L'arte di sfruttare il prossimo è antica quanto il mondo e nessuna forma politico-economica è riuscita finora a superarla, ottenendo semmai successi crescenti l'arte medesima, con forme sempre più complesse di realizzazione e ampliamento della forbice, materiale e ideologica, tra sfruttati e sfruttatori. Il passaggio dall'aristocrazia di sangue a quella di denaro non ha modificato la sostanza del processo storico, basato sul trasferimento ereditario da una elite all'altra di rendite di posizione costituite da strumenti istituzionali, culturali, militari ed economici per eternare il proprio dominio.
Una democrazia effettiva ci sarà solo quando saranno disgregate le istituzioni politico-economiche che disallineano i blocchi di partenza di individui e comunità e permettono forme istituzionalizzate di sfruttamento di entrambi. La presa d'atto dell'iniquità di questa pseudodemocrazia globalizzata alimenta nichilismo e cinismo.
Una democrazia effettiva ci sarà solo quando saranno disgregate le istituzioni politico-economiche che disallineano i blocchi di partenza di individui e comunità e permettono forme istituzionalizzate di sfruttamento di entrambi. La presa d'atto dell'iniquità di questa pseudodemocrazia globalizzata alimenta nichilismo e cinismo.
