del primo o del secondo. Questo lo dice anche lo psicologo nel suo libro. E, per ovvi motivi, non ho potuto riportare qui tutto il libro.
Ho riportato solo lo schema generale per offrire spunti di riflessione.
E' OVVIO che uno, se è interessato, può utilizzare tale schema come semplice punto di inizio per una riflessione più profonda.

Di certo, però, una mappa è un aiuto. Se devo andare da Milano a Roma e poi mi ritrovo a Parigi pensando di essere arrivato....se non altro la mappa mi aiuta a capire che sono fuori strada.
Ecco. Questa mappa aiuta a capire che chi ha una "fede" e pensa di aver trovato la verità, in realtà è LONTANISSIMO.
Non c'è nessuna verità senza aver prima conosciuto se stessi.
Questo può essere uno shock che può aiutare a risvegliarsi. Oppure no.

L'ho messo come semplice contributo.
Chi è pronto a capirlo saprà coglierne l'utilità.
Esattamente come chi è pronto a vedere la Luna, sa benissimo che il dito che la indica è un semplice cartello stradale che non potrà mai sostituire il viaggio.  ;)
#489
@giona

Qui non c'è nessuna star. Poichè io mi limito a trasmettere gratuitamente ciò che gratuitamente ho ricevuto.
Chi è pronto potrà cogliere degli spunti pr il proprio lavoro personale.
E tu, francamente, non sei pronto. Sei troppo attaccato alla tua fede dogmatica. Sei dipendente da essa. Hai bisogno di essa. Senza di essa ti senti perso.
Te l'ho già detto.
Devi diventare uomo, lasciarti ogni fede alle spalle e affrontare l'ignoto.
Ma non credo che tu sia pronto.
Hai ancora bisogno del Dio Poliziotto dei Cieli. E credi persino a satana e ai peccati.  :D



Ti vedi ancora come figlio.
Finchè non emanciperai te stesso e ti lascerai guidare dalla paura, non andrai avanti di un centimetro.
Oddio...non è necessario che tu vada avanti eh.
Puoi stare benissimo dove sei.
Come ti ho già detto non intendo convincerti di nulla. Nè te, nè nessun altro.
Nel percorso spirituale ciscuno deve convincere se stesso.  :D
#490
@eutidemo

Ti faccio una domanda: se il nostro cervello funziona elaborando impulsi (o segnali) elettrochimici (come tu stesso hai giustamente detto), mi sai dire cosa sono pensieri, emozioni, sensazioni?  :D
Non è difficile eh.
E' una domanda facile.  :D

Te lo dico io.
Pensieri, emozioni, sensazioni (che sono generati dal nostro cervello) sono forme particolari o particolari combinazioni di impulsi (o segnali) elettrochimichi.
E siccome impulsi (o segnali) elettrochimici sono particolari "forme" di energia, se ne deduce che pensieri, emozioni, sensazioni altro non sono che "forme" di energia elaborate dal nostro cervello.
Ma che cos'è una "forma" di energia? E' energia.  :D

E quindi la nostra "coscienza individuale" (che è l'insieme di pensieri, emozioni, sensazioni) è energia.
Fondamentalmente, ogni cosa prodotta dal cervello nasce da impulsi - o segnali - elettrochimici. E quindi ogni cosa prodotta dal nostro cervello è fondamentalmente energia, o manifestazione di energia.  :D

Il nostro cervello, quindi, è una macchina che elabora energia (trasformando impulsi e segnali elettrochimici in altri impulsi e segnali elettrochimici).
E siccome l'energia non si crea nè si distrugge (Primo principio della Termodinamica), il nostro cervello non può creare energia, e quindi non può creare la "coscienza individuale".
Cosa significa questo? Significa che quando c'è uno stimolo esterno che genera paura, il cervello non crea "l'emozione paura". Ma attiva i circuiti neuronali che manifestano "l'emozione paura". Tale emozione quindi è già presente. Come forma di energia latente nella "coscienza cosmica" che attende di essere manifestata attraverso il nostro cervello.
Lo stesso vale per i pensieri. Il cervello non crea "i pensieri". Ma attiva i circuiti neuronali che manifestano un pensiero. I pensieri nascono dalla "Coscienza cosmica" che sta dietro al cervello. Semplicemente il cervello la manifesta attraverso quella particolare forma di energia che noi chiamiamo pensiero.

E' per questo che una macchina che riproduce il funzionamento del cervello non potrà mai riprodurre un uomo nella sua interezza. Perchè la coscienza non nasce dal nostro cervello. Il cervello si limita a manifestarla.
Detto in altre parole, il cervello manifesta "l'anima". Ma chi pensa non è il cervello, ma, appunto, la nostra anima. Che sta dietro e prima del cervello.
Il cervello e il corpo sono gli strumenti attraverso i quali la nostra anima (che è una scintilla della Coscienza cosmica) interagisce nel nostro livello di Realtà.


Mi sembra tutto molto semplice e lineare.
Non capisco proprio dove tu ti perda e non capisco proprio dove sarebbero le mie "contraddizioni".  :D
#491
Gli stadi della crescita spirituale

Nella vita spirituale esiste uno schema di progressione attraverso stadi ben identificabili. Li ho individuati durante gli anni in cui ho esercitato la professione di psicoterapeuta. Essi sono:

I Stadio: Narcisista, egoista
II Stadio: Formale, istituzionale
III Stadio: Scettico, individuale
IV Stadio: Mistico, comunitario

I bambini e probabilmente un adulto su cinque rientrano nel primo stadio. Si tratta fondamentalmente di uno stadio di spiritualità non sviluppata che ho definito egoista perchè gli adulti che ne fanno parte sembrano in genere incapaci di amare gli altri. Sebbene possano fingere l'amore (e pensare effettivamente di provarlo) mirano sempre a strumentalizzare gli altri e a trarne un vantaggio personale. Sono persone a cui non importa assolutamente nulla degli altri. Chiamo lo stadio narcisista perchè le persone che vi si trovano ritengono di essere dio e la propria volontà è l'unica religione possibile. Alcuni di questi individui sanno darsi una certa disciplina in nome dell'interesse personale e della propria ambizione e possono arrivare a posizioni di notevole prestigio e potere, diventando anche predicatori.

Di tanto in tanto capita che queste persone tocchino con mano il caos che regna in loro e che producono attorno a loro ed è questa, credo, l'esperienza più dolorosa che un uomo possa mai provare. In generale ne escono immutati. Altri si convertono al secondo stadio. Il processo è apparentemente inconscio, ma volendo razionalizzarlo è come se l'indivisuo si dicesse: "Qualsiasi cosa è preferibile al caos della mia vita. Sono disposto a fare qualunque cosa per liberarmi da questa situazione, persino sottomettermi a un'istituzione che mi controlli".
Per alcuni l'istituzione può essere l'esercito, dove il caos della loro vita viene regolato dalla struttura paternalistica della società militare. Per altri ancora si può trattare di un'azienda, di un guru o di qualsiasi altra entità rigidamente strutturata. Ma nella maggior parte dei casi l'istituzione a cui queste persone si rivolgono per trovare una guida è la chiesa.

Molti sono gli elementi che caratterizzano il comportamento di uomini e donne nel secondo stadio del loro sviluppo spirituale. Si tratta dello stadio in cui si trovano la maggior parte dei credenti e di coloro che frequentano chiese, guru ed enti che hanno una rigida visione del mondo (o fede). Uno di questi elementi è l'attaccamento alle forme più che ai contenuti della religione. Queste persone a volte sono talmente attaccate ai canoni che qualsiasi cambiamento della forma nell'ordine tradizionale delle cose li sconvolge. Poichè è proprio alle forme che le persone che si trovano in questo stadio del loro sviluppo spirituale devono la liberazione dal proprio caos interiore, non c'è da stupirsi che si spaventino quando qualcuno gioca liberamente con grande disinvoltura con le regole.

Un altro elemento tipico del comportamento religioso delle persone in questo stadio di sviluppo è che la loro visione di Dio corrisponde quasi completamente a quella di un Essere trascendente ed esterno a loro. Essi non accettano la concezione della divinità immanente che dimora dentro di noi.  E sebbene lo considerino un Dio d'amore, spesso pensano anche che Egli possieda, e si riservi di usare, il potere di punirci. Tuttavia ancora una volta non è un caso che la loro visione di Dio coincida con quella di un grande e benevolo Poliziotto dei Cieli, poichè è precisamente il tipo di divinità di cui hanno bisogno proprio come hanno bisogno di una religione legalitaria che imponga loro delle regole.

Fannno parte del secondo stadio di sviluppo anche coloro che non hanno mai differenziato se stessi dalla propria condizione di figlio. Queste persone non hanno mai vissuto fino in fondo la tipica ribellione adolescenziale nella quale ci si separa dall'autorità dei propri genitori e si comincia a strutturare la propria individualità. Continuano a perpetuare la loro condizione di figli sostituendo la figura dei genitori con la figura di una chiesa o di un gruppo che dia loro una rigida e strutturata visione della vita. Anche molti scienziati fanno parte di questo stadio di sviluppo. Sono quelli che trasformano la scienza in una religione.

Esistono poi i bambini che crescono e verso la fine dell'adolescenza compiono il processo di differenziazione dalla propria famiglia e di superamento dalla loro condizione di figli e cominciano a determinare la propria condotta. A questo punto essi non sono più dipendenti da una istituzione che dia loro delle regole. Di conseguenza cominciano a dirsi: "Chi ha bisogno di una chiesa vecchia e antiquata e di tutte le sue stupide superstizioni?" E' così che cominciano a convertirsi al terzo stadio (quello dello scetticismo e dell'individualismo) diventando spesso, con grande e inutile dolore dei genitori, atei e agnostici. Questo processo non riguarda solo gli adolescenti, ma anche quegli adulti che non hanno mai vissuto la "ribellione adolescenziale". Di fatto, questa ribellione e la differenziazione dalla condizione psicologica di figlio, può svilupparsi anche in età matura.

Sebbene si tratti in genere di "non credenti", le persone che rientrano nel terzo stadio sono di norma spiritualmente più evolute di molti che si accontentano di rimanere al secondo. Per quanto individualisti, essi non sono per nulla antisociali, al contrario spesso si impegnano con grande dedizione per le cause sociali. Si formano idee proprie su ogni cosa e non credono necessariamente a quello che leggono sui giornali più di quanto credano che Gesù (piuttosto che Budda, Mao o Socrate) è il nostro Signore e Salvatore. Essendo scettici spesso sono scienziati e come tali spesso tornano a sottomettersi a un principio. Quello che chiamiamo metodo razionale o metodo scientifico. Molti uomini e donne del terzo stadio si dedicano attivamente alla ricerca della verità.


Se queste persone cercano sinceramente e con sufficiente costanza la verità, trovano un numero di frammenti che permette loro di cominciare a ricostruire il quadro, ma non troveranno mai tutti i pezzi del puzzle. Infatti, più pezzi trovano, più il puzzle diventa grande e splendido. Ogni tanto riesce loro di avere una fugace visione del "grande insieme", di intuirne la bellezza e di sentire che rassomiglia stranamente a quei "riti primitivi" e a quelle "superstizioni" in cui credono i loro genitori e i loro nonni, fermi al secondo stadio. E' a questo punto che comincia la conversione al quarto stadio, lo stadio mistico comunitario.

Il "misticismo" assume diverse forme. Tuttavia, nel corso delle epoche, i mistici di ogni credo religioso hanno parlato di unità, di una connessione sotterranea che unisce tutte le cose, uomini e donne; esseri umani, le altre creature e persino la materia inanimata: tutto trova il suo posto all'interno della struttura normalmente invisibile su cui il cosmo si fonda. I mistici riconoscono che l'ignoto ha dimensioni sconfinate, ma invece di sentirsene spaventati, cercano di penetrarlo ancora più profondamente in modo da poterlo capire meglio, pur sapendo che più lo si penetra, più il mistero si allarga.

Al contrario di coloro che si trovano nel secondo stadio, che hanno bisogno di strutture ben definite e dogmatiche e preferiscono tenersi lontani da tutto ciò che non si conosce nè si può conoscere, i mistici amano il mistero. Mentre uomini e donne del quarto stadio si avvicinano alla religione per avvicinarsi al mistero, spesso le persone del secondo stadio lo fanno per fuggire l'ignoto. Nasce così una certa confusione, poichè esistono individui che scelgono la religione, e spesso la stessa religione e a volte persino la stessa confessione religiosa, per motivi addirittura opposti. Chi per cercare la verità e chi, invece, per non cercarla.


Ho definito il quarto stadio comunitario oltre che mistico non perchè i mistici vivono in comunità, ma perchè tra gli esseri umani sono i più consapevoli che il mondo intero è effettivamente un'unica comunità e sanno che ciò che ci divide in schieramenti opposti è proprio la mancanza di questa consapevolezza. Avendo imparato a svuotarsi di tutti i pregiudizi e di tutte le fedi, riescono a percepire l'invisibile stuttura sotterranea che collega ogni cosa; non pensano più in termini di fazioni, blocchi o perfino di confini nazionali, poichè essi sanno che il mondo è un'unità.

Paul Vitz, autore di Psychology as Religion, durante un simposio, disse: "Penso che gli stadi di cui ha parlato Scott, siano un criterio valido e credo che li userò anche nella mia pratica di psicologo, ma vorrei ricordare che ciò che Scott chiama il quarto stadio è soltanto l'inizio."

(M. Scott Peck, psicologo e psichiatra)
#492
@Giona

Non intendo convincerti di nulla.
Ho dato solo degli spunti di riflessione per chi è pronto a coglierli.
Tu, evidentemente, non sei ancora pronto.
Resta tranquillo nella tua fede.

E' bene che tu sappia, però, che la tua fede non ha nulla di Reale. E' solo il risultato di un "transfert" operato dalla tua mente, che ha sostituito i tuoi genitori con l'istituzione chiesa.
Finchè non ti renderai conto di questo non potrai mai risvegliarti. E continuerai a dormire il tuo sonno profondo, pensando pure di essere sveglio.
#493
@Eutidemo

Per cui, secondo me, la "gioia", in sè, non è affatto una "energia",  bensì lo stato psicologico di benessere generato dall'attivazione di determinati neurotrasmettitori , innescati da vari tipi di energia (di solito di carattere elettrochimico, o semplicemente chimico).

Non ho mai voluto dire che la "gioia" sia energia. La "gioia" è una "forma" di energia. Cioè nel cervello avvengono delle reazioni elettrochimiche e questa particolare reazione elettrochimica o "particolare forma di energia" viene percepita dalla nostra mente come "gioia".
Mi chiedo come tu possa non comprendere quallo che ho detto.
Tu stesso, infatti, affermi che nel cervello avvengono reazioni elettrochimiche. Queste reazioni io le chiamo "forme di energia". Queste "forme di energia" diventano, nella nostra mente, pensieri, emozioni e sensazioni.

Il punto è che il cervello NON crea queste "forme di energia". Poichè, secondo il Primo principio della Termodinamicha, l'energia non si può creare dal nulla. Il cervello non crea queste "forme di energia" che noi chiamiamo emozioni,  pensieri e sensazioni. Semplicemente le produce trasformando altre forme di energia, ad esempio i nostri "ricordi".
Quindi il cervello non crea la nostra coscienza. Il cervello è una macchina che, attraverso reazioni elettrochimiche, manifesta la nostra coscienza. La nostra coscienza esiste "prima" del nostro cervello. E il cervello è una macchina che, attraverso processi di trasformazione di "forme di energia", ci fa percepire la nostra coscienza attraverso pensieri, emozioni, sensazioni.

Il cervello è una macchina che elabora energia elettrochimica.
Non esiste nell'universo nessuna macchina che possa "creare energia". Le macchine possono solo "trasformare energia da una forma ad un'altra".
Il cervello, quindi, non crea la "coscienza individuale". Ma la manifesta, cioè la rende a noi percepibile. Fa si che noi possiamo percepire la "Coscienza cosmica" di cui siamo manifestazione attraverso la nostra "coscienza individuale".

Il cervello è come se fosse il "trasformatore" e la "Rete di trasporto" di una centrale elettrica.
E le prese di casa è come se fossero i nostri pensieri, emozioni e sensazioni (coscienza individuale).
A monte di tutto c'è la "centrale elettrica", cioè la "Coscienza cosmica" di cui la materia, e quindi ciascuno di noi, è manifestazione.
Ciascuno di noi è un sistema di "turbina-trasformazione-trasporto-prese di casa", manifestazione della stessa Coscienza cosmica da cui TUTTO deriva.

#494
@Holly

Se io dico: "Una teoria scientifica è valida solo se è falsificabile" sto sicuramente enunciando un principio. Ma tale principio serve per stabilire un metodo di lavoro.
E cioè: data una certa teoria, deve essere possibile poter imbastire un esperimento che ne possa dimostrare l'inesattezza.
Ecco, quindi, che ho enunciato un principio che serve per elaborare un metodo di lavoro per validare una teoria scientifica.
Quindi, quando affermo che la scienza dimostra la validità delle sue teorie faccio una affermazione corretta perchè prescindo dal metodo utilizzato per validare una teoria. Qualunque sia il metodo utilizzato per validare una teoria, la scienza dimostra la validità delle sue teorie.  :D
Visto che ti occupi di matematica, questo dovrebbe esserti chiaro.

Forse ti parrà strano ma nella matematica non vi sono aspetti intelligenti, la matematica è un linguaggio che descrive con l'intenzione di limitare le ambiguità.

Già. Però ti sfugge un concetto elementare.
Se io posso descrivere una Realtà con una legge matematica, significa che quella Realtà è la manifestazione di una intelligenza. E lo è proprio perchè quella Realtà si manifesta SEMPRE seguendo la logica contenuta nella legge matematica.
Ti faccio un esempio.
Quando dico E=M*C^2 sto dicendo che la Realtà, SEMPRE, si comporta secondo la logica espressa da quella legge matematica.
E qual' è questa logica?
Quando c'è una reazione nucleare e si perde massa, tale massa si converte sempre in Energia.
E' il principio su cui si basa la bomba atomica o su cui si basano le centrali nucleari.

Se la natura fosse governata dal CASO, allora dovrebbe succedere che alcune bombe esplodono e altre no. Che alcune centrali nucleari funzionano, altre no.
E, invece, visto che quella legge matematica funziona sempre, tutte le bombe esplodono e tutte le centrali funzionano.

Che cosa significa, dunque, intelligenza?
Intelligenza è una Realtà che si manifesta con RIPETITIVITA' sempre allo stesso modo seguendo una certa logica. E tale logica può essere espressa con una funzione matematica. E tale logica funziona sempre.
Questo è l'esatto opposto del caso. Nel caso non c'è RIPETITIVITA', perchè la Realtà si manifesta sempre in modo diverso senza alcuna logica. E, quindi, non può essere espressa con una funzione matematica.  :D

Elementare Watson.  :D

La reazione nuclerare degli atomi di una centrale nucleare è manifestazione di intelligenza, poichè tale reazione è ripetitiva e avviene SEMPRE secondo la logica espressa dalla funzione matematica E=M*C^2. E' infatti basandosi su questa intelligenza che si possono costruire le centrali nucleari e si ha la sicurezza che funzionano.
Se la natura fosse governata dal CASO non potrebbe esistere la tecnologia e non potremmo esistere neanche noi.

Questa è logica.
E pure elementare.  ;)
#495
Citazione di: acquario69 il 04 Aprile 2017, 06:30:56 AM
Citazione di: myfriend il 03 Aprile 2017, 18:38:06 PM


Il percorso di crescita spirituale non consiste nell'avere una "fede".
Ma consiste nell'aprirsi alla Realtà per ciò che essa è. E avere una "fede" - qualunque fede- è proprio il modo per evitare di guardare la Realtà per ciò che essa è, e quindi è il modo più efficace per bloccare qualunque percorso di crescita spirituale.  ;)

Anche secondo me e' cosi...e penso che Gesù stesso (cosi come tutti i grandi maestri,sia pure in luoghi e tempi diversi) ci hanno voluto indicare la stessa identica cosa..evidentemente perché e' già in noi e non "fuori" di noi
Esattamente.
E si acquisisce la tua consapevolezza solo dopo essersi "risvegliati".
Il problema è che chi dorme un sonno profondo è pure convinto di essere sveglio. Non si accorge di vivere dentro una "bolla di illusione" perchè è convinto che quella "bolla di illusione" sia la Realtà. E invece è solo una proiezione costruita dalla sua mente.
Non si accorgerà dell'inganno finchè non si "risveglia".
Questo 3d vuole essere un modesto contributo al "risveglio". Ma se uno non si vuole svegliare non c'è nulla da fare.
Solo facendosi delle domande potrà "risvegliarsi". E chi ha "fede" (qualunque fede) non si pone domande. E, quindi, non potrà mai risvegliarsi.